SCHEDA DEL PERSONAGGIO

Teschio Nero ricorda bene Tanta Hagara, poiché per tutta la vita ella fu il punto di riferimento principale per lui e per tutta la tribù del Toro Alce.
Tanta Hagara giunse nella tribù quando Trund aveva da poco superato il rito di passaggio, circa 35 anni fa.
Egli era un giovane sciamano, e ricorda ancora la fitta di gelosia e competizione provata quando questa femmina senza tribù si presentò agli sciamani anziani dicendo di essere stata convocata dallo Spirito del Toro Alce. E convinse presto l’intera tribù. Tutti si accorsero presto che era una potentissima sciamana; gli anziani dicevano che il suo potere non aveva eguali nelle leggende del Toro Alce.

In quegli anni, i pericoli nella Grande Foresta erano molteplici. Molti guerrieri del Toro Alce semplicemente sparivano durante le battute di caccia. Secondo alcuni era colpa degli elfi, secondo altri colpa dei centauri, o delle altre creature della foresta, o di non morti, ma alcuni sussurravano di creature più oscure, demoni che dimoravano in Hellgate Keep.
Le cose peggiorarono il giorno in cui alcuni membri della tribù furono aggrediti durante la notte da un gruppo di non morti. Cadaveri putrefatti che si muovevano rapidamente tra gli alberi ed emanavano un tanfo nauseante che paralizzava i muscoli. I sopravvissuti scoprirono con orrore che i non morti erano cadaveri di membri della stessa tribù del Toro Alce, scomparsi mesi prima.
Questo accadde circa 25 anni fa.

Fu allora che Tanta Hagara prese con sé un manipolo di guerrieri e andò a Hellgate Keep. Nessuno sa cosa successe in quella spedizione. Tanta Hagara tornò sola, ricoperta di sangue, ed annunciò che le sparizioni sarebbero terminate.
E così effettivamente fu, per alcuni mesi. Quel successo, unito all’immenso potere della sciamana, portò in modo naturale alla sua nomina a capo-sciamano della tribù quando il predecessore morì, poche settimane dopo.

Ella si unì al capo tribù Hlutwig e rimase incinta. Dopo una gravidanza estremamente breve, il loro figlio, Hagar, nacque completamente blu. Passò i primi anni come una bestia. A tre anni poteva già spezzare il collo di un lupo a mani nude. Per alcuni Hagar era il segno del favore dello Spirito del Toro Alce nei confronti di Tanta Hagara. Per altri, un cattivo presagio inviato dal Toro Alce. Tanta Hagara pose fine alle voci impalando chi parlò apertamente contro di lei e di suo figlio, e contemporaneamente bandendo Hagar al compimento del suo sesto anno di età. Tanta Hagara e gli altri sciamani infatti lessero nel Sacro Fumo di Sterco di Viverna, ed il messaggio che vi trovarono fu che se il Toro Alce lo proteggeva, Hagar sarebbe tornato come re di tutte le tribù di Uthgardt.
Nelle tragedie che seguirono, questa profezia fu dimenticata.

Più o meno negli stessi anni, la tribù comincio a pagare il prezzo delle azioni misteriose della sciamana. Tanta Hagara decretò che periodicamente si ripetesse la spedizione con cui aveva posto fine alle sparizioni. In questo modo, per alcuni anni i migliori guerrieri della tribù sparirono periodicamente, e ogni volta Tanta Hagara ritornava sola e sempre più potente. Grazie al suo potere il Toro Alce divenne tra le tribù più potenti della Grande Foresta, temuta da tutte le altre creature, e dominante sulle altre tribù Uthgardt.

Circa 15 anni fa, per la prima volta Tanta Hagara non ritornò sola dalla sua spedizione. Portò indietro con sé alcuni dei Toro Alce che l’avevano accompagnata nella sua PRIMA spedizione, anni prima. Ed essi erano ancora sé stessi, ma non lo erano più. Alcuni avevano corna sulla testa, altri avevano creste ossee sporgenti dalla spina dorsali, altri ancora speroni puntuti lungo le braccia e le gambe, molti avevano la pelle colore del sangue, e soprattutto lo sguardo di tutti loro era spento, come se il loro spirito fosse stato spento come la fiamma di una candela.
Nessuno osò ribellarsi a questo orrore. I Cambion, come ella li chiamava, erano guerrieri formidabili, e a quel punto era chiaro che opporsi alla capa sciamana significava morte. O peggio.
Tutto ciò proseguì negli anni che successivi, e il grado di corruzione portato da Tanta Hagara crebbe. Portò nella tribù altri esseri, che ella chiamava Tanarukka, e che sembravano orchetti affetti dalle stesse deformità maledette dei Cambion.

Infine, nel 1366, Tanta Hagara annunciò che per poter diventare più potente e perseguire le volontà dello Spirito del Toro Alce, la tribù avrebbe dovuto spostarsi dalla Grande Foresta, e recarsi nel centro del potere: Hellgate Keep. Fu in questa occasione che i membri della tribù che avevano fino a quel punto stretto i denti in nome della fedeltà al Toro Alce, iniziarono a parlare segretamente di rivolta.
Teschio Nero era tra questi.

Tutti, inclusi i cospiratori, si trasferirono in Hellgate Keep, dove Tanta Hagara presentò la tribù a Eurynomus, il Divoratore di Corpi. Un essere abietto e inguardabile, un demone antico fatto di fame e orrore.
Al cospetto di Eurynomus, la tribù provò per la prima volta un terrore atavico, così forte da annullare l’orgoglio naturale dei Toro Alce, ma ciò che i cospiratori notarono fu che anche Tanta Hagara era chiaramente intimorita e assoggettata a quella creatura che non aveva posto in questo mondo, bensì nell’Abisso.

I fatti che seguirono furono molto convulsi. La tribù fu traslocata in un complesso sotterraneo di dormitori, insieme a numerosi Cambion e Tanarukka. Vi erano voci incontrollate di tradimenti, numerosi scontri tra umani e mezzi-demoni, che come bestie in una gabbia troppo stretta, si mordevano per l’irritazione della vicinanza.
Tutti i bambini della tribù furono portati in un’altra stanza e nessuno li vide mai più.
Da lì, gruppi di umani e mostri erano inviati in spedizioni contro umani ed elfi a Nord della Grande Foresta. Teschio Nero rimaneva nella Rocca a curare i feriti.

Nelle settimane successive, Tanta Hagara ed Eurynomus annunciarono il proprio matrimonio.
Hagara fu nominata comandante in capo di Hellgate Keep, poiché i membri del Toro Alce erano ancora più numerosi dei mezzo demoni, anche se presi singolarmente il loro potere era inferiore.
Da quell’annuncio, Euronymus non fu mai più visto, apparentemente annidato nei livelli più profondi della Rocca.

Non più di un anno fa, infine, Tanta Hagara si trasformò. Da donna umana che era, divenne una vecchissima megera decrepita e blu, alta più di due metri, magrissima, con folti capelli grigi e occhi malvagi colore del fango – una strega annis. Hagara ringraziò il Toro Alce per questa trasformazione, segno ulteriore del favore dello Spirito del Toro Alce, che la rendeva adatta ad un consorte sovrannaturale. La maggior parte della tribù accettò questa spiegazione con l’entusiasmo di chi non ha più altre speranze, mentre i cospiratori si convinsero del tutto che Tanta Hagara era un imbroglio.

Nelle settimane successive, alcuni mezzi demoni ed alcuni Toro Alce iniziarono a parlare di Portali Magici avvistati nella Foresta al di fuori della Rocca. Tanta Hagara inviò spedizioni per poterne prendere possesso, e alla fine individuò un luogo di potere da cui avrebbe potuto controllare tutti quei Portali. Assemblò un esercito di più di 100 Cambion e Tanarukka, e oltre 400 Toro Alce, e li condusse personalmente all’attacco. Teschio Nero faceva parte di questa spedizione.
A circa mezza giornata di cammino dall’obiettivo, un boato assordante risuonò nella Grande Foresta, seguito immediatamente da un silenzio assoluto, che assorbì in modo innaturale l’eco del rombo iniziale. Il suono, e il silenzio, provenivano dalle spalle di Teschio Nero: da Hellgate Keep.
Il silenzio durò solo alcuni attimi però. L’esercito di Hagara fu immediatamente attaccato da ogni lato: gli alberi stessi iniziarono a falcidiare umani e demoni, e magie mai viste decimarono le fila di Hagara, con il potere dei fulmini e del ghiaccio, magie che la sciamana-strega non riusciva a ostacolare in alcun modo.
Teschio Nero fu colpito in pieno da un cono di ghiaccio che congelò i suoi compagni, ma sopravvisse grazie ai propri stivali incantati e alle magie concesse dal Toro Alce, e fuggì nella Foresta.

Nel corso dell’ultimo anno, ha vissuto isolato, evitando le altre tribù Uthgardt, vessate da anni dal clan corrotto di Toro Alce;  ha contatti limitati con le creature della foresta, che diffidano di lui in quanto Toro Alce, ed alcune di esse potrebbero ancora attaccarlo a vista per quanto ne sa.
Non ha avuto più alcun contatto con la propria tribù, ma ha saputo da un satiro che il clan del Toro Alce non esiste più, è stato completamente annientato nell’attacco da cui lui è fuggito.
Per quanto ci si possa fidare di un satiro…

Note:
Teschio Nero non ha mai indossato armature più pesanti di una corazza di cuoio (in effetti, una pelliccia). Usualmente mostrare il petto nudo sotto una pelliccia aperta significa onorare il proprio ruolo nel clan. Fino ad oggi la vergogna e la corruzione spirituale della strega non permettevano a Teschio Nero di riflettere lucidamente, ma ora che può prendere interamente atto di aver fatto parto di un clan corrotto, potrebbe scegliere di coprirlo. Oppure potrebbe diventare il nuovo capo del clan.
Se rimanessero superstiti? E Tanta Hagara che fine ha fatto? E il Toro Alce potrà mai essere perdonato dai capi degli altri clan?

Teschio Nero dopo la sconfitta di Shradin:
Dopo aver salvato Waterdeep insieme ai suoi compagni, Teschio Nero è divenuto un eroe per la città. Egli però non ha mai dimenticato la sua tribù e così, sfruttando la gloria e la riconoscenza dei waterdaviani, si accordò con Lord Piergeiron e le alte cariche di Waterdeep per portare in città tutti i superstiti della tribù del Toro Alce. Sfruttando la ricostruzione venne così fondato un piccolo quartiere cittadino dedicato al popolo di Teschio Nero, dove le leggi della Città degli Splendori vigevano in maniera leggermente meno rigida, ma dove ogni cittadino era benvenuto. Teschio Nero, il cui vero nome è Trund, suggellò questo accordo sposando un’anziana lady di una delle nobili famiglie della città e prendendo in gestione la gilda dei conciatori. Essendo la poligamia concessa nella tradizione del Toro Alce, Trund ebbe anche un’altra giovane e prosperosa moglie appartenente alla tribù e capace di donargli un primogenito maschio e diversi altri figli. Alcune malelingue sostengono abbia anche avuto una relazione extra coniugale con la moglie di Mirt l’Usuraio.
Per gli anni che gli rimasero, Teschio Nero visse in prosperità in mezzo alla sua gente, come il Principe che in cuor suo ha sempre saputo di essere.