Vai al contenuto

Manq

Me vs. Joseph. Again.

Ennò, cazzo.
Così non va.
Sta sera il mio capo mi ha accennato questa cosa e appena sono giunto a casa, non ho potuto evitare di leggermi l’articolo.
Proverò per una volta ad evitare di fare il mio classico (ed ormai famigerato) discorso in cui annovero episodi come questo tra le prove dell’inesistenza o tutalpiù del totale menefreghismo di Dio.
Mi limito a fare qualche breve ragionamento terra terra.
Per quanto il nostro paese sia vergognoso io non credo si corra il rischio di vedere modificare le leggi in questione. Non è capitato con l’aborto e non sarebbe capitato nemmeno con la procreazione assistita se in tempi non sospetti si fosse legiferato in maniera intelligente. L’Italiano medio di certe cose non si interessa e se non viene adeguatamente strumentalizzato difficilmente si esprime in merito.
Essendo la classe politica ricolma unicamente di italiani medi il discorso vale anche e soprattutto per loro.
Questo però non risolve il problema perchè in Italia esiste l’obbiezione di coscienza.
E allora cosa accadrebbe se tra i rianimatori-anestesisti iniziasse a prendere piede l’usanza di rifiutarsi di dichiarare il decesso in caso di morte cerebrale?
Lo scenario che si dipinge ai miei occhi non è bellissimo, ma non lo descriverò perchè può essere che io sia il solito pessimista.
In testa al momento mi girano tutti i continui slanci di fondamentalismo etico di cui quotidianamente mi ritrovo spettatore.
I miei preferiti sono gli appartenenti al club: “Io ho la malattia di Welby e voglio vivere!”.
Premettendo che sono felice per loro, seriamente, perchè se mai dovesse capitarmi di trovarmi in quella situazione vorrei avere la loro forza d’animo, forse non è chiaro che l’idea non è quella di mandare in giro una squadra di killer ad ammazzare chiunque sia ridotto a un vegetale dalla malattia.
L’idea è semplicemente quella di lasciare la scelta a chi non vuole più continuare ad essere costretto a vivere, di smettere di farlo.
Il concetto tuttavia non passa.
A quanto pare Dio può lasciare il libero arbitrio all’uomo, ma l’uomo non riesce a fare altrettanto con se stesso.

Google Hit List [Agosto 2008]

Eccoci al classico appuntamento di fine mese.
Ultimamente non è che stia così tanto dietro al mio blog e la cosa si riflette inesorabilmente sulle chiavi di ricerca che mi trovo a commentare.
Ciò nonostante ce ne sono sempre di geniali, come la vincitrice di questo mese.
Bene, lascio subito spazio alla classifica perchè ho poco tempo, devo fare la doccia, indossare una tutina di piume e sventolare una sciarpa viola gigliata tra poco più di 15 minuti.
L’attesa per l’inizio di questo campionato è stata spasmodica e, nonotante la disarmante partita pomeridiana, l’interesse resta altissimo.
Ecco, magari quest’anno riuscirò a non stancarmi del campionato a fine Ottobre.
Magari.

1 – diventare emo con programma fotoritocco
2 – “morale senza fede”
3 – in montagna si pu’ restare incinta?
4 – scopare a taizè
5 – come obbligare qualcuno ad aiutarci
6 – mi serve una frase da scrivere sul cd ke ho fatto al mio ragazzo
7 – quest chi l’è propi un laurà de ciula
8 – uomo che ha partorito
9 – se sono sopravvissuto 3 anni qui senza aiuto alcuno lo devo solo a google!
10 – camicia polizia

Nota: aggiornata la sezione “musica”

Prossimamente

E c’è chi dice che non c’è mai niente da andare a vedere al cinema.
Per entrambe le pellicole, ovviamente, poltrona già prenotata.
Perchè?
Perchè il primo è tratto da un capolavoro assoluto della letteratura moderna, ovvero “Soffocare” e perchè il secondo a quanto pare ripropone quasi per intero il cast dell’ultimo vero cult movie della cinematografia.
Tra l’altro dare delle motivazioni per la visione di questi film mi pare oltremodo superfluo.

Voci di mercato

Non è brasiliano però che gol che fa...
Anche se temo sia ormai un ex calciatore.
Anche se al milan serviva un difensore.
Ho le lacrime agli occhi.
Torna il Flauto Magico.
Ed è di nuovo amore.
Oltretutto pensarlo in campo con Ronaldinho e Kaka a supporto tutto sto schifo non mi fa.
Mal che vada segnerà solo quattro gol in tutto l’anno.
Chissenefrega.
Tanto saranno tutti e quattro contro l’inter.

Facebook

Ho creato un account Facebook.
Non ho capito cosa possa esserci di utile, in realtà, tuttavia il fatto che io sia ancora sveglio alle quattro meno un quarto di notte indica che la questione mi ha preso.
Ci ho trovato un mare di gente che non vedo da anni.
Ma tanti anni.
E’ divertente, al momento lo uso come un incrocio tra “Carramba” e “Chi l’ha visto?”.
La SNAI mi quota 1,35 scoglionato entro pochi giorni.
Vedremo.
Ora forse è il caso che vada a dormire visto che domani tra poche ore avrei in programma di andare a Milano a fare due scatti della città deserta.
Se non piove.
E se non dormo.

Errata:
sono oramai le 5 del mattino e sono ancora on-line.
Facebook è una droga.
Ci sto trovando il mondo.
Tra l’altro, l’assurdo è che trovo gente tramite il profilo di persone con cui non pensavo avessero nulla a che fare. Il giro di parole incomprensibile è dovuto alla stanchezza.
Vado definitivamente a letto.

Questo post è essenzialmente per Bazzu

L’Italia è un paese strano.
I cittadini sentono il bisogno di maggiore sicurezza e la risposta viene data con l’esercito nelle strade.
Se i cittadini specificano che vorrebbero maggiore sicurezza sul lavoro, prima gli si dice che il problema è ingigantito e poi, se insistono, la si risolve mettendo i carabinieri nei cantieri.
Le forze dell’ordine sono ormai diventate la soluzione a qualunque problema.
Non si disperi quindi chi chiede al governo la sicurezza di riuscire a fare la spesa con i pochi euro del minimo salariale e l’inflazione salita al 4%, perchè se non dovesse bastare l’ottimismo consigliato dal premier, La Russa tra poco metterà i carabinieri alle casse dei supermercati.
Polizia, carabinieri, vigili urbani possibilmente armati fino ai denti ed esercito.
Ecco la risposta ai problemi dell’Italia.
Questo ed un ordinata e disciplinata educazione per le generazioni a venire, fornita ovviamente dalla sopracitata panachea in campi estivi “balilla flavour” proposti ancora una volta da quella fucina di idee che è il buon Ignazio (non me ne voglia Accento Svedese per essermi accanito sul suo stesso bersaglio, con tutte quelle che sta dicendo c’è spazio per chiunque si voglia accanire senza nemmeno necessità di sovrapporre le argomentazioni).
Ed in questo panorama di delirio collettivo potrei inserire molte altre citazioni illustri, gran parte per la verità snocciolate da Alemanno, ed andare avanti per ore a dire come questo paese sia ormai diventato invivibile.
Eh sì Riccardo, avevi ragione, forse sarebbe veramente il caso di cambiare aria.
Tuttavia mentre pensi che il tuo mondo stia diventando una palude infestata solo da rigurgiti del ventennio (e dai suoi fan telematici) e che presto ti ritroverai a vivere in uno stato di polizia, ecco che arriva Bazzu e ti apre gli occhi.
Non è vero che la gente vuole sicurezza.
Non è vero che i giovani vogliono sicurezza.
Non è vero che i giovani sono diventati incapaci di sognare, di credere in qualcosa e di mettersi in gioco completamente pur di raggiungere il loro obbiettivo.
I giovani sono pazzi, romantici e sognatori e tu me l’ha ricordato.
Stima piena ed incondizionata al tuo gesto, ragazzo, e te lo dico senza nessun tipo di ironia.
Giuro.
E sappi che ci sarò quando te ne pentirai.

Where is my mind?

Volevo scrivere di quel che mi passa in testa adesso, delle piccole paranoie idiote che mi sto tirando.
Come facevo spesso in passato, come ho sempre fatto da che ho questo diario.
Non ci riesco.
Sono inibito.
E mi fa schifo.
Temevo che avrei avuto prima o poi sto “problema”, poi mi ci sono trovato e ho creduto che invece non mi sarebbe affatto successo.
E invece avevo ragione.
Però la cura c’è, è facile ed è già stata sperimentata. Forse è stata abbandonata troppo in fretta sulla scia di un mood positivo che credevo mi sarebbe bastato.
In questo caso sbagliavo.
Basta.
Da adesso si riparte con la tolleranza zero, con l’intransigenza e con l’autocostrizione.
Fanculo.
Riparto da qui, da ora.
Rigorosamente a tempo di musica.

…These last few years I’ve been struggling
and I’m tired of keeping low profile
so now it’s time to show that I’m alive…

Google Hit List [Luglio 2008]

Il mese scorso tale maancheno mi ha fatto notare come io sia indicizzato benissimo su google per quanto riguarda la chiave “lepecoso”.
Grazie della segnalazione.
In realtà adesso è diventata una mia priorità tentare di occupare anche la prima posizione dell’elenco, tuttavia non so come fare. Forse dovrei scrivere il significato di lepecoso, o forse dovrei scrivere lepecoso molte e molte volte.
Forse potrei tradurre lepecoso in diverse lingue.
Cosa vuol dire lepecoso?
Potrei scrivere lepecoso: definizione.
Insomma, questo è tutto quello che mi è venuto in mente per cercare di ottenere il risultato voluto.
Ora però vorrei sapere perchè maancheno stava cercando in internet lepecoso.
Sono molto curioso in merito.
Parlando della classifica del mese invece, devo riconscere alle prime due posizioni una classe che da un po’ mancava a questo appuntamento. Oltretutto anche le restanti voci della classifica non sono malaccio e quindi torna in me un certo grado di soddisfazione.
Vorrei solo capire perchè un buon 30% delle mie chiavi di ricerca continui ad essere incentrato sul sesso orale.

1 – come si fa a restare incinta
2 – il calcio è uno sport inutile e sciocco
3 – jason mraz è omosessuale?
4 – righe regimental
5 – “tute da nuoto”
6 – accoppiare camicia e cravatta
7 – classifica delle pillole anticoncezionali
8 – cosa vedere a interlaken
9 – un due tre ciapa cal ghe
10 – salmakki

Nota: aggiornata la sezione “musica”

Due righe di quelle che una volta scrivevo spesso

Oggi scrivo in attesa che venga pronta la pasta.
Non la mangerò sta sera, perchè come ormai sanno anche i muri il carboidrato in the evening è molto poco cool, ma potrò gustarla per i prossimi 2/3 mezzogiorni.
Trattasi di amatriciana, aka soffritto di cipolle in un velo d’olio extravergine, pancetta dolce rosolata, peperoncino e salsa di pomodoro in tocchetti.
La passata non è mai stata una mia passione.
Odio i sughi liquidi che lasciano la pasta rosino scondito.
Ho appena assaggiato il prodotto: delizioso.
Per la cena tuttavia il menu propone bistecca alle ormai famigerate erbe provenzali e spinaci bolliti, da cucinare nonappena la pentola avrà finito con la pasta.
Mentre scrivo posso ammirare il mio nuovo soggiorno, giunto in casa già da Venerdì, ma solo da ieri in grado di esprimere appieno le sue potenzialità.
Sono soddisfatto.
I mobili sono belli, il rosso è un bel rosso ferrari e il tutto secondo me si amalgama bene con gli spazi del mio caldo e accogliente bilocale. Al momento ho la casa ridotta come un campo di battaglia a causa dei lavori di montaggio e dei lavori di ristrutturazione della facciata esterna, ma conto che quanto prima qualcuno verrà a prendersi un po’ di euri in cambio di una pulizia generale in grado di ridare alla mia casina il fascino che le appartiene.
Intanto, con i mobili ormai collocati al loro posto, è iniziato lo studio per l’arredamento delle pareti. Ad oggi l’unico “quadro” affisso nel mio soggiorno è l’edizione della Gazzetta dello Sport in cui Cannavaro alza al cielo la Coppa del Mondo.
E’ all’ingresso e credo vi resterà.
Ieri sera tuttavia ho realizzato altre due cornici, sempre destinate al soggiorno.
Della prima avevo già parlato e quindi mi limito a scriverequesto: detto, fatto.
La seconda invece racchiude la prima pagina dell’articolo che è uscito a mio nome e di cui ho già parlato.
Sì, sono megalomane.
Ora credo mi rimanga solo da trovare un modo di occupare la parete sopra il divano. Pensavo di farlo con delle foto, molte foto di luoghi, persone e cose che ho sempre piacere nel rivedere.
A questo scopo mi tornerebbero utili dei portafoto che vidi una volta all’Emporio 31.
Direi che tre o quattro potrebbero bastare.
Bene, vado a scolare gli spianci e ad impiattare la bistecca, visto che aspetto visite.
Stare in lab non è mai stato così difficile.

Pubblicazione

Era nell’aria da un po’, attendevo solo l’ufficialità della cosa.
Un po’ come il caso Ronaldinho.
Direi che mi posso concedere un po’ di autocelebrazione.