Dentro il tempio di Mystra, che poi si chiama Casa delle Meraviglie, ci sono effettivamente diverse meraviglie. Gli arazzi, ad esempio, sono tutti animati. Noi siamo qui per raccogliere informazioni riguardo all’asta che ci sarà domani. Più cose riusciamo a capire, più semplice sarà portare a termine la missione che ci ha affidato Lord Burdeth. Il nostro compito è recuperare uno strano libro scritto nella lingua dei draghi. Le aste che mi ricordo sono finite sempre male. La gente si lasciava prendere la mano e scoppiava puntualmente un casino. Malcer dice che un’asta nel tempio di Mystra non è come un’asta al porto, ma sembra un po’ preoccupato anche lui. Al momento abbiamo messo insieme un po’ di idee per cercare di ottenere il nostro obbiettivo. Mentre parliamo delle varie possibilità, mi viene in mente che conosco delle persone, giù alla taverna del Serpente Addormentato, che potrebbero aiutarci a recuperare il libro. Cioè, se non lo riusciamo a comprare noi. Tutto questo pensare ci tiene impegnati diverse ore e io ho una fame assurda. In tasca ho una pannocchia. La mangio. Altre possibilità per ottenere il libro sono: impietosire chi lo vuole comprare in modo che ce lo lasci, drogare chi lo compra e poi rubarglielo, evitare che gli altri iscritti all’asta possano partecipare, chiedere aiuto ai miei amici di cui parlavo prima. L’importante è non fare troppo male a nessuno. Su questo siamo tutti d’accordo. Siamo rimasti vicino alla casa delle meraviglie per diverse ore. In questo lasso di tempo sono arrivate al tempio solo due persone degne di nota. Il primo è stato un chierico di Tyr che si è iscritto all’asta per comprare alcune pozioni e armi magiche. Il secondo è Lord Maskar della casata Wands, che però dell’asta non sapeva nulla. E’ venuto al tempio per pregare.

Arrivata l’ora di cena ho deciso di accompagnare gli altri a conoscere le persone che potrebbero aiutarci. Sia per quello, ma anche per mangiare qualcosa. Arrivati alla taverna del Serpente Addormentato ho visto che Rungar era presente. Rungar e i suoi fratelli possono davvero fare al caso nostro. Prima di parlare con lui però ho cercato di impedire in tutti i modi che un nano comprasse un ragazzino di tredici anni per farci le sue porcherie. Questo mi è costato 5 monete di rame e un paio di bruschette. Più tardi però ho capito che quel ragazzino in realtà era solo un mutaforma. Insomma, tu vuoi andare a letto con qualcuno e paghi un doppelganger per prendere le sue sembianze. Così è più semplice. Niente di male quindi, nè di illegale. Peccato solo per le monete e per le bruschette.

Rungar ha accettato di aiutarci. Dobbiamo indicare a due suoi fratelli chi è che ha comprato il libro e loro lo recuperano. Senza uccidere il proprietario e senza fargli troppo male. Il troppo è a loro discrezione. Per fare questa cosa ci chiedono quattro monete d’oro. Onesti, per così dire. La mia idea però è di dirgli di rubare proprio tutto quello che ha addosso il tizio, così il poveraccio non capirà che il furto è legato al libro. L’idea piace anche a Malcer. Il mio socio dice anche a Rungar che può tenersi il resto della roba rubata come parte del pagamento. Verso le nove ce ne andiamo dalla taverna perchè Malcer deve ancora andare a comprare il lassativo, che non ho ben capito a cosa serve se poi ci deve pensare Rungar. Mi spiegheranno. L’unica cosa che mi da un po’ fastidio è che dovrò uscire ad avvisare i fratelli di Rungar durante il banchetto finale dell’asta. Ci tenevo, al banchetto.

Divisore

Assicuratici i servigi dei barbari amici di Pence, il piano comincia ad avere una sua forma precisa, anche se restano ancora alcune cose da mettere a punto. Per concluderle, io e Pence ci siamo recati a cercare un mio amico, Ruf, a vico del Topo, mentre Aethimir ha provato ad andare a racimolare alcune monete in giro per la città. Ruf è uno a posto, anche se per vivere si occupa di comprare e vendere informazioni in un ambiente non proprio consigliabile. Ho pensato che chiedere a lui, invece che in un negozio, per un lassativo che facesse al caso nostro. Meglio non rischiare. Ruf così mi ha indicato la casa di Fatna, un’alchimista di vicolo Deloun, che per cinque monete d’oro si è resa disponibile a produrre un distillato incolore, inodore e insapore che potesse andare bene per i nostri intenti. Ritirerò il prodotto domani mattina. Il prezzo è piuttosto basso per un lavoro urgente da svolgere nella notte, ma Ruf è contatto di fiducia per entrambi e io ho promesso a Fatna che non sarà l’ultima volta in cui mi recherò da lei per acquistare sostanze particolari senza destare clamore. Mi è sembrato un buon accordo. Ora non resta che recuperare una pergamena dell’incantesimo silenzio, che spero Lord Burdeth acconsentirà a darmi, quante più monete possibile e forse anche un documento che ci permetta di iscriverci all’asta sotto falso nome.

Onde evitare problemi, mi sembra logico annotare sul diario la struttura del piano per come l’abbiamo concepito. Restano ancora piccole questioni da discutere, ma almeno la parte principale è bene sia messa per iscritto.
1- Mi iscrivo all’asta. Resta da capire se farlo con la mia reale identità o sotto mentite spoglie. Dichiarare falsa identità è un reato grave e potrebbe non essere necessario.
2- Provo chiaramente ad acquistare il libro. Lord Burdeth non vuole pagare più di 50 monete, ma non è assolutamente vietato per noi spenderne di più. Ho dei risparmi da parte e potrei rialzare oltre la cifra massima consegnataci. Questo sarebbe un sacrificio, ma ci permetterebbe di evitare di esporci a rischi eccessivi. Ovviamente poi delle monete in più in qualche modo dovrò rientrare.
3- Se non dovessi riuscire a comprare il volume, mi tratterrò al banchetto e offrirò da bere a chi avrà acquistato il libro, subito dopo che questi l’avrà effettivamente pagato e ritirato. In quel bicchiere aggiungerò alcune gocce, diciamo quindici, del potente lassativo che mi sono procurato. L’idea è che quella persona non stia male subito, nel tempio, ma che non riesca proprio ad arrivare a casa senza fare sosta in una latrina.
4- Una volta lasciato il tempio, l’acquirente verrà indicato ai fratelli di Rungar.
5- Aethimir seguirà il proprietario del libro in bagno, portando con se una moneta su cui verrà lanciato un incantesimo di silenzio. Una volta in bagno, il mio socio recupererà il libro e lascerà la moneta nella latrina, in modo che le urla del derubato non possano attirare guardie o vigilanti almeno fino a che questi non sarà in grado di alzarsi dalla seduta e uscire dal locale. Questo dovrebbe dare ad Aethimir il tempo di allontanarsi senza problemi.
6- In caso di fallimento al punto 5, aspetteremo che i fratelli di Rungar facciano la loro parte e ci portino il tutto.

Questo è il piano. Al momento abbiamo a disposizione 54 monete d’oro, tra la somma dataci da Lord Burdeth e quanto ho risparmiato io sull’acquisto del brandy. Quattro monete le abbiamo spese come compenso a Rungar e i suoi fratelli. Altre cinque sono servite all’acquisto del lassativo. Tre monete d’argento, infine, serviranno domani per l’iscrizione all’asta. Arrotondando, abbiamo a disposizione ancora 45 monete d’oro prima di dover investire del nostro.