Vai al contenuto

Film

Ciò che il 2007 è stato

E’ giunto il momento di tirare due somme riguardo quanto è accaduto in questi dodici mesi. Ovviamente la valutazione esula da ciò che è stata la mia vita, basandosi unicamente su quanto ho visto/sentito/letto da gennaio a questa parte.
Le classifiche, insomma, quelle che ogni buon blogger alla fine di un anno deve per forza di cose stilare.
Io sono un buon blogger.
Ecco i verdetti.

Migliori 3 dischi:
1 – Biffy Clyro – Puzzle
2 – The Used – Lies for the Liars
3 – Darkest Hour – Deliver Us

Peggiori 3 dischi:
1 – The Ataris – Welcome the Night
2 – Nofx – They’ve Actually Gotten Worse Live
3 – Mae – Singularity

Migliori 3 concerti:
1 – GAMBEdiBURRO @ bloom Mezzago
2 – Brand New @ Rainbow Club Milano
3 – Funeral for a Friend @ Musicdrome Milano exequo Enter Shikari @ Rainbow Club Milano

Peggiori 3 Concerti:
1 – Rise Against @ Rainbow Club Milano
2 – Turbonegro @ Idroscalo Rock Milano
3 – The Used @ Estragon Bologna

Rivelazione dell’anno:
Canadians

Scoperta dell’anno:
Fabrizio Coppola

Ritorno dell’anno:
Murder, We Wrote

Non si vive però di sola musica, quindi ecco anche qualche nota di merito/demerito riguardo altri campi dell’intrattenimento.

Miglior libro:
Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco – R.R. Martin

Peggior Libro:
La Casta – S. Rizzo e G.A. Stella

Migliori 3 film:
1 – Die Hard 4 – Vivere o morire
2 – 300
3 – Transformer

Peggiori 3 film:
1 – Shrek III
2 – I Pirati dei Caraibi – Ai Confini del Mondo
3 – Harsh Times

Miglior Serie TV:
Dr. House – Medical Division

Peggior serie TV:
Grey’s Anatomy

4 Gennaio 2008: l’evento

L’idea è venuta fuori ieri sera durante un ottimo aperitivo al Dynamo, in attesa di sentire l’ultima data acustica di Fabrizio Coppola.
Giusto per completezza: grandissimo live, da pelle d’oca.
Tornando all’idea, beh, spiegarla è molto semplice.
Il tutto nasce dalla volontà mia e di Zetter di cimentarci, dopo l’enorme successo de “Il Signore degli Anelli”, in una nuova impresa cinefila.
Questa volta non si scherza.
Questa volta sarà il turno dell’intera saga di “Die Hard – Duri a Morire”.
Il 4 Gennaio 2008 un gruppo di temerari ancora da definire si ritroverà a casa mia, rigorosamente in canottiera, e si potrà gustare in sucessione “Trappola di Cristallo”, “58 Minuti per Morire”, “Duri a Morire” e l’ultimo “Vivere o Morire”.
Fino a qui nulla di particolarmente innovativo in verità, tuttavia le nostre menti hanno iniziato a galoppare veloci e ne è nato un contest strabiliante.
L’intera maratona verrà trasmessa in streaming su internet e durante il suo svolgimento ci sarà perfino un concorso a premi.
Nota: non è il momento per i dettagli, non voglio rovinare la sorpresa a nessuno, tuttavia posso garantire che nessuna legge sul copyright verrà violata.
Che mi preme al momento è risolvere alcune problematiche organizzative.
In primo luogo le adesioni.
Casa mia non è certo l’Arcimboldi e quindi i partecipanti non potranno essere moltissimi. Pensavo ad un massimo di 6/7 persone compresi il sottoscritto, Zetter e J. Per chi volesse aggiungersi ed essere tra coloro che vivranno l’evento di persona e non dietro un monitor, vale la regola aurea del “chi primo arriva”.
Il numero delle persone è legato non solo alle dimensioni della mia dimora, ma anche alla sistemazione degli ospiti.
Il mio soggiorno è ancora totalmente inarredato. Questo comporta spazio in più, ma minore comfort. Non avendo un divano pensavo all’utilizzo di materassini da spiaggia e roba simile, ma è ancora tutto in fase talmente embrionale che ci sarà modo di trovare qualcosa di più adeguato.
Altro problema è che sono ancora sprovvisto di TV.
Questo però dovrebbe costituire un problema di poco conto, potendo facilmente supplire tramite schermi PC facilmente collegabili a qualsivoglia lettore DVD.
Sarà un grande evento.
Come aperitivo alla maratona verrà proiettato anche “L’ultimo Boy Scout”, pellicola che segna il punto più alto della carriera del Willis attore. La visione di questo ulteriore film non sarà inserita nell’evento e sarà quindi esclusivamente riservata a chi tra i partecipanti “live” volesse usufruirne.
Io me lo guarderò di sicuro, anche per testare l’impianto che verrà installato per la serata.

Per punti

– In una settimana ho trasferito su wordpress tutti i post del 2005 e i relativi commenti. All’inizio è stato facile, ma poi mi sono scontrato con lo scoglio dell’aumento di visitatori e di commenti lasciati su queste pagine. Sono tanti, soprattutto per un blog come il mio che non è altro che una pagina personale. Questo mi riempie di orgoglio e di soddisfazione, anche se triplica i miei sforzi. Spero che il fenomeno continui così a lungo o che addirittura possa espandersi. Amo i commenti. Credo anche di aver arginato il problema dello spam su wordpress utilizzando un facile ed indolore plug-in.
– Spinto dalla diatriba mediatica degli ultimi tempi e dalle parole di Manowar, ho acquistato il libro “La Casta”. Ora spero di riuscire a leggerlo.
– Sono ufficialmente iniziati i lavori della mia casina.
– Ho visto il film dei Simpson e ho riso tutto il tempo. Chi me ne parlava come fosse nulla di che secondo me si sbaglia, ha delle chicche mostruose. E poi “Spider Pork, Spider Pork, il soffitto tu mi spork…” è un motivetto indelebile.
– Ho messo il piumoncino nel letto. Libidine.
– I ragazzi di Milano organizzano delle belle cose. Sabato sera in piazza Leonardo ci saranno state tremila persone perfettamente sconosciute unite solo dalla voglia di fare un po’ di casino assieme. Bellissima esperienza, alla faccia di chi dice che i giovani non sanno divertirsi.
– Avendo voglia di andare a ballare, Venerdì sera mi sono fatto mettere in lista al Plastic. Intanto sta sera alla festa di Marco (che ringrazio) ho fatto scorpacciata di dance anni ’90. Commozione.
– Martedì si laurea la Bri e Sabato, se il tempo tiene, si festeggia. L’idea è una maxi grigliata al Bosco in Città. Nessuno è invitato perchè l’imperativo è IMBUCARSI. Gli imbucati rendono belle le feste, mica gli invitati. Chiunque voglia prendere parte all’evento può quindi presentarsi in loco con cibo e bevande atte alla sua propria alimentazione, per una giornata di sole, birra e carne rossa. Per ovvie ragioni la festa è metereopatica, indi tutto dipende dal tempo che fa.
Portare delle griglie aiuta la buona riuscita del progetto.
– Temo di non sopportare l’idea che spostino il mio laboratorio a Quartoggiaro.
– Vado in bagno. Oggi ho decisamente esagerato col mangiare.

Che bello quando qualcosa ti sorprende!

Sono stato al cinema a vedere Transformer. Non avrei nemmeno dovuto andarci perchè sta sera sarei dovuto andare dalla Bri a fornirle del sostegno morale, perchè sono uscito tardissimo da laboratorio e perchè non avevo la minima intenzione di spendere dei soldi per vedere quello che pensavo fosse una solenne idiozia.
Dopo averlo visto sono contento di esserci andato.
Mi sono divertito un sacco.
Ok, è una solenne idiozia, questo non posso certo negarlo, però è una di quelle idiozie che in sala Meagtheater rendono parecchio. La cosa bella poi è aver visto un film divertente come non mi capitava dal primo episodio dei Pirati dei Caraibi, visto anche quello per pura coincidenza.
Il protagonista è un genio assoluto, la protagonista è bellissima, la colonna sonora è per metà tratta dal nuovo degli Used e gli effetti speciali meritano assai.
Sono soddisfatto.
Vado a letto felice.
Oggi mi è anche capitato di fare visita al blog Emofobia e di lasciare un commento. Vediamo cosa ne esce, sono incuriosito dal fenomeno.
Cazzo, sono quasi le due.
Domattina ho lab meeting alle nove e prima di farlo devo riuscire a trasfettare.
Cazzo.

Milano is burning

Sono tornato a non avere molto tempo da dedicare alla stesura di pagine da riportare su questo mio diario. Troppi impegni? Non credo. Niente da dire? Nemmeno. Forse è solo colpa del troppo caldo. Anche sta sera l’idea era di sdraiarmi e godermi “Le Iene” di Tarantino incollato al letto dallo tsunami generato dalle pale del ventilatore appeso sul soffitto di camera mia. Poi però stando al telefono con la Bri e prendendo spunto da questo suo post mi è venuto in mente un fenomeno di costume che ormai sta spopolando in giro per la rete. Ad essere onesti io non sono così ben inserito nella comunity da essermene accorto, tuttavia continuano a parlarne su radio Deejay da ormai un paio di settimane abbondanti e siccome radio Deejay è l’unica radio che sentiamo in laboratorio questo neonato “cult” è saltato anche alla di me attenzione.
Si tratta di un sample, se quello che intendo io per sample lo è realmente.
Mi diverte molto.
Per scrivere qualcosa di più intelligente avrò tempo magari domani.

Riporto il testo per una maggiore comprensione.
Accumulo libri
Vado allo spazio Oberdan
Vivo all’Isola
Vivo sui Navigli
Vivo in Buenos Aires
Voglio un loft
Compro i Tasche
Faccio lo Ied
Faccio filosofia in statale
Faccio lettere
Faccio la Naba
Facevo Brera
Farò i soldi
Me ne andrò da Milano
Facevo la cameriera
Faccio la barista, anzi no la barman
Faccio la DJ
Organizzo feste
Mi metto gli occhiali grossi
Mi tolgo gli occhiali grossi
Faccio la grafica
Faccio la copy
Faccio tante foto in digitale
Ho il Macintosh
Vado alle feste di MTV
Che bravo Kounellis
Che bravo Alessandro Riva
Che bella la mostra sulla street art
Gli adesivi
Io aderisco
Guardami guardami sto appoggiata al muro
Bevo solo la birra e il cuba libre
Sono una tipa complicata
Uuuuuuuh se sono complicata
Almeno due concerti al mese
Quanto mi diverto
Vado al Rocket
Vado al Plastic
Vado al Gasoline
Le mie amiche sono troppo delle pazze
Sono una indie rocker
Sono indigente
Ho la frangetta
Sono estroversa
Sono introversa
Non mi piace il cazzo
Per carità vai via con quel cazzo
Chattiamo su messenger
Ti faccio vedere le foto del mio gatto
Ti mando una canzone troppo bella
Questa sera andiamo al Leonkavallo
Andiamo in ticinella
Minchia che flash
Facciamoci una canna
La barella no, è da stronzi
Non mi interessano i ragazzi con la macchina bella, a me piace il maggiolone
A me piace il furgone della Volkswagen
Che bello il salone del mobile, quanta creativitá
Che bello il Mi-art
Basta… Alighiero Boetti ha rotto le palle
Mi piacciono le foto di Basilico, sono molto intense
Ho Fastweb
Mi scarico un film di Antonioni, Fellini, Pasolini, Rossellini, Bolognini
Andiamo ai Magazzini
Godard
Truffaut
Non mi piace il cinema americano, è troppo commerciale
Andiamo alla biennale
I miei genitori non mi capiscono, mio papà mi dice solo “porco D*o mi spezzo la schiena per farti studiare, studia cretina che io non ho potuto”

Una valida alternativa alla TV

Se utilizzata come si deve, Internet è una grande risorsa. Questa sera ad esempio mi sono ritrovato a casa con nulla da fare. La giornata al lavoro è stata letteralmente massacrante e quindi i buoni propositi di studiare l’articolo da presentare Giovedì mattina ai colleghi sono svaniti nonappena messo piede fuori dal laboratorio. Trovare qualcosa di anche vagamente valido da guardare in TV è ormai impossibile e così, dopo aver ascoltato qualche bomba di calcio mercato e aver assistito al divertentissimo siparietto della telefonata di Berlusconi a Ballarò, sono rimasto privo di occupazione. Mi sono così affidato alla rete. Sabato sera scorso ho installato sul mio computer SopCast, un programma di TV streaming che mi ha permesso di guardare i secondi due quarti di Cavs-Pistons dopo che quel vecchio di Simo mi aveva allontanato dalla sua taverna causa sonno. Anche questa sera questo programma si è rivelato quantomai comodo. Spulciando tra i suoi canali infatti ne ho trovato uno che trasmetteva la versione originale di Grindhouse, il film di Rodriguez e Tarantino uscito ad Aprile. Questa versione comprendeva due film, “Planet Terror” di Rodriguez e “Death Proof” di Tarantino, con in più 4 fake trailer di altri improbabili film, la cui regia è stata curata dallo stesso Rodriguez, da Rob Zombie, da Edgar Wright e da Eli Roth. In sostanza la pellicola vuole rappresentare una tipica serata al Drive-In in cui vengono trasmessi B-Movie horror/splatter anni settanta e mi sbilancio subito dicendo che il progetto è riuscito in pieno. Il tutto infatti è realizzato con maestria e dovizia di particolari: c’è l’ effetto rovinato sulle pellicole, c’è lo stile di ripresa dell’epoca, c’è una colonna sonora fatta ad hoc e ci sono perfino chicche come le finte ombre della gente che passa davanti al proiettore e la pellicola che ad un certo punto si inceppa e prende fuoco.
Solo questo varrebbe la visione del film.
La pellicola si apre con il primo trailer: “Machete”, diretto da Rodriguez. E’ bastato questo perchè tutta l’opera si accattivasse le mie simpatie. Una stigmatizzazione perfetta degli action movie anni 70 che personalmente mi ha spaccato dalle risate. A seguire parte il primo lungometraggio: “Planet Terror”, dello stesso Rodriguez. L’opera vuole essere un manifesto del genere splatter e ci riesce al 100% (almeno dal mio profano punto di vista) combinando ondate di sangue palesemente finto a battute demenziali perfette per il contesto. Voto 10 a Rodirguez, quindi per entrambe le sue parti.
A questo punto, prima dell’inizio di “Death Proof”, passano gli altri tre fake trailer: “Werewolf women of the S.S.” di Rob Zombie, “Don’t” di Edgar Wrigh e “Thanksgiving” di Eli Roth.
Il primo ed il terzo sono assolutamente geniali.
Il film si conclude con il secondo lungometraggio, diretto questa volta da Quentin Tarantino. La visione in lingua originale non mi ha permesso di cogliere appieno quello che rende i film di questo regista geniali, ovvero i dialoghi, quindi non mancherò di ripropormelo in italiano quanto prima per poterlo valutare appieno. Posso però dire che Kurt Russell ha dato veramente una grande prova di se.
Dopo aver visto l’intera opera per come era stata pensata non credo sia stata una buona idea quella di spaccarla in due per l’uscita nelle sale. Da quanto ho capito, il film come l’ho visto io è stato un colossale flop ai botteghini americani e questo probabilmente ha protato al cambio di strategia. Il “Death Proof” che gira adesso nei cinema italiani è una versione extended di quello che ho visto io, ma perde i trailer che non credo verranno accorpati nemmeno a “Planet Terror”, quando e se uscirà. Anche li mettessero però, a mio avviso visti separatamente i due episodi perdono di significato, non riuscendo a trasmettere l’idea del tributo a quel certo cinema anni settanta cui tutto ruota attorno.
La speranza è che prima o poi possa uscire un DVD in italiano della versione originale.

Project: WC

A Maggio avevo ripreso un ritmo decisamente buono di pubblicazioni sul blog. La cosa mi faceva molto piacere e speravo di poter insistere su quella strada, eppure è già dieci giorni che non pubblico nulla, classifica delle googolate a parte. Il motivo principale di tutto questo è che sono stato molto impegnato nel fare diverse cose. Tutto ciò riguardo cui avrei voluto scrivere inoltre non mi sembrava fosse così importante da necessitare per forza di cose uno spazio su questo diario, si trattava di faccende del tutto marginali che sarebbero potute essere raccontate in poche righe.
In effetti, già che sono qui a scrivere, potrei anche elencarle prima di passare al tema centrale del discorso.
Lo faccio:
– Ho rivisto American Pie 1 e 2. Definitivi. Credo siano i due film più intelligenti mai girati sui giovani della mia generazione.
– Sulle ali dell’entusiasmo da primi stipendi sto continuando a comprare CD. Il criterio della scelta è di abbinare qualcosa di nuovo, qualcosa che mi ha appassionato recentemente, qualcosa che ho amato in passato e, possibilmente, qualche chicca. La chicca dell’ultimo ordine è “Short Music for Short People”.
– Sono andato in gita con i miei colleghi. E’ stata una bella Domenica, divertente e soddisfacente sia dal punto di vista paesaggistico che da quello enogastronomico. Senz’altro da riproporre.
– Per una volta che la Bri aveva acconsentito ad accompagnarmi al cinema, non abbiamo trovato uno spettacolo che fosse uno ad orari decenti. Se mi girano le scatole, a vedere “Zodiac” ci vado questo Mercoledì alle 19.00 uscito dal lavoro. Da solo.
– In rete ho trovato l’ennesimo filmato sull’11 Settembre. Come sempre, mi ha lasciato senza fiato.
– LeBron James è Dio.

Bene, ora che ho finito con l’elenco puntato è giunto il momento di parlare di ciò che sta occupando gran parte dei miei pensieri: casa mia.
Il meccanismo che mi vede proiettato alla vita da single (in senso mi auguro unicamente domiciliare) si è innescato ed inizia ad ingranare. Devo ammettere che sono molto eccitato e spaventato all’idea del cambio di domicilio. E’, credo, il mio più grande desiderio nonchè la mia massima aspirazione già da qualche anno e sapere di essere ad un passo dall’arrivarci è a suo modo angosciante. Sono felice, però.
Nell’analizzare la questione non riesco a non riflettere su come sia impossibile andare a vivere da solo per qualunque giovane i cui nonni non abbiano lasciato libero un appartamento, loro malgrado convocati da Mrs Death.
Anche senza affitto o mutuo infatti, l’impresa è tutt’altro che facile da approcciare nonappena si compie il primo passo verso l’arredamento. Personalmente ora mi trovo di fronte alla scelta del bagno e la sfida appare titanica.
Un esempio? Castorama, non certo l’emporio di Philippe Starck, mi ha chiesto uno stipendio per un box doccia.
Surreale.
Ciò nonostante sto comunque provando a progettare una roba decente. Per il momento l’unica certezza, se così si può dire, sono water e bidet, entrambi prodotti Ideal Standard. Avrei individuato anche la rubinetteria che fa per me, ma questa va ancora sottoposta alla prova prezzo. Mi piacerebbe avere un bagno dai mobili bianchi laccati, come le ceramiche, in contrasto con delle piastrelle per pavimento e 3/4 parete molto colorate. Al momento la mia idea è di metterle rosse, ma è giusto un’idea.
Voglio un lavabo da appoggio.
Sabato mattina ho un appuntamento con l’idraulico incaricato di fare i lavori. Insieme andremo dal suo fornitore di mobili da bagno per vedere cosa mi propone e, soprattutto, a che prezzo.
I media non fanno che ripetere che i ragazzi ormai sono mammoni e stanno in casa fino ai trent’anni.
Io ora so perchè e li capisco.

Last man standing

Ieri sera un piccolo gruppo di temerari composto da me, la Bri, Aui e Zetter ha deciso di approcciare la sfida alla trilogia del Signore degli Anelli.
Tre film, purtroppo solo il primo ed il terzo in versione extended, visti in rapida successione per avere un quadro completo e definitivo sull’opera cinematografica intenta a riproporre a suo modo l’opera di Tolkien.
La proiezione ha avuto inizio alle 19.00 di Sabato sera e si è conclusa poco dopo le 6.00 di questa mattina, interrotta solo dal cambio dei DVD, momenti in cui ci sì è concessa la possibilità di andare in bagno e di bere qualcosa.
Per reggere fino alla fine mi sono servite tre Redbull ed un caffè, ma in questo modo a tenermi sveglio per la parte finale de “Il Ritorno del Re” è stato il mal di pancia. La vittoria della competizione interna è andata alla Bri, che ha superato l’intero ostacolo somministrandosi unicamente due tazze di te. L’unico ad essersi concesso qualche pisolino è stato Aui, dormiente per la prima metà del secondo e del terzo capitolo della saga.
Devo ammettere che l’opera vista tutta di un fiato acquista un senso che nella visione a puntate non ero riuscito a darle. Prima di ieri infatti, avevo visto i tre episodi singolarmente al cinema, ognuno ad un anno dal precedente. In quella modalità non odiare il film è decisamente impossibile. Stare 3 ore in una sala per vedere “Le Due Torri” non è facile, visto che non succede nulla, il ritmo è lentissimo ed il tutto non ha ne capo ne coda. La visione complessiva invece riesce a coinvolgere abbastanza, anche nei momenti più lenti ed irritanti dei tre episodi. Tutto infatti risulta ben proporzionato all’insieme, cosa che nelle visioni singole non trapela. Cerco di spiegarmi meglio con un esempio. La scalata di Frodo al monte Fato, il calvario su cui è incentrato il terzo episodio, vista al cinema esule dall’intero contesto sembra esasperata nei tempi e nella lentezza, come “tirata per le lunghe”. Ieri invece questa impressione non c’è stata poichè tutto nel film è ben proporzionato. Per concludere quindi devo ammettere di aver rivalutato non poco il Signore degli Anelli, da me sempre considerato un filmaccio. Certamente è assurdo dover utilizzare 11 ore per vedere un film, ma è un’esperienza che vorrei rifare, magari tra un annetto. Per questo motivo credo mi procurerò il maxi cofanetto finale con le tre versioni extended.
Chiudo dicendo che il personaggio migliore della saga è senza dubbio Boromir, l’unico non eccessivamente stereotipato. Il peggiore è senza dubbio Frodo Baggins (aka Frocio Bei Jeans) sempre pronto ad innervosire lo spettatore.
Non posso valutare gli elfi per l’odio raziale che provo nei loro confronti.
Resta l’idea che se l’avessi girato io, in tre ore massimo avrei fatto stare tutto il romanzo.
E frodo sarebbe stato Bruce Willis.

Un fine settimana preciso

A volte capita di passare un week-end preciso, in cui tutto fila come avrebbe dovuto ed alla fine si va a letto soddisfatti, pronti per una nuova settimana di lavoro.
Lo scorso fine settimana per me è andato esattamente così e quindi ho deciso di scrivere un post per ripercorrerne le tappe.
Venerdì sera sono andato a “La Casa 139”, circolo A.R.C.I. di Milano. Ci sono andato con la Bri seguendo questo nuovo trend per cui almeno una sera a settimana cerco di fare qualcosa di diverso. Suonava un tipo Venerdì, tal Fabrizio Coppola. Non sapevamo nemmeno che suonasse, siamo andati lì perchè abbiamo fatto la tessera A.R.C.I. e stiamo cercando di sfruttarla. Il sopracitato cantante stava tenendo un set acustico in cui proponeva in chiave “unplugged” pezzi presi dai suoi due album pubblicati nonchè dal terzo in uscita per Ottobre. Lo show mi è piaciuto talmente tanto che alla fine ho acquistato il primo dei suoi dischi e mi sono ripromesso di andare alla seconda data milanese del suo minitur acustico. Mi piacerebbe proporre ad Aui di venire con me e la Bri a sentirlo, credo che gradirebbe tanto la musica quanto la compagnia.
Sabato mattina mi sono svegliato di buon’ora con diverse commissioni da fare. Il primo punto del programma prevedeva andare in biblioteca a prenotare un libro da leggere dopo Crypto di Dan Brown. L’operazione è perfettamente riuscita perchè ho prenotato “Un nome senza volto” di Ludlum e “Il trono di Spade” di R.R. Martin. A questo punto mi sento in dovere di spendere due parole su Crypto: una merda. Forse due parole sono un po’ pochine, quindi è il caso di argomentare. In sostanza è il classico ed ormai scontato libro di Dan Brown in cui però la tesi cospirativa non appassiona come nelle precedenti circostanze ed in più la trama risulta piuttosto scontata ed incapace di sorprendere. Direi che, visti gli unici intenti che l’autore si pone per i suoi manoscritti, è facile definire il libro come un fallimento.
Seconda tappa della mattinata è stata la questura di Monza, per il ritiro del passaporto della Bri in vista dell’ormai prossima partenza per NY. Tutto ok, documento ritirato e una seccatura in meno a cui badare.
La terza tappa mi ha visto rientrare al liceo “P. Frisi” dopo diverso tempo. L’idea era di dare una copia della tesi alla mia prof. di scienze dell’epoca, ma ho appreso che la totalità dei miei professori è ormai in pensione o in via di pensionamento quest’anno.
Mi sono sentito vecchio.
Sarà perchè sono vecchio.
In tutto questo però sono riuscito a salutare Antonio il bibliotecario e Diario, imperatore del “Mantega”.
Uscito dal mio vecchio liceo con un velo di tristezza mi sono appropinquato all’ultima tappa della mattinata: il Colors Tattoo Studio.
Alle 13.00 di Sabato ho inciso per la terza volta la mia pelle.
Direi che il risultato mi soddisfa decisamente, frocio quanto basta.
La serata di sabato è invece stata all’insegna dello sport: prima spazio alle gesta di Ronaldo sul prato di S.Siro e poi qualche partita a biliardo tra incapaci in un Tatanka inaspettatamente sovrapopolato.
A metà del mio fine settimana ero già ampiamente soddisfatto, ma la situazione è riuscita a migliorare Domenica pomeriggio, quando dopo circa 6 anni di speranze ho potuto assistere alla reunion dei Murder, We Wrote. Cinque pezzi suonati alla festa delle scuole di Cassano d’Adda possono sembrare pochi, ma per i fan che attendevano questo momento da un’eternità, è stato semplicemente magico.
“Falling Down”, cazzo, ho risentito “Falling Down”.
Emozione.
Questo bel week end si è concluso con un aperitivo censurabile al Route 66 e con una visita a casa della Bri.
Ci siamo visti “Lady Vendetta”, un film asiatico che mi aspettavo pesante ed invece si è rivelato bello. Abbiamo anche chiacchierato un bel po’.
Ora chiudo con una chicca scovata Sabato sera su Qoob, il canale pseudo indie di MTV sul digitale.
Mi ha spezzato.

Non di solo pane vive l’uomo

Se volessi aggiornare il diario di bordo della mia vita oggi, non avrei molto da scrivere.
L’ultimo periodo è stato abbastanza avaro di news e si presterebbe ad una facile sintesi di questo tipo:
– Lavoro: ok
– Università: ok
– Bri: ok
– Amici: ok
– Milan: ko
Non molto da aggiungere.
A questo punto mi prendo un po’ di tempo per parlare di alcuni hobbies cui ho potuto dedicare del tempo ultimamente.
Sono essenzialmente tre, in rigoroso ordine di importanza: musica, cinema e playstation.
Ho sentito un sacco di CD ultimamente, alcuni appena usciti altri più datati, alcuni belli ed alcuni meno belli. Quello che più mi sta appassionando è il primo lavoro dei (+44), disco che non riesco a togliere dal lettore e che quindi lascerò su queste pagine come disco del momento ancora per un po’, anche se con una nuova traccia disponibile in streaming.
Cos’ha di speciale?
Tutto e nulla.
Tutto perchè è bello, a sprazzi è originale, è ben suonato ed è piuttosto vario nel suo insieme. Nulla perchè una volta ripulito dalle velleità elettroniche resta un cd di neo-pop-rock come in giro ce ne sono tanti, anche se a mio avviso spesso meno validi. Nel mio stereo stanno passando molto anche i Saosin con il loro omonimo album di debutto. Anche in questo caso zero innovazione, ma standard molto apprezzabili per le mie orecchie e quindi pollice alto. Stessa premessa vale per “The city Sleeps in Flames” degli Scary Kids Scaring Kids, tuttavia in questo caso la solita solfa mi ha stancato dopo pochi ascolti e quindi il pollice cambia repentinamente posizione. Mi sono preso anche la briga di gettare il muso fuori dal solito contesto, perchè spesso amo cercare nuove sonorità che possano colpirmi positivamente. L’ascolto alternativo è stato così dedicato ad “Oceanic” degli ISIS e al “Greatest Hits” dei Faith no More. In entrambi i casi sono rimasto decisamente deluso, ma credo soprattutto perchè ascolti troppo oltre i miei standard. So che molti mi tacceranno di eresia, ma uno scoglionamento come quello datomi dagli ISIS l’avevo provato solo ascoltando i Tool, il che è tutto dire.
Per chiudere il primo dei tre fronti, mi sono anche dedicato al disco di cartello di questo periodo. Il CD più chiacchierato di questa fine 2006, almeno per il momento, è “The Black Parade” dei My Chemical Romance. Definirlo in una parola è quantomai semplice: vergognoso.
Non credo di poter salvare una traccia, nemmeno il singolone super trasmesso da radio e TV, perchè sentendolo mi viene in mente che i Green Day fecero un lavoro migliore con Minority, estratto del loro peggior album in assoluto.
Credo di aver detto tutto.
Passando al cinema, mi sono tolto la soddisfazione di vedere alcuni film che mi intrigavano da un po’ di tempo.
Forse di alcuni ho già scritto, ma non ricordandomelo farò un breve riepilogo, per punti.
– Match point: siccome tutti mi dicevano di guardare assolutamente un film di Woody Allen, ho scelto questo. Bello. Fino a mezz’ora dalla fine l’ho odiato, ma ai titoli di coda mi sono detto molto soddisfatto.
– Clerks: non ho resistito oltre i quindici minuti.
– Memento: rivisto per caso su Rai Due sere fa. STRE-PI-TO-SO.
– Three Kings: consigliatomi da Orifizio, molto carino. Direi bello, in verità.
– Jerry McGuire: si fa guardare. Niente di che, ma nemmeno brutto.
Ora mi restano da vedere “Munich”, “Syriana” e “Le Relazioni Pericolose”.
Mi piacerebbe andare al cinema a vedere “Babel” e “The Departed”, ma tanto vale rassegnarsi.
Per concludere andiamo all’argomento playstation. Come tutti gli autunni è venuto anche quest’anno il momento di comprare Pro Evolution Soccer, unico motivo per cui in casa mia risiede la console.
Dopo due settimane il giudizio è piuttosto negativo. In primis perchè c’è la Juve nonostante sia in serie B, in secondo luogo perchè lo trovo abbastanza ingiocabile e giocare senza mai vincere alla lunga stanca.
Bene, è pronta la pasta ed è il caso che vada a mangiare altrimenti non esco più e la Bri mi uccide.