Malcer ha raccontato ad Aethimir la storia delle aquile. Essendo una roba da elfi, Aethimir si è tutto eccitato. Voleva saperne di più e quindi ha deciso di andare a chiedere all’Araldo. A me e Malcer non ce ne fragava niente, però non avevamo di meglio da fare. L’Araldo dicono tutti che sia un giornale di Waterdeep, ma per me no. Nel senso, è ovvio che è un giornale, ma secondo me è una copertura per delle cose losche. Dentro al palazzo ho visto dei nani usare strane macchine. Mi puzzano. Io non ho niente contro i traffici illegali, anzi. E’ per questo che la cosa mi interessa. Il tipo che dirige la baracca ha fatto proprio un bel lavoro per nascondere i suoi veri interessi. Voglio farmelo amico e capire cosa gestisce realmente. Si chiama Carson Innes e l’avevamo già incontrato tempo fa.

Quando siamo arrivati, ho lasciato che Aethimir facesse le sue domande sulle aquile e che Malcer si mettesse a fare polemica come al solito su qualche cazzata. Poi ho iniziato a sondare il terreno. Prima gli ho proposto una notizia falsa, per vedere come reagiva. Lui ha recitato un po’ la parte di quello che ha bisogno delle prove, ma si capiva che non è uno che si fa problemi a pubblicare notizie false. Questo perchè, ovviamente, il giornale tanto è solo una copertura. Poi ho calato l’asso. Gli ho chiesto quanto voleva per farci pubblicare un annuncio sui nostri viaggi avventurosi. Con 30 m.o. possiamo avere un bello spazio sul giornale. Con anche l’illustrazione. Soprattutto, incluso nel prezzo, possiamo raddoppiare il numero di copie stampate il giorno della nostra inserzione. Non male. Questa può essere una bella mossa per far conoscere il nostro progetto, ma anche per entrare meglio in contatto con l’Araldo e capire cosa nasconde.

Divisore

Purtroppo l’informazione in questa città è a livelli molto infimi per chi non è sufficientemente altolocato. In più, muovendomi con Pence e Malcer, è difficile riuscire ad ottenere qualche notizia utile in quanto si tratta di due individui estremamente confusionari. In sintesi: il mio tentativo di scoprire qualcosa di più su quanto avvenuto nei cieli di Waterdeep questa mattina è stato frustrato quasi immediatamente. Carson Innes non aveva nulla più che congetture per le mani e i miei compari sono riusciti a sviare immediatamente il discorso portandolo ancora una volta su quell’idea dei viaggi per nobili su cui nutro più di qualche perplessità. Sprecate così un paio d’ore, siamo rientrati alla villa con l’idea di farci ricevere da Lord Geldor ed esternare ai nostri reggenti l’idea dei viaggi, in cuor mio con la speranza che venisse stroncata una volta per tutte. Tymora, ancora una volta, aveva tuttavia per me altri piani.

Arrivati alla casata sono stato sì convocato da Lord Geldor, ma da solo ed unicamente perchè potessi incontrare in privato Lady Kara e la sua cameriera Hathilanna. Il motivo dell’incontro per me era abbastanza intuibile: immaginavo volessero contenere la notizia del loro rientro anzi tempo e sincerarsi che io di conseguenza non ne facessi parola alcuna. Così era, effettivamente, ma c’era soprattutto dell’altro. Lady Kara ha ritenuto fosse il momento per raccontarmi della reale storia di mio padre e del motivo che lo ha spinto a lasciare la sua comunità per recarsi a Waterdeep. Ho quindi scoperto di avere uno zio, un certo Taerntymfratello con cui mio padre arrivò ad una rottura che lo portò a partire. E c’è dell’altro. Stando alle parole della mia reggente e della sua servitrice personale, mio padre era in stretto contatto niente meno che con Laeral Silverhand, la moglie dell’Arcimago di Waterdeep, tanto che fu lei l’ultima persona che lo vide prima della sua dipartita. Tutte queste rivelazioni mi hanno chiaramente gettato in uno stato di profonda riflessione. Potrò mai incontrare mio zio? Cosa avevano in comune Laeral e mio Padre? Forse sono domande che potrei porre direttamente a lei, se solo sapessi come fare ad incontrarla. Certo è che, se mio padre le era così legato, forse potrebbe essere lei stessa a rendere l’incontro possibile, se sapesse di me.

Non è tutto, però. Durante l’incontro Lady Kara mi ha sconvolto con altre due informazioni. La prima è che il suo rientro prematuro è letteralmente questione di vita o di morte per qualcuno e non si limita quindi a mere questioni politiche. La seconda, ancor più destabilizzante, è che secondo Lady Kara noi dovremmo frequentare molto più Lord Bly e lasciare invece perdere Lord Geldor, considerato dall’anziana “uno scapestrato”. Perchè, se è Bly e non Geldor l’uomo di fiducia della Lady, è a Geldor che si è rivolta per farmi chiamare in segreto? Soprattutto, se Bly è la persona che ho imparato a conoscere e Lady Kara lo ritiene davvero il prediletto, che razza di uomo era mio padre per servire con così fervida lealtà gente del genere? Inizio ad avere bisogno di risposte che, probabilmente, solo Laeral potrà darmi.

Divisore

Alla villa abbiamo chiesto di poter parlare con Geldor per informare la casata del nostro progetto d’affari. Neanche a dirlo, il nostro Lord non si è degnato di riceverci. Ha invece chiamato Aethimir per un confronto privato, probabilmente per intimargli di non rivelare quanto aveva appreso sul ritorno di Lady Kara. Soliti intrighi di palazzo, insomma, non fosse che Aethimir è uscito da quell’incontro molto più accigliato e riflessivo del solito. Qualcosa deve essere successo, alla villa, ma purtroppo non ho avuto modo di parlargli essendo subito dovuti partire per portare a termine la missione per conto di Bly nelle fogne.

La spedizione è stata guidata da Ahmal, quel simpaticone del capitano delle guardie. Insieme a lui, ci avrebbe scortato anche Thrur. Le fogne sono un luogo brutto, puzzolente, ma soprattutto pericoloso e ce ne siamo resi conto immediatamente, venendo aggrediti appena entrati da un branco di ragni giganti. Lo scontro si è concluso anche abbastanza in fretta, grazie all’abilità del nano con le armi, ma sia io, che Pence, che lo stesso Ahmal siamo stati morsi da quelle orribili bestie ritrovandoci fortemente debilitati. Se avessimo incontrato altri pericoli, oltre a quello, probabilmente ora non sarei qui a scrivere questo diario.

L’avventura nelle fogne invece non ci ha riservato ulteriori imprevisti e così siamo riusciti ad incontrare il tritone con cui avevamo appuntamento. Si chiama Thur Acquarvol ed è una sorta di sacerdote di Umberlee. Grazie ad una brillante idea di Pence ho deciso di utilizzare un incantamento che mi permettesse di parlare con lui nella sua lingua nativa e questo ha fatto sì che potessi portare avanti il discorso senza che gli altri presenti ne comprendessero i contenuti. E’ stato piuttosto illuminante. I Ruldegost vogliono che i Tritoni inizino a lamentarsi dei liquami che dalle Colline dei Ratti si riversano nel mare, in modo da creare un “problema” ed offrirsi di poterlo risolvere prendendo in gestione quell’area. Quei liquami però non arriveranno mai a dar fastidio ai tritoni di Tharqualnaar, perchè le correnti portano tutto ben lontano dal porto di Waterdeep. Così, serve che qualcuno nella comunità dei tritoni convinca i suoi fratelli ad insorgere partendo da un finto disagio. Ciò che i tritoni vorrebbero in realtà ottenere è un miglioramento della loro condizione sociale, una rivisitazione a loro favore dei patti che attualmente li legano alla città e questo è anche ciò che Bly promette. Fino a qui, tutte cose che già sapevo. Ciò che non sapevo è che il nostro caro Lord, per ottenere tutto questo, non si è limitato ad offrirsi di ricompensare economicamente Thur, ma ha pensato bene di minacciare sua moglie. La cosa non mi stupisce, sia perchè sto iniziando a conoscere che razza di persona sia Bly, sia perchè lui stesso, al momento dell’affidamento della missione, ci disse che la leva economica non era l’unica freccia al suo arco.

Ad ogni modo, Thur pare realmente convinto che Bly, una volta ottenuto ciò che cerca, potrà fare qualcosa per la comunità dei Tritoni e così ha deciso di collaborare senza nemmeno accettare la ricompensa economica che gli abbiamo portato. Io, tra me, inizio a provare un sincero fastidio nei confronti di quel ramo della famiglia Ruldegost e così ho deciso di gettare i soldi della ricompensa nel Deposito di Umberlee, anche solo per non riportarli al padrone. Agli altri ho fatto credere fossero queste le volontà di Thur.

Rientrati a casa, vuoi per il debito di sonno accumulato, vuoi per la debolezza legata all’avvelenamento, sono crollato in un sonno profondo.