SCHEDA DEL PERSONAGGIO

Nato nelle campagne circostanti Berdusk, a otto anni Victor si ammalò gravemente. Una febbre alta lo portava spesso a delirare, forti brividi scuotevano il suo corpo, e l’inappetenza portò il fisico allo stremo. La sua famiglia contattò molti dottori e guaritori, ma nessuno sembrava avere chiara la questione. Quando la situazione sembrava ormai disperata, mentre Victor era sull’orlo della morte, le febbri calarono lievemente, liberandolo da quello stato di delirio.
Fu così che raccontò a suo padre cosa gli era accaduto poco prima di iniziare a stare male. Stava giocando con gli altri bambini, e per nascondersi si era inoltrato nel bosco. Quel giorno aveva deciso di trovare il migliore nascondiglio di sempre. Nel suo girovagare, trovò un arbusto che nascondeva una scalinata verso il basso. Incuriosito e convinto di essere sulla strada giusta, entrò in una grotta artificiale. Dopo qualche passo gli fu chiaro che si trattava di un luogo funebre, una tomba antica. L’indecisione prese il sopravvento: la curiosità fece spazio alla paura, aveva sentito spesso parlare delle maledizioni alle quali i profanatori di tombe erano andati incontro. Nel mentre questi pensieri si concretizzavano nella testa iniziò a sentire un rumore di ossa provenire dal buio. Quel rumore lo fece trasalire e prendere coscienza che una sinistra nebbiolina stava risalendo dagli arti inferiori verso il tronco. Scappò a più non posso verso il bosco, senza mai girarsi. L’idea di tornare dai suoi amici quel giorno non lo sfiorò nemmeno. Poi, dal giorno dopo, iniziò a star male ed i ricordi divennero sempre più radi.
Fu così che suo padre si rivolse alla chiesa di Kelemvor. Chiese che venisse guarito e raccontò la sua storia al prete, ma quella guarigione era costosa, eccessivamente costosa per le tasche già provate della famiglia. Quel chierico vedendo il bimbo provato dalla lunga sofferenza e consapevole in cuor suo che dietro al gesto del fanciullo non vi era stata sete di potere o brama di soldi, decise di proporre un patto al padre. Egli avrebbe scacciato la mortale maledizione che affliggeva il bambino, in cambio loro lo avrebbero educato a servire il dio Kelemvor e quel ragazzo sarebbe cresciuto nella riconoscenza verso il Signore dei Morti. Il patto venne siglato e l’opera del sacerdote ebbe successo, le febbri scomparirono. Quello che però non scomparì fu la gobba, che era venuta a formarsi per la debolezza fisica.
Le potenzialità magiche di Victor furono scoperte quando aveva solo 11 anni, e fu portato a Waterdeep da Malchor Harpell, che all’epoca era apprendista di Khelben Bastone Nero.
Crebbe nella Torre insieme ad altri apprendisti maghi e stregoni, finché non fu in grado di intraprendere avventure in diverse zone del Faerun, raffinando le sue arti di magia e sopravvivenza e raccogliendo potenti oggetti magici ed esperienza.
Una delle lezioni più importanti che ha imparato in quegli anni è che meno i tuoi avversari sanno di lui, meno carte hanno in mano per batterlo. Inoltre, sebbene Victor sia effettivamente grato al Giudice dei Dannati per avergli donato la salute e salvato la vita, odia profondamente quella gobba che gli è rimasta ad imperitura memoria delle sue avventate azioni.  Fu per questo che decise di imparare quelle magie che in un modo o nell’altro cancellavano dalla sua persona quella deformità.
Nel 1363 Victor tornò a Waterdeep in pianta stabile e sapendo quanto è importante l’informazione in Waterdeep, decise da subito che la sua vera identità sarebbe stata una cortina impenetrabile, eccetto che per pochi selezionati come Laeral e Khelben, che considera come secondi genitori.
I suoi veri genitori vivono ancora nella campagna di Berdusk, insieme ai suoi fratelli, e ogni volta che fa loro visita Victor prende mille accorgimenti affinché nessuno possa risalire a loro. Adesso che è un avventuriero ricco vorrebbe garantire alla sua famiglia una vita più che dignitosa. Spesso con le sue visite lascia somme di denaro che consentono alla sua famiglia di vivere discretamente e di lavorare meno duramente, consapevole che somme di denaro maggiori potrebbero indurre qualcuno a sospettare di quel figuro che di tanto in tanto fa loro visita.
Sarebbe tutto diverso se suo padre accettasse di trasferirsi a Waterdeep, ma ad oggi rifiuta qualsiasi proposta di questo genere dicendo di essere attaccato a Berdusk e alla sua casa.

Victor e Skullport:
Avendo avuto modo di frequentare Skullport a lungo, Victor conosce abbastanza bene la città sotterranea e le sue usanze.
Non esiste un vero governo, né leggi. E’ tutto lasciato all’anarchia, eccetto per un piccolo grande dettaglio: se qualcuno danneggia seriamente la città, il porto, gli abitanti o le navi, o anche se compie un gesto che “sbilancia” lo status quo di Skupport minacciando di provocare cambiamenti, allora nel giro di pochi istanti appaiono alcuni i Teschi. Questo non succede sempre, quindi non è chiaro quando e come arrivino o perché. Non è nemmeno chiaro cosa facciano: questi teschi volanti infuocati sono innumerevoli, anche se compaiono solo a piccoli gruppi; a volte si limitano ad osservare senza agire, a volte riducono in cenere chi ha sgarrato; altre volte affidano compiti privi di senso ovvio e se ne tornano da dove venivano. Nessuno sa chi o cosa siano e dove si celino, anche se si ipotizza che provengano dal centro della baia.
In ogni caso, il timore che arrivino i teschi agisce da costante monito, per cui la maggior parte degli abitanti di Skullport evita di infastidire i propri vicini.
Lo Xanathar è il potente quanto irreperibile capo dell’omonima Gilda. Anche se nessuno sa dove si celi, pare ormai assodato che Xanathar sia un beholder molto antico. I suoi agenti si fanno chiamare gli Agenti dell’Occhio. L’Agente dell’Occhio più noto e temuto è Ahmaergo, il nano cornuto.
Altri gruppi che agiscono più o meno nascosti a Skullport sono i Prescelti di Eilistraee, drow rifugiati in Skullport che si oppongono alle attività schiaviste di altri gruppi di potere, la Chiesa di Cyric, gli Arpisti, l’Anello di Ferro, gli Illithid e gli Inosservati.

Alcuni eventi capitati a Skullport di recente di cui Victor è venuto a conoscenza:

  • Due bande diverse di yuan-ti, capeggiate rispettivamente da Zstulkk Ssarmn e da Nhyris D’Hothek, stanno affrontandosi sanguinosamente nelle ultime settimane. Pare che i Teschi non intervengano in questi scontri.
  • Un altro essere molto potente in Skullport, di cui si parlava molto fino ad un anno fa, era Shradin Mulophor. Noto per essere il necromante che vendeva i migliori zombi del Faerun, si dice che collaborasse con i Teschi. Secondo alcuni ne era il padrone e creatore.
    Pare che un anno fa Shradin sia scomparso, forse sconfitto da qualcuno. Da allora, diversi gruppi di avventurieri cercano la sua dimora nascosta, forse sotto la sua bottega, o altrove in Skullport.
  • Un paladino di Torm decaduto, di nome Alastard Boarshund, ubriaco in una taverna, raccontava questa storia alcune sere fa: si era avventurato pochi giorni prima nei meandri di Sottoilmonte, a nord del Porto delle Nebbie. Lui e sua moglie, paladina di Sune, stavano riprendendosi da un incontro con un terribile dracolisco, che aveva pietrificato tre membri del loro gruppo, ed il loro ladro, un nano che sotto terra avrebbe dovuto giocare facile, era caduto in un pozzo senza fondo. Mentre la coppia si riposava appoggiata al muro di una stanza, una foschia rossa si allungò senza rumore sul corpo addormentato di Shaella. Ella si svegliò strillando, mentre la sua carne si consumava rapidamente sulle ossa. Alastard osservò impotente finché non rimase più nulla di sua moglie, eccetto il suo scheletro lucente, che si sollevò a sedere, si voltò verso il paladino e disse “Addio mio amato, un destino più grande mi guida ora. Ti prego di non seguirmi.”.
    Questa non è la prima volta che si sente parlare di quella nebbiolina rossa. 

Victor dopo la sconfitta di Shradin:
Dopo aver salvato Waterdeep insieme ai suoi compagni, Victor è divenuto un eroe per la città. Non lui però, bensì Kylia, la gnoma che era solito “interpretare” e le cui sembianze non prese mai più, proprio in seguito alla ribalta ottenuta.
D’altro canto Victor non è mai stato interessato a fama e gloria, il suo interesse era ed è rimasta l’arte della Magia e così ha continuato la sua vita, studiando come apprendista da Khelben e di altri importanti maghi a cui Bastone Nero ha potuto introdurlo.
Ad un certo punto poi, quando l’età si è fatta importante, Victor è tornato a Berdusk dove ha concluso la sua vita circondato dalla sua gente.
E’ possibile, anzi molto probabile, che il mago trasformista abbia preso parte in altri eventi cruciali della storia del Faerun, ma se lo ha fatto è stato con sembianze che nessuno potrà mai ricondurre a lui.

Tutti i volti di Victor:
Il mago ama celare le proprie sembianze dietro personaggi diversi.

  • A Waterdeep Victor passa almeno metà del suo tempo nelle vesti di Kylia, gnoma maga che risiede presso la Locanda di Madame Garah, nel quartiere degli avventurieri. Kylia è estroversa e schietta; impiega la magia in modo piuttosto esibizionista, ad esempio usando illusioni minori per fare entrate ad effetto con fumo ed esplosioni.
  • A Skullport, Victor è quasi esclusivamente un mezzelfo di nome Liek, che ha una stanza fissa alla taverna Fuochi Profondi, dove risiede quando si trova in Skullport. Liek è apprendista di Irusyl Eraneth, maga umana che compra e vende informazioni, mantiene contatti in tutti i ceti e le organizzazioni di Skullport. Veste semplicemente, un cappuccio e mantello la copre interamente eccetto i lunghi capelli neri. Ha sempre un bastone di ciliegio finemente intarsiato, che si regge in verticale da solo quando Isuryl non lo ha in mano. Un segreto che Victor difenderebbe con la vita è che in verità, Isuryl è Laeral Silverhand.
  • A Berdusk di solito Victor si presenta vestito come un umano chierico di Kelemvor di nome Sigfrid Kloss, dorme al tempio o a casa sua ed ogni volta porta una somma di denaro da donare alla sua famiglia, più un’altra somma più ingente come donazione al tempio di Kelemvor.
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