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La posta del cuore

E’ tempo di aggiornare il blog. Troppo è passato dall’ultimo mio scritto e, se ciò è accaduto, è per via di alcune questioni che proverò a spiegare nel vano tentativo di alleggerire il peso sulla mia coscienza. Innanzi tutto gran parte della colpa va ad Emofobia. Sono infatti stato risucchiato nel vortice dei suoi commenti ed ora ogni volta che ho qualche minuto libero do la precedenza a quel “blog”. Grazie alle due ragazze che hanno generato quella “comunity” ho trovato come dare libero sfogo alla mia passione per lo scontro verbale, la polemica e le provocazioni.
Mi sto molto divertendo.
Ok, ammetto che non sia propriamente ciò che si può definire un passatempo intelligente. Direi più che è una sorta di dipendenza la mia.
Sono drogato.
Mi preme riconoscere una certa correttezza nelle due autrici e in alcuni degli assidui frequentatori di quelle pagine visto che per il momento si sono dimostrati disponibili allo scambio di vedute senza cadere nella provocazione e quindi senza lasciarsi andare ad insulti. Se questo da un lato è indubbiamente positivo, dall’altro limita parecchio il mio divertimento, privato in questo modo degli attacchi a testa bassa di chi non ha l’intelligenza per capire che alla fine è tutto un gioco e che a nessuno viene in tasca nulla da tutto questo.
Oggi però anche la mia anima sadica è stata premiata grazie all’intervento di tal Vincent, che al colmo del priprio furore causato dal mio continuo dissentire, ha risposto qunto segue:

“Manq, il TUO discorso non sta in piedi, perchè chi ti ha mai chiesto di dire a qualcuno che è immaturo? Ti ha mai chiesto nessuno di andare in giro a scrivere che odi emofobia? Non vedi che così facendo sei quello che dice di farsi i cazzi suoi e poi va in giro a sputtanare? Sei veramente un ipocrita…e poi, dai, a 26 anni con un blog nero/rosa che usi come diario? vogliamo vedere chi è immaturo o almeno “CHI E’ UN UOMO?” Prima di andare in giro ad esprimere opinioni misere e picchiarci figure ancora più misere, pensa :

 A: da dove vieni;
B: quanti anni hai
C: ti sei mai chiesto se hai ancora gli “attributi” o ti sono caduti insieme al tuo buongusto?
D: da quanto non hai un amplesso con un essere umano femmina?

Io comincerei a rispondere, se ti interessa mi dai la tua email e ti mando un modulo dal titolo:
IO E LA MIA SESSUALITA’: M o F?
e ancora:
QUAL’E’ LA MIA ETA’ MENTALE?

Namaste

Vincent”

Inutile dire che la mia mail gliel’ho data di corsa. Quest’uomo è indubbiamente un genio. La parte che più mi ha entusiasmato è quella in cui mi chiede “vogliamo vedere chi è UN UOMO?”. Avevo seriamente paura mi volesse picchiare, ma poi ho ricordato che non mi conosce e quindi mi sono tranquillizato. Adesso però vivo con il tarlo di sapere quale sia la mia età mentale, oltre che nella vergogna causata dal fatto che mi piaccia l’accostamento nero/rosa.
Spero mi mandi presto i moduli.
Comunque sia visti gli incontri che si fanno da quelle parti non mi biasimo se continuo a perderci del tempo.
Magari qualche vero uomo inizia a commentare anche il mio blog.
Speriamo.
L’altra ragione per cui ho avuto poco tempo per aggiornare è che mi sono nuovamente tuffato nelle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” di R.R. Martin. Sono giunto al 4° volume, la Regina dei Draghi, dopo aver divorato letteralmente la seconda metà del terzo. E pensare che la prima metà mi aveva molto annoiato. Comunque sia ora sono presissimo dalle vicende dei vari casati e leggo con avidità pagine e pagine nell’attesa che qualcuno dei personaggi che odio venga ammazzato per mano di qualcuno di quelli che amo. Purtoppo pare che Martin abbia il gusto macabro di far andare le cose esattamente all’opposto, visto chi mi è morto “tra le mani” a poche pagine dall’inizio del nuovo capitolo.
Non saranno libri di chissà quale spessore, ma appassionano e questo è quanto chiedo alle mie letture. Per questo forse non mi sento adatto ad aNobii.
Ora, neanche a dirlo, torno a leggere un po’ prima di dormire.
Magari mentre lo faccio butto lì un ascolto al CD dei Biffy Clyro.
Magari però, non vorrei distrarmi.

Che bello quando qualcosa ti sorprende!

Sono stato al cinema a vedere Transformer. Non avrei nemmeno dovuto andarci perchè sta sera sarei dovuto andare dalla Bri a fornirle del sostegno morale, perchè sono uscito tardissimo da laboratorio e perchè non avevo la minima intenzione di spendere dei soldi per vedere quello che pensavo fosse una solenne idiozia.
Dopo averlo visto sono contento di esserci andato.
Mi sono divertito un sacco.
Ok, è una solenne idiozia, questo non posso certo negarlo, però è una di quelle idiozie che in sala Meagtheater rendono parecchio. La cosa bella poi è aver visto un film divertente come non mi capitava dal primo episodio dei Pirati dei Caraibi, visto anche quello per pura coincidenza.
Il protagonista è un genio assoluto, la protagonista è bellissima, la colonna sonora è per metà tratta dal nuovo degli Used e gli effetti speciali meritano assai.
Sono soddisfatto.
Vado a letto felice.
Oggi mi è anche capitato di fare visita al blog Emofobia e di lasciare un commento. Vediamo cosa ne esce, sono incuriosito dal fenomeno.
Cazzo, sono quasi le due.
Domattina ho lab meeting alle nove e prima di farlo devo riuscire a trasfettare.
Cazzo.

Notte fonda

Volevo scrivere un bel post prima di partire.
Lo giuro.
Eppure adesso che mi trovo di fronte al monitor costretto ad interloquire con le mie idee, sento queste mie intenzioni pretenziose sfuggire da me come scarafaggi alla luce. La causa di tutto questo credo stia nell’aver impiegato una buona mezz’ora ad aggiornare il template del blog. Nuovi link da aggiungere, vecchi ed inutilizzaati collegamenti da rimuovere, nuovo disco del mese da scegliere e presentare. Da quando “hosto” il blog su un server esterno a blogger.com le operazioni di restyling si sono tramutate in massacranti epopee e questo, in accoppiata alla mia perenne disattenzione, mi causa enormi problemi.
Prendiamo il caso odierno: avevo scelto come disco del mese “False Cathedrals” degli Elliott, fresco di acquisto e già consunto dalla vagonata di ascolti. Gli Elliott tuttavia pare non abbiano un sito internet di alcun tipo e siccome non amo fare le cose in maniera approssimativa, ho deciso di esautorarli e rimpiazzarli con i Dillinger Escape Plan. Quale passaggio logico mi abbia portato a sostituire un gruppo come gli Elliott con quella macchina assassina che sono i DEP non mi è tutt’ora chiaro, ma forse è meglio così.
Buttati quaranta minuti per questa faccenda sono passato all’aggiornamento dei link. Sono molto lieto di presentare a tutti il blog della mascotte ufficiale del laboratorio in cui lavoro: Capitan Falcon. Io non sto bene di testa, questo è assodato, tuttavia mi consola sapere che anche le persone con cui lavoro non siano proprio ciò che si suol dire normali. Oggi Paola ha deciso di creare questa mascotte che, sulla falsa riga del nano di Amelie, dovrà essere portata da ciascuno di noi in giro per il mondo. L’idea è molto carina, niente da dire, ed anche il pupazzo in se è riuscito bene, però a 26 anni suonati giocare a costruire amici immaginari non penso sia ascrivibile alla sfera delle così dette normalità.
Sistemate tutte queste cose ho dato il via all’aggiornamento del template.
Esattamente 40 millisecondi dopo aver premuto il pulsante “Ripubblica l’intero blog” mi sono reso conto di aver dimenticato di aggiungere il neonato blog di Aledoni alla mia lista di consigli.
Bestemmie come a piovere non hanno posto rimedio alla situazione, come ovvio che fosse.
Per questo motivo mi ritrovo ancora qui alle 3.11 di notte, a 49 minuti esatti dal suono della sveglia che mi ricorderà l’imminente partenza per il Regno Unito.
Mi si chiudono gli occhi.
Non ho tempo per dormire seriamente.
Devo pubblicare le googolate di Giugno.

Una valida alternativa alla TV

Se utilizzata come si deve, Internet è una grande risorsa. Questa sera ad esempio mi sono ritrovato a casa con nulla da fare. La giornata al lavoro è stata letteralmente massacrante e quindi i buoni propositi di studiare l’articolo da presentare Giovedì mattina ai colleghi sono svaniti nonappena messo piede fuori dal laboratorio. Trovare qualcosa di anche vagamente valido da guardare in TV è ormai impossibile e così, dopo aver ascoltato qualche bomba di calcio mercato e aver assistito al divertentissimo siparietto della telefonata di Berlusconi a Ballarò, sono rimasto privo di occupazione. Mi sono così affidato alla rete. Sabato sera scorso ho installato sul mio computer SopCast, un programma di TV streaming che mi ha permesso di guardare i secondi due quarti di Cavs-Pistons dopo che quel vecchio di Simo mi aveva allontanato dalla sua taverna causa sonno. Anche questa sera questo programma si è rivelato quantomai comodo. Spulciando tra i suoi canali infatti ne ho trovato uno che trasmetteva la versione originale di Grindhouse, il film di Rodriguez e Tarantino uscito ad Aprile. Questa versione comprendeva due film, “Planet Terror” di Rodriguez e “Death Proof” di Tarantino, con in più 4 fake trailer di altri improbabili film, la cui regia è stata curata dallo stesso Rodriguez, da Rob Zombie, da Edgar Wright e da Eli Roth. In sostanza la pellicola vuole rappresentare una tipica serata al Drive-In in cui vengono trasmessi B-Movie horror/splatter anni settanta e mi sbilancio subito dicendo che il progetto è riuscito in pieno. Il tutto infatti è realizzato con maestria e dovizia di particolari: c’è l’ effetto rovinato sulle pellicole, c’è lo stile di ripresa dell’epoca, c’è una colonna sonora fatta ad hoc e ci sono perfino chicche come le finte ombre della gente che passa davanti al proiettore e la pellicola che ad un certo punto si inceppa e prende fuoco.
Solo questo varrebbe la visione del film.
La pellicola si apre con il primo trailer: “Machete”, diretto da Rodriguez. E’ bastato questo perchè tutta l’opera si accattivasse le mie simpatie. Una stigmatizzazione perfetta degli action movie anni 70 che personalmente mi ha spaccato dalle risate. A seguire parte il primo lungometraggio: “Planet Terror”, dello stesso Rodriguez. L’opera vuole essere un manifesto del genere splatter e ci riesce al 100% (almeno dal mio profano punto di vista) combinando ondate di sangue palesemente finto a battute demenziali perfette per il contesto. Voto 10 a Rodirguez, quindi per entrambe le sue parti.
A questo punto, prima dell’inizio di “Death Proof”, passano gli altri tre fake trailer: “Werewolf women of the S.S.” di Rob Zombie, “Don’t” di Edgar Wrigh e “Thanksgiving” di Eli Roth.
Il primo ed il terzo sono assolutamente geniali.
Il film si conclude con il secondo lungometraggio, diretto questa volta da Quentin Tarantino. La visione in lingua originale non mi ha permesso di cogliere appieno quello che rende i film di questo regista geniali, ovvero i dialoghi, quindi non mancherò di ripropormelo in italiano quanto prima per poterlo valutare appieno. Posso però dire che Kurt Russell ha dato veramente una grande prova di se.
Dopo aver visto l’intera opera per come era stata pensata non credo sia stata una buona idea quella di spaccarla in due per l’uscita nelle sale. Da quanto ho capito, il film come l’ho visto io è stato un colossale flop ai botteghini americani e questo probabilmente ha protato al cambio di strategia. Il “Death Proof” che gira adesso nei cinema italiani è una versione extended di quello che ho visto io, ma perde i trailer che non credo verranno accorpati nemmeno a “Planet Terror”, quando e se uscirà. Anche li mettessero però, a mio avviso visti separatamente i due episodi perdono di significato, non riuscendo a trasmettere l’idea del tributo a quel certo cinema anni settanta cui tutto ruota attorno.
La speranza è che prima o poi possa uscire un DVD in italiano della versione originale.

Project: WC

A Maggio avevo ripreso un ritmo decisamente buono di pubblicazioni sul blog. La cosa mi faceva molto piacere e speravo di poter insistere su quella strada, eppure è già dieci giorni che non pubblico nulla, classifica delle googolate a parte. Il motivo principale di tutto questo è che sono stato molto impegnato nel fare diverse cose. Tutto ciò riguardo cui avrei voluto scrivere inoltre non mi sembrava fosse così importante da necessitare per forza di cose uno spazio su questo diario, si trattava di faccende del tutto marginali che sarebbero potute essere raccontate in poche righe.
In effetti, già che sono qui a scrivere, potrei anche elencarle prima di passare al tema centrale del discorso.
Lo faccio:
– Ho rivisto American Pie 1 e 2. Definitivi. Credo siano i due film più intelligenti mai girati sui giovani della mia generazione.
– Sulle ali dell’entusiasmo da primi stipendi sto continuando a comprare CD. Il criterio della scelta è di abbinare qualcosa di nuovo, qualcosa che mi ha appassionato recentemente, qualcosa che ho amato in passato e, possibilmente, qualche chicca. La chicca dell’ultimo ordine è “Short Music for Short People”.
– Sono andato in gita con i miei colleghi. E’ stata una bella Domenica, divertente e soddisfacente sia dal punto di vista paesaggistico che da quello enogastronomico. Senz’altro da riproporre.
– Per una volta che la Bri aveva acconsentito ad accompagnarmi al cinema, non abbiamo trovato uno spettacolo che fosse uno ad orari decenti. Se mi girano le scatole, a vedere “Zodiac” ci vado questo Mercoledì alle 19.00 uscito dal lavoro. Da solo.
– In rete ho trovato l’ennesimo filmato sull’11 Settembre. Come sempre, mi ha lasciato senza fiato.
– LeBron James è Dio.

Bene, ora che ho finito con l’elenco puntato è giunto il momento di parlare di ciò che sta occupando gran parte dei miei pensieri: casa mia.
Il meccanismo che mi vede proiettato alla vita da single (in senso mi auguro unicamente domiciliare) si è innescato ed inizia ad ingranare. Devo ammettere che sono molto eccitato e spaventato all’idea del cambio di domicilio. E’, credo, il mio più grande desiderio nonchè la mia massima aspirazione già da qualche anno e sapere di essere ad un passo dall’arrivarci è a suo modo angosciante. Sono felice, però.
Nell’analizzare la questione non riesco a non riflettere su come sia impossibile andare a vivere da solo per qualunque giovane i cui nonni non abbiano lasciato libero un appartamento, loro malgrado convocati da Mrs Death.
Anche senza affitto o mutuo infatti, l’impresa è tutt’altro che facile da approcciare nonappena si compie il primo passo verso l’arredamento. Personalmente ora mi trovo di fronte alla scelta del bagno e la sfida appare titanica.
Un esempio? Castorama, non certo l’emporio di Philippe Starck, mi ha chiesto uno stipendio per un box doccia.
Surreale.
Ciò nonostante sto comunque provando a progettare una roba decente. Per il momento l’unica certezza, se così si può dire, sono water e bidet, entrambi prodotti Ideal Standard. Avrei individuato anche la rubinetteria che fa per me, ma questa va ancora sottoposta alla prova prezzo. Mi piacerebbe avere un bagno dai mobili bianchi laccati, come le ceramiche, in contrasto con delle piastrelle per pavimento e 3/4 parete molto colorate. Al momento la mia idea è di metterle rosse, ma è giusto un’idea.
Voglio un lavabo da appoggio.
Sabato mattina ho un appuntamento con l’idraulico incaricato di fare i lavori. Insieme andremo dal suo fornitore di mobili da bagno per vedere cosa mi propone e, soprattutto, a che prezzo.
I media non fanno che ripetere che i ragazzi ormai sono mammoni e stanno in casa fino ai trent’anni.
Io ora so perchè e li capisco.

Finalmente è finito il week-end

Da Sabato mattina ad oggi sono stati tre giorni di lavoro durissimi al MEETING ON THE MOLECULAR MECHANISMS OF NEURODEGENERATION.
Non nego di averne tratto delle soddisfazioni, ma è la stanchezza a farla da padrona adesso. Domani forse potrò riflettere sul fatto che, a tre mesi dalla laurea, ho già partecipato a due congressi con due diversi poster, il secondo dei quali affisso come primo nome. Non fosse stato sufficiente il congresso a rendere ardua questa tre giorni, ci si sono messi anche gli imbianchini ed il lavoro che consegue al loro arrivo.
Sono veramente esausto. Ieri mi sono addormentato che il sole era ancora alto, oggi farò più o meno la stessa cosa.
Devo riposare, domani sera vado ospite all’anteprima nazionale del terzo capitolo de “I Pirati dei Caraibi” e non sarebbe buona cosa addormentarsi in sala.
Prima di andare a dormire butto lì un po’ delle mie frasi sconnesse.
In camera mia hanno iniziato a farsi vive le zanzare ed io ho iniziato la mia lotta impari nei loro confronti. Vinceranno anche quest’anno, ma non mi arrenderò certo senza combattere.
Il mio “Family Day” alternativo non ha avuto conseguenze: chimica batte sfiga tanto a zero. Evviva.
Valentino Rossi, con le dichiarazioni di ieri, mi ha ufficialmente rotto il cazzo.
E’ iniziato il giro ed ho scoperto che il mio beniamino è ancora in gara pronto ad alzarsi sui pedali. Vai Gibo!
Milano è una città bellissima. Andando in centro per tre giorni mi sono sentito un turista. E’ preoccupante pensare di non aver mai visitato come si deve questa città solo perchè è a pochi minuti da casa. E poi cazzo, il Duomo. Basta lui.
Questo giochino è una droga: Bibble Fight.
Ho nuovamente un bancomat.
Vado a dormire.
Ho sete, però.
Vado a farmi una birra.

Prisco Mazzi always rulez!

Mi è arrivata questa mail da pris_maz@poliziadistato.it:

Avviso
Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I rusultati dell’ultima verifica hanno rivelato che dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d’autore e sono stati scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e puo avere la responsabilita amministrativa.
Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.
Non si puo essere errore, abbiamo confrontato l’ora dell’entrata al sito nel registro del server e l’ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l’unico fatto, puo sottrarsi alla punizione se si impegna a non visitare piu i siti illegali e non trasgredire i diritti d’autore.
Per questo per favore conservate l’archivio (avviso_98361420.zip parola d’accesso: 1605) allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l’accordo che si trova dentro.
La vostra parola d’accesso personale per l’archivio: 1605
E obbligatorio.

Grazie per la collaborazione.”

Fenomenale.

Lezione di musica per alieni

Oggi in internet dilaga la diatriba dell’alieno.
Di cosa parlo? Ne più nè meno di una catena di S.Antonio il cui testo preferisco non citare, bensì riassumere.
In sostanza la richiesta è di spiegare ad un ipotetico alieno cosa sia il rock, utilizzando 25 tracce.
Ovviamente 25 tracce sono pochine, quindi il lavoro è stato difficile. Oltretutto essendo io la persona più indecisa del mondo, rileggendo la classifica porterei già milioni di correzioni. Preferisco quindi mettere quella che mi è uscita di getto, che alla fine è la più rock’n’roll visto che è la più spontanea.
Per come ho inteso io al cosa, queste 25 tracce devono essere riassuntive del rock, non dei miei gusti, quindi non è detto che mi piacciano tutte.
Tutto è nato da qui, indi grazie per l’idea.

01. Rock Around the Clock – Bill Haley and the Comets
02. The Beatles – Hey Jude
03. Nirvana – Lithium
04. The Get Up Kids – I’m a Loner Dottie, a Rebel…
05. Clash – I Fought the Law
06. The Hives – Walk Idiot, Walk
07. At the Drive-in – Napoleon Solo
08. Beck – Looser
09. Pink Floyd – I wish you were here
10. Vasco Rossi – Bollicine
11. Rolling Stones – Paint It, Black
12. Mötley Crue – Dr. Feelgood
13. Black Sabbath – Paranoid
14. Coldplay – Fix You
15. Metallica – Battery
16. Blur – M.O.R.
17. Guns’n’Roses – Paradise City
18. Blink 182 – What’s my age again?
19. The Cure – Boys don’t cry
20. Andrew W.K. – Party Hard
21. Minor Treat – Out of Step
22. Marylin Manson – The Dope Show
23. Ramones – Do you wanna dance?
24. Orchid – Destination blood
25. Stunned Guys – Bim Bum Bam

Rileggendo la lista, direi che il rock non è che mi piaccia poi molto…

Fotografia soprattutto, ma anche altro

Ieri sono andato a fare una gita fotografica insieme a Bazzu e Max. La scusa per la scampagnata l’ha data proprio il primo dei miei due soci, che ha deciso di acquistare una Canon 350D per provare a coltivare questa sua passione. Max è già da un po’ invece che possiede lo stesso strumento, tanto da avere addirittura due ottiche diverse. La pecora nera del gruppo in sostanza ero io, l’unico dotato di compatta.
Esticazzi.
La mia macchina infatti ha dato prova di se già in diverse occasioni e quindi ho pensato bene di poter aderire all’iniziativa senza alcun timore reverenziale. Il pomeriggio è stato molto divertente e, grazie a mio cugino Valerio, anche abbastanza profiquo. Fosse stato per noi infatti, il soggetto più interessante emerso sarebbe risultato essere una centrale dell’AEM che, con tutto il rispetto, non era certo bellissima. Valerio invece ci ha consigliato qualche meta più interessante, tra cui abbiamo scelto Trezzo e Crespi d’Adda. Approfitto anche per ringraziare i miei zii che ci hanno ospitati in casa nonostante l’improvvisata, offrendoci deliziosi stuzzichini e ottimo vino friulano.
Le foto che ho realizzato ieri le ho aggiunte all’album on-line di questo sito, qui.
A me piacciono.
Anche ai miei colleghi piacciono e siccome anche loro si dilettano in maniera del tutto amatoriale con la macchina fotografica, stiamo meditando di presentare qualche scatto ad un concorso indetto dalla Fnac. La voglia di competizione è grande in me un po’ in tutto quello che faccio, ma soprattutto non facendo il fotografo per vivere posso permettermi di sentirmi dire: “Lei è un incapace.” senza sentirmi un fallito.
Parlando della pagina dedicata alla fotografia di manq.it ho deciso di spostare il link alla suddetta più in alto nella sidebar, in attesa di trovare una sistemazione ancora migliore. così comunque dovrebbe risultare un po’ più visibile.
Aggiornare il template di questo sito è ormai impresa titanica. L’operazione richiede diversi minuti e spesso si conclude con un lavoro approssimativo e contenente diversi errori. Per questo ho deciso che il “disco del momento” diverrà “disco del mese”, così da permettermi di rinnovare l’ambiente ogni trenta giorni senza che la cosa disturbi il mio senso di coerenza.
Direi che è tutto.
No, non lo è.
Ho finalmente realizzato il test che misura quanto la gente mi conosce.
Dieci domande sono effettivamente troppo poche per valutare in maniera corretta, ma almeno il tutto risulta veloce e divertente.
Forse l’ho fatto un po’ troppo difficile.
Io, rifacendolo, ho ottenuto un punteggio di 98 su 100.
Enjoy!

Il dannato jet lag mi perseguita

Mi sono svegliato.
Non riesco più a dormire.
Tanto vale sfruttare questo momento per scrivere due righe.
Grazie all’aiuto di Max e di Beo, ho iniziato a lavorare alla sezione foto di questo sito. Ho creato la pagina delle foto di New York, per iniziare a familiarizzare col mezzo. E’ stata un’operazione lunga, ma tutto sommato decisamente semplice. Il problema più grosso è stato scremare le foto per non doverne “uploadare” troppe. Ho deciso che non ritoccherò le foto che pubblicherò in queste sezioni per due essenziali motivi: non ne sono capace e non amo le manipolazioni. A questo punto il difficile sarà creare una pagina in cui ci siano link a tutte le sezioni fotografiche che genererò. L’idea che ho in mente è tutt’ora ampiamente oltre le mie conoscenze informatiche, tuttavia fino a questa mattina lo era anche creare la pagina che ho linkato poc’anzi e quindi è poco logico non essere ottimisti.
Oggi ho ripreso a lavorare e devo ammettere che la vacanza, per quanto fisicamente stancante, ha non poco disteso la mia mente.
Ho ripreso con nuove energie, approcciando un esperimento che fino ad ora non mi è mai venuto. Non so se questa volta le cose andranno diversamente, non credo, però lo spirito è quello dei tempi migliori e questo è già un bel risultato.
Sono quasi alla fine de “Il grande inverno”, secondo libro della saga di R.R. Martin. La faccenda inizia a farsi molto appassionante. Se dovessi esprimere un commento su due piedi direi pollice alto per Tyrion Lannister e pollice verso per Sansa Stark, ma è decisamente presto per formulare delle simpatie. Inoltre vista la facilità con cui i protagonisti muoiono da un momento all’altro, preferirei non affezionarmi a nessuno.
La Bri sul suo blog ha postato una sorta di classifica riassuntiva del viaggio a NY. L’idea mi è piaciuta molto e non è detto che faccia anche io una cosa del genere prossimamente.
La Betta sul suo blog ha postato un link ad un test che ha generato per vedere quanto la gente la conosca veramente. L’idea mi è piaciuta molto e non è detto che faccia anche io una cosa del genere prossimamente.
I post che scrivo di notte sono sempre drasticamente frammentati e sconclusionati.