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Causa/Effetto

Causa:
E’ da venerdì che lavoro sulla mia prima PCR. La macchina è nuova di zecca e gli oligo per fare l’esperimento li ha disegnati Elena, la dottoranda che mi segue, per un lavoro in cui ancora non li ha utilizzati. Ho seguito il protocollo passo per passo eppure dei 12 campioni messi ad amplificare non ne è venuto mezzo. La cosa è decisamente frustrante. Dicono che il lavoro di laboratorio dia un sacco di soddisfazioni e probabilmente è vero. Io al primo esperimento fatto e venuto bene mi sono sentito piuttosto “proud”, non lo nego. Però è innegabile che la delusione sia sempre in agguato e che forse siano più le volte in cui è lei a vincere, soprattutto nell’ambito della ricerca scientifica. La speranza è che una soddisfazione basti a ripagare dei tanti bocconi amari e io continuo a credere che sia così. Vedremo, se mai ne avrò.
L’uscita dall’ufficio è avvenuta alle 18.40, dopo quasi dieci ore di desolante assenza di risultati.
La mia macchina è stata chiusa da un demente in possesso di una nuova Polo TDI. Ci ho messo 17 manovre per uscire dal parcheggio.
Effetto:
Aiutandomi con un puntale da P1000 gli ho sgonfiato una gomma. Anteriore sinstra. E sono ancora stato buono…

8 commenti su “Causa/Effetto”

  1. Ma nooooooo!!! Non si fanno certe cose.
    Comunque il lavoro di lab è più duro di quanto si pensi e per avere risultati ci si impiega veramente tanto. Qualche giorno fa parlavo con una tizia in laboratorio a proposito di una macchina su cui stava lavorando. Mi stava dicendo che è un’attrezzatura molto sensibile e complicata da calibrare. Le chiedo: “Quante ore ti occorrono per calibrarla?”. Risposta: “Qualche settimana”.

  2. santa donna la mia….si lo puoi proprio dire!!!!
    Con il lavoro si avranno delle altre soddisfazioni che saranno ancora + impareggiabili!!!
    Fare meglio di bazzu è difficile molto difficile!!!!
    Tu l’unica cosa che sai calibrare è una cosa che non ce la fai neanche da solo hai bisogno della tua donna!!!!
    Scherzo naturalmente,
    Ciao

  3. a proposito di ore spese in laboratorio: una tizia era venuta in bicocca per fare un seminario sul lavoro che aveva svolto presso un radiotelescopio su una sperduta montagna cilena. cercava galassie deboli non catalogate. alla domanda “quanto tempo ci vuole per un’osservazione” lei ha risposto: “dopo che hai puntato il telescopio ci vogliono circa 6 ore per capire se si vede qualcosa o no. a quel punto decido se andare avanti o no…” spero che a lei nessuno abbia chiuso il parcheggio

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