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Multiple choice

Sono parecchio stanco, fisicamente e mentalmente.
Credo di aver battuto il mio record personale di studio in questi giorni e la cosa triste è che non so quanto possa servire. Il tempo era troppo poco. Avrei potuto non mettermici nemmeno e invece ho deciso per tentare comunque.
Vedremo cosa ne esce domani.
Il prossimo week-end si vota per il referendum senza quorum sulla riforma costituzionale. Dopo l’anno passato il mio rapporto con la massima espressione democratica è un po’ freddino. La delusione, non lo nego, era stata molto grande. Forse anche per questo non mi sono interessato alla questione fino a pochi giorni fa, tuttavia il tempo stringe e mi ritrovo con le idee confuse, poco tempo per chiarirle e l’impossibilità di farlo usando i media a meno che Vittorio Emanuele si pronunci sulla questione.
Da quel poco che ho capito l’abile mossa di unificare tutte le riforme in un unico quesito mi obbligherà ad optare per il male minore a meno che opti per la scheda nulla/bianca. Entrambe le opzioni hanno infatti qualche pro e qualche contro. La devolution sarebbe il caso di farla, ma non certo in questo modo. Sarei quindi per il “No”, ma il rischio è che una vittoria di questo schieramento porti a lasciare le cose come stanno e, così come stanno, non vanno certo bene. “No” senza remore invece alla mutilazione della figura del Presidente della Repubblica, perchè un garante costituzionale in questo paese è assolutamente necessario. Assolutamente “Sì” alla riforma anti ribaltone perchè disprezzo Mastella e quelli come lui, che aspettano il minimo appiglio per formare il tanto da me temuto Grande Centro. Se prendi i voti presentandoti con uno schieramento non dovresti poterti alleare con quelli che alle votazioni erano i tuoi avversari senza reinterpellare chi ti ha dato la preferenza. Questi sono i punti che penso di avere chiari, tuttavia non so nè se ho ben inteso questi, nè su cosa vertano tutti gli altri. Votare al momento non mi sarebbe possibile.
Devo trovare qualcosa per documentarmi.
Odio i quiz a scelta multipla almeno quanto i problemi di Chimica Analitica.

Foto del giorno n°8 – Stanford Bridge
Stanford Bridge
*Niente da dire, flauto magico Sheva si è scelto una bella casa.

5 commenti su “Multiple choice”

  1. Io ho cercato di informarmi un po’ per il referendum ma è davvero difficile fare chiarezza. sono d’accordo con te sui pregi e i difetti di ognuna delle due scelte e al momento vedo preferibile il no. Quello che mi fa optare per il no è soprattutto la parte sui poteri del presidente della repubblica/poteri del premier ma anche il fatto che questa riforma costituzionale sia stata fatta da una sola parte politica: quando si va a modificare la costituzione bisogerebbe cercare un intesa anche con gli altri schieramenti dal momento che è stata scritta “super partes”

  2. non si migliorano i paesi con certi referendum soprattutto quando si fanno per favorire una o l’altra parte politica e poi mica volete la devolution secondo voi se ci trasformiamo come l’America le cose andranno meglio”’penso proprio di No, siamo l’Italia e dobbiamo rispettare la nostra Costituzione!!!!!C’è voluto molto tempo per farla non distruggiamola!!!

  3. xOverBoy, se a te fa piacere vedere che la maggior parte dei soldi pagati ONESTAMENTE tutti i mesi, finiscano in assistenzialismo… fai pure, a me la cosa da piuttosto fastidio. Cacciare soldi in regioni in difficoltà senza un vero e proprio piano di crescita è bellamente inutile, tanto vale che rimangano qua e vengano spesi per migliorare ciò che uso tutti i giorni.

    Per quanto riguarda la formulazione del referendum, non c’è che dire, siamo alle solite… mille cose differenti annegate in un sì/no, che merda!!!

    Roby, assoultamente d’accordo che sarebbe più sensato avere una riforma della costituzione che sia appoggiata da tutti, ma…. dura e cruda realtà, dubito fortemente che succederà mai, sopratutto con questa “classe politica”. Non sono ancora certo, ma credo che mi scapperà una croce sul sì, questo dovrebbe obbligare il politici a parlarne; un NO lo vedo come un “Ok così si sta da Dio”… onestamente non mi sembra proprio :-(

  4. Missino, di nome e di fatto :), cio’ che dici non e’ sbagliato, soprattutto la frase sul No alla fine, tuttavia sottovaluti alcune questioni.
    1- se accorpi mille mila riforme giuste ad anche una sola che mi penetra tra le chiappe, non puoi aspettarti che voti Si’ senza farmi problemi. A dirla tutta non dovresti proprio aspettarti che voti Si’.
    2- la devolution e’ giusta, ma non fatta in questo. Non puoi fare si’ che in Lombardia il buon Formigoni privatizzi tutto, non puoi non garantire che tutte le regioni abbiano pari diritti e non puoi classizzare i diritti sociali italiani in base alla richezza regionale.
    3- Non e’ ammissibile ridurre il capo dello stato ad una marionetta.

    Detto questo ci sono alcuni buoni spunti e, cosa triste, la miglior propaganda per il si’ la sta facendo chi sostiene il no, dando spiegazioni e motivazioni allucinanti.

    Ribadisco che sarebbe da votare scheda nulla, pero’ le cose che non mi vanno di questo referendum sono veramente gravi, quindi forse votero’ no correndo il rischio di perdere il buono che nella riforma c’e’.

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