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A Dio

Dio.
Quanto segue non credo sia categorizzabile come una preghiera, poichè non ho intenzione di chiederti alcun favore. La intenderei più come una sorta di lettera aperta contenente tutto ciò di cui con te vorrei poter discutere. Per onestà devo ammettere di non essere particolarmente convinto della tua esistenza per come questa viene intesa qui dalle mie parti, ma non credo nemmeno di poter escludere che qualcosa di umanamente incomprensibile stia alla base di tutto quanto non posso e non riesco a spiegarmi. La mia gente quel qualcosa tende a chiamarlo Dio e quindi, per non generare confusione, mi atterrò al costume e farò altrettanto.
Se anche tu dovessi esistere però, non ho certo la presunzione di essere per te più importante di un pesce, di una stella, di un altro universo o del nulla cosmico e quindi non ho molta speranza che tu possa occuparti di quanto sto scrivendo. Questa cosa lascia un po’ di amaro in bocca ad uno che, in fin dei conti, ti ha dedicato la prima metà della sua vita, ma capisco anche che, non essendo stato certo tu a chiedermelo, la mia amarezza non ti sia imputabile. Sempre per essere onesti non è che sia mai stato particolarmente attratto dall’idea di glorificarti.
Sono uno dei tanti che ti hanno venerato per paura delle conseguenze che sarebbero potute scaturire dal non farlo. A differenza di molti che l’hanno fatto e che continuano a farlo giorno dopo giorno per tutta la vita, mi sono unicamente sentito di ammettere questa mia debolezza. A pensarci bene anche per te non dev’essere molto piacevole essere seguito non per quanto hai regalato agli uomini, ma per il timore che in loro incuti. A parti invertite sarei abbastanza frustrato da questa cosa, ma la mia mente non è certo fatta per ragionare come la tua e quindi credo sia normale non vederla nello stesso modo. Inoltre c’è da ammettere che esistono molte persone che ti venerano come meriti e lo fanno solo ed esclusivamente per renderti grazie, il problema tuttavia è che la quasi totalità di quanti sulla terra dicono di parlare a tuo nome non rientra in quest’ultima categoria.
Questa è la ragione che più di tutto mi porta a pensare che, se anche esisti, non ti curi minimamente di noi.
Per quanto tu agisca in modi misteriosi è difficile credere che lasceresti correre il mercimonio continuo che si fa di quanto viene spacciato come tua volontà. Da sempre nel tuo nome l’uomo si è scontrato coi propri simili, rivendicando maggiori diritti dei suoi fratelli solo in virtù del nome diverso con cui ti chiamava. Sai meglio di me che questo è abbastanza assurdo, ma se volgessi lo sguardo da queste parti ti accorgeresti di quanto sia ovvia solo a pochi l’incongruenza di un discorso del genere.
Io sono nato in una regione del mondo a maggioranza cattolica, una delle tante e diverse fedi che volgono lo sguardo a te nel tentativo di risposte che fortunatamente non avranno mai. Fin dai tempi del catechismo mi è stato insegnato come i primi seguaci di Gesù venivano emarginati, disprezzati e perseguitati dai romani perchè ritenuti eretici. Com’è possibile che gente che nella sua storia ha provato l’emarginazione sociale, il disprezzo e la sofferenza ingiustificata si impegni tanto a far passare ad altri queste stesse insopportabili pene? Nessuno che abbia provato sulla sua pelle un simile dolore sarebbe capace di causarlo ad altri. Nessuno che agisca facendo il proprio volere.
In nome tuo invece ogni nefandezza diventa giustificabile e tristemente ben accetta fino a permeare la cultura di un popolo e diventare legge, dovere, tradizione. Delle tre forse quest’ultima parola è la più abominevole visto che ogni volta che vi si viene meno il mondo grida allo scandalo dimenticando che è grazie al superamento delle tradizioni che l’uomo sopravvissuto per più di duemila anni.
Prima ti ho parlato di Gesù e credo sia giusto dirti di chi si tratta: da noi si dice che è tuo figlio. Mi spiego meglio, non tuo figlio come lo siamo tutti, ma inteso come parte di te discesa sulla terra a guidarci. Superiamo per un momento l’inconsistenza di tutta questa teoria e passiamo alla cosa che più di tutto questo mi interessa chiederti. Gesù è stato indubbiamente un grande uomo. Molto di quello che ha detto è indiscutibilmente da fare proprio perchè racchiude un messaggio di speranza, forza, lealtà, amore, pace e libertà fuori dal comune. La storia ci ha tuttavia regalato anche elementi come Hitler e Stalin, per fare altri due esempi, di cui si può dire esattamente l’opposto.
Ora vorrei mi spiegassi perchè tutto ciò che nasce di buono è tuo volere e tutto ciò che invece fa schifo è impurità della natura umana. Lo so, nemmeno tu hai una risposta a questo perchè non sei certo tu ad aver messo in giro questa credenza inconcepibile, ma ancora una volta allora vorrei capire perchè c’è gente al mondo che continua a permettersi di dire qualunque scempiaggine nel tuo nome senza che tu faccia nulla per prendere le distanze.
Se permetti in quest’ottica mi sento legittimato a credere che tu di noi semplicemente te ne disinteressi.
La prova del nove comunque credo la si avrà in questi anni. Se ti è capitato di guardare quaggiù ultimamente avrai visto che siamo arrivati alla frutta. Ormai a fare le tue veci in due delle più grandi religioni al mondo ci sono solo pazzi scatenati. Può essere credibile sostenere che tu hai creato una persona perchè questa si distrugga e distrugga con se una moltitudine di altre tue creazioni? La contraddizione in termini che sta dietro a questa filosofia è palese eppure esistono svariate guerre sante combattute unicamente con i kamikaze di Allah.
E vogliamo parlare di quanto ultimamente esce dalla bocca di colui che si proclama erede di Pietro e afferma di parlare da te ispirato? L’ultima in ordine temporale intima all’uomo di “non fare leggi che soverchino l’ordine naturale” inteso come tua volontà. Ora, se veramente togliessimo le leggi e vivessimo allo stato di natura, chi potrebbe mai credere che l’uomo sarebbe monogamo e che si abbasserebbe ad atti sessuali unicamente volti alla riproduzione? Nessuno. Se così fosse torneremmo tutti a prenderci le donne con la forza, a prendercene tante e a prendercele tra loro molto diverse per generare numerosissime discendenze e fortificare la specie.
Perchè se veramente ci hai creati, è così che ci hai creati. E allora perchè un vecchio visionario, ottuso e particolarmente poco propenso al ragionamento dovrebbe convincerci che invece la tua volontà è che noi ci si comporti come lui vorrebbe facessimo? A mio avviso, oltre all’ingerenza, ci vedo un problema di protagonismo piuttosto grave. Se mi permetti, con i rappresentanti di cui sei attualmente fornito, avere ancora gente che crede in te veramente (escludo quindi i timorosi di repressione di cui ho parlato all’inizio) è già un grande risultato.
Personalmente però io non me la sento proprio di stare sulla stessa barca di tutte queste persone e preferisco continuare a prenderne le distanze con decisione. Per la proprietà transitiva quindi mi tocca prendere le distanze anche da te, non per quello che sei o potresti essere, ma per quello che ormai rappresenti per i miei simili: un mezzo tramite il quale poter dare sfogo alle proprie frustrazioni ed intolleranze sentendosi giustificati e ricevendo persino cori di approvazione.
Come dicevo all’inizio preferisco credere che tu non esista, perchè è meglio essere frutto del caso piuttosto che figlio di un padre sadico o, ancor peggio, menefreghista.
Ti starai chiedendo: “Perchè se non crede che io esista mi ha scritto questa lettera?”.
Semplice, perchè scrivere queste cose mi ha fatto pensare.
Oltretutto è vero che ho scritto di non avere certo la presunzione che tu potessi ascoltarmi, ma ho la forte presunzione che altri possano ascoltarmi e magari fermarsi un momento a riflettere su quanto ho scritto. Se ciò avvenisse sarebbe anche meglio perchè almeno tutto questo avrebbe avuto un senso.
In fede, rigorosamente propria.

Giuseppe Mancuso

6 commenti su “A Dio”

  1. Trovo questo post molto profondo, a credo che si possa decisamente definirlo una preghiera, perchè è un tentativo di dialogo con questo Dio di cui a volte (o sempre) non si è nemmeno certi, e la preghiera a quanto ne so è proprio questo. Provo a partecipare a qualche riflessione, spero di non essere troppo lungo…
    Hai toccato più di una volta il tema del libero arbitrio, che si riassume in: “Può essere credibile sostenere che tu hai creato una persona perchè questa si distrugga e distrugga con se una moltitudine di altre tue creazioni?”. Anche secondo me spesso è poco credibile, ma l’esperienza mi ha portato a credere che il Dio a cui ti rivolgi è uno che ha pensato l’uomo come libero e non come vincolato a lui. Una libertà talmente estrema che l’uomo è anche libero di rifiutarlo e di farsi del male. Lui per questo non gli fa colpe, e lo perdona riaccogliendolo ogni volta che l’uomo lo cerca. E il modo di agire che questo Dio onnipotente usa è paradossalmente quello dell’impotenza, rappresentata proprio da Gesù sulla croce. Un impotenza che non significa menefreghismo, ma non-imposizione. Avevo un libretto molto bello su questo argomento, se vuoi lo cerco e te lo presto. Quanto al citato “ordine naturale”, in tanti condividiamo con te l’opposizione a certi comportamenti della chiesa, troveresti anche più di un prete d’accordo con te su questo. Però vivere secondo natura, significa secondo me (e penso anche secondo il cristianesimo) vivere secondo ciò che davvero ti fa uomo, dignità compresa. Non significa tornare allo stato selvaggio, ma vivere in una civiltà che non alteri la tua natura. La monogamia non è certo un imposizione cristiana, è presente anche in popolazioni che vivono ancora oggi in uno stato per noi primitivo e che non sono a contatto con le “nostre” religioni. E nessuno dice (oggi) che i rapporti sessuali siano solo per procreazione. o meglio, c’è chi lo dice, ma si tratta di pareri personali, non di regole cattoliche. Per la chiesa i rapporti sessuali servono “anche” a quello, ma la sessualità è ben altro! per accorgersene basta vedere di cosa si parla in uno di quei “corsi fidanzati” fatti bene. Non dico queste cose per giustificare le ingerenze vaticane nel parlamento; ne sono contrario quanto te; lo dico sol per riflettere sull'”ordine naturale” perchè non sono d’accordo con l’interpretazione che ne dai tu. Poi, stare sulla stessa barca spesso non è facile, ma ci rimango perchè per me è più importante il motivo per cui si sta sulla barca piuttosto che la compagnia. Le riflessioni che hai portato in questa “preghiera pubblica” hanno toccato e toccano ancora anche me, come tutti i credenti; ci vuole tutta la vita per cercare delle risposte, che arrivano cmq quando ormai la vita è finita. Io le sto cercando, e a quanto vedo anche tu. Per avvicinarcisi però, sono convinto che si debba a volte fidarsi di qualcosa che solo poco tempo prima sembrava assurdo. Cercare cioè di vedere le cose in un modo diverso da come si è stati abituati, fidandosi. E questo vale per credenti e non.

    Se tu avessi semplicemente scritto questa lettera su questo sito, allora forse non si potrebbe definire preghiera. però sono certo che prima di scriverla, ci hai pensato da solo e forse hai cercato in qualche modo questo dialogo con “non si sa bene chi”, ed è questo che la rende una preghiera.

  2. Ci sono un po’ di cose che non capisco del tuo ragionamento ed altre che invece proprio non condivido. Andiamo in ordine sparso.
    Il libero arbitrio la trovo la più grande cagata di sempre e fa parte delle cose che non condivido. Ammesso e non concesso che Dio ci abbia voluti liberi di sbagliare, perchè un vecchio tedesco mi deve privare di questo diritto passando le giornate a dirmi cosa devo fare? Chi lo ha posto al di sopra della volontà del Dio che lui stesso dice di rappresentare? Perchè il papa non mi consiglia su quale sia la retta via da percorrere, come dovrebbe fare se crediamo al libero arbitrio, ma invece mi impone e impone alla mia classe dirigente di impormi cosa lui vuole che io faccia. Se questo è assurdo anche nei confronti dei cattolici, figurati quanto possa esserlo nei confronti dei non cattolici.
    Sul concetto di preghiera io ho un’idea diversa e come me chiunque crede alla sua definizione da dizionario. Senza tirare in ballo Dio, se ti prego di fare una cosa non sto semplicemente comunicando, ti sto chiedendo un favore. Per questo continuo a non ritenere preghiera quanto scritto.
    Sul concetto di natura quella che cerchi di abbindolarmi è una sottile truffa. O intendi natura come istinto naturale (e allora si torna a poligamia etc), altrimenti non puoi fissare un limite della razionalità oltre cui non è più “naturale”. L’evoluzione del pensiero umano o la accetti in toto come naturale, o la rinneghi in toto. Prendere solo ciò che ti fa comodo è da ruffiani. La monogamia non è naturale tanto quanto l’omosessualità. Questo non si può discutere e, per quanto la monogamia non sia a parer tuo imposizione cristiana, è quello che da un mese il TUO papa sta rivendicando come naturale. Non venirmi a dire che se domani si votasse una legge per dare diritti alle unioni poligame per il vaticano andrebbe bene purchè si tratti di relazioni etero. Non la bevo, io.
    Sulla barca e la compagnia, beh, nessuno ti vieta di costruirti una tua barca e veleggiare da solo nella stessa direzione. Nessuno eccetto il papa o chi come lui ti vuole sulla sua nave così puoi remare mentre lui sta in cambusa a fare un cazzo.

  3. Boh, anche io non capisco alcuni ragionamenti e non ne condivido altri, vado anche io in ordine sparso. non so cosa dica il dizionario sulla preghiera, so che da quello che ne ha detto Gesù, pregare non vuol dire “chiedere un favore”, ma dialogare. Vedendo la fede come un rapporto di amore, la preghiera si paragona alla telefonata che fai a un amico o alla tua ragazza, non per forza deve contenere una richiesta di favori.
    La monogamia è secondo me una conquista della civiltà, non l’ha inventata un papa e a differenza della poligamia mette sullo stesso piano (almeno in teoria) l’uomo e la donna. Dell’evoluzione del pensiero umano si prende ciò che è buono, intendendo con questo ciò che veramente rende umano l’uomo. Chi ti ha mai detto che al vaticano andrebbero bene unioni poligame purchè etero? Questa non l’ho capita.
    Sul fatto che il papa non dovrebbe importi niente hai ragione, ed è proprio per questo che dicevo che troveresti anche più di un prete d’accordo con te e me (non penso però che lo faccia poi così tanto: dice continuamente cosa non gli va bene delle proposte di legge in italia, però non penso proprio che potrà non far passare i dico, per esempio). Però costruirsi un’altra barca per navigare in parallelo è un illusione, anche se sembra assurdo non è con le divisioni che si fa il bene. S.Francesco è vissuto in un epoca in cui la chiesa era peggiore di quella di oggi, ma la sua soluzione non è stata fondarne un altra, ma restare in quella che c’era cercando di migliorarla. E se conosci qualche francescano di oggi vedi che in parte ci è riuscito. Sarà utopico, però penso che gesù sia presente nella chiesa nonostante questa abbia sbagliato, sbaglia e sbaglierà sempre… d’altronde è fatta di uomini. il punto di forza però è che anche se in alto c’è un papa o chi per esso che non è un granchè, prima viene la bibbia. cioè: se chi dovrebbe rappresentare dio non lo fa nel modo giusto, c’è per fortuna un mezzo ben più affidabile per conoscerlo. Quello che mi fa strano e che mi dispiace di questo papa è che ha saputo dire e scrivere cose belle che da lui non ci si aspettava (hai mai letto l’enciclica o i discorsi di colonia?) però poi di fatto in quello che dice alla “televisione” sembra un altra persona. In ogni caso, sia dal post che dal commento vedo una cosa che mi fa dispiacere: a quelli che come te ne sono distanti, e la conoscono solo tramite i giornali, la chiesa appare come un qualcosa di decisamente poco invitante, e sembra che le uniche cose per cui vale la pena discutere sono i gay, l’eutanasia e le scuole private… quando invece ci si entra dentro e la si conosce di persona, si vede tutt’altro… e questo è colpa si dei mezzi di comunicazione che dicono solo quello che fa comodo, ma anche e soprattutto della chiesa stessa che se volesse potrebbe far passare quello che vuole dai media… per esempio: dopo le elezioni, i vescovi lombardi hanno steso un documento dove dicevano con chiarezza che la chiesa non parteggia per nessun partito politico, e che non è suo compito intervenire con forza nello stato. Perchè questa cosa non l’ha saputa nessuno se non gli addetti ai lavori o chi si è informato di proposito? L’hanno detto i vescovi lombardi, non un prete di periferia! purtroppo gli interessi secondari ci sono anche li, e non potrebbe essere altrimenti visto che si tratta di uomini… la chiesa è come una medaglia con due facce: per non perdere la parte più bella e più importante, si può anche fare la fatica di sopportare quella che è meno bella, dove sopportare non significa però subire.

  4. ah, dimenticavo una cosa sul libero arbitrio: è proprio la libertà data ad ogni uomo che permette ad alcuni di sopraffare gli altri… la libertà può essere usate bene e male, sta a noi decidere cosa farne.

  5. Vado per punti:
    1 – [dal Garzanti] pregare: 1. chiedere umilmente con parole o con atti 2. invitare cortesemente qualcuno a fare qualcosa 3. rivolgere la mente o la parola a Dio per adorarlo, ringraziarlo, chiedere perdono, invocare grazie o anche alla madonna e ai santi perchè intercedano presso di lui.
    Non ritenendo di aver compiuto nessuna di queste tre cose, non ho pregato indi questa non è una preghiera. Quello che dice Gesù in merito mi interessa poco perchè la lingua che parlo è quella italiana e non mi pare gesù abbia a che vedere con la lingua italiana. Il tuo problema, robi, nel porti nei confronti di chi non la pensa come te è stigmatizzabile attraverso questa cosa. Sei convinto che ciò che sia vero per te lo sia per tutti. Io non discuto il tuo concetto di preghiera. E’ anche affascinante, ma non puoi pensare che tutti intendano preghiera come la intendi tu perchè non è quello il suo reale significato nella nostra madre lingua. Questo vale anche per il concetto di natura e per tutto il resto, ma andiamo con ordine.
    2 – La poligamia è un esempio. A parte che poligamia potrebbe anche voler dire una donna e tanti uomini e finchè ogni elemento dell’insieme è consenziente non vedo cosa ci possa essere di male o di deplorevole, tuttavia non sta qui il punto. Tu la vedi come una conquista, probabilmente lo è anche stata, ma il punto è che magari qualcuno la vede come un’imposizione. Qualcuno potrebbe sentirsi oppresso dal fatto di non potersi sposare con due donne che ama e che vorrebbero sposarlo consce della presenza dell’altra. Queste tre persone magari lavorano ed hanno una vita normale, ma sono frustrate da una morale a loro estranea che le vincola a rapporti che non li rendono felici. Ti pare corretto? A me no. Ti ribadisco che questo è un esempio. Il papa, quindi la chiesa e quindi il Dio che rappresenta stanno dicendo da mesi che l’unica unione accettabile è quella tra uomo e donna nel vincolo sacro del matrimonio. La posizione è legittima, non discuto quello, discuto quando viene definita questa unione come l’unica NATURALE. Non è così per nessuno che sappia cosa sia l’ordine naturale delle cose. A questo punto mi collego a quello che invece intendi tu come natura (che come per preghiera dista anni luce dal suo significato nella nostra lingua) e passo al punto 3.
    3 – Anche a volerti venire incontro e prendere dell’evoluzione del pensiero umano solo ciò che è buono, ti pare possibile che 55 miliardi di persone abbiano lo stesso concetto di ciò che è buono? No. Quello che per te è buono magari lo è anche per me, ma non è giusto imporlo ad altri perchè non vorresti mai lo imponessero a te. Il giorno in cui in parlamento si facesse una legge volta ad impedire le unioni cattoliche come la prenderesti? Tuttavia potrebbe essere che per chi è al governo in quel momento credere in dio sia “innaturale”, dando come fai tu a questa parola un senso improprio. Non fare agli altri quello che non vuoi venga fatto a te stesso ti dice nulla?
    4- Non ti azzardare nemmeno a pensare che il papa NON impone nulla. In settimana ha posto il veto ai parlamentari cattolici per il voto sui DICO. Porre il veto vuol dire costringere. Questo papa è un dittatore morale e, per coerenza, dovrebbe essere soggetto allo stesso trattamento riservato agli altri dittatori in circolazione. Non fa che compiere ingerenze, in continuazione. Tu dici che probabilmente dice anche altre cose bellissime inerenti alla fede e a gesù. Io questo non lo so, ma ti credo perchè ne sai sicuramente più di me. Tuttavia a me di gesù frega meno di zero mentre delle ingerenze mi interessa. Forse è anche per questo che i media passano solo questi messaggi, perchè il telegiornale non deve parlare di gesù, ma del nostro paese e di conseguenza il papa ci rientra solo quando si fa i cazzi nostri. Ultimamente tutti gli stramaledetti giorni.
    5 – Costruirsi un’altra barca non vuol per forza dire fondar una nuova chiesa. Ognuno si gestisce il proprio rapporto con Dio come meglio crede, proprio in virtù del tanto sbandierato e costantemente infranto libero arbitrio. Se non ti senti in grado di farlo da solo puoi seguire qualcuno che secondo te è più in gamba nel farlo, ma questo qualcuno te lo devi poter scegliere e non ti deve venire imposto.
    6 – I vescovi lombardi hanno perso una buona occasione per stare zitti. In italia ci sono tot partiti di stampo cattolico dichiarato. Perchè il papa non esce dal balcone e dice che, in realtà, la chiesa non appoggia nessuno di questi? Perchè sotto elezioni nella maggior parte delle chiese viene fatta campagna elettorale pro questo o quell’altro (sinistra o destra non c’entra)? Perchè quella troia di Ruini non la smette di fare politica? A parole sono tutti bravi, mi interessano i fatti e al momento i fatti dicono che la chiesa appoggia determinati partiti politici e che a sua volta costituisce un movimento politico intransigente e liberticida. Cambierà? lo speriamo tutti, ma non è facendo editti ipocriti che si va in questa direzione.
    7 – Robi non dire che la chiesa appare poco invitante. Magari lo fosse…

  6. ci ho messo un po’ a trovare il tempo per rispondere e intanto mi sono documentato. Parto dal fondo e spero di rispondere più o meno a tutto.
    7- che la cbiesa sia poco invitante è un dato di fatto, se dovessi basarmi solo su quello che si vede da fuori ne avrei un parere completamente diverso…
    4/6- su qui fai un po’ di confusione, vedo se riesco a spiegare cos’è successo: il papa è da un sacco di tempo che dice che secondo lui una legge sui dico è sbagliata, ma non è mai andato oltre. e finchè fa così secondo me fa bene: dice il suo parere ma non da ordini. il veto di cui parli l’ha messo ruini che è un’altra persona. Prima ha fatto un editoriale su avvenire dicendo quel “non possum” (usando in modo improprio una citazione storica) e poi ha promesso/minacciato che ci sarà un documento ufficiale a cui i cattolici dovranno sottostare. Quello che ha fatto è una cosa grave, lui non è autorizzato a dire queste cose e di fatto le sue minacce non hanno valore. Un parlamentare può tranquillamente disubbidire alle imposizioni di ruini senza nessuna conseguenza. un’altra prova di questo è che proprio sabato scorso (dopo gli interventi di ruini), tettamanzi ha fatto un intervento su dico e famiglia dicendo proprio una cosa diversa, la notizia è stata riportata anche da repubblica. Un po’ come tempo fa quando ruini diceva una cosa su welby e martini diceva il contrario. Ruini ha sbagliato e può darsi che per questo venga rimproverato, ma di sicuro non si vedranno smentite pubbliche da parte del papa. primpo perchè il papa non entra nelle beghe interne delle varie “cei” nazionali, secondo perchè non è il papa che si occupa di rimproveri, c’è un ufficio apposta per questo, e non lo fa in modo pubblico. Quando la notizia di un rimprovero arriva sui giornali (tipo milingo per intenderci) è perchè il caso è davvero ecclatante e la stampa si è intromessa. pensa a che conseguenze avrebbe un rimprovero pubblico a ruini per il suo intervento: non passerebbe il significato giusto (cioè le ingerenze sono sbagliate) ma che la chiesa ha cambiato idea sui valori familiari, creando confusione. Sui vescovi lombardi: nonè che hanno detto che nelle chiese non si fa mai propaganda, semplicementa hanno voluto ricordare che è sbagliato farlo… non vedo perchè avrebbero dovuto stare zitti!
    3- quello che dici è vero, non è giusto imporre dei comportamenti a chi non li ritiene giusti, però nonè una cosa semplice da definire. una società dove non ci sono limitazioni è anarchia, e l’anarchia non funziona… ognuno ha la sua visione di cosa è giusto, però secondo me esiste il “giusto a priori”, cioè qualcosa che è buono per tutti gli uomini. La strada allora non è quella di dire “ognuno faccia ciò che vuole”, ma cercare una morale condivisa. Ovviamente questo non deve essere stabilito solo da un ente o da una persona. Dirai che è un po’ troppo utopico e sono d’accordo con te. però un punto di partenza poterebbe essere l’interrogarsi su cosa fa bene senza pregiudizi di parte. il criterio generale potrebbe essere (come dici anche tu) quello di non intaccare diritti e libertà altrui, sarebbe un gran passo avanti. però deve valere per tutto, e spesso quato principio diventa scomodo (vedi aborto).

    un ultima cosa sull’informazione: io non voglio che i telegiornali parlino di gesù… a volte lo fanno e la cosa mi fa ridere perchè non è quello il luogo! Però vorrei che se sucede una cosa che parte dalla chiesa ma riguarda di fatto una città, una regione o uno stato, i telegiornali ne diano il giusto risalto. A Milano l’anno scorso c’erano 40.000 giovani di diverse nazionalità (anche non in buoni rapporti) e confessioni che si sono trovate insieme in amicizia per costruire un po’ di pace. Ed è servito molto a chi l’ha vissuto per limare i contrasti che ci possono essere tra un popolo e un altro. però pochissimi giornali ne hanno parlato. Questo non riguardava la vita di Milano e della lombradia in quei giorni? Perchè si sente sempre parlare dei danni che fanno ruini e soci, ma solo alcuni giornali parlano di cosa faceva fr.roger, di enzo bianchi e di altre figure importanti che hanno anche a che fare con la vita del paese e che sono diametralmente opposti ai loro colleghi “famosi”? Come dicevo all’inizio, se avessi i tuoi stessi canali di informazione e mi limitassi a quelli, non potrei avere una visione reale di cos’è la chiesa, del perchè c’è e di cosa c’è che non va. La chiesa è fatta di tante persone diverse, con ruoli diversi e che dicono cose diverse, bisogna sentirle tutte o almeno il più possibile per poter essere obbiettivi, altrimenti si sottostà a quello che alcuni vogliono farci credere…. Questo io lo vivo come un imposizione.

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