Opinioni personali
Ho provato a non dire nulla, a caldo, su quanto successo a Parigi venerdì notte. Bombardato in ogni direzione dai commenti più diversi, ho tentato in tutti i modi di tenermi il mio parere per me, convinto che se avessi parlato sarebbe stato solo per dire qualche banalità o per dare addosso a qualche idiota.
Di idiozie però ne ho lette davvero troppe e, pur continuando a pensare non abbia il minimo senso dare addosso direttamente a chi le ha scritte*, ritengo sia mio sacrosanto diritto usare questo spazio per fare qualche precisazione.
Segue la lista delle opinioni che reputo stronze. Se sentite vostro uno o più di questi concetti, sappiate che non godete della mia stima e se non ve lo dico direttamente é solo perché non ritengo ne valga la pena. Poi oh, ci sono miliardi di persone che senza la mia stima vivono comunque bene quindi penso possiate farvene una ragione.
1) Qualunque pensiero colleghi le stragi di Parigi a qual si voglia campagna xenofoba, é merda. Non c’è molto da dilungarsi in merito.
2) Associare gli atti terroristici alla religione islamica è una stronzata. Sarebbe come dire che i preti pedofili sono tali per colpa del cristianesimo. Non ha senso. Io non sono religioso, ma la religione non è il problema. Il problema è sempre l’uso che se ne fa. Il discorso è analogo a quello che qualcuno fa per le armi, ma il paragone non tiene perché lo scopo ultimo della religione non è arrecare danno al prossimo. Come in tutte le cose, il problema sono gli uomini. Quindi NO, non è sbagliato o deprecabile che chi crede preghi per Parigi e NO non è asserendo con supponenza che le religioni siano roba da scemi e/o fondamentalisti che si contribuisce alla questione.
Questa cosa non vi entra in testa. D’altra parte siete convinti che il tifo sia la causa della violenza negli stadi e non un pretesto.
3) È davvero necessario condividere una frase dal corano che condanna l’omicidio? Ma soprattutto: quella frase è davvero nel corano? Ne siete sicuri? E anche fosse, nel corano non ci sono anche frasi in contraddizione con quella? Io non lo so. So che nella Bibbia ci sono le stragi E il comandamento non uccidere. Lo so perché la bibbia almeno un po’ l’ho letta. Avete letto il corano? Chi cazzo siete per andare ad insegnare il corano ai mussulmani? E soprattutto, tornando al punto 2, davvero siete convinti che la base su cui fonda il terrorismo sia una scarsa conoscenza delle sacre scritture islamiche e che questa lacuna possa essere colmata dai vostri profili social?
4) “Adesso ti scandalizzi per Parigi, ma dov’eri quando a morire erano i vulcaniani (pregasi inserire nome di popolazione a piacere)?”
Questa è una roba che mi manda davvero il sangue in testa. In primis i media non mi sovraespongono alle continue stragi che capitano. Gente nel mondo ne muore in continuazione ed è ovvio che, per dispiacermi, devo saperlo.
Non basta però. Proprio perché succede di continuo devo non solo venirne a conoscenza, ma essere forzato a percepirla come una cosa più grave di altre. E questo è ancora legato all’azione dei media. Conosco molte più persone che siano andate in vacanza a Sharm almeno una volta di quante siano state ad un concerto alternative in un piccolo locale. Eppure l’aereo turistico russo fatto saltare dall’Isis in rientro dall’Egitto poche settimane fa non ha generato tutto questo moto di indignazione. Questo perché vivere le disgrazie come distanti è parte costituente della nostra natura. Se non veniamo forzati a fermarci e pensare, a sentirle vicine, non lo facciamo. Non riusciremmo ad andare avanti, altrimenti. Quindi ok, non discuto che parte del fenomeno “lutto di massa” si basi su omologazione, sovraesposizione mediatica e scarsa informazione, ma chi cazzo siete voi per pontificare?
La maggior parte delle persone che scrivono “Eh, ma dove eravate quando a morire erano i vulcaniani” io non me le ricordo a piangere per i vulcaniani. Quindi è solo voglia di rompere il cazzo, una cosa di cui in questo momento non c’è bisogno.
5) Sottolineare che il cordoglio social sia nel migliore dei casi inutile e nel peggiore moda non fa di voi persone piú autorevoli. E, se lo chiedeste a me, risponderei che il cordoglio social ormai ha lo stesso impatto di una mobilitazione di piazza. Che voglia dire molto oppure niente non conta, conta il fatto che meriti lo stesso livello di analisi e lo stesso metro di giudizio.
6) Basta dietrologie. Può anche esserci un ruolo di Istraele, degli Usa, del prossimo G20 e di chissà chi altri in quanto successo. Dirlo oggi non aggiunge nulla, soprattutto se lo si dice senza mezza prova o dettaglio al seguito. Se qualcuno ha le basi per dimostrare qualsiasi collusione ai teagici attentati farebbe bene a dirlo, altrimenti son solo ipotesi più o meno fantasiose.
7) EDIT del 16/11 alle ore 9:21. Le foto dei morti. Chi pubblica le foto dei morti è un verme.
8) Al punto uno ho detto che la strumentalizzazione di questi avvenimenti per legittimare propagande xenofobe di intolleranza é da stronzi. Lo ripeto.
Come detto, è probabile queste mie riflessioni non aggiungano nulla alla questione, ma sentivo di metterle nere su bianco. D’altro canto purtroppo quel che penso del terrorismo l’avevo già espresso a gennaio e non credo sia necessario ripetermi. Nulla è cambiato.
La discriminante ormai è solo la fortuna: sperare di non esserci quando capita.
Quando, non se.
* A me di solito “litigare” online diverte. Non trollo mai tanto per fare, ma certamente non manco occasione di commentare ciò che non condivido nella speranza ne nasca un dibattito acceso.
In questo caso non l’ho fatto perché non sarebbe stato divertente.