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Seconda consegna

Anche le microfiches sono andate.
Consegnate con addirittura due ore di anticipo.
A questo punto è ragionevole ipotizzare che è molto probabile io riesca a laurearmi.
Non male.
E’ il caso di iniziare seriamente a pensare al tatuaggio.

Microfiches

Ok, tutti sanno che sono inutili.
Tutti sanno che la versione di tesi che ci finisce sopra è tutto fuorchè definitiva.
Tutti sanno che possono essere dichiarate non consultabili onde evitare problemi.
Per poterle consegnare Venerdì in segreteria devo portarle le microfiches a stampare domani.
Mi correggo, oggi.
Tra circa 10 ore.
Per questo sono ancora in laboratorio.
Ora però ho finito e me ne vado a casa a dormire.
Vorrei scrivere di più, ma scrivere attualmente è un’attività che trovo poco piacevole e per questo quanto sto regalando a questo blog è il massimo delle mie possibilità.
Da domani si potrà tirare un po’ il fiato.
Non che sia un bene avere meno cose a cui pensare, di questi tempi.
Anzi.
Oggi, o meglio ieri, hanno ufficializzato la data della mia laurea.
7 Febbraio, ore 9.00.
Bene, è giunta l’ora di andare a casa.
Non prima di annotare che mancano dieci giorni al secondo compleanno di questo diario.
Questo vuol dire che mancano dieci giorni al trasloco.

Prima consegna

Oggi ho consegnato in segreteria la domanda di laurea.
Con lei, oltre ad un complessivo di 114,62 Euri, è stato consegnato anche il libretto.
Non mi mancherà.
Per rendere l’idea delle tempistiche cui sono assoggettato, il limite per la consegna del tutto era oggi alle 12.00.
Sono entrato in segreteria alle 11.59.
Non scherzo, dietro di me hanno chiuso le porte con le serrande e l’impiegata quando mi ha visto ha fatto la classica espressione sconsolata.
Salvo per un pelo.
In realtà io sarei andato con calma al pomeriggio, come mi aveva detto di fare l’altro impiegato il 22 Dicembre. Peccato che il pomeriggio la segreteria sia chiusa.
Un grazie va a Paola che mi ha fatto venire il dubbio e, soprattutto, alla mia Yaris lanciata a folle velocità per le vie di Milano.
Ora sono in laboratorio, alle prese con le figure della tesi.
Sono rimasto qui da solo.
Quasi quasi me ne vado.
Sì, direi che è il caso.

Un nuovo anno

Le feste sono finite.
Il 2006 è finito.
Più volte nei mesi che l’hanno costituito mi sono augurato potesse finire prima possibile. Ora che è arrivato il tanto atteso 2007 e che posso tirare due somme devo ammettere che non è stato un anno facile da vivere, per nulla, tuttavia devo riconoscergli che è finito bene.
Non che nei suoi ultimi giorni si sia fatto mancare la possibilità di darmi ulteriori grossi problemi, tuttavia credo di aver fatto un passo mentale importante e questo mi ha reso un po’ più forte.
Era necessario.
Torniamo per un attimo ai festeggiamenti.
Per gioire della conclusione del 2006 sono stato tre giorni a Monaco di Baviera con morosa ed amici.
Sono stati tre giorni bellissimi.
Per questo non posso che ringraziare tutti i presenti, ma anche Loretta Goggi, “Nati con la Camicia”, al Dunkel, il meteorismo, cauallo, tempio di morte, l’ormai dilagante dialetto milanese, i cd da macchina e tutte le altre cose inutili e stupide che hanno reso grande quest’esperienza.
Questa vacanza era ciò di cui avevo bisogno.
Ora è bene volgere uno sguardo a quello che mi aspetta.
Mi attende un anno strano e, dopo molto tempo, decisamente imprevedibile.
Tante cose cambieranno, magari anche troppe. Probabilmente io stesso cambierò e questa cosa mi spaventa come spaventerebbe chiunque.
Eppure mi sento pronto.
Quello che verrà potrà essere bello o brutto, ancora non lo so, ma voglio essere felice e farò di tutto per adempiere alla mia volontà.
Costi quello che costi.

Google Hit List [Dicembre 2006]

L’anno non poteva certo concludersi senza l’ultima classifica. Questo mese non sono state regalate molte perle dagli internauti, anche se la prima posizione è di sicuro notevole.
Non ho molto da aggiungere, sono un po’ di corsa per via della partenza.
Mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa dell’esecuzione di Saddham, ma sarebbe un discorso lungo e doloroso, quindi eviterò proprio di iniziarlo.
Ecco quindi la top ten.
Ah, dimenticavo, buon anno.

1 – pernacchia wav
2 – wrestling genitali
3 – “disconoscimento familiare”
4 – commenti sulle macchine per pasta marcato
5 – fisco chiesa evangelica
6 – galeone di pirati lego
7 – significato: l’osti
8 – anticamera mobili
9 – bungalow nel monte fumaiolo
10 – montagne lebre solo montagna

Manq Music Awards 2006

E’ assodato che io sia un modaiolo.
E’ assodato che le classifiche di fine anno siano ormai un trend globale.
Assommando queste due indiscutibili verità ecco una delle principali ragioni che mi spingono a scrivere questo post.
La seconda è che fare classifiche è assolutamente divertente.
Eccomi quindi pronto ad analizzare l’anno che sta per concludersi in base a quanto ha saputo regalarmi dal punto di vista musicale.
Si comincia.

Migliori cinque dischi:
1° – Brand New – The Devil and God are Raging Inside Me
2° – (+44) – When Your Heart Stops Beating
3° – BoySetsFire – The Misery Index: Notes From The Plague Years
4° – Bad Astronaut – Twelve Small Steps, One Giant Disappointment
5° – Saosin – Saosin

Peggiori cinque dischi:
1° – Angels and Airwaves – We Don’t Need to Wishper
2° – Taking Back Sunday – Louder Now
3° – Matchbook Romance – Voices
4° – Lostprophets – Liberation Transmission
5° – New Found Glory – Coming Home

Migliori cinque live band:
1° – Hundred Reasons (Milano, 13 Maggio)
2° – Bloodhound Gang (Milano, 9 Febbraio)
3° – BoySetsFire (Milano, 26 Giugno)
4° – Lagwagon (Milano, 18 Gennaio)
5° – Underøath (Bologna, 27 Ottobre)

Peggiori cinque live band:
1° – Angels and Airwaves (Milano, 6 Giugno)
2° – Senses Fail (Bologna, 27 Ottobre)
3° – Simple Plan (Milano, 2 Febbraio)
4° – Taking Back Sunday (Bologna, 27 Ottobre)
5° – The Lawrence Arms (Milano, 4 Maggio)

E adesso è il momento di qualche nomination singola:

Batterista dell’anno:
Derek Grant (Alkaline Trio)

Bassista dell’anno:
Evil Jared Hasselhoff (Bloodhound Gang)

Chitarrista solista dell’anno:
Teppei Teranishi (Thrice)

Secondo chitarrista dell’anno:
Josh Bradford (Silverstein)

Voce dell’anno:
Nathan Gray (BoySetsFire)

Dj dell’anno:
D.J. Q-Ball (Bloodhound Gang)

Direi che è tutto.

Scrivere in questo momento è una cosa di cui non posso certo privarmi

Cazzo.
Ho finito gli esami.
Mi sento leggero, come poche volte negli ultimi tempi.
Gli effetti tremendi di questa cosa sono principalmente tre: non riuscire a smettere di sentire “Calligrafie” dei Gemini, essere piacevolmente alticcio in questo momento e riposare finalmente bene.
Vedo la luce alla fine del tunnel.
E’ lì.
Posso quasi toccarla.
Ieri ho tagliato i capelli, come da progetto.
Via tutto.
Nove millimetri di peluria uniforme avvolgono il mio cranio e mi rendono diverso da come sono sempre stato.
E’ giusto.
Sono diverso da come sono sempre stato.
“One little step for a man, a giant step for humanity”.
Nella fattispecie, thirtyone (not even so) little steps.
Adesso l’euforia la fa da padrona.
Si parla di viaggi oltre oceano, prospettive future, lavoro remunerato, feste.
E’ come aver spento la televisione dopo un brutto film che però alla fine ha saputo dare delle soddisfazioni.
So che dovrei preoccuparmi di scrivere la tesi per tempo, cosa che non è affatto scontata, tuttavia le uniche cose a cui riesco a pensare sono il tatuaggio che mi regalerò probabilmente intorno al 10 di febbraio (il probabilmente è unicamente legato alla data) e l’impostazione dei ringraziamenti della Tesi.
Sono andato.
Probabilmente è un trip che finirà presto e che probabilmente non ricomincierà mai più, tuttavia voglio vivermelo fino alla fine e senza perdere nemmeno un secondo.
Se in questo momento dovessi analizzare la mia vita, la definirei perfetta e questo è straordinario, soprattutto per uno come me.
Avrò tempo in futuro per ricredermi e trovare nuovi problemi di cui dannarmi, ma non ora.
Ora sto bene.
Sto bene.
Cazzo.

Lista delle cose da fare

1 – Finire gli esami
2 – Dormire
3 – Guardare la TV
4 – Dormire
5 – Comprare Ronaldinho alla Masterleague
6 – Dormire
7 – Tagliarmi i capelli
8 – Dormire
9 – Dormire
10 – Dormire