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Improbabiles

Inizio questo post con una citazione da un articolo del Washington Post:

“Linking up with the Occupy Wall Street protests that began in New York, tens of thousands of people around the world took to the streets Saturday to reiterate their anger at the global financial system, corporate greed and government cutbacks.
Rallies were held in more than 900 cities in Europe, Africa and Asia, as well as in the United States, with some of the largest taking place in Europe. The demonstration in Rome turned violent, but crowds elsewhere were largely peaceful.”

Mi chiedo: solo a me la casistica riportata da un po’ da pensare?
Novecento città. No-ve-cen-to. Un solo episodio di violenza e scontri. Un singolo caso che porta la statistica delle manifestazioni violente su scala mondiale in questo 15 Ottobre all’incredibile soglia dello 0,11%. Io non sto nemmeno ad entrare nella discussione su quanti fossero i facinorosi in confronto alla totalità dei manifestanti oggi pervenuti nella capitale. Non mi interessa. Fossero uno su dieci, uno su cento o uno su mille.
La domanda è: perchè si son trovati tutti a Roma con altre 899 città a disposizione? Perchè se c’è una cosa su cui tutti più o meno concordano, stando a Repubblica.it, è che i violenti venissero da fuori.
A nessuno sembra quantomeno strana questa cosa?
E queste domande io vorrei che qualcuno se le ponesse, ma soprattutto che chi di dovere desse delle risposte. Perchè nella migliore delle ipotesi da questi ennesimi disordini si trae la conclusione di come sia noto ai violenti di tutta Europa il nostro essere meta ideale per le scorribande. Il che pone una seria questione sulla capacità del bel Paese di gestire eventi di questo tipo. Di conseguenza nella continua solidarietà che viene manifestata in maniera bipartisan alle forze dell’odine bisognerebbe iniziare a fare dei distinguo. Ok al solidarizzare con i giovani in divisa che almeno in gran parte non credo disegnino come loro giornata ideale questo 15 Ottobre, ma chi le forze dell’ordine le organizza, chi dovrebbe preventivamente occuparsi di gestire la sicurezza dei cittadini tutti, ma anche degli uomini in servizio, ancora una volta ha fallito in maniera eclatante.
I numeri parlano e quel che dicono apertamente ed in maniera inconfutabile è che siamo stati l’unico paese in cui si sono verificati disordini. Peggio, questi disordini sono stati causati da persone che, dall’estero, sono venute apposta a quello scopo evidenziando non solo la scarsa capacità da parte di chi di dovere nell’arginare queste situazioni, ma soprattutto una nomea Internazionale del nostro paese come “luogo in cui si può fare guerriglia”.
Anche solo a leggerla così, attenendosi esclusivamente ai fatti, ce ne sarebbe abbastanza per mettere sotto esame chi a tutto questo avrebbe potuto e dovuto porre un freno.
Poi c’è chi come il sottoscritto, all’analisi oggettiva aggiunge una valutazione più soggettiva, malevola e priva di prove documentabili che vede invece i vertici di sicurezza nazionale non incapaci di gestire situazioni del genere, ma impegnati se non a costruirle, quantomeno a lasciarle avvenire.
Pazzo? Cospirazionista? Può essere, ma mi ci ha fatto diventare Cossiga.
A proposito, forse sarebbe il caso di diramare un ANSA in cui si ricorda che è morto prima delle prossime manifestazioni. Così, nel dubbio.
Ad ogni modo chiudo questo post con un’idea che mi è balzata in testa mentre scrivevo.
Perchè la prossima volta noi italiani non andiamo a manifestare pacificamente altrove? Organiziamo la manifestazione, facciamo i pulman ed in corteo andiamo a Parigi, Londra o Berlino.
Vediamo come vanno le cose a quel punto. Vediamo se ci saranno ancora scontri o dove ci saranno.
Non mi pare infattibile, io ci farei un pensiero.

5 commenti su “Improbabiles”

  1. Complimenti, questo è il primo pezzo che leggo, rigardo i disordini, a porsi domande intelligenti.
    Ho notato una copertura giornalistica spaventosamente povera sui blog e siti giornalistici che frequento: giusto il minimo indispensabile di cronaca e ZERO approfondimenti (vivo in UK quindi non ho avuto modo di consultare tg e stampa).
    Per quanto poco possa valere, condivido volentieri questo post su facebook.

    Ah, confermo che anche i tg britannici riportano disordini solo ed esclusivamente a Roma.
    Ciao!

  2. Grazie per i complimenti e soprattutto per la condivisione (mi fa sempre piacere se quel che scrivo viene divulgato), anche io vivo fuori e forse anche per quello arrivo alle notizie in maniera più “vergine”.

  3. Eh, l’ho letto anche io.
    A voler pensar male indizi ce ne sono a iosa.
    Cmq grazie per la condivisione, fa sempre piacere! :D

  4. Io nel week end non ho guardato tg nè letto giornali online quindi sono arrivato a lunedì senza sapere nulla di quanto avvenuto a Roma…
    Non ho quindi sentito notizie a caldo ma dai vari interventi/notiziari che ho ascoltato sembra che tutti dicano che questi infiltrati sono per la maggior parte italiani…

    Ma a prescindere dalla nazionalità dei criminali la domanda sul perchè sia avvenuto solo in italia resta e preoccupa… Io sono tra quelli che pensano male…
    E poi è preoccupante anche vedere che le risposte del governo davanti ai disordini convergono sul fatto che manca una legge da applicare per prevenire questi avvenimenti… Visto chi abbiamo al potere, il concetto di legge preventiva, anche se per certi versi può essere sensato, è pericoloso…

    Un ultima cosa: ho visto per sbaglio un pezzo di “porta e porta” sull’argomento e ho notato che la mancanza di imparzialità di Vespa è indecente!! Ma mica era Santoro quello che usava la tv pubblica in modo fazioso?

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