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Night’s words

Ho voglia di scrivere.
Questa cosa può sembrare strana visto l’orario, ma soprattutto visto che non ho nulla di particolare da annotare. Eppure ho proprio voglia di scrivere.
Sono a casa ormai da quasi cinquanta minuti, ho trascorso questo tempo controllando la posta ed i classici 3/4 siti che frequento giornalmente. Oltre a questo, mi sono perso nelle pagine di questo mio stesso blog. Ho iniziato a rileggerne alcune parti, senza motivo, per poi lasciarmi trasportare e continuare nella disamina del mio operato. Devo ammettere che sono piuttosto orgoglioso del mio Blog, sebbene quando qualcuno me ne parla di persona finisco per imbarazzarmi. Sta di fatto che rileggerlo mi ha messo voglia matta di scrivere e quindi eccomi qui, alle prese con tastiera e scarsa ispirazione.
La mia serata è trascorsa piacevolmente, tra la cena con i miei volta a festeggiare il mio compleanno e la classica birretta con gli amici. La cosa che più mi è piaciuta è l’aver discusso un po’ con Bazzu di vari argomenti. Capita sempre più di rado che esca con noi nel week end e quindi sono contento di aver “sfruttato” l’occasione per farci due chiacchiere. Il bello di parlare con lui è che si possono prendere in esame argomentazioni di ogni tipo, dall’attualità al gossip, e trarre da ognuna discussioni interessanti. Non esclusivamente serie, non forzatamente idiote, si tratta di tipologie di discorsi piacevoli, che in compagnia posso intrattenere solo con poche altre persone.
Domani sela andlò a mangiale al listolante cinese “Gialdino di Giada”. Al solo pensielo mi viene foglia di infliggelmi una selia punizione colpolale, che siculamente lisultelebbe più gladita della cena in questione. Essendo pelò impossibilitato a schivale l’impegno, ho già intlapleso la via della lassegnazione all’idea. Wanton flitti, liso alla cantonese, involtino plimavela, gelato flitto, glappa di lose e billa cinese. Tutto obbligatolio e assolutamente inevitabile. Una volta messo piede nel locale, il mio destino e le mie oldinazioni salanno segnati nel fato. Cledo che in queste cilcostanze affioli plepotentemente l’idiozia che legna all’intelno della mia compagnia, idiozia liscontlabile appieno nell’assuldo modo di sclivele che ho adottato pel nallale della cena di domani.
Da ieri ho una macchina fotografica digitale mia. Questo potrebbe dare il la ad un invasione di queste pagine da parte di foto più o meno orrende scattate dalla mia mano principiante. Credo che anche le fotografie possano essere un bel modo di comunicare la mia vita e le mie sensazioni, tutto sta a vedere se riuscirò a farne di mio gusto.
Chissà.
Intanto credo siano definitivamente cessate le velleità di costruzione di un template personale. Dopo miriadi di prove non ho ottenuto nulla che mi soddisfacesse, ad eccezione dei piccoli bottoncini rosa a forma di stella che ho ideato, ma che non troveranno mai un contesto grafico in cui essere inseriti. La delusione è solo parzialmente alleviata dal fatto che la livrea attuale ormai sia parte della mia quotidianità e quindi sia diventata di mio gusto.
Per stanotte direi che è veramente tutto, ho scritto anche molto più di quel che pensassi.
Non sono pienamente convinto che questo sia un bene.

2 commenti su “Night’s words”

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