Lo scontro tra Shradin e gli eroi di Waterdeep è durissimo.
Pur riuscendo a rientrare nella propria abitazione, Khelben ed i suoi compagni si trovano di fronte un nemico apparentemente invincibile e dalla potenza smisurata. Gli attacchi magici del demilich sono di una potenza difficile da sostenere ed infatti il gruppo rischia di capitolare quasi subito, ma viene salvato da una delle protezioni dell’antica torre che riversa negli eroi la sua stessa energia pur di mantenerli in vita.

Dopo questo iniziale attacco e la sconfitta sfiorata di un niente, il gruppo reagisce con determinazione. Il sospetto dei quattro combattenti è che un nemico del genere non possa essere sconfitto, non da loro e non in quel momento, ma che debba essere rallentato.
Khelben, Maaril e Kyriani si dedicano ad ostacolare ed intrappolare Shradin con potenti magie contenitive. Non è una soluzione a lungo termine, ne sono consci, ma in loro c’è la speranza che, intanto, altri quattro eroi ben meno blasonati possano recuperare il filatterio e portare il colpo di grazia al demilich.

Sconfitto il primo guardiano e distrutto l’Occhio di Drago Bianco, è il turno del secondo. A custodire l’Occhio di Drago Nero troviamo un Drago d’Ombra che ben presto si dimostra ben oltre le nostre capacità di combattimento. 
Optiamo quindi per una strategia differente: tenerlo occupato mentre qualcuno di noi distrugge la pietra. Ci proviamo in diversi, ma a riuscirci è Teschio Nero grazie ad una creatura evocata.

Distrutta la pietra ed interrotto il flusso di energia che da essa scaturiva, il Drago si è liberato dalla costrizione in cui Shradin lo aveva vincolato e ha deciso di lasciare la grotta in cui stavamo combattendo per raggiungere il demilich e distruggerlo. 
Ho pensato che questo suo odio per il nostro nemico avrebbe potuto essere utile alla causa e così ho provato a convincerlo ad aiutarci. Gli ho spiegato che Shradin è invincibile fino a che il suo filatterio resta intatto e che l’unico modo per recuperarlo e distruggerlo è sconfiggere i guardiani che, come lui, ne sono stati vincolati a protezione.
Lo avevo convinto.
Invece di ringraziarmi, Victor ha per l’ennesima volta snobbato il mio operato, trattandomi con sarcasmo e sufficienza. Sono onestamente stufo di dover subire un trattamento simile da un gobbo di merda che nemmeno conosco. Se pensa di poter fare meglio di me, si accomodi. Se pensa di non aver bisogno del mio aiuto, proceda pure.
Poco ma sicuro, non è per lui che combatto questa guerra e non è con lui che festeggerò la vittoria.

Mancano tre gemme.