Ho appena chiuso un capitolo di 4598 parole.
E’ il diciottesimo di quello che, forse, un giorno sarà un romanzo finito.
Non so dire se arrivato in fondo sarà il mio capitolo preferito o quello che mi sarà costato più fatica.
Forse lo rileggerò domani e sentirò di doverlo riscrivere da capo.
Eppure in questo momento sono un po’ felice.
Soddisfatto.
Certamente spossato, prosciugato da un’attività che mi assorbe una quantità di energia fuori scala, ma con in faccia uno di quei pochi sorrisi che non sono costretto a fare.
Mi sembrava giusto appuntarmi qui la sensazione.
Alla fine era un po’ questo lo scopo del posto, all’inizio.