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Un po’ di colore

Lo scopo di questo post è solo dire che ultimamente sono in fissa per questo dischetto qui. Gli sport sono un gruppetto francese e questo disco, che a quanto pare è uscito solo in vinile, raccoglie tredici pezzi che sembran fatti apposta per chiudere l’estate. Davvero. Ora, pur non capendo il motivo per cui alcune tracce siano state registrate drammaticamente peggio delle altre, vi dirò dieci motivi per cui secondo me dovreste ascoltarlo. Sarò breve e andrò per punti, perchè credo abbiate intuito da soli che ultimamente scrivere il blog non è propriamente la mia attività principale.
1) E’ un disco perfetto per la stagione che stiamo vivendo. Ascoltato ora vince tutto. Ascoltato in inverno resterà bello, ma un po’ fuori contesto.
2) I pezzi registrati come Dio comanda [SPOILER: la maggior parte] smantellano quel diktat assurdo per cui un certo tipo di suoni e un certo tipo di genere debbano sempre essere prodotti con una qualità oscena. A me il lo-fi fa cagare. E’ bello sentire questo tipo di pezzi senza avere l’impressione li abbiano registrati nel buco del culo di un troll.
3) A me sentendoli vengono in mente i Minnie’s che mi piacciono. Ovvero non quelli dell’ultimo disco.
4) Sarajevo, 1984 è un pezzo CLAMOROSO. E nel disco non è l’unico.
5) La copertina è figa.
6) Sono francesi e comunque suonano buona musica.
7) Lo sto ascoltando a nastro da diversi giorni.
8) E’ un disco breve, che non stanca e non si appesantisce troppo, lasciandoti la voglia di riascoltarlo.
9) Si può scaricare facendo il prezzo, che è sempre una bella cosa. Si può pure scrivere ZERO eh.
10) Ci sono dentro mille mila voci che è sempre un valore aggiunto. Va detto che alcune sono ai limiti dello stonato, ma ci sta.
Oh, io ve l’ho detto.

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