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Viaggi

Piccole novità post ferie

Rientrato ieri dalla Turchia, non ho perso tempo e mi son messo subito a lavorare a quelli che di solito sono gli appuntamenti fissi post ferie.
Il primo è la classica mini guida che redigo ogni volta che faccio una vacanza itinerante. Il link è questo, ma la si può trovare come al solito nella sezione “itinerari” del sito.
La seconda cosa è l’annesso album con le foto migliori del viaggio. Anche in questo caso, il link è qui, ma ci si può arrivare tanto dalla sezione foto del menu qui a destra, quanto dalla previa citata miniguida.
Già che ero in ballo ad aggiornare e ricaricare parti di questo sito, ho deciso di mettere mano anche alla sezione musica che era priva di aggiornamenti da più di un anno (chi se ne fosse accorto vince la mia simpatia). Al momento quella parte del menu è quindi stata rimossa e verrà reintrodotta presto (indicativamente) all’interno di quel progetto sulle monografie di cui ho tanto parlato, ma che non ho ancora iniziato.
Il progetto però c’è, non si scappa.
Ecco, queste le novità principali.
Per il resto io ho passato delle ottime, seppur brevi, vacanze e sono rientrato abbastanza riposato.
Di tutto quel che ho fatto in queste due settimane però, vorrei scrivere solo del secondo libro di Josh Bazell, “A tuo rischio e pericolo”, perchè è semplicemente un capolavoro. Gli dedicherò un post in questa settimana. Vi basti sapere che è un libro su un mostro lacustre che cita “Science” e il “New England Journal” come referenze qua e la, e che alla fine ha una bibliografia chilometrica. Ah, e che fa letteralmente morire dal ridere.
Nient’altro da dire.
Domani sera probabilmente andrò a vedere “The Expandables 2”, con ben due giorni di ritardo. Se tutto va bene, scriverò anche di quello.
Si preannuncia una settimana ricchissima di aggiornamenti.

Il CD delle vacanze

Il countdown da vacanza è iniziato.
Tra quattro giorni, più o meno a quest’ora, sarò in quel di Istambul pronto ad iniziare il mio tour attraverso le mi si dice meravigliose terre turche e devo riconoscere che poche volte ho avuto una voglia così spasmodica di partire.
Ho voglia di vacanze.
Roba che oggi ho preso un “Mojito Soda” alle macchinette del lavoro, scoprendolo una lemonsoda con concentrazioni omeopatiche di aroma di menta. Una merda, a voler essere sintetici. Insomma, il clima è quello, e dover tirare ancora quattro giorni non aiuterà a smorzare i toni.
Prima di partire, gli obbiettivi da me prefissati erano essenzialmente due:
Il primo consisteva nell’acquisto di una montagna di canotte. Questa sarà l’estate della canotta, fatevene una ragione. Tank summer. Io, di certo, di farmi trovare impreparato proprio non avevo voglia, così mi son dato agli acquisti.

Eccole. Tutte belle, tutte incapaci di starmi bene. Però vaffanculo, almeno per una volta non tornerò con l’abbronzatura di chi è stato sui ponteggi per due settimane, evitando l’odiosa riga a mezzo bicipite tipica del t-shirt guy.
Il secondo punto invece stava nel mettere insieme il classicissimo CD della vacanza. La modalità scelta è quella dell’ultima volta, con 10 tracce per partecipante sapientemente accostate, equalizzate e masterizzate dal sottoscritto.
Rispetto la volta precedente, sto giro si parte in quattro quindi i CD saranno solo due, di venti tracce ciascuno. Li sto risentendo in questo momento e, sinceramente, sono una roba che va ampiamente al di là del bene e del male.

CD1:
01 – Gabri Ponte Ft. Dorotea Mele – Lovely on my hands (Simo)
02 – Foo Fighters – Walk (Polly)
03 – Florence and the machine – Shake it out (Giudi)
04 – Cancer – I Felt Hope (Manq)
05 – Shakira Feat. Pitbull – Rabiosa (Simo)
06 – Baustelle – Charlie Fa Surf (Polly)
07 – The Ting Tings – Hands (Giudi)
08 – Finch – Without You Here (Manq)
09 – Scissor Sisters – Only The Horses (Simo)
10 – Max Pezzali Ft. J-Ax – Sempre noi (Polly)
11 – M.I.A. – Bad Girls (Giudi)
12 – Lit – Zip-lock (Manq)
13 – Pitbull Ft. Chris Brown – International Love (Simo)
14 – Coldplay – Speed of Sound (Polly)
15 – Rebecca Ferguson – Glitter & Gold (Giudi)
16 – Derozer – Mururoa (Manq)
17 – Avicii – Levels (Simo)
18 – Jimmy Eat World – The Middle (Polly)
19 – Planet Funk – These Boots Are Made For Walking (Giudi)
20 – Defeater – I Don’t Mind (Manq)

CD2:
01 – Biffy Clyro – Mountains (Polly)
02 – Arisa – L’Amore È Un’Altra Cosa (Giudi)
03 – Justin Bieber Vs. Slipknot – Psychosocial Baby (Manq)
04 – Jennifer Lopez Ft. Pitbull – Dance again (Simo)
05 – Linkin Park – Burn It Down (Polly)
06 – FloRida – Whistle (Giudi)
07 – MxPx – Wrecking Hotel Rooms (Manq)
08 – Tacabrò – Tacatà (Simo)
09 – Foo Fighters – These Days (Polly)
10 – Le Tigre – I’m So Excited (Giudi)
11 – The All-American Rejects – Move Along (Manq)
12 – Guru Josh – Infinity 2012 (Simo)
13 – Minnie’s – Se Arriva Il Temporale (Polly)
14 – Lana Del Rey – Blue Jeans (Giudi)
15 – Blink 182 – Wasting Time (Manq)
16 – DJ Antoine – Ma Cherie (Simo)
17 – James Blunt – Carry you home (Polly)
18 – Coldplay Ft. Rhianna – Princess of China (Giudi)
19 – Vs.Rome – It’s Home Where I Am Not (Manq)
20 – Bob Sinclar ft. Pitbull – Rock The Boat (Simo)

Come detto, roba per stomaci forti. Dovendo giustificare le mie scelte, volevo roba estiva, roba che non desse troppo fastidio agli altri, ma neanche che fosse completamente digeribile viste le innumerevoli tracce di Pitbull che mi son state recapitate tra capo e collo. E poi ho messo cose che, per motivi vari che vanno dal compilare liste improbabili dei pezzi degli ultimi due decenni al vedere concerti che pensavo facessero schifo e che invece no, sto ascoltando parecchio.
Bon, questo post da aria di vacanza può considerarsi concluso.
Vado a farmi una doccia.

Budapest

A Capodanno sono andato a Budapest e ho fatto delle foto.
Alcune di queste, poche per la verità, sono visibili qui.
Il viaggio è stato bello, la compagnia è stata bella.
Non è che ci sia dell’altro da scrivere, ad essere onesti.

Montréal

Per questioni lavorative, ovvero per presenziare al meeting dell’American Society of Human Genetics, mi trovo a Montréal. Il congresso prende il via ufficialmente oggi, ma solo per le pratiche di registrazione e la cerimonia di apertura. Diciamo che si inizierà a fare sul serio solo domani. Questo mi concede più o meno un’altra giornata in aggiunta alla mezza di ieri, per fare il turista.
A primo impatto Montréal mi sembra una sorta di copia in miniatura di New York. C’è tutto. Ci sono i grattacieli, i ponti, il molo, le zone commerciali e credo perfino China Town, solo è tutto un po’ meno. Ieri, per dire, credo d’essermi girato tutto il centro a piedi in qualcosa come tre/quattro ore.
Riguardo ai prezzi invece, la trovo abbastanza cara.
Ho fatto, sto facendo e con tutta probabilità farò un bel po’ di foto. Se qualcuna verrà fuori decente le metterò come al solito qui sopra. Ora vado, che voglio fare qualche altro giretto prima che sia troppo tardi.

Teaser

Giusto perchè il video del mio viaggio di nozze sarà il “Chinese Democracy” dei video amatoriali e giusto perchè non si dica che non ci ho nemmeno provato, ecco una piccola anticipazione di quel che sto facendo.
Lo so, qui di video non c’è nulla, son solo foto, ma questa cosa mi serviva per familiarizzare un po’ coi vari After Effects e Premiere. Il difficile, ovviamente, arriverà adesso.
Ovviamente va visto in HD.

About honeymoon trip (pt.2)

Ci ho messo un po’, ma alla fine sono riuscito selezionare, correggere e riorganizzare le foto del viaggio di nozze. Ho creato il solito albumino che, oltre ad essere linkato nell’apposita sezione di questo blog, è visualizzabile anche a questo link.
La selezione non è stata facile. Volevo metterci le foto che mi piacciono, ma anche dare un overview su tutto l’itinerario fatto e, purtoppo, non sempre era possibile farlo con foto che mi piacciono. Al contrario poi, paradossalmente, ho tenuto fuori alcune foto che apprezzo non so neanche bene per quale motivo. Forse perchè sono quasi tutte di animali e non volevo creare un album alla Piero Angela.
Ho escluso anche i merge panoramici, perchè tanto visti a video non sono apprezzabili. Dovrei decidermi a stamparne qualcuno, anche dei viaggi passati, perchè ne ho di carini. E vabbè, che se comincio ad elencare le cose che dovrei/vorrei fare non finisco più.
Tornando alle foto, la prova provata che sono un mentecatto è che son partito per il viaggio di nozze con una fotocamera nuova di pacca, senza leggere neanche una riga delle istruzioni e settandola ovviamente in modalità “completamente manuale”. Le conseguenze più drammatiche della cosa sono state tre: la prima è l’aver necessitato dai tre ai sei scatti per ogni inquadratura prima di trovare le impostazioni che andassero bene (comma uno della conseguenza uno è che molti animali, su tutti il tucano ed il dannatissimo colibrì, non hanno manifestato la pazienza necessaria ad aspettare che azzeccassi le impostazioni.), la seconda è l’aver scattato tutto, ma proprio tutto, in 4:3, formato che odio. Per le operazioni di stampa, quindi, si prevede ampia opera di taglia e cuci. La terza è aver realizzato solo una volta a casa di aver segato una cifra inenarrabile di scatti.
Preciso però che ci sono alcune foto che mi piacciono veramente tanto, nell’album, e che per una volta ed in casi limitati mi sono concesso di correggere in photoshop la saturazione (shame on me).
Oltre all’albumino, ho anche finalmente trovato il tempo di realizzare la classica miniguida all’itinerario da noi svolto. Anche quella è da ogi ritrovabile nella sezione apposita del sito, che per l’occasione è stata anche riveduta e corretta una minima. Per i pigri, sempre presenti, il link è questo.
Non che sia importante o di qualche utilizzo, ma da questo giro ed in maniera retroattiva, le schede itinerario possiedono dei fantastici pulsantoni per lo sharing, nonchè il classico “Like it” dei facebook addicted. Siccome come programmatore sono scarso, le pagine degli itinerari non sono indicizzate nei motori di ricerca. Essendo le uniche del sito che possono, se vogliamo, essere di qualche utilità al prossimo ho ritenuto che permettere la loro divulgazione fosse cosa buona e giusta.
Sbrigate queste formalità, che comunque mi hanno richiesto diversi giorni, credo inizierò finalmente le operazioni di montaggio del famigerato filmino che ho la presunzione di riuscire a cavar fuori dalla montagna di giga di materiale che ho rimpatriato dal centro america. Se mai ce la farò, credo che su questo sito ne verrà data notizia.

Nota: aggiornate le sezioni “Foto” e “Itinerari”.

The time I was in Mexico and Guatemala

Tre settimane sono sono passate e io sono tornato a casa, ma quello che si è appena chiuso è stato sicuramente uno dei migliori viaggi della mia vita.
Ci sarebbero molti modi per raccontarlo. Uno è mostrare delle foto, ma sono tante e prima che le sistemerò per bene e ne sceglierò un numero ragionevole per il consueto album fotografico passerà un po’ di tempo. Un altro è scrivrere la classica miniguida, ma anche per quello credo ci vorrà un po’ causa piccoli problemi logistici che sto incontrando misurandomi con google maps e la sua scarsa propensione a segnalare le strade guatemalteche. Un altro ancora potrebbe essere mostrare un bel filmino che riassuma i momenti migliori del viaggio, ma anche in questo caso credo servirà ulteriore tempo al sottoscritto per montare insieme i 30 giga di filmati che ha sull’hd (e poi, detto tra noi, essendo la prima volta che mi cimento in riprese di una vacanza, alcuni dei momenti salienti me li sono persi).
Insomma, ci sarebbero un sacco di maniere per poter raccontare questo viaggio come si deve, ma al momento per motivi diversi l’unica che posso permettermi è scriverne. Sono state tre settimane intense, in cui si è girato tantissimo e si è visto ancora di più. Il Messico, terra promessa da tempo immemore per il sottoscritto, è veramente bellissimo in tutti i suoi aspetti, dai paesaggi, alla storia, al mare, alla cucina, alla tequila alla gente locale e via dicendo. Il Guatemala, per quel che ho visto, non è asolutamente da meno. Anzi, meriterebbe sicuramente visite più approfondite. Fino a pochi giorni dal rientro, quando siamo giunti nello Yucatan, le zone attraversate erano quasi del tutto incontaminate, prive di turisti e di relativo caos. Meraviglioso. Chiaramente poi sul mare la situazione è cambiata, ma un po’ di relax ci voleva anche ad essere onesti.
Sicuramente un viaggio che resterà per sempre nel mio cuore.

* Uno dei posti più belli che io abbia mai visto.

Stati d’animo

Ogni volta che si parte per un viaggio, specie se si va lontano, c’è quell’ansia mista ad eccitazione che ti stringe lo stomaco.
Anche sta sera, a più o meno dodici ore dalla partenza, la sensazione è quella lì.
Che poi oh, non so se è solo una roba mia, o per tutti è la stessa cosa.
Io la vivo così.
La valigia è fatta. Mel è nello zaino con la fotocamera, mentre la camera mask è nel bagaglio imbarcato.
Sta sera, mentre con la Polly si preparavano i bagagli, ho fatto due riprese che dovrebbero fare da prologo al filmino del viaggio che ho la pretesa di provare a realizzare. Vedremo cosa ne uscirà e soprattutto se non mi romperò le balle di filmare dopo pochi giorni o magari poche ore.
Per la prima volta dopo diversi anni non ho un CD della vacanza. Questo perchè non saremo in macchina e non dovrò guidare.
Vacanza strana, sotto tutti i punti di vista.
Forse perchè non è una vacanza.
Chi l’ha mai fatta una vacanza a Giugno?
Vado a stendermi e guardare un po’ di episodi di Prison Break, che devo adattarmi al fuso.
Ho già detto che sono un po’ in ansia?

A me piace l’estate, sto giro anche di più.

Eccomi qui alla fine del primo giorno di lavoro al rientro dalle vacanze.
Colonia, 10°C, pioggia.
Non ci facciamo mancare un cazzo, noi.
Sarà quindi forse l’atmosfera di questo rientro, sarà stato che quest’anno le vacanze sono state una full immersion nella mia vita e non un modo per evadere dalla stessa, sarà che mi sono divertito non poco, ma sta di fatto che il voto all’estate 2010 non può che essere altissimo. Tre settimane tra viaggi, surf, birra, grigliate, Ibra, fotografia, rapaces, castelli, vino, canard, fantacalcio e mille altre cose che elencare forse neanche serve. Tre settimane che nel loro scorrere parevano volare e che oggi, al rientro, mi son sembrate un’eternità.
Tutto molto bello, davvero, e quindi grazie a tutti coloro che ne hanno preso parte.
Ovviamente l’esperienza dominante è stata il surf.
Fatica a mille, fallimenti incalcolabili, lividi, tutto vero. Ma quando l’onda arriva, ti solleva, ti trascina e per puro caso riesci a prenderla… beh, esperienza totale.
Totale.
Un’altra riga, forse la più significativa, sulla lista delle cose da fare prima dei trent’anni.

Nota: aggiornata la sezione “foto”.