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“When you play the game of thrones you win or you die!”

Domenica si è chiusa la prima serie di Game of Thrones.
Chi ancora non la conosce è scusato perchè alla fine è uscita da poco, in Italia non la passano e va vista per forza di cose in streaming. Almeno per il momento.
Discorso diverso per chi non conosce nemmeno i libri da cui è stata tratta. Niente scusanti, visto che è materiale che nello specifico di questa season one risulta datato 1996. Fatevi un favore e andate a prendere il primo volume (primi due se si parla dell’edizione italica). Leggetelo. Non sarà necessario che io vi dica di leggere anche i seguenti. Per ringraziarmi avrete tempo e modo su questo blog dopo aver letto almeno il primo capitolo. Per insultarmi e maledirmi invece aspetterete di arrivare alla fine del quarto (nono nella versione italica). Il motivo è presto detto, quel vecchio simpaticone di R.R. Martin ultimamente se la prende quel filino comoda nella release dei suoi libri legati alla saga “A song of Ice and Fire” e noi poveri appassionati attendiamo il nuovo capitolo dal 2005. Ok, “A dance with dragons” finalmente uscirà in Luglio, ma non è questo il punto.
Pensate un po’ allo stato d’animo di chi da sei lunghi anni attende di conoscere i nuovi sviluppi nelle trame alla corte del trono di spade e, invece di venir accontentato con l’uscita di un nuovo libro, si trova di fronte la release di una serie TV che riparte ovviamente dal principio. Non si possono immaginare le nubi di bestemmie ed insulti rivolti al povero George, reo di cazzeggiare su mille progetti invece di darci quello che tutti si aspettano da lui. C’è persino chi ha pensato di boicottare tutte queste iniziative parallele. “Facciamolo fallire, il bastardo, almeno si rimette a scrivere”.
Non scherzo, la situazione per i fan di vecchia data era tutto fuorchè rosea.
Poi abbiamo visto il primo episodio e, come fu per i libri, siamo entrati in un vortice di passione che ci ha fatto dimenticare tutto il resto al punto che oggi, onestamente, non saprei dire se aspetto con più ansia l’uscita del nuovo libro o della nuova serie. Se si considera che quello che succederà nella nuova serie già lo so, direi che non è cosa da poco. Perchè se per i libri c’è l’ansia di conoscere gli eventi, per quanto riguarda la serie si aspettano con ansia i nuovi personaggi, i nuovi volti, e come le tante trame verranno realizzate e mostrate al pubblico.
Con la prima serie, secondo me, il lavoro di trasposizione è stato fatto egregiamente. Ci son stati dei tagli che non hanno pesato, i personaggi sono stati introdotti con calma per non creare confusione e caratterizzati quando e se necessario. Alcune trame, che nel libro erano lasciate ad intendere, sono state esplicitate per facilitare la comprensione (su tutti mi viene in mente il rapporto stretto tra Renly e il Cavaliere di Fiori).
Insomma, non credo si potesse aspirare a farla meglio, questa prima serie. La cura nei particolari poi mi ha abbastanza impressionato. La HBO è riuscita a costruire con le immagini quella sensazione di detto/non detto, quella continua ricerca dell’indizio nascosto tra le righe o del reale senso di certe frasi che si ha leggendo i libri. La scena d’inizio del settimo episodio in cui Twin Lannister parla col figlio squoiando un cervo ne è l’esempio chiave.
Tanto di cappello quindi.
E il bello non è solo questo. La cosa figa è che le cronache del ghiaccio e del fuoco sono state ideate in sette libri, di cui Martin ha già rivelato tutti i titoli. Ogni libro corrisponderà ad una stagione della serie. La prima serie è andata, questo significa che da oggi il buon George ha sei anni per chiudere il cerchio, ovvero per buttar fuori gli ultimi due libri “The winds of winter” e “A dream for spring”. Calcolando poi che i libri devono per forza di cose uscire prima delle serie, gli anni diventano cinque. Quindi ben venga che altra gente si appassioni alla serie e ai libri, ben venga il successo e tutto il resto. Se la serie sarà prodotta fino in fondo Martin sarà costretto a chiudere la saga, a scrivere il finale, cosa su cui ormai in tantissimi nutrivamo seri dubbi.

* Eroe.

7 commenti su ““When you play the game of thrones you win or you die!””

  1. a causa della fantasyfobia che mi affligge ultimamente i libri non li ho mai considerati, però concordo in tutto e per tutto con l’hype per la serie. davvero bella. e poi han finalmente trovato il modo di rifar recitare a sean bean la parte di boromir!! :)
    a parte gli scherzi, mi è piaciuta un sacco…e a maggior ragione ora eviterò i libri, almeno per i prossimi 6 anni…voglio godermela tutta quanto più spoiler free possibile.

    ps: bentornato. ;)

    the king of the north! the king of the north!

  2. Grande Ale!
    Anche io sono Fantasy-fobico ed infatti è l’unica roba fantasy che ho letto ed il motivo, lo si evince anche dalla serie, è che il fantasy è decisamente marginale rispetto agli intrighi politici e personali tra i vari personaggi. Questo me lo ha reso digeribilissimo e, anzi, devo dirti che leggendo i momenti in cui il fantasy affiora sono forse i meno entusiasmanti.
    Detto questo capisco il tuo non voler rovinare la serie con gli spoiler, ma posso garantirti che anche ad aver già letto i libri l’impatto emotivo di certe scene (inutile che dica quali) c’è stato tutto. Di nuovo. Ecco, sta volta non ho dovuto rileggere la pagina dall’inizio convinto di aver capito male… ;)
    Comunque son lieto di sapere che prende bene anche chi non arriva già addicted causa lettura antecedente. altra dimostrazione che han lavorato bene, se non serve aver letto il libro per seguire perfettamente la vicenda e venirne avvinghiati!
    E ora avanti, sperando davvero che alla fine “A Lannister always pays his debts”…

    PS: Grazie! ;)

  3. Pensa che tra i vari appassionati della saga in molti si lamentano del fatto che siano andati al risparmio. Se ci fai caso, effettivamente, le scene di battaglia da 3000 comparse son tutte evitate con sapienti espedienti. A mio avviso la cosa non da affatto problemi, anzi, però per dire che c’è sempre chi non è contento… :)

  4. bazzu…se non ricordo male dicono circa 50 milioni a stagione (la prima e il preventivo per la seconda)..che è tanto, ma è anche la metà di quanto è costato Rome alla HBO…e i costi altri di Rome sono quelli che l’hanno condannato dopo 2 stagioni.

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