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Sui giovani di ieri, i giovani d’oggi ci scatarrano su.

Gli afterhours andranno a Sanremo.
Ho da sempre ritenuto gli afterhours dei buffoni.
Non ho mai ritenuto un reato andare a Sanremo. Tuttavia mi riempie di una certa soddisfazione vedere lo sgomento sulle facce di tutte quelle persone che li hanno idolatrati e che adesso si sentono traditi. Perchè anche di gran parte di quelle persone, in fondo, ho sempre pensato quello che pensavo degli Afterhours. Per quei fan sì che andare a Sanremo è reato. E’ sinonimo di quell’orribile cosa che è la “commercializzazione”.
Molti daranno loro degli incoerenti.
Molti altri diranno che la canzone fa schifo.
Io, probabilmente, farò entrambe le cose.
Premetto che, come già anticipato, a mio modo di vedere l’andare a Sanremo è una cosa che non toglie nulla alla carriera di un artista. E’ un’occasione che capita spesso a chi, come gli afterhours, fa musica da vent’anni (more ro less). Capita perchè i tempi cambiano e adesso gli addetti ai lavori sono i giovani di dieci, quindici anni fa e quindi è normale che i canoni di selezione, i gusti e le scalette si rinnovino anche in un carrozzone statico e a dir poco vintage come può essere Sanremo.
E’ normale che una cosa del genere possa capitare e siccome l’invito è foriero di entrate facili, è altresì normale che di fronte ai soldi nessuno tenda a girarsi dall’altra parte.
E allora perchè mi accanisco?
Perchè questa cosa può farla chiunque, tranne chi fonda una carriera facendo dell’essere underground il suo motto e soprattutto, permettendosi di criticare chi invece non è perfettamente inserito nel loro concetto di “alternativismo”. Se passi una vita a insegnare in giro cosa vuol dire essere alternativo poi a Sanremo non ci vai, altrimenti io ti do del ridicolo.
Com’era la lezioncina?
“Domenica in barca a vela e lunedì al Leonkavallo?”
Mavaffanculo.
Pensavo che qualora avessi deciso di scrivere di Sanremo mi sarei dedicato a quell’ipodotato di mente chiamato Povia.
Quello che è stato gay, ma che è “guarito”.
E che cura avrà mai usato?
Supposte?
Credo che in un qualunque paese civile ci siano persone che la pensano come lui. Tuttavia in qualunque altro paese civile un’affermazione del genere verrebbe ritenuta potenzialmente offensiva e non verrebbe permesso al primo lobotomizzato di passaggio di andare in diretta nazionale, davanti a milioni di persone a gridare questa cagata.
Per evitare di offendere la sensibilità altrui.
Un po’ come se andassi io a Sanremo a cantare una canzone con delle bestemmie dentro (pezzo per altro che in un passato neanche troppo remoto credo di aver interpretato insieme ad una notissima band brianzola). Per quanto milioni di italiani bestemmino cotidie, si riterrebbe offensivo quel tipo di messaggio e non si potrebbe tollerare che questo finisca in diretta TV.
Perchè non si tollerano le bestemmie in tv, mi pare.
E allora perchè a Povia è concesso insultare la gente?
E non mi si parli di minoranze, perchè credo che in Italia oggi ci siano molti più gay che persone che arrivino a sentirsi offese da un moccolo.
L’unica, minuscola, soddisfazione è che quantomeno Povia dimostra cosa vuol realmente dire essere di CL, altro che DJ “Rotten” Francesco.
Se quest’anno a Sanremo ci fossero stati i Finley, avrei consumato 100 ricariche per farli vincere.
I Finley sono dei fighi.

* ho realmente faticato a scegliere il video da linkare. “Sole di Settebre” spacca, ma anche “Domani” e “A Occhi Chiusi” sono ottime.

 

9 commenti su “Sui giovani di ieri, i giovani d’oggi ci scatarrano su.”

  1. Di Povia conosco solo le due canzoni che sono arrivate al grande pubblico e non mi sono dispiaciute…
    La polemica sul suo nuovo pezzo ha incuriosito anche me, sono curioso di vedere com’è il testo e come proseguirà la faccenda.
    Però dai, a quanto ho capito leggendo qua e là mi sembra che non sia di cl…

  2. Non si può dare dell’incoerente a qualcuno per qualcosa che ha detto 20 anni fa…
    Se Agnelli a 20-25 anni faceva il paladino dell’andergraund non è che adesso lo deve fare per tutta la vita.
    Anzi, negli ultimi 10 anni ha fatto di tutto per togliersi di dosso questa aura di underground, di alternativo. L’alternativismo italiano è una cazzo di setta di ignoranti, che si dicono alternativi o indie solo per darsi un’identità, vedi Moltheni, e Agnelli ha più volte ribadito di non voler far parte di questo mondo, a questo proposito ti consiglierei di leggere la sua intervista su rockit.
    Poi se non ti piaccciuono è un altro discorso, su quello non discuto.
    Su Povia: tu hai letto il testo? Perchè “Luca era gay”, non può voler dire che Luca è semplicemente morto?

    ;)

  3. Sono con te sul discorso dell’alternativismo italiano, al 100%, tuttavia Manuel Agnelli incarna questo concetto più di ogni altra persona.
    Io non critico il rivedere le proprie posizioni in generale, critico fortemente un certo tipo di atteggiamento. Agnelli è sempre stato quello che doveva insegnare all’italia come si fa musica “alternativa”, da sempre. Se l’è sempre menata una cifra per questo ed è innegabile. Si è costruito un nome ed una cerchia di fan fondati sull’alternativismo e questo non lo si può negare.
    A questo punto, dopo 20 anni, puoi scegliere se mandare a cagare chi per una vita ti ha dato da mangiare e rinnegare tutto quanto. Se lo fai generalmente non ho nulla da ridire.
    Agnelli però ha sputato addosso a mosse del genere per una vita e questo mi fa girare le palle. Se fai musica “fuori dal mainstream” può sempre capitare l’occasione di fare il salto e fare i soldi. Per questo io eviterei di dare della merda a chi fa così, visto che non è detto che io stesso non mi trovi di fronte ad una scelta del genere in futuro. Se invece scegli l’intransigenza, allora intransigente ci rimani. Punto. Non ci sono cazzi.
    Agnelli è un buffone.
    Riguardo povia io traggo conclusioni: “Luca era gay” arriva dopo una dichiarazione in cui Povia diceva che essere gay è una cosa momentanea, da cui si può guarire. E aggiungeva di esserne guarito lui stesso e di aver poi “convertito” due suoi amici, oggi sposati. In seguito a questo mi permetto di dargli addosso tirando due somme. Se poi nella canzone Luca è semplicemente un gay morto, allora gli avrò dato addosso per le dichiarazioni, parimenti indegne.
    Tanto se il Luca della canzone è morto, è perchè l’hanno ucciso a sprangate…

  4. Sai che io ho sempre ascoltato musica schifa e non ne ho mai capito nulla..
    Per questo gran parte dell’adolescenza e anche dopo li ho passati ascoltando il pezzo che citi..i primi due album degli afterhours non verranno mai tolti dalla mia playlist della crescita..questo però non mi vieta di condividere il tuo pensiero: Manuel Agnelli e Cristiano Godano mi sono sempre stati in culo, però esageri..

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