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Delusioni

Il torneo si è concluso e, per la prima volta, ne sono realmente contento.
Stress, insoddisfazione, rabbia, gioia, tristeza e delusioni hanno sconvolto il mio animo per tre interminabili settimane ed ora, finalmente, tutto è finito. Potrei parlare di tante delle cose che sono accadute, ma la cosa che più mi sta a cuore analizzare è l’aspetto delle delusioni. Troppe ne sono scaturite da questo torneo e questo mi porta a pensare che è probabilmente buona cosa smettere. Parlo di delusioni con rammarico, ma non mi riferisco solo a quelle ricevute. Molte sono anche a quelle causate. Partirò tuttavia ad analizzare le prime.
Delusione è stato credere di poter contare su molte persone che in realtà questo appoggio non l’hanno mai dimostrato.
Delusione è stato scoprire di aver messo cuore e anima in una cosa pensando di essere parte di un gruppo, per poi capire di essere soli o quasi.
Delusione è stare male per un qualcosa che dovrebbe essere fonte unicamente di divertimento.
Delusione è aver troppe volte represso l’istintivo impulso di mandare tutti affanculo e partire per il Messico.
Delusione per le promesse infrante.
Delusione per le mancanze di rispetto.
Delusione per l’incapacità di lasciar scivolare le preoccupazioni e i problemi e per lo stupido orgoglio che sistematicamente mi porta a farmi carico di responsabilità che non mi appartengono o quantomeno che potrei anche permettermi di scansare.
Delusione per le bugie.
Delusione per le cattiverie.
Delusione per aver tenuto dentro sentimenti di dolore e tristezza e non essermene liberato sfogandomi, in qualunque modo, se non facendo buon viso a cattivo gioco.
Delusione perchè se avessi agito per come nei momenti più duri ho pensato, ora sarei probabilmente un bastardo, ma avrei sicuramente meno macigni nello stomaco.
Delusione infine, per aver a mia volta deluso.
Deluso chi da me si aspettava cose cui non ho potuto tener fede.
Deluso me stesso per aver mancato molti degli obbiettivi che mi ero prefisso e che, sebbene conscio di non averli mancati solo per colpa mia, restano emblema del fatto che forse avrei potuto fare di più.
Deluso chi mi è stato vicino (you know who you are) mostrandogli la mia incapacità di reagire se non con sterili ed inutili parole, che raramente hanno lasciato spazio ai fatti.
A tutte queste delusioni oggi rispondono le parole dei molti che, sinceri o ipocriti personalmente non mi importa, mi si sono avvicinati dicendomi la semplice frase: “Grazie, ci siamo divertiti.”. Questo personalmente basta a lavare via qualunque delusione e mi permette di andare a letto più sereno di ieri.
Grazie a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno provato a valorizzare l’immenso sbattimento che mi sono fatto.
In quest’ambiente si conoscono molte persone, alcune delle quali valgono ogni singolo secondo buttato in quest’avventura ed ogni singola goccia di sudore o lacrima versata.
Per tutti gli altri, c’è il disco del momento.

6 commenti su “Delusioni”

  1. Pensa che, spero che succederà poco a tutti, a volte,dopo sbattimenti ENORMI e delusioni, rotture di cervello e non solo, immense giornate a lavorare, non arriverà neanche un “grazie” ne un complimento

    a volte una sola frasi o persone che cmq ti fanno capire che ciò che è stato fatto è qualcosa di “interessante” ed è riscuto soprattutto, ti assicuro, che non è semplice trovarne, meglio cosi’

    ma l’anno prossimo, col cazzo.

  2. mi dispiace che il torneo sia andato così male, se non avevo capito male l’ano scorso era stato meglio.

    capisco la tua delusione, ho provato anch’io a darmi da fare per organizzare cose che poi non sono andate come dovrebbero. però credo che quello che conta è essere consapevoli di aver dato il massimo in tutto e averlo fatto per chi ha saputo apprezzare. e vedo che questo lo sai anche tu.
    e poi non credo che se avessi fatto il “bastardo” avresti meno pesi sullo stomaco… probabilmente staresti peggio.

  3. Deluso chi da me si aspettava cose cui non ho potuto tener fede.
    credo ciò nn sia possibile in quanto tu hai fatto molto, troppo, di più di quello che ti era dovuto!!!
    lavorare in gruppo è una delusione continua per chi tiene al lavoro che sta facendo e purtroppo, come dice max, gratificazioni non ne esistono mai, ma la prendi in culo sempre…
    quello che hai saputo, credo, fare tu (al contrario mio) è stato non dare peso alle ingiustizie date dalla mancanza di rispetto nei tuoi confronti e di altre, poche, persone, anzi giustificando molti personaggi ai miei occhi, che ero incazzata al tuo posto…
    sono esperienze decisamente formative…
    per quanto riguarda ieri sera e le varie conoscenze che si fanno in queste occasioni sono positivissime, anzi si scoprono sempre delle ottime persone che ravvivano la nostra monotona vita(di merda!)…

  4. Manq da quel poco che riesco a intravedere nelle tue parole, tu hai dato te stesso (non importa quanto, nè se abbastanza o troppo) a una cosa che sentivi tua. Hai dato te stesso ad altre persone per dargli qualcosa di diverso e più interessante/stimolante che la solita domenica pomeriggio “vodka e cazzate” (forse la tua è più “calcio e birra”, ma sai com’è, qui le usanze sono un po’ diverse;) ). Non è uscita come speravi perchè era qualcosa troppo grande per te solo, e non hai avuto l’aiuto su cui contavi. Il perchè queste persone abbiano agito così non lo so, ma so che non ha nessuna importanza, perchè tu esci con la testa alta, diverse spanne sopra tutti quelli che hanno preferito grattarsi di fronte alla tv.
    Se le cose non sono andate come speravi, è colpa degli altri, non tua. Tu puoi essere completamente soddisfatto per quello che hai fatto. Ricorda quanto vali, solo per averci provato fino in fondo.

  5. Sono molto dispiaciuto per quest’amarezza, di cui non avevo avuto sentore finora. Non conosco i lati negativi di questo torneo (o ne conosco una piccolissima parte), ma sono stupito di fronte al tuo post. Sapevo fosse stata dura, ma non che aveste subito fregature.
    Me ne dispiace per la stima che ho nei confronti del vostro lavoro, stima che vi ho già espresso e che rinnovo, sia per la mole di lavoro (che io non tenterei nemmeno di affrontare) sia per gli ottimi risultati.
    L’unica cosa che mi sento di dirti, Manq, è che l’avventura era ottima, e che se anche deciderete di non fare un torneo l’anno prossimo, considero comunque un privilegio giocare ogni tanto con te, Max ed Aui, tutti e tre molto superiori alla propria fama (sì, perchè tu, come master, di fama ne hai ben poca, sai?). ;-)
    Ultima parola saggia: Manq, ripeti con me questo tantra:
    “Fanculo.”
    Esso contiene la verità ultima dell’universo, e la trascendenza suprema.

  6. Non ti preoccupare, per tutta la vita avrai davanti persone che magari si credo solo amiche per mettertelo nel culo alla prima occasione, la cosa migliore è accorgesene prima e pensare una buona volta solo a se stessi e andare avanti.

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