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Poi cambio discorso, giuro

Ieri si sono concluse le primarie del centrosinistra.
Sappiamo chi ha vinto e sappiamo chi ha perso.
Avrei potuto mettere link diversi ai due “chi” della frase precedente, due rimandi a chi secondo me ha davvero vinto e chi ha davvero perso, ma dopo il bellissimo discorso condiviso in seguito al risultato, sarebbe stata una caduta di stile.
Non tutti però hanno la mia stessa idea di caduta di stile.
Oggi infatti, grazie alla segnalazione puntuale di @pacca8, mi sono imbattuto in un paio di scritti che credo valga la pena leggere.
Il primo l’ha postato Luigi Zingales via facebook e lo si può leggere qui.
Il secondo è di Oscar Giannetto Giannino e lo si può leggere qui.
Dalla sconfitta di Renzi sono passate, più o meno, 24 ore.
Ecco cosa penso in merito alla questione. Questi due pezzi, come tutti quelli che seguiranno nei prossimi giorni sostenendo la stessa cosa, mi fanno schifo. E lo dico partendo dal presupposto, spero fondato, per cui Renzi sia totalmente estraneo alla faccenda, perchè così non fosse “schifo” sarebbe davvero troppo poco. Ad ogni modo, ritengo sia bene argomentare.
Renzi ha condotto una bella battaglia nel tentativo di cambiare il PD e la sua politica, o quantomeno rivederne alcune basi. Ha perso, vero, ma ha convinto il 40% degli elettori di centrosinistra. Ok, in realtà ha convinto il 40% dei votanti alle primarie che è cosa diversa, ma il succo è che una quota importante degli elettori di centrosinistra si ritrova nel programma sostenuto dal sindaco di Firenze. In un partito DEMOCRATICO questa cosa deve avere un peso. Perchè ce l’abbia serve che chi ha combattuto per tirar fuori questa nuova anima del partito, continui a farlo dall’interno. Non è vero che il cambiamento non c’è stato. Non è stato immediato e radicale come avremmo voluto, ma il meccanismo è stato innescato e non deve fermarsi certo ora. Non si scappa.
Però devi tenere a mente che hai perso. Se perse le primarie lasci il partito che non ti ha capito per farne uno tuo, quando perderai le politiche cosa farai? Lascerai il paese per trovarne uno disposto ad ascoltarti? Non funziona così, non in democrazia.
Questa è solo una mossa per cavalcare il fenomeno, per strumentalizzare un voto. Ci vedo tanta caccia alla poltrona, piuttosto che reale volontà di portare avanti un programma. Perchè è inutile dire che “Fermare il declino” non ha una sola possibilità di governare, mentre il PD ce l’ha. Ed è vero che non sarà facile farsi ascoltare, ma meglio essere nella posizione di poterlo fare piuttosto che auto tagliarsi fuori a prescindere solo per non dover essere minoranza. Le scissioni sono l’emblema della vecchia politica. La corsa ad avere ognuno il suo simbolo così da avere ognuno il proprio posticino, per quanto inutile e privo di peso.
Ci si deve quantomeno provare.
Non pretendo una scelta di vita immutabile, ma voglio vedere almeno un tentativo di far funzionare un sistema che, aderendo alle primarie, avete accettato di costruire. Altrimenti è una pagliacciata.
Mi rendo conto che questo post è orrendo. Ci sto lavorando da ore e non ne viene fuori una versione che funzioni.
Ho anche meditato di piantare lì e cancellare tutto, ma poi ho deciso di no.
Spero almeno si capisca il mio punto sulla questione.
Che è di schifo, per chi non avesse colto.

17 commenti su “Poi cambio discorso, giuro”

  1. Manq, il tuo punto è chiaro e per certi versi condivisibile. Però capisci anche che, in questo momento, dare fiducia al pd di bersani è impresa un pò ardua. E allora perché non votare un programma più vicino alle proprie idee? Solo perché portate avanti da un movimento che varrà al max il 5%? Se avessero cercato una poltrona avrebbero fatto alleanza con italia futura… Hanno rinunciato per non imbarcarsi con casini! Certo, puoi leggerlo come un voto di protesta… Sempre meglio che astenersi o votare M5S. Il pd ha qualche mese di tempo per convincermi che le istanze di quel 40 per cento che ha votato renzi saranno rappresentate. Vediamo se ci riesce. In bocca al lupo, pigi.

  2. @manq: d’accordo al100% per una volta

    @Landi: ciao! :) capisco quel che vuoi dire, ma staccarsi dal PD solo perchè non hai vinto le primarie significa 1) che non hai capito cosa sono le primarie e 2) che che non sai perdere, che è una delle cose meno democratiche che esistano. Chi sostiene la necessità di creare un movimento renziano extra-PD ricade nello stereotipo del votante Renziano -Berlusconiano frustrato (so che è un’offesa per te, non volermene).
    Uno dei tweet più centrati che ho letto in questi giorni diceva che ammettendo la sconfitta senza bagarre, Renzi finalmente ha fatto qualcosa veramente di sinistra. Diamogliene atto e non sprechiamolo. A meno che non si cerchi qualcosa di non-sinistra dentro la sinistra, vedi sopra.

    Ze

  3. @Landi: perchè hanno accettato di fare le primarie insieme a Renzi? Perchè non staccarsi subito, se tanto questo PD è così irriformabile dall’interno? Te lo dico io, perchè avevano bisogno di un consenso popolare che altrimenti non avrebbero avuto modo di ottenere. Senza queste primarie, un ipotetico movimento renziano alle elezioni non lo avrebbe votato nessuno. Usare le primarie come vetrina per poi abbandonare la nave è oltremodo scorretto. O decidi a priori che il PD è irriformabile dall’interno e ti tiri fuori prima, oppure partecipi alle primarie e accetti la sfida di cambiare il partito. A quel punto però la sfida la combatti fino in fondo, portando avanti la voce di chi ti ha dato fiducia e crede nel programma per tutta questa esperienza elettorale, quindi prossime politiche e prossima legislatura indipendentemente dal risultato elettorale del 2013. A quel punto, fatto questo percorso, si fa un bilancio e si decide se ha senso restare insieme o se è meglio staccarsi. Però prima ci si deve provare, perchè è quello che chiedono le centinaia di migliaia di persone che hanno votato alle primarie.
    Usare le primarie per contarsi e poi abbandonare il tutto per creare la propria lista è davvero indice di poca serietà e di avere come obbiettivo unicamente una poltrona in parlamento che, oggi, a loro nel PD probabilmente non verrebbe data (anche forse perchè Renzi, dimostrando una certa coerenza con quanto predicato, non ne ha chieste).
    Io non credo che oggi Renzi stia bene nel PD, immagino sì che ci si trovi stretto e che per lui sarebbe più comodo uscirne. Sono però state dette delle cose, in queste settimane, e la scelta di non rimangiarsele va premiata e condivisa sia se fatta perchè davvero ci si crede, sia anche fosse semplicemente forzata dal non volersi contraddire. In questo Renzi pare si stia dimostrando all’altezza della fiducia di quel 40% che l’ha votato.
    I suoi collaboratori, invece, per nulla.
    Nel discorso post sconfitta si dice “La politica non sono gli Scilipoti”. E’ ora di dimostrarlo coi fatti.

  4. Manq, è esattamente quello che hanno fatto! Fermare il declino è nato qualche mese fa come movimento autonomo proprio perché convinto dell’impossibilità di riformare i partiti tradizionali dal loro interno. Non lo definirei un movimento di renziani… Solo zingales ha avuto rapporti pregressi con renzi, ma non ha nemmeno votato alle primarie perché non era disposto a sostenere ex post il vincitore “a scatola chiusa” (girava una sua lettera aperta al pd sul tema). Che ora si appellino ai renziani delusi non la vedo come una manovra scorretta. Io non mi sento moralmente obbligato a sostenere bersani solo perché ho partecipato alle primarie. Il discorso sulla lealtà e fedeltà al partito secondo me vale per renzi in quanto politico ma non può valere per i suoi elettori.

  5. Ribadisco comunque che VALUTERO’ se votare pd nella misura in cui bersani riuscirà a convincermi che ha a cuore gli elettori di renzi più di quanto abbia a cuore vendola o casini. E questo passa per il programma, non per un posto di ministro per renzi

  6. In realtà no. Quello che hanno fatto è lasciarsi una scappatoia, cercare il modo di vincere comunque a prescindere dal risultato. Questa è la vecchia politica.

  7. Ma “quello che hanno fatto”…chi?
    Fermare il declino è nato a metà agosto. Vorrei sapere chi, a metà agosto, prevedeva che Renzi avrebbe preso il 35% alle primarie del PD. I promotori non hanno mai fatto politica, sicuramente non hanno la tessera del pd e sicuramente non si sono mobilitati per la campagna di renzi. Certo, qualcuno di loro ha espresso apprezzamento per quello che ha fatto renzi. Qualcuno magari è andato a votarlo. E allora? Vorrei sapere chi sono questi “renziani”. Diamogli un nome e un cognome, e poi vedremo se saranno “riciclati” in Fermare il declino o meno. Ad oggi, i fatti sono questi. Tutto il resto sono pure supposizioni. Poi uno può avere mille motivi per NON votare Fermare il declino (i vestiti di Giannino sarebbero da soli un motivo più che valido) ma di nuovo, ripeto, confrontiamoci sui programmi, non sui tatticismi politici.

  8. Vuoi metterci i nomi? Ok, parliamo di Zingales. Parliamo di uno che ha preso parte attivamente al progetto Renzi e che, con ogni probabilità, se Renzi avesse vinto avrebbe avuto ruolo di rilievo se non nel PD futuro nell’ipotetico futuro governo. Non sono tatticismi, non sono supposizioni. Con Renzi incaricato a governare è legittimo pensare che gli uomini al suo fianco sarebbero stati quelli della Leopolda. O no?
    Quindi io creo una cosa politica che si chiama Fermare il Declino e la uso per appoggiare, neanche velatamente, la corsa alle primarie di un candidato del PD (magari a metà agosto non si poteva immaginare il 35%, ma che avrebbe corso era ovvio da ben prima. Io ci ho scritto sopra un post a Novembre 2011 e non sono particolarmente inserito o a conoscenza di segreti del PD). La prospettiva, oltretutto, è che il PD vinca alle politiche visto il niente cui si contrappone.
    Quindi io creo questa cosa e appoggio dall’esterno Renzi. Se Renzi vince le primarie io metto “Fermare il declino” in coalizione e in caso di successo mi becco qualche poltrona o magari addirittura un ministero.
    Se Renzi perde le primarie io mi faccio da parte, cerco di raschiare quanti più voti posso tra chi ha creduto in Renzi e non crede in Bersani, e mi creo una nicchia di voto che auspicabilmente possa portarmi in parlamento senza dovermi scontrare con le lotte intestine del PD in tema di assegnazione poltrone.
    Comunque vada, sarà un successo.
    Non vedere tutto questo è troppo oltre la mia soglia di sospensione dell’incredulità.
    Mi parli di tatticismi politici, bene è questo quello di cui si discute. Non c’è altro senso in questa operazione.
    Vuoi parlare di programmi? Ma davvero pensi che in tutto questo ci sia l’intenzione di portare avanti un programma di governo che si ritiene vincente? E come si pensa di farlo, rinunciando alla possibilità di vincere alle elezioni?
    Qui c’è solo individualismo, opportunismo e scarsa cultura politica intesa come battaglia programmatica. C’è tutto l’opposto di quel che Renzi ha cercato di costruire.

  9. Ripeto, ad oggi sono solo supposizioni. Che cosa sarebbe successo se Renzi avesse vinto, nessuno lo potrà mai sapere.
    E Fermare il declino non è solo Zingales. Comunque basta avere un po’ di pazienza e vedere cosa succede. Vedremo ad esempio chi saranno i candidati di Fermare il declino. Il fatto che i promotori siano tutti professionisti affermati, molti con lauti stipendi che nulla dipendono dal quadro politico italiano, a me rassicura. Io non credo che Zingales o Boldrin saranno in lista per le prossime elezioni. Chi vivrà vedrà. Magari anche Bersani mi stupirà, chi lo sa.

  10. Big no.
    La politica è un “gioco” in cui le mosse vanno valutate anche in base all’interpretazione che se ne da. Aspettare sempre e solo di vedere cosa succede non basta e cercare di capire cosa accadrebbe nei diversi scenari possibili è parte integrante della questione. Solo supposizioni non vuol dire un cazzo, in politica.
    E la parte del “E’ tutta gente che non ha bisogno di stare in politica” è talmente assurda che fatico quasi a rispondere. Il parlamento straripa di gente che non ha bisogno di starci, eppure c’è. Di certo questa non è un’indicazione di serietà.

  11. Mah, questo punto non mi è molto chiaro.
    Che differenza c’è fra “valutare in base all’interpretazione che se ne da” e “pregiudizio”? Scusa, ma qui non ti seguo molto.

    Non vogliamo facce nuove in parlamento? Non vogliamo un ricambio della classe dirigente? Non vogliamo gente che non campa di politica da quando è uscita dal liceo? FID offre questo, come parzialmente lo offriva Renzi, come lo offre Grillo. FID offre anche, a mio avviso, un programma coerente con ciò che serve all’Italia in questo momento, come lo offriva Renzi, come NON lo offre Grillo.

    Bersani non ho ancora capito bene cosa offre. Rinnovamento? Boh, vedremo. Programma? Boh, vedremo.

    Il mio punto è che da qui a marzo ci sono ancora tante carte da giocare, e la decisione finale su chi votare dipenderà, almeno per me, da quali carte verranno giocate, e da come lo verrà fatto. Non accetto il discorso che siccome ho votato alle primarie ora devo per forza sostenere Bersani. Certo, ho firmato un pezzo di carte in cui dichiaravo che l’avrei fatto. Pazienza, io e la mia coscienza proveremo a conviverci. Il mio voto è contendibile, da chiunque, perchè questo è un mio diritto costituzionale. E sarebbe stato cosi anche in caso di vittoria di Renzi.

  12. Stai spostando il piano della discussione.
    Io non ho mai detto che ora tu debba sostenere Bersani, ma se permetti la tua scelta personale è ben diversa dall’operazione messa in piedi da FID.
    Quello di FID è sciacallaggio. Ho usato Renzi e il PD come grimaldello per irrompere nella scena politica italiana (cosa che, altrimenti, non sarebbe stata possibile con queste proporzioni) e ora che ha ottenuto ciò che voleva cerca di mettersi in proprio.
    Io non voglio fare discorsi di riconoscenza, fedeltà o etica politica, ma qui siamo davvero al livello di Scilipoti. Niente di diverso.
    Il progetto Renzi, per l’ennesima volta, è “cambiare il PD”. Questo processo è iniziato col botto e va continuato, portando il programma dentro il partito forte dei numeri delle primarie quando questo sarà al governo. Io l’ho votato per quello, Renzi.
    Se pensi sia giusto muoversi come stanno facendo quelli di FID, con sempre il piede in più scarpe in modo da non restare fregati mai, abbiamo idee molto diverse riguardo quello che dovrebbe essere la buona politica.

  13. Bah, hanno scritto due articoli il giorno dopo le primarie. Io non vedo come possano “sciacallare” a livello mediatico… Se non arruoleranno renzi, resteranno un partitino. E a dirla tutta… Se la mente è zingales, forse è renzi che ha copiato il programma di Fid, non il contrario ;-)
    Per come stanno le cose adesso io non vedo sciacallaggio. La linea di Fid è finora stata coerente con quanto dichiarato. Massima intransigenza su alcuni punti chiave e conseguente mancato accordo con montezemolo e, a questo punto, anche col pd (che mai era stato paventato a dire il vero). Vedremo le mosse future. Non so se è tenere il piede in più scarpe, ma ripeto che il mio voto sarà funzione del programma e della probabilità concreta di realizzarlo. Sul primo aspetto per ora meglio fid, sul secondo meglio il pd…

  14. Non avevo ancora salutato manowar e ze! Ma perché finisce che l’unico postaccio in cui ci ritroviamo è sto schifo di blog? :-P :-D

  15. Insomma, per me la priorità è portare al governo un certo programma, non “cambiare il pd”. E per questo motivo ho votato renzi. Se il pd porta avanti un certo programma sono ben contento di votarlo, altrimenti vado da altre parti

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