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Giugno 2012

Commenti a tiepido sulla preview del Rock in IdRho

Qui di seguito, la lista di quelli che sarebbero potuti essere i miei live tweet dal concerto di ieri se solo avessi uno smartphone e se non fossimo in realtà sulla pagina di una roba vintage come può essere un blog nel 2012*.

– Rock in IdRho è un nome osceno di suo, diventa surreale se definisce un evento al Carroponte di Sesto. #RockinCarroponte
– Io il mercoledì lavoro, anche per poter cacciare 35 euro per un concerto. Farlo iniziare alle 18.30 è da stronzi. #RockinCarroponte
– 18:45 Lavorando in zona mi fermo a prendere i biglietti. Affluenza scarsa, #LaDispute non male. Vado a mangiare. #RockinCarroponte
– 20:30 Riparto da casa, conscio di essermi perso #HotWaterMusic e #BillyTalent. Spero di perdere anche #TheHives. #RockinCarroponte
– 21:00 Parcheggio nel multisala di fronte al Carroponte. Spero non chiuda, altrimenti ce l’ho nel culo. #RockinCarroponte
– 21:10 Entrando mi offrono un #Jack&Cola di quelli preconfezionati. Lo bevo. E’ una merda. #RockinCarroponte
– 21:12 Realizzo che #TheHives sono SOLO a metà set e la cosa mi dilania. #RockinCarroponte
– 21:16 #TheHives visti tre volte, mai soddisfatto. Sta sera la peggio di tutte. Impresentabili. #RockinCarroponte
– 21:18 Piuttosto che i #TheHives mi guardo il soundcheck dei #Lagwagon. #RockinCarroponte
– 21:27 I #TheHives finiscono con la gag di far sedere tutti in terra. Non mi siedo. Vengo insultato. #RockinCarroponte
– 21:28 Mentre vado verso il secondo palco faccio un analisi della gente presente. #RockinCarroponte
– 21:29 C’è figa. #RockinCarroponte
– 21:30 Si beh, c’è anche, in minima parte, figa. Però ci son più disperate in ballerine. #RockinCarroponte
– 21:32 I #Lagwagon attaccano con “Kids don’t like to share”. #BOMBA. #RockinCarroponte
– 21:33 Che suoni di merda. Una chitarra è muta, l’altra bassa. #Lagwagon #RockinCarroponte
– 21:35 Violins. #Lagwagon #RockinCarroponte
– 21:40 Non capisco chi sta suonando la batteria. #Lagwagon #RockinCarroponte
– 21:41 Island of shame. Shame è la parola più ricorrente dei testi dei #Lagwagon. #RockinCarroponte
– 21:44 I suoni non tendono a migliroare #Lagwagon #RockinCarroponte
– 21:47 After you, my friend. #Lagwagon #RockinCarroponte
– 21:55 Oh cazzo, il batterista è Dave, ma ha i capelli. #ODDIO #Lagwagon #RockinCarroponte
– 22:03 Comunque @joeycape sul palco da sempre il milleXcento. #Lagwagon #RockinCarroponte
– 22:10 Weak, Sleep, Mr. Coffee, Coffee&Cigarettes, Sick, Razor Burn. Che setlist! #Lagwagon #RockinCarroponte
– 22:28 Alien8, Making friends, May16. Nessun pezzo post 1998. Scaletta totale. #Lagwagon #RockinCarroponte
– 22:33 Gli #Offspring si fanno aspettare e qui se va bene vien giù un diluvio. #RockinCarroponte
– 22:35 In rete si dice suonino tutto Ignition. Grande attesa. #RockinCarroponte
– 22:38 Eccoli. Attaccano con un pezzo che boh. #Offspring #RockinCarroponte
– 22:42 All I want secondo pezzo. Sembrano moscetti. #Offspring #RockinCarroponte
– 22:50 Subito Come out and Play. @massimocamoni parte e va in mezzo.#Offspring #RockinCarroponte
– 22:58 Solo singoli, fino ad ora. Temo che di sentire tutti Ignition non se ne parli. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:03 Cambi di chitarra e basso dopo ogni pezzo. Neanche gli U2. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:07 Mazza se son molli. #Invecchiaremale #Offspring #RockinCarroponte
– 23:11 Ma che cazzo stan suonando? #Offspring #RockinCarroponte
– 23:13 Walla walla? WALLA WALLA? #Andateveneaffanculo #Offspring #RockinCarroponte
– 23:14 Sette pezzi da Americana sono una presa per il culo. Passi i singoli, ma gli altri vuol dire essere stronzi. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:18 E ste pasue di silenzio e buio tra un pezzo e l’altro? Cadono i coglioni. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:22 Altri singoli, chitarre acustiche, voglia di vomitare. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:25 Se ne vanno. Mi illudo che suonino tutto Ignition nell’encore. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:30 Rientrano con un pezzo che boh. Vorrei picchiarli. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:38 Chiudono con Self Esteem, avessero saltato pure quella davo fuoco al bus. #Offspring #RockinCarroponte
– 23:42 Me ne vado a casa, sconsolato. #RockinCarroponte
– 23:43 Rimugino. Pezzi da Ignition: zero. #Offspring #RockinCarroponte

*Questo doveva essere il titolo del post, ma era effettivamente un po lungo, anche senza il “Qui di seguito” iniziale.

La mia lista dei dieci pezzi degli anni zero

Ciao, sono quello che da due settimane non aggiorna il blog e che diverse settimane fa prometteva l’impegno a creare qualche post monografico sui generi musicali più importanti all’interno della sua vita, post che ovviamente non hanno mai preso forma. Ciao, sono Manq e sono un cazzaro.
Prima che ricominci a dire che quella cosa delle monografie/compilation è in potenza una roba che mi piacerebbe fare tantissimo e che presto terrò fede alle mie promesse, vi svelo che ancora una volta a riportarmi a scrivere su queste pagine ci pensa Bastonate, che sfodera il secondo round delle liste dei dieci pezzi simbolo dei decenni che contano sul serio.
Prima di iniziare voglio dire che, dopo attenta analisi, la lista dei miei dieci pezzi degli anni ’90 io la cambierei per almeno 3/10. Dirvi cosa sostituirei con chi, oggi, non ha senso e forse viola anche le regole del gioco. Però è indice del fatto che, probabilmente, anche la lista che segue potrebbe non essere la migliore possibile.
Altre premesse necessarie (che allungano il brodo e creano odio verso il sottoscritto, ma tanto chi vuol sapere i pezzi tutto il preambolo nemmeno lo legge, quindi mi prendo lo spazio che voglio): 1) negli anni zero ho ascoltato soprattutto roba anni 90′. Roba che però non può finire nella lista degli anni ’90 perchè a quei tempi non la conoscevo. Di conseguenza, lista un po’ falsata per chi come me tende a non essere sul pezzo. 2) Ci sarà tanta merda dentro, temo, perchè negli anni zero ho iniziato ad apprezzare tanta robaccia. 3) Scopro che associare ricordi ai pezzi è vietato dalle regole, quindi questa classifica avrà un sapore e colore diverso dalla precedente in quasi tutti i suoi episodi. 4) Anni zero è un nome fighissimo.
Vabbè, andiamo a cominciare, in rigoroso ordine sparso:

The Ataris – Fast times at dropout high
Io gli Ataris ho iniziato ad ascoltarli nel 2000 e sono stati una mia band di riferimento totale almeno fino al 2005. Il disco, che resta oggi uno dei miei dischi preferiti di sempre, è quello uscito nel ’99. Siccome però non posso infilarci un pezzo di quel disco lì, in questa classifica, ci infilo uno dei due capolavori assoluti che hanno inciso nel disco dopo, così siam tutti felici e non sgarriamo di una virgola. Questo pezzo, per quanto mi riguarda, è una roba esageratissima. 2001.

Poison the well – Lazzaro
Negli anni zero io ho iniziato ad ascoltare la gente che grida. Prima del 2004/2005 grossomodo tutto ciò che aveva delle urla dentro mi faceva cagare pesantemente. Poi, di botto, l’amore. I Poison the well rappresentano bene quella band che negli anni novanta non solo non avrei mai ascoltato, ma avrei anche criticato pesantemente. Scelgo questo pezzo, che vince il ballottaggio con “Meeting again for the first time” del disco successivo, ma anche qui avrei dovuto mettere una cosa uscita negli anni ’90, ovvero “Nerdy”. 2002.

Brand New – The Quiet Things That No One Ever Knows
Presente quando esce un disco che lo ascolti e dici: “Oddio.” e poi lo riascolti per bene un bel po’ di volte perchè hai il dubbio che sia la roba più grossa ti sia mai capitato di sentire, però è anche a suo modo molto distante dai tuoi gusti e quindi non sei sicuro ti piaccia davvero? Quei dischi che ci metti tanto a metabolizzare e intanto vai al concerto della suddetta band ed è uno dei migliori concerti della tua vita e così ti metti l’anima in pace e riconosci il capolavoro che hai di fronte? Ecco, quel disco è “The Devil and God Are Raging Inside Me” e arriva tre anni dopo questo pezzo qui. Questo pezzo qui sta in “Deja Entandu” e quando l’ho sentito la prima volta ho detto: “Capolavoro.”. Risentito oggi, il pensiero è sempre lo stesso (cit.). 2003.

GAMBEdiBURRO – 32″
Qui baro un po’. Intendiamoci, il pezzo è perfettamente in tema, ma questa vuole essere una celebrazione delle GAMBEdiBURRO più che altro per un altro dei concerti più fighi a mia memoria, il 30 Aprile del 2007, fatto essenzialmente di canzoni degli anni ’90. L’intersezione dei tre insiemi “Canzoni anni zero”, “Canzoni suonate in quella data” e “Canzoni reperibili su youtube” vuole che io selezioni questa, che comunque è una delle mie preferite del disco. 2000.

Biffy Clyro – Bubble
Uno dei miei ultimi amori musicali, nel senso che attualmente sono uno dei miei gruppi preferiti. Ci sono arrivato nei tardi anni zero, grazie a “Puzzle”, ma avrei potuto mettere un pezzo del primo disco, che comunque è del 2002. Invece pesco questo pezzo clamoroso da “Only revolutions” perchè una volta che posso stare sulla roba più recente, non vedo perchè andare indietro nel tempo. Se non vi piace questo pezzo avete qualcosa di grave che non va. 2009.

Finch – Without you here
Qui ci sono un bel tot di ragioni da snocciolare. In primis, gli anni zero son stati gli anni del new-emocore/post-HC/whatever quanto i ’90 son stati quelli del So-Cal punk. In secondo luogo per vedere i Finch dal vivo son dovuto andare a Londra e l’esperienza è stata figa un bel po’. In terzo luogo i Finch di “What it is to burn” sono, in sostanza, I Deftons se i Deftones fossero una band figa. Il disco è pieno zeppo di pezzi giganti. Il disco dopo, in cui i Finch sono gli Incubus se gli Incubus fossero una band figa, pure. Io pesco dal primo, ma senza andare a tirar fuori un singolone, forse perchè col senno dell’adesso è la canzone più figa del disco. 2003.

Britney Spears – If U Seek Amy
Finiti gli anni delle boyband, iniziano gli anni delle passerone. La Britney non è mai stata nè la più figa, nè la più brava, nè quella coi singoli migliori. Però è sempre stata la mia preferita. Metto questo pezzo, perchè a mio avviso è il suo punto più alto, musicalmente parlando, ed arriva dopo il grande successo, il tonfo, i matrimoni falliti, i bambini allevati a cazzo, le storie di alcol e droga, i capelli a zero, i baci lesbo, i chili presi, il presunto sex tape (che pagherei oro) e le ombre del successo che fu e che non tornerà mai. Tutte cose decisamente anni zero. Io poi avevo pure una sua maglietta che mettevo per andare ai concerti “pesi”. 2009.

Coldplay – Fix you
Sparatemi, ma i Coldplay sono la band degli anni zero, se gli anni zero devono avere una band “simbolo”. Primi due album indiscutibili, pesco dal terzo perchè il pezzo in questione è pazzesco, anche se già si iniziava a sentire aria di chi sta andando in vacca. Avrei potuto mettere “Yellow” o “The scientist”, cambiava poco in sostanza. 2005.

Moving Mountains – Ode We Will Bury Ourselves
Sarà che l’ho riascoltato ultimamente, sarà che ne ho scritto ultimamente, ma “Pneuma” ce l’ho proprio in testa oggi come ce l’ho avto per mesi dopo la sua uscita. Uno dei rari casi in cui ho beccato una band sul pezzo, in uscita, e non dopo anni, fa si che io a casa abbia la versione del disco datata 2007, quella sorta di demo nella bustina di cartone. Altro esempio di come negli anni zero io abbia imparato ad apprezzare anche tante cose che prima non mi sarei mai azzardato a sentire. Robe dilatate, sopra i 3 minuti, con lunghi sprazi strumentali. 2007.

The Used – Buried Myself Alive
Ho detto che gli anni zero non stati gli anni della musica dimmerda. Qui esplicito il concetto. Primo disco dei The Used che, secondo me, è una bomba colossale nel suo essere tutto ciò che di male c’è in un certo ambito musicale. Scritto ed interpretato da una band che per percorso, evoluzione e idea di base è tutto ciò che di sbagliato ci può essere in un certo ambito musicale. Pesco il singolo perchè gli altri pezzi si trovano solo in versione live e dal vivo questi non son propriamente uno spettacolo che vale la pena guardare. Però lo ripeto, mica che non si capisse, questo disco è una bomba. 2002.

Eccoci qui quindi, alla fine di questa interminabile lista. Dove interminabile sta per il tempo che ho impiegato a stilarla. Come detto in anticipo, sarà molto probabilmente una lista incompleta, sbagliata e che tra qualche giorno sentirò il bisogno di correggere. Tuttavia non lo farò, quindi così è.
Chiudo giusto con l’unico leftover di giornata, che ovviamente non avrei mai potuto inserire nella lista, ma che mi sembra giusto nominare.

H’S’P – Carlo e Sara
Sono i MIEI anni zero, quelli di cui si parla? E allora vi ciucciate questo pezzo che abbiamo inciso per il matrimonio di Uazza, con annesso video, frutto di un operazione che dire DIY è ancora niente. Non siamo mai stati una band. Ci siamo divertiti ad andare in sala prove per un paio di anni, nei ’90, e poi ci siamo tornati per quattro mesi nel 2008. Fine. Zero dischi, zero demo. Abbiamo stampato delle magliette, che vendevamo a un deca il pezzo. Ne avevamo stampate 50, ma sono esaurite in due giorni (true story) e le abbiamo dovute ristampare. Questo pezzo va in classifica a simbolo di tutta una serie di cose che per me fanno molto anni zero. E poi perchè secondo me è figo. 2008.