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Marzo 2008

Google Hit List [Marzo 2008]

Non c’è storia, Google Analytics spacca.
363 chiavi di ricerca, tra cui selezionarne dieci è realmente un’impresa. Sulla prima classificata ho riso quasi fino alle lacrime.
Prossimamente un post sulla musica che sta passando un po’ troppo in sordina su queste pagine.
Ecco la classifica.

1 – come fare un titolo nobiliare falso
2 – vacanze in compagnia di porcone
3 – frasi sull’ex del mio ragazzo
4 – chi è uscito da amici ieri sera
5 – quando di non è cosa,ma chi!
6 – monogamia in italia chi l’ha inventata
7 – fotografia dieci euro
8 – imbucarsi maratona new york
9 – ricostruzione capezzolo foto
10 – discorso complesso

Nota: aggiornate le sezioni “musica” e “link”

Wishlist

Da che ho un blog personale, non ho mai pubblicato una wishlist.
Non che sia una mancanza così grave, tuttavia solitamente io sono abbastanza attento nel seguire mode e trend del popolo blogger e quindi appare abbastanza strano che io non abbia ancora scritto pixel su monitor (voleva essere la trasposizione informatica del cartaceo “nero su bianco”, ma rileggendo non mi era parsa poi così chiara, indi specifico) quelli che sono i miei desideri nel cassetto.
Se mi appresto a stendere una wishlist però non è per colmare una mancanza.
Non è neppure perchè siamo ad un paio di settimane dal mio compleanno. Sto giro infatti credo che non ci sia rischio di ricevere alcunchè da chicchessia e non è certo sbattendo on-line i miei capricci che posso cambiare le cose.
Lo faccio solo per focalizzare i miei sforzi.
Senza un piano preciso, lasciato in balia della mia umoralità, potrei correre il rischio di spendere soldi in maniera poco costruttiva e, siccome non nuoto nell’oro, è bene che mi auto ricordi quali sono, attualmente, le priorità.
In rigorosissimo ordine sparso.

  • Ho bisogno di un paio di Ray-Ban.
    Ho volutamente scritto la marca e non la semplice dicitura “occhiali da sole” perchè sono proprio quelli, gli occhiali di cui ho bisogno. Ne avevo un fantastico paio fino ad una settimana fa, tuttavia ho in qualche modo deciso di perderli o di farmeli fregare e quindi ora come ora ne sono sprovvisto. Li voglio con lente scura e montatura nera, per la precisione. Ho a lungo valutato anche la possibilità delle lenti a specchio con montatura cromata, tuttavia per quanto fighe all’ennesima potenza risultano troppo scomode e difficili da portare, riuscendo a sporcarsi al solo contatto con l’atmosfera. Con l’estate alle porte, le giornate che si allungano e un biglietto aereo per cuba già acquistato, seppur coi soldi di Peich, i Ray-Ban sono la mia primissima esigenza e conto di regalarmeli entro i primi di Aprile. Il prezzo dell’oggetto in questione è di circa 70 euri.

  • Ho anche bisogno di un cappello.
    Visto che si parlava di Cuba, non posso certo partire senza un copricapo adeguato. Uno di quelli da accoppiare alla classicissima camicia a fiori e che mi farebbe apparire come un perfetto yankees pronto per essere impallinato dai miliziani. Il modello linkato è della Volcom, si chiama Straw Hat ed è al 100% in paglia. Reputo questo acquisto abbastanza complicato, vista la difficoltà che ho avuto anche solo in internet nel reperire immagini dell’indumento, tuttavia penso di poterlo fare mio prima della partenza con accurate sessioni di shopping. Prezzo dell’oggetto: circa 30 euri.

  • Fino a qui è stato abbastanza facile ed indolore, ora viene il bello: ho bisogno di una TV.
    Attualmente non ho ancora mobili ove poggiarla, ma essendo questi stati ordinati, la necessità diventa tangibile. Anche e soprattutto in vista dell’appuntamento calcistico di Giugno. La mia scelta è caduta sul Samsung LE26R86BD, un 26 pollici HD ready dal design abbastanza trandy da potersi abbinare con gusto al mio arredamento. La scelta del prodotto non è affatto definitiva però, soprattutto alla luce del costo decisamente proibitivo. Il prezzo dell’oggettino in questione è di 672,50 euri a Mediaworld.

  • Essendo una wishlist non vedo perchè tralasciare quegli oggetti di cui non ho bisogno, ma che desidererei tantissimo avere. Ad esempio una batteria digitale.
    Il modello in questione è una Yamaha DT Explorer. Averla mi consentirebbe di cimentarmi con il mio desiderio di imparare a suonare questo grazioso strumento senza incappare in processi civili e penali intentati contro di me da tutto il circondario. La musica però non è per tutti. Il prezzo dell’articolo è 599 euri.

  • Desiderio stupido? Infantile? Inutile? Sicuramente. Però pur sempre desiderio rimane: la PS3.
    Ok che la televisione sta due punti sopra e che quindi al momento non saprei che farmene, però non posso certo negare che l’idea di non poter giocare a GTA4 quando uscirà un po’ mi logora. Ci sono in giro anche un sacco di promozioni, basate perloppiù sullo scambio con la vecchia PS2, che renderebbero l’acquisto fattibile. Io tuttavia ho fin troppe spese per poter anche solo pensare ad una mossa del genere. Certo, se come accadde ai tempi della PS2, Max dvesse imbattersi in un “camion di console ribaltato” forse un pensiero potrei pure farcelo. Forse. Prezzo della console in negozio: 399 euri, 299 euri se si consegna la vecchia PS2.

  • Nella lista dei miei desideri non possono certo mancare dei CD.
    La lista completa di tutti i CD che vorrei non è certo pubblicabile, anche perchè non mi sono ancora deciso a stilarla per benino, però questi sei sono i primi che comprerei attualmente. Si tratta di “…and don’t forget to breathe” degli A Static Lullaby, “A place in the sun” dei Lit, “Life on a plate” dei Millencolin, “When broken is easily fixed” dei Silverstein, “They’re only chasing safety” degli Underøath e “Life in general” degli MxPx. Il prezzo totale dell’acquisto, spese di spedizione incluse, è di circa 70 euri.

  • Per finire, in una lista dei miei desideri, non può certo mancare il Lego.
    Nella collezione del Lego Castel è uscita la miniera dei nani. Quando l’ho vista sono stato male. Non conta che sia composta si e no da 10 pezzi, con buona pace del lego di una volta e della sua genialità, la miniera dei nani ha al suo interno gli orchi. E un troll. Deve essere mia. Il prezzo di questa chicca è di 49,99 euri.

Ok, direi che l’operazione wishlist si è conclusa con discreto successo. Sono sicuramente rimaste fuori dalla lista un po’ di cose, ma non importa. Quello che c’è merita di esserci ed è questo l’importante.
All’inizio ho detto che questo post non è volto a consigliare nessuno, visto che non credo qualcuno sia in vena di farmi regali. Se così non dovesse essere però, sarò ben lieto di essermi sbagliato.
La cosa non capita spesso, io ne approfitterei.

La gita

Sem semper istes...
* Verona. Da sinistra: Odri, io, Missa, Giulietta, Max e Simo. Sio canòn…

La telefonata che non ti aspetti.

Dal telefono inizia a provenire l’inconfondibile theme di Monkey Island mentre sul display appare la scritta “Numero privato”.

Manq: “Pronto?”
Orifizio: “Buonasera. Parlo con il signor Mancuso?”
Manq: “Orifizio?”
Orifizio: “Sì. Peich non mi aveva riconosciuto. Stasera passi al Libra per un briefing?”
Manq: “Perchè?”
Orifizio: “E’ ufficiale che non ci sono per il matrimonio di Carlo, vado in Tanzania.”
Manq: “Quando parti?”
Orifizio: “Intorno al venti Maggio.”
Manq: “E torni?”
Orifizio: “Luglio 2010.”
Manq: “…”
Orifizio: “La Eli mi raggiunge giù più avanti. Ci sposiamo.”
Manq: “Ok, passo al Libra tra una mezz’ora.”

Trenta minuti dopo mi hanno chiesto di fare da testimone.
Erano felici.
Lo sono anche io per loro.
Tanto.

La scienza è arte

Neuroni?Non si può non rimanere estasiati di fronte a certe cose.
Proprio non si può.
A fianco è possibile vedere neuroni del tronco encefalico fotografati in fluorescenza tramite microscopio confocale. Questo, questo, questo, questo, questo, questo e quest’altro sono altri esempi di fotografie realizzate con diverse tecniche di microscopia, tuttavia quella che ho messo qui a lato è la mia preferita. Non vedrei nulla di male se qualcuno decidesse di farci su una bella mostra, magari al MoMA, perchè trovo queste immagini di una bellezza esagerata. Per altro non credo nemmeno che chi si è inventato il modo di fare microscopia a fluorescenza a questi livelli sia meno degno dell’appellativo di artista rispetto a Monet, per fare il nome di chi i neuroni avrebbe benissimo pututo disegnarli come sono raffigurati in alcune di queste foto, se solo li avesse mai visti.
Purtoppo la qualità delle immagini che si trovano sui lavori non consente di farci delle gigantografie da appendere in casa, perchè altrimenti credo che alla testa del mio letto queste immagini troverebbero sicuramente spazio.
Hanno la capacità di attirare la mia attenzione, di farsi guardare ininterrottamente, come fossero quadri di qualche artista moderno/contemporaneo. Quelle opere che fissi per minuti pur se non hanno senso alcuno, solo perchè sono belle da guardare, cosa che per un quadro non è certo da sottovalutare. La cosa straordinaria è che qui invece un senso c’è. Eccome se c’è e a mio modo di vedere è estremamente affascinante.
Quasi quasi metto mano a qualche immunofluorescenza fatta da me e ci ricavo fuori un pannello di un paio di metri. Non saranno mai a questi livelli, i mezzi a disposizione non sono paragonabili, però magari qualcosa di decente lo riesco a tirar fuori.
Qualcosa alla Warhol magari.
Impressionante.

Più per dovere

E’ stata una settimana di merda.
Decisamente.
Forse per questo non ho trovato molti stimoli per dedicarmi al mio diario online, tuttavia il buon Max ieri mi ha fatto notare che un aggiornamento era necessario e quindi eccomi qui.
Resta che non so cosa scrivere.
Ho un gran sonno in verità, se potessi andrei a dormire in questo istante.
Questo non è di grande interesse, tuttavia.
Domani pomeriggio devo andare a Cassano a sentire il preventivo che mi han fatto per i mobili della sala. La tipa al telefono è stata sospettosamente sul vago, evitando accuratamente la questione monetaria e spingendo invece sulla volontà di “farmi vedere i disegni”.
Non so perchè, ma ho una certa riluttanza ad approcciarmi a dei disegni adesso come adesso, preferirei di gran lunga sapere quanto devo sborsare e chiuderla lì.
Sempre che la cifra non sia spropositata, perchè altrimenti credo dovrò ricominciare tutto da capo, ovvero dalla ricerca di qualcuno che faccia i mobili di cui ho bisogno.
In casa al momento c’è ancora l’odore della cena di Mercoledì, quando colto da un flash di irrazionale delirio culinario, ho pensato di sfumare uno dei due filetti di merluzzo con del Braulio.
Diciamo che non è stato un esperimento felice.
Sta sera invece credo mi farò un paio di uova col sugo, visto che la bistecca alle erbe provenzali me la sono giocata ieri.
Sana dieta mediterranea.
Non sono abituato a sforzarmi per scrivere su questo sito e questo credo sia lampante, indi forse è il caso che la pianti qui.
Spero di riacquisire voglia e stimoli nel prossimo futuro.
Chiudo con la scoperta del giorno: a Cuba un mojito costa meno di due euro.

Waste of time

Checcazzo.
Avrei dovuto essere a letto da almeno un’ora.
Sono cotto da almeno cinque.
Le quattro cose che mi devo portare in montagna sono ancora lì ad aspettare che le metta nello zaino.
I piatti che ho detto avrei lavato un paio d’ore fa sono ancora lì che mi guardano dal lavandino.
Con in sottofondo l’ultimo Coheed and Cambria e l’ultimo Linea 77 me ne sono stato al pc a buttare via il tempo.
Due dischi carini, entrambi meglio dei predecessori al primo giudizio.
Ieri sera sono andato al cinema a vedere “Non è un paese per vecchi”.
Bello.
Sbadiglio.
Perchè non me ne vado a dormire?
Internet è un pusher privo di scrupoli, ti da ciò che vuoi e non si prende responsabilità.
La colpa resta a te, che sei troppo debole per dire di no e che assecondi le tue dipendenze fino a star male.
Ultimo sorso di Santal Nature Mix Blu.
Domani mattina lab meeting alle nove.
Checcazzo.

Mi dedico delle attenzioni, ogni tanto.

Oggi mi sono dato al risanamento del mio ego ferito come solitamente fanno le donne.
Shopping e pianificazione del prossimo futuro.
Avevo bisogno di sentirmi ancora attraente?
No. Avevo bisogno di un giubbetto primaverile. Sabato son passato di fronte a Treesse (quello delle origini, quello in viale Monza) e son rimasto folgorato da un giubbettino di cotone corto e nero che più tamarro non si può.
Oggi sono uscito dal lavoro alle 18.46 e son volato ad acquistarlo.
Mi son preso pure una cintura. Dopo averne spaccate due in meno di una settimana e aver constatato di aver necessità di stringere la terza rimasta di almeno 8 centimetri (il frigo costantemente vuoto paga) era una scelta forzata.
Entrambi gli oggettini che ora militano nel mio guardaroba sono targati Atticus.
Atticus è il meglio, per quel che mi riguarda.
E poi “l’uccello morto”, per dirla come la direbbe il Theo, ha un non so che di metaforico oggigiorno.
Riguardo la pianificazione del mio futuro non ho fatto granchè, in realtà.
Ho solo deciso che andrò a Cuba a Luglio.
Definitivamente.
Ancora da chiarire sono invece la composizione della squadra, l’esatto periodo e l’itinerario, ma queste son cose che contano meno.
L’importante era decidere di partire e io ho deciso.
Vediamo quanti consensi riuscirò a tirar su.
Intanto, come primo step, ho chiesto a Lale se mi recupera in quel di Boston una guida Frommer dell’isola. Mi sono innamorato delle guide Frommer a New York, solo che non è possibile trovarle in Italia, nè acquistarle on-line dall’Europa e quindi l’ultima speranza è la fanciulla di Busto.
Io credo in lei.
Direi che posso pure andarmene a letto.
Anzi no, devo fare i compiti. Oggi ho iniziato il corso di inglese e Susan ci ha detto di scrivere qualche frase tutti i giorni. Una sorta di diario volto ad allenare la mente a pensare e scrivere nella lingua di albione.
Non è un’idea così orribile, dopo tutto.
Credo parlerò del mio nuovo giubbetto.