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Marzo 2018

La mia storia con internet

Oggi ho visto Dietnam raccontare la sua storia con internet all’interno di un’iniziativa di cui non so nulla*, ma che per come l’ho colta mi è sembrata molto carina. Di conseguenza ho deciso di partecipare buttando giù la mia versione.
A pensarci è l’incipit perfetto perchè la mia storia con internet è fatta in larghissima parte di autoinviti ad iniziative che scopro in giro e che trovo carine. Lo faccio grossomodo dal 2005, quando sui blog che seguivo partivano catene in merito ad ipotetiche liste di canzoni da passare agli alieni, per fare il primo esempio che ricordo. A memoria non sono mai stato coinvolto direttamente, nel senso che nessuno mi ha mai chiesto “Ehi, Manq, ti va di partecipare a sta cosa?”, ma un tot di volte mi ci sono infilato di mio e in alcuni casi ne sono uscite robe anche carine. 
Sono tipo il protagonista di Tapparella, ma ho quasi 37 anni.
La cosa se vogliamo strana è che non vivo male questa situazione, per niente. E’ indubbio ci sia una sorta di “giro giusto” da cui mi sarebbe piaciuto ricevere considerazione, ma per me internet è sempre stato soprattutto un modo di gratificare me stesso. Scrivo cose e sono contento di averle scritte, finisce lì. Non ci lavoro**, non ci guadagno, non lo considero la mia fonte primaria di soddisfazione o gratificazione. 
Cosa sia per me internet riassume bene la storia che ho con lui.

In primo luogo internet è stato musica. Soprattutto musica gratis. 
Sono nato in provincia e mi sono costruito un giro di amicizie più legate alla prossimità spaziale che non a reali interessi in comune, di conseguenza per me avere accesso a un posto in cui scoprire musica nuova da ascoltare è stato la svolta. Non parlo solo di poter scaricare roba gratis, ma proprio di sapere ci fosse roba buona da scaricare. Più dei vari napster, emule, winmx per me sono stati vitali siti e webzine. Anche Myspace, tocca ammettere, ma soprattutto i forum.
Ricordo con amore infinito il forum di Monnezza nonostante credo odiassi il 98% degli utenti con cui entravo in contatto. Gente che ora probabilmente frequento online con altri nomi (#grazieaddio), ma che ai tempi avrei preso a sprangate sui denti. Tranne Fat Emo Boy. A Fat Emo Boy volevo bene. Magari è l’unico che se scoprissi oggi chi è mi starebbe sui maroni.
La mia storia con Internet è una storia di seconde possibilità date inconsapevolmente a gente che ha solo cambiato nick.
C’è stato un periodo in cui avrei voluto scrivere di musica per i siti che frequentavo e c’ero pure riuscito con Emotional Breakdown, che aveva accettato un paio di pezzi miei prima di chiudere per sempre. Poi c’è stato un secondo periodo in cui scrivevo di musica per una webzine che trattava prevalentemente metal e nu-metal. Le mie rece erano tipo i servizi senza donne nude di Novella2000.
Mi piaceva, come cosa.
Ogni tanto ci scappava pure qualche accredito per concerti dove davanti al gruppo trovavi massimo 50 persone. Calcolando il mio livello di rilevanza come critico musicale, probabilmente nessuna pagante.

Oltre alla musica, il secondo elemento per importanza della mia storia con internet sono le persone.
Ho conosciuto la mia prima morosa propriamente detta grazie a internet, per quell’assurdo meccanismo per cui serviva ICQ per incontrare una ragazza che abitava a 100m dal mio liceo. Tolto lo scintillante inizio non direi internet sia stato poi questo grande motore alla mia vita sentimentale, piuttosto alla mia vita sociale.
Ho già parlato dei forum e il più importante è certamente quello di GdR che ho frequentato nei primi 2000, attraverso cui ho conosciuto un monte di gente che frequento ancora oggi in real life (a parte Manowar tutti volentieri, tra l’altro).
Morti i forum sono arrivate le sezioni commenti dei siti che frequentavo. Anche lì era bello entrare a far parte di community e conoscere persone con le tue stesse passioni. Scoprire a trent’anni di non essere l’unico al mondo a reputare “The Last Boyscout” il miglior film di sempre è una bella epifania ed è stato possibile solo grazie ad internet.
Lo step ancora successivo di questo fenomeno sono probabilmente i gruppi su Facebook che sfociano in gruppi whatsapp, ma io non ci sono arrivato. Temo di essere sceso dal treno alla stazione prima. La mia vita fuori da internet è diventata troppo densa, con ogni probabilità, o forse non mi è ancora capitata la spinta giusta per poter fare questo ennesimo passo in avanti nel panorama del dialogo virtuale.

E’ bello dialogare su internet.
Fa incazzare, spesso, eppure è l’unico posto in cui puoi trovare interlocutori per qualunque argomento tu abbia voglia di affrontare. La mia storia con internet quindi è anche venata di un certo rammarico perchè nella mia testa sarebbe potuto e dovuto essere un posto molto più utile di quel che è diventato.
Un luogo dove imparare qualcosa, comunicare con tutti, avere accesso ad informazioni, che invece è diventato un ricettacolo di fake news, dove la “satira” ha sostituito l’informazione e dove comunicare ha ormai un significato profondamente distorto.
Non credo sia colpa di internet, però.

Conclusione: io sono Manq e la mia storia su internet è vecchia di vent’anni o quasi in cui mi sono sostanzialmente divertito.

* è probabile che i coinvolti ci guadagnino dei soldi con questa cosa e che io la stia spingendo a gratis unicamente per dare sfogo alla mia voglia di raccontarmi. Anche questo dice qualcosa della mia storia con internet.
** un pochino oggi ci lavoro per forza, perchè sono nell’ufficio marketing di un’azienda ed è impossibile prescinderne ormai. Diciamo che il mio lavoro non dipende dalle mie (non) competenze sul web ecco.

Quella volta che ho creato un account di meme

Se seguite questo blog sapete che ogni tanto faccio meme che non fanno ridere (ref.). Ovviamente intendo che non fanno ridere gli altri. Io mi ci spacco. 
Ad ogni modo, giorni fa uno dei miei contatti twitter se ne esce con l’idea di un meme di Di Maio con una frase presa da un pezzo dei Tiny Moving Part. L’associazione in se non mi aveva spostato più di tanto, però hanno iniziato ad apparirmi in testa immagini di politica con didascalie prese da pezzi emo. E boh, mi sembrava una cosa divertente.

Così ho aperto un account twitter che si chiama @emocrazia e ci ho messo dentro un po’ di queste creazioni. Pensavo sarebbe passato via inosservato… e infatti è passato via inosservato, salvo per un breve momento di gloria che mi ha portato a raccimolare una settantina di follower (#ChiaraFerragniScansati), che amo tutti come fossero figli miei.
L’immagine che ha raccolto maggior successo (e me lo aspettavo) è quella dei Pixies, ma per quel che mi riguarda, la più bella è quella con la Boschi e i Taking Back Sunday che sta in copertina alla gallery qui sotto. 
Non so quanto andrò avanti, sull’onda dell’entusiasmo ne ho creati una decina immediatamente e altrettanti il giorno dopo, postandoli poi via via nella settimana. Ora li ho finiti, magari settimana prossima mi ci rimetto, magari no, ma in ogni caso continuo a trovarla una cosa divertente.

Once upon a time #5

“Quelli che il calcio” è un programma sportivo ideato da Fabio Fazio e che va in onda la domenica pomeriggio durante le partite della Serie A. In seguito alla dipartita del suo ideatore dalla TV pubblica, lo show fu affidato a Simona Ventura. La Showgirl è perfetta per il format, potendo vantare un passato di praticante giornalista sportiva e spiccate competenze musicali, che all’epoca dei fatti le sono già valse la conduzione di due edizioni di Music Farm ed altrettante edizioni come giudice/coach di X Factor Italia.
Il 20 Settembre 2009 i Muse, reduci dal milione e passa di copie vendute con “Black Holes and Revelations”, sono ospiti del programma per presentare il nuovo disco “The Resistance”.

Once upon a time nasce come rubrica di manq.it che racconta momenti che hanno fatto la storia della musica. O forse la storia in generale.
L’uscita di Once upon a time #6 è da considerarsi altamente improbabile perchè non esiste traccia in rete del video di Madaski al Roxy Bar, prova ennesima dell’inutilità dell’internet.

La situa

Intorno al 20 gennaio ho scritto un pezzo su Dawson’s Creek, il cui pilota compiva vent’anni. Contestualmente, quasi per scherzo e certamente senza prospettive concrete, ho ipotizzato un #DawsonsCreekRewatch, iniziato riguardando qualche episodio e che si è chiuso incredibilmente con la revisione vorace di tutte e sei le stagioni dello show.
Mentre lo facevo ho preso a buttare su twitter le mie impressioni. Ogni tweet iniziava con “La situa” perchè voleva dare il quadro di come fossi messo in quest’impresa, ma soprattutto di quanto mi stesse assorbendo.
Finito il viaggio, mi pare buona cosa raccogliere qui sopra tutto quanto ad imperitura memoria.
E’ stata ovviamente una cosa bellissima.

22 Gennaio
– s1e08, Billy from NY irrompe a Capeside. Episodio clamoroso.
– s1e11 e ho provato a passare alla lingua originale. È come passare alla birra artigianale: gusto, complessità e struttura migliorano un sacco, ma alla fine torno sempre alla moretti.

23 Gennaio
– s1e13, season finale. Una gigantoscopica (e inattesa) rottura di cazzo. Si persevera cmq.

28 Gennaio
– s2e05, sto mollando il ritmo. Il livello di segoni mentali tra Dawson e Joey è intollerabile, ma Pacey e Andy sono cuori enormi.

30 Gennaio
– s2e11. Tutto un po’ troppo diluito, in pieno stile anni ’90. Andy è palesemente l’unico personaggio reale e infatti nella serie passa per pazza.

31 Gennaio
– s2e18, Jack è gay, Andy almost pazza, Dawson noioso come sempre. Il ritmo però in questa seconda parte di stagione è ok e io ho urgenza di un maglione a V con la riga orizzontale.

2 Febbraio
– s2e22 season finale. Torna LA DROGAH e con lei lo strazio, ma nasce il magic trio Jen-Jack-Nonna e Pacey mena il padre. That I would be good in sottofondo. Piango.

5 Febbraio
– s3e01. Non ce l’ho fatta e ho ripreso, vedrò black sails più avanti. E ho fatto dannatamente bene perché LA RAGAZZA DEL TRENO.
– s3e01. Lo so che ho già twittato in merito, ma se non è il più clamoroso inizio stagione di sempre allora non so, vi meritare un posto al sole.

6 Febbraio
– s3e08. Andy in questa stagione è carta vetrata sulla schiena, Jen è improvvisamente bellissima, Dawson ormai appendice inutile allo show e Pacey e Joey iniziano ad essere la coppia più bella della storia della TV.

7 Febbraio
– s3e09. Non avevo mai visto questo episodio e la cosa mi ha sconvolto.

8 Febbraio
– s3e16. United we stand for Principal Green. Che stagione clamorosa.
– s3e17 Pacey bacia Joey E IO ADESSO PIANGO SU QUESTO FRECCIAROSSA PERCHÉ L’AMORE È UNA COSA MERAVIGLIOSA.

9 Febbraio
– s3e22 vorrei avere Dawson a portata, strappargli il cuore e mangiarlo. Per il resto, sta stagione infila una serie di personaggi clamorosi. Hanry su tutti.

10 Febbraio
– s3e23 season finale. Dawson suca.

– s4e01. Joey torna e sono tutti suoi amici, Pacey invece sembra abbia la peste. Dov’é il vostro #MeToo ora?

12 Febbraio
– s4e05 gli showrunner hanno infilato un mazzo di scope in culo a grossomodo tutti i PG e sono tornati alla carica con i predicozzi sulla DROGAH. Spero sia solo un brutto inizio.

13 Febbraio
– s4e07. Andy se ne va e onestamente non ricordavo succedesse così tardi, pensavo sparisse almeno 20 episodi fa. Fino ad ora una stagione pallosissima. In ogni caso, so long Andy McFee.
– s4e11 e la noia di sta stagione non si attenua, but
1) Gretchen miglior personaggio femminile so far
2) l’omosessualità di Jack è trattata con intelligenza (unico tra i temi sensibili)

15 Febbraio
– s4e14. Lo showrunner non può essere lo stesso della stagione precedente. Joey litiga con Pacey perché ha un preservativo nel portafoglio ed è tutto così pesante madonna santa.

17 Febbraio
– s4e16. Pura follia.

19 Febbraio
– s4e20 uno degli episodi migliori di sempre dentro la stagione forse peggiore di sempre. Infatti è sconnesso da ogni punto di vista. Però clamoroso. Promicide titolo incredibile.
– s4e23 season finale che sa tanto di series finale. Emotivamente devastante, porta a casa una stagione sciapa che peró tutti ricordano bellissima proprio per i 4 episodi finali. Bombetta.
– s5e02 Pacey si scopa Cameron prima che finisca a lavorare per House e Dawson fa uno stage per Ronnie Preager. MCU scansati proprio.
– s5e04. Episodio mastodontico.

21 Febbraio
– s5e08 Dawson scopa e la pace nel mondo sembra di colpo possibile.
– s5e10. Bottle episode clamoroso.

22 Febbraio
– s5e14 Jen cita The Last Boyscout. Si vola altissimi.
– s5e15, quello della rapina. Non può essere davvero andato in onda.

25 Febbraio
– s5e19. La stagione Joey centrica sta dando finalmente un senso al personaggio di Dawson, ora accettabile anche nella pesantezza del suo idealismo.
O forse è che ha tagliato i capelli.

26 Febbraio
– s5e22. Ho la prova che la versione Home Video abbia una colonna sonora tutta sbagliata perché Jen non canta gli Who sul divano.
– s5e23 season finale di una stagione ultra sottovalutata. Alla fine DC è come i Ramones. Sempre gli stessi 3 accordi, eppure ci han tirato fuori un numero incalcolabile di capolavori.

27 Febbraio
– s6e01 Dawson e Joey scopano ed è la roba più anti climatica possibile. <3
– s6e02, Dawson e Joey celebrano il loro amore ritrovato nel set apparentemente identico alla loro gioventù, ma in realtà fintissimo e vuoto. Metaforissime.

28 Febbraio
– s6e05 in pratica Boris 10 anni prima.

1 Marzo
– s6e08 il concerto dei No Doubt. Gwen ti amo esattamente come fosse il 1998.
– s6e10. E’ Natale e Audrey entra in casa di Dawson con la macchina. Gli indizi iniziano ad essere troppi per ignorare che dietro a DC ci sia in realtà Shane Black.

6 Marzo
– s6e19. Immagino di aver rallentato un po’ perché non voglio che questa cosa finisca.
– s6e22 Joey Potter and the Capeside redemption. Titolo meraviglioso per uno degli episodi più belli di tutta la serie. Perfetto season finale, ma volendo anche gran finale. Ho già il magone.
– Series finale pt.1. ANOUANOUEI.
– Series finale pt.2. Si piange durissimo in casa Manq.

7 Marzo
– Bonus tweet. È stato un viaggio bellissimo ed intensissimo durato 40 giorni. Mi mancano già tutti, come la prima volta.
SERIE DELLA VITA. ❤


Alla fine ho pensato che un post sul blog non fosse abbastanza per celebrare questa impresa, quindi ho creato questa maglietta ridefinendo il concetto di sfiga AMORE.

Sovranità popolare

Oggi a Udine è successa una tragedia. Un ragazzo di 31 anni non si è svegliato, lasciando orfana una bimba di due. Il ragazzo si chiama Davide Astori ed era il capitano della Fiorentina.
Le chiamano “morti bianche”, pare non ci siano ragioni mediche chiare alla loro base e sono probabilmente la mia paranoia più grande per distacco. Nel senso che spesso non ci dormo, per sta cosa, o magari ho attacchi di panico, per sta cosa.
Insomma, la classica notizia che lascia scossi.

Navigando mi sono imbattuto in questo tweet:

Chi lo scrive è fiorentino e tifoso viola, oltre ad essere stato sindaco di Firenze.
Ora vi riporto alcune delle risposte che trovate sotto questo tweet, senza indicare gli autori perchè non sono Selvaggia Lucarelli, ma chiarendo che alcuni li ho segnalati. Sono tantissime, ne prendo solo alcune, ma il tono è abbastanza omogeneo.
– La campagna elettorale dovrebbe essere finita!!!
– Non può parlare. Punto. Ma meschino com’è mercanteggia anche sulla morte. Maledetto.
– Non riesci proprio a stare zitto: a urne aperte strumentalizzi pure i morti.Omuncolo senza DIGNITÀ.
– Se dovessi piangere per tutte le famiglie italiane che hai rovinato, dovresti reincarnarti per una ventina di generazioni, e non basterebbe
– Ma non ti vergogni ipocrita? Ad urne aperte approfitti di una tragedia per farti bello! Sei proprio odioso arrogante ed incapace!
– SEI E RESTERAI UN PICCOLO UOMO DI MERDA CON LE URNE APERTE STRUMENTALIZZI UNA MORTE PERCHE NON LO FAI ANCHE PER UNA PERSONA QUALUNQUE SEI SOLO RIDICOLO PEZZO DI M……. IO NON HO NIENTE CONTRO ASTORI ANZI A ME PUO DISPIACERE MA NON ATE MERDA CHE SEI VEDI COME HAI RIDOTTO ITALIA
– Almeno le hai fatte le condoglianze PRIVATE alla famiglia? #viscido
– Le tue lacrime da 🐊 sono in realtà, quelle da Sciacallo.
– Ma vaffanculo non hai pianto per tutto il popolo italiano a cui morivano migliaia. Di figli figuriamoci X un solo uomo, tu oggi da intelligente non dovresti nemmeno intervenire xche questo è anche colpa tua e della tua indifferenza
– Vergognati sciacallo

E avanti così, per lunghissime pagine di commenti.
Oggi in Italia si vota per formare un nuovo Parlamento, espressione della volontà popolare. Che, in parte, è rappresentata qui sopra.
Resta da capire in che percentuale.