Per onore e gloria del Signore del Mattino, eccomi a redigere gli appunti di questo viaggio. La situazione qui sta a dir poco degenerando ed inizio a temere i miei compagni di viaggio più delle nefande creature non morte che infestano questo palazzo. Malcer, Pence e Aethimir ormai si appartano per discutere di malcelati ammutinamenti, sovversioni, intrighi, approfittando dell’ormai completamente degenerata situazione mentale del loro capo. Se prima l’oggetto delle loro “attenzioni” era unicamente Lord Ramphaer però, da quando hanno saputo del mio essere a capo della Gilda degli Spazzasterco sento chiaramente i loro sguardi e le loro macchinazioni trapassarmi la schiena non appena mi volto. Che Lathander vegli su di me, questi tre sguatteri si stanno rivelando dei tagliagole ed ogni minuto di troppo in loro compagnia potrebbe essermi fatale. Fino a che saremo ad Havertold avranno bisogno di me e quindi dovrei essere al sicuro, ma chi può immaginare cosa succederà una volta fuori? Ho davvero paura. Pence, soprattutto, mi sembra mi guardi sempre più con occhi iniettati di odio e sordidi intenti.

Non lascerò tuttavia che questi delinquenti mi distolgano dalla mia missione. Per quanto sia feccia della peggior specie, anche loro riconoscono che in questo luogo c’è un male da estirpare e questa continua ad essere la priorità di tutti noi. Prima ancora di questo fantomatico artefatto da ritrovare. Abbiamo quindi comunicato a Padre Lias della sconfitta di Ikam Vaas e come ipotizzato, questa notizia è bastata a liberarne l’anima. Non ci resta quindi che proseguire con la perlustrazione. Ultima nota: la pendola enorme presente all’ingresso continua ad essere ferma ventitré minuti dopo la I ora, ma ad un’analisi anche abbastanza approfondita gli ingranaggi che ne dovrebbero guidare i rintocchi sono tutti perfettamente integri e al loro posto. Qualcosa di misterioso si cela, probabilmente, anche all’interno dell’orologio. Questo non ha certamente fermato i delinquenti che mi accompagnano dall’idea di rubarlo.

Mappa Havertold: secondo piano

Il portone di acciaio che dal corridoio che da sul refettorio (stanza 104) porta all’ala Nord del secondo piano era ancora una volta bloccato, così abbiamo fatto il giro utilizzando le scale presenti nella sala della pendola (stanza 3). Questa rampa, così come quella priva di gradini posta di fronte, porta ad un lungo corridoio, su cui si affacciano 4 stanze, un’ulteriore porta di metallo ed una rampa di scale che, probabilmente, conduce alla torre che abbiamo visto ergersi sulla sommità del palazzo quando siamo arrivati.

Stanza 106: in questa stanza rinveniamo i primi strumenti “correttivi” utilizzati in questo luogo ai tempi di Renald, Mark e Luc Stetenfield. Si tratta di alcune bare i cui bordi laterali, invece che completamente chiusi, si strutturano come fossero una cella. All’interno di queste bare, che sono cinque, vi sono altrettanti scheletri. Solo uno di questi è animato da un fantasma, che però pare completamente intimorito ed assente. Grazie all’intercessione di Lathander riesco a comunicare con lo spettro, che mi rivela di chiamarsi Vam Doadson. Era paziente del dr. Wassel, di cui ha un buon ricordo e racconta di essere stato uno dei pochi a scoprire l’inganno di Luc e, per questo, di averne subito la ritorsione. Sulla scheda presente in archivio (stanza 6) risulta indicato essere una persona con grossi problemi relazionali verso le persone, mentre pare più incline ad interagire con oggetti inanimati. Parla di una certa Alice, che secondo Aethimir potrebbe essere una bambola o qualcosa del genere. Trovandola dovremmo poterlo liberare e non è detto che questa cosa non abbia ripercussioni anche sullo spirito di Wassel. Vam ci rivela che Luc fu aiutato dai figli del manicomio nel giorno in cui si è liberato e sostituito al fratello.

Stanza 107: altre macchine per la cura dei pazienti. I trattamenti che venivano riservati ai malati in questa struttura gelano il sangue e, in tutta franchezza, lasciano sempre meno spiragli all’ipotesi che Luc fosse l’unico mostro della famiglia Stetenfield. All’interno della stanza rinveniamo un piccolo volume, un diario in cui i tre direttori (riconosciuti paragonando le calligrafie a quelle delle schede presenti in archivio) annotavano i risultati delle loro cure. Gli unici decessi di cui c’è nota sono avvenuti in questa stanza a causa di un trattamento chiamato “rotazione”. Tutti e tre, neanche a dirlo, sono avvenuti durante il periodo in cui Luc era a capo della struttura.

Stanza 108: Un’altro deposito di pozioni e unguenti, ormai tutti rotti e mischiati in terra a formare una pericolosa melma acida. Nella stanza c’è anche un tavolo operatorio su cui venivano probabilmente effettuati trattamenti di alchimia. La presenza dell’acido ci impedisce di entrare ad effettuare ricerche più approfondite.

Stanza 109: dopo aver distrutto la porta, pervasa da un’aura necromantica abbastanza forte, ci siamo introdotti in quest’ultima stanza dove ancora una volta abbiamo assistito ad una scena i cui protagonisti sono i fantasmi di Luc e Mark. Questa volta vediamo il primo torturare pesantemente il secondo, probabilmente dopo averne preso il posto. Il fantasma di Luc, con tono sadico, deride il fratello mentre compie su di lui atroci violenze.

Dai, dimmi adesso veramente come ci si sente…

Divisore

Questo luogo innaturale sta tramutando i miei amici in individui che fatico io stesso a riconoscere, come qualcosa si fosse impossessato di loro. Pence è sempre pronto ad attentare tanto alla vita del nostro lord, quanto a quella del fratello chierico che ci accompagna, spinto da una sete di sangue che mai gli avrei attribuito. Malcer è meno diretto e più subdolo, come da sua natura, ma è innegabile sia volto allo stesso obbiettivo. E’ talmente focalizzato sul far fare una brutta fine a Ramphaer che non si è nemmeno accorto di quanto la mancanza di lucidità dello stesso potrebbe essere usata per ottenere informazioni riguardo quanto sta accadendo ultimamente alla villa. Io, per esempio, ho scoperto che il passaggio segreto costruito dai nani nel pozzo della tenuta conduce direttamente alle fogne di Waterdeep, cosa su cui ci siamo arrovellati per giorni. Non è da Malcer lasciarsi sfuggire un’occasione del genere per ottenere informazioni. Non sono solo loro a preoccuparmi, tuttavia. Lord Ramphaer come detto è ormai completamente privo di raziocinio e Zulgos pare nutrire nei nostri confronti una secca diffidenza che non manca di sfociare nell’odio. Se ieri mi ha rifiutato le cure che mi spettavano adducendo scuse puerili, cosa sarà pronto a fare domani per ostacolarci?

Io lo dissi subito: questa missione non avremmo dovuto intraprenderla.