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La moviola

La RAI ha deciso di eliminare, o meglio, di ridurre notevolmente l’utilizzo della moviola durante le sue trasmissioni. Il motivo è che mostrare alla gente le decisioni sbagliate degli arbitri “avvelena” il dibattito sportivo e “agita gli animi”. Le reazioni a questa decisione sono ovviamente le più varie: da chi sostiene sia giusto, a chi pensa invece che non lo sia affatto.
Più o meno tutti concordano col fatto che la RAI perderà non poco nei confronti della concorrenza, ma questa non è certo la prima volta in cui prendono decisioni di questo tipo e non è quello di cui voglio parlare.
Vorrei invece sottolineare un altro aspetto. Siamo sicuri che il problema del calcio sia la moviola in TV? E’ senza dubbio vero che la moviola spesso porti alla luce “ingiustizie” e “misfatti” che altrimenti resterebbero sconosciuti ai più e questo può certamente agitare gli animi. Nascondere la polvere sotto il tappeto però non significa eliminarla e questo lo insegnano tutte le mamme del mondo. Se ci sono problemi legati ad un regolamento che non viene rispettato o fatto rispettare come si dovrebbe, anche se vogliamo a causa di un limite oggettivo della classe arbitrale, a mio avviso bisognerebbe fare in modo che questo problema venisse risolto in modo da rendere inutile la moviola in TV. Eliminare la moviola stessa e sperare che i cittadini non vengano mai a sapere delle eventuali irregolarità è invece una soluzione che non può andare bene in un paese civile.
Facciamo un esempio.
Mettiamo il caso si stesse parlando di legge e non di sport. Ipotiziamo per un momento cosa accadrebbe se in un paese ci fosse il reale problema di una giustizia che, per diversi motivi, fatichi a farsi rispettare. Potrebbero facilmente esistere alcuni uomini privilegiati che, esattamente come le squadre di calcio più blasonate, in questo paese godano di un trattamento diciamo “di favore”, di una certa sudditanza psicologica da parte dell’opinione pubblica e di chi la legge dovrebbe farla rispettare. Sempre per ipotesi in questo paese il problema potrebbero non essere i giudici in se, ovvero gli arbitri, ma gli strumenti che questi giudici possiedono per fare in modo che le leggi vengano rispettate. Il governo di questo paese in questo parallelismo avrebbe il ruolo della Federazione, ovvero di colei che stabilisce le regole e, sempre per assurdo, questo governo potrebbe prendere decisioni che invece di facilitare il lavoro dei giudici, lo rendono sempre più difficile.
Ebbene, in un paradossale scenario come quello dipinto l’unico modo che il cittadino potrebbe avere per venire a conoscenza di tali misfatti è che qualcuno, dall’esterno, li documenti e li riporti al pubblico. La moviola ha quindi il ruolo che avrebbe una stampa libera in un paese governato da persone che pensano di scavalcare la legge: il compito di denucnciare nella speranza che certi fatti non capitino di nuovo. E se la gente si incazza, una volta scoperta la magagna, il problema non sta certo in chi l’ha informata, ma in chi ha commesso il misfatto.
Bloccare la moviola quindi è come imbavagliare l’informazione.
Ed è per questo che Fabrizio Cichitto, presidente dei deputati di centro destra, è così contrario al fatto che questa venga eliminata dai programmi RAI.
Perchè loro, all’informazione libera, ci tengono.
Il calcio, lo dico da sempre, è metafora della vita.

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