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Bri

Mille cose

Finalmente ho una mezz’oretta per dedicarmi al mio diario virtuale. Questa settimana è pienissima di impegni e non ho ancora la certezza di riuscire a tener fede a tutti. Per il momento sto procedendo bene, ma l’imprevisto è certamente annidato dietro qualche svincolo buio, pronto a farmi la festa.
Oggi è il compleanno di Ambra e quindi le faccio gli Auguri. Spero anche di riuscire a telefonarle e trovarla a casa prima di uscire, così da poter espandere il concetto scrittole via SMS. Per festeggiare usciremo domani sera. Andremo a mangiare fuori nel giorno che separa il suo compleanno dal mio, che sarà Venerdì. Il posto prescelto, su consiglio di Dani e della Vera, è in Brianza, poco prima di California. Sembra ci si mangi più che discretamente e questo è l’importante. L’imperativo della serata sarà infighettarsi. Non so perchè a Bri sia venuta questa idea, forse, come sospetta mia madre, è stufa di vedermi vestito come un imbecille. Sta di fatto che dovrò dare spolvero a giacca, camicia e cravatta. Niente vestito nè scarpino elegante però, perchè anche io ho una dignità. Vinceranno probabilmente le Etnies sempre più vicine al loro pensionamento. Le idee chiare sul vestito compensano una totale assenza di spunti creativi in ambito regalo. Le idee venutemi sono mille, quelle buone si riducono ad una. Peccato che questa sia stata destinata ad essere abortita per cause di forza maggiore. Domani alle 16.00 ho appuntamento con la Kla sull’ultima spiaggia, sperando nell’illuminazione ultima.
Sarebbe stato tutto più facile se oggi non fossi totalmente arso dalla tensione per il Derby di Champions che tra poco più di venti minuti andrò a vedermi dal terzo anello del Meazza. Oggi ho provato di tutto nel tentativo di svagarmi: ho tagliato i capelli (tra l’altro questa operazione mi ha avvicinato notevolmente allo stadio finale di “Emo-Poser” cui ambisco da qualche mese), ho fatto la barba, sto scrivendo sul blog e ho persino provato a studiare. Inutile dire che tutto è stato vano.
Ieri sera sono andato a vedere il live dei Queen, o meglio di ciò che ne resta: Bryan May e Roger Tayolr. Esperienza emozionante. Voglio fare una nota di merito a Paul Roger che si è sobbarcato l’onere di frontman con discreta attitudine, intelligenza e capacità. Bravo. Se non fosse stato per Aui che mi ha gentilmente offerto un biglietto, non sarei mai andato ed ora posso indubbiamente dire che sarebbe stato un male. Grazie.
Domattina spero di riuscire a lavare la macchina, visto che ormai ha forme e colori che non le appartengono. Sarà dura convincere la croppa di polvere ad abbandonare gli interni, ma spero di vincere.
Bene, è giunta l’ora di uscire e andare a soffrire.
Prima però vorrei dire solo una piccola cosa riguardo un avvenimento mastodontico accaduto in questi giorni: la morte del Papa. Sebbene disdegni profondamente il caos mediatico spinto dal denaro che ne è conseguito, un pensiero voglio scriverlo anche io.
Per quel che mi riguarda è stato un grande uomo.

Roulette russa

Domenica notte.
Domani si torna al lavoro e si affronterà una nuova settimana. Ho sonno. La TV manda uno dopo l’altro i video di Superock, sempre gli stessi tra l’altro. Mentre li guardo scorrere uno dietro l’altro intervallati dalla solita pubblicità, provo a scrivere qualche riga. La riflessione non può che colpire il week-end appena trascorso. Bello, meglio del solito. Forse perchè è stato un po’ diverso dal solito. Ieri sera sono stato ad una serata speciale di “Vampiri Live”, il GdR cui gioco un lunedì sera ogni due. E’ stato molto bello. Tanta gente, molta della quale non conoscevo, e tanta voglia di stare insieme divertendosi nei panni di personaggi del tutto immaginari. Chissà cosa direbbero a Studio Aperto se uno dei loro inviati capitasse ad una di queste serate. Immagino l’annuncio:
“Decine di giovani scellerati e turbati psicologicamente si riuniscono convinti di essere figli di Satana. Tutto questo, ripreso in diretta da uno dei nostri inviati, dopo la pubblicità. Ma ora torniamo al servizio sui reggiseni della Canalis…”
L’ignoranza è il cancro del nostro paese. Tornando all’analisi della serata, come dicevo è perfettamente riuscita e spero di poter entrare in possesso di qualche foto, così da poterne allegare a queste pagine. Hanno partecipato anche Ale, Bazzu e Max. Non so se si siano divertiti o meno, però sono venuti e hanno giocato, tirando fuori anche spunti interessanti. Personalmente mi sono piaciuti, non è facile immergersi con personalità in una situazione del genere, circondati da persone in costume e senza dubbio più “preparate” in ambito. Per una volta il sabato sera non è stato speso al tavolo del solito pub in compagnia della solita birra, da bere con le solite persone. Sicuramente molto del piacere che ho tratto dalla serata è dovuto alla novità della cosa, però è un’esperienza che ogni tanto ripeterei volentieri.
Prima e dopo il live sono stato con Ambra. Inutile dire che, di conseguenza, sono stato molto bene. Non passa minuto in cui stiamo insieme senza che io pensi a come diavolo ha fatto a ridurmi così. Sono totalmente perso. Faccio e dico cose che non avrei mai pensato di fare o dire e, cosa ancor più allarmante, sono iper felice di farle e dirle. Credo che sia così che funziona quando si è innamorati. La cosa un po’ mi imbarazza. Anche in questo momento, scrivere qui di lei mi fa sentire strano.
Vulnerabile.
Chissenefrega, con lei sono felice.
Superock è finito. Puntata quanto mai insulsa, piena di video osceni. Unica nota positiva “Leave it Alone” dei NOFX datato pre new millenium. Con lui è finita anche la Domenica ed è giunto il momento di concedersi al piumone. La speranza è che mi guidino verso il sonno pensieri felici e non menate pregne di insoddisfazione. Ciò che la mia vita ha di buono piuttosto che ciò che mi fa schifo. Chissà. Quello che mi passa per la testa quando sono da solo nel mio letto è imprevedibile e impronosticabile. E’ una sorta di roulette russa.

True lies

Le relazioni tra teenagers dei telefilm americani non sono frutto dell’invenzione. Esistono.
Apprenderlo è uno shock cui difficilmente ci si abitua. Io, personalmente, non ne sono in grado ed ogni volta che qualcuno dei miei amici me lo riporta alla mente non posso esimermi dal fermarmi a rifletterci sopra. Anche alle 3.00. Le mie “storie”, che siano queste intese come rapporti di amicizia o di affetto, tendenzialmente sono banalmente lineari. Ho i miei alti e bassi, certo, ma non so come mai non riesco ad infilarmi in storie complicate. Eppure di esempi da emulare in compagnia ce ne sarebbero a iosa. Tizio sta con Caia, ma in realtà ne vuole da Sempronia; Mimì si prende bene per Cocò che lo illude nonostante la sua relazione con Cacamucazzo; Gianni è innamorato di Pinotta, che contraccambia, ma ciò nonostante quando stanno assieme non fanno che litigare. Reali o immaginarie che siano, queste sono situazioni che mi vengono settimanalmente all’orecchio e, quale che sia veritiera delle due ipotesi, c’è gente che ci sta male.
Questo mi dispiace.
Io, dal canto mio, mi tengo stretto la mia banalissima, linearissima e bellissima storia con Bri, sperando che resti tale più a lungo possibile. Oltre a questo, mi fa piacere che le persone che mi stanno intorno si rivolgano a me se hanno bisogno di parlare. Spesso provo anche a dar loro il consiglio facile tipico dell’esterno alla vicenda. Ad essere totalmente schietto, le vicende intricate dei miei amici mi appassionano e, una volta saputo l’incipit, non posso fare a meno di seguirle con morbosa curiosità. Ammetto persino di lasciarmi andare a dei pronostici, di tanto in tanto.
Non so se esiste il maschile di “pettegola”, ipotizzandone uno e volendolo usare per definirmi, direi “pettegola in grado di guidare”.

Tennis, Bri Bri e due spaghetti aglio e olio.

Sabato.
Finalmente.
Come tutti i sabati, anche questo ha preso vita e forma nel primo pomeriggio. E’ infatti noto che il concetto di “Sabato Mattina” non ha mai fatto capolino tra le mie mura domestiche, anche a causa di un concetto di “Venerdì Sera” che tende ad inglobarne una buona parte. Chiacchierare in macchina con Missa* e Simo è ormai consuetudine nel post serata e questo spesso si protrae fino ad orari importanti. Ieri sera è stata uno di questi casi e il mio ingresso nel letto è stato segnalato alle 4.35 a.m..
Digressione conclusa.
Dopo il pranzo/colazione che ho dovuto affrontare appena aperti gli occhi, la giornata ha iniziato a delinearsi per quello che era ed io, all’aumentare della mia lucidità, ho potuto iniziare a programmarne la restante parte.
Il primo punto sulla mia scaletta era occupato dal Tennis. Settimana passata ho aderito all’iniziativa “tennis settimanale” portata avanti dal sopracitato Missa e da Massi, adesione che comporta l’andare a calcare i campi per una o due orette il sabato pomeriggio. Oggi sarebbe stato dei nostri anche Simo e quindi il tabellone recitava “Partita in Doppio”. Recuperato un abbigliamento il più possibile riconducibile ad uno dei tennisti presenti nel videogame Virtua Tennis 2 (io solitamente vesto i panni di Tommy Haas), ci si è recati al campo da noi antecedentemente prenotato per due ore.
Le partite sono state 4, di cui due vittorie e due sconfitte. Sicuramente un buono score. Sono soddisfatto.
Più di tutto però sono stanco.
Il secondo punto invece prevedeva e prevede tutt’ora l’uscire dopo cena. La destinazione è come sempre ancora ignota, così come l’orario a cui ci si incontrerà per decidere dell’imminente futuro. L’unica cosa certa è che stasera verrà qui a Brugherio Ambra*, ovvero Bri Bri. E’ buffo come un nomignolo affibbiato allo scopo di infastidire una persona possa radicarsi nell’uso comune al punto da creare una corrispondenza inscindibile e incontrovertibile tra nome e nominata. E’ ancora più buffo come una cosa che prima poteva infastidire adesso possa far piacere solo in virtù dell’evoluzione del rapporto tra le due persone coinvolte nell’interazione. La cosa più buffa di tutte però è proprio il nomignolo Bri Bri.
Sono contento. Quanto? Abbastanza. Troppo? non sono in grado di dirlo. La lucidità sull’argomento me la sono persa per strada tempo fa e per il momento non ne sento la mancanza.
Dopo l’esame di Biotecnologie delle Fermentazioni non pensavo avrei mai potuto apprezzare la melassa. Ultimamente invece ci sto nuotando agile.
Paradossale.
Sorprendentemente paradossale.
Ora spaghetti aglio e olio e doccia calda.
Poi via.
Bri & Missa
* = soggetti della foto