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I’m good for nothing

Capita che io mi soffermi a guardare quanto siano belle alcune delle cose che mi circondano.
Venerdì sera tipico. Playstation, birretta, due scambi a “Centra il palo”. Sigaretta della buona notte, ultimi saluti, appuntamento all’indomani. Tutti i clichè erano stati rispettati senza problemi e, soprattutto, senza facessero pesare la loro scontatezza. Una buona serata, insomma.
Improvvisamente, proprio prima di andare ognuno per la propria strada, Aui alza lo sguardo appena sopra i tetti di via Quarto ed esclama: “Raga, guardate che bella luna rossa!”.
Alzo la testa e la vedo. Era veramente bellissima, tanto da sembrare finta. Da sola creava un effetto ed un’atmosfera fantastici rendendo ai miei occhi tutto ciò che la circondava molto più bello.
Gli amici si allontanano, ognuno sulla propria strada. Io rientro in casa solo per il tempo necessario a munirmi di macchina fotografica, poi torno fuori. Provo e riprovo ad immortalare quell’immagine, purtroppo senza successo. Le mie scarse conoscenze in ambito fotografico hanno avuto la meglio sul mio slancio passionale. Peccato.
Il non essere riuscito a fotografarla però ha anche dei riscontri positivi: non potrò mai stancarmi di quell’immagine a furia di guardarla e quindi potrò aspettare di rivederla una notte di chissà quando sicuro di reagire nello stesso modo.
A bocca aperta.

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