Vai al contenuto

Der Anfang – l’inizio

Il primo approccio con la vita da emigrante non è stato più di tanto traumatico. Inutile nascondersi dietro ad un dito, l’essere in due ha sicuramente aiutato moltissimo il primo processo di adattamento e non è certo mia intenzione negarlo. La cosa che però vorrei sottolineare è che ormai il mondo sia veramente piccolissimo. A meno di quarantotto ore dal mio arrivo qui a Colonia gran parte delle mie abitudini è già ripresa, non solo grazie al lavoro, ma anche grazie al fatto che ho già la possibilità di connettermi ad internet nella mia piccola, ma funzionale casina*. Questo mi ha permesso non solo di contattare più o meno tutti coloro che ho lasciato in Italia, ma anche di dedicarmi ai miei interessi esattamente come non mi fossi mai spostato di 900 km verso nord.
In questo clima di “quotidianità illesa” mi sono quindi semplicemente dovuto inoltrare nei meandri della burocrazia locale, scoprendo che in realtà “tutto il mondo è paese”. Oggi infatti mi sono recato all’ufficio immigrazione per richiedere il famigerato Anmeldung, ovvero l’iscrizione ai registri di Colonia come domiciliato in loco. Inutile dire che all’ufficio immigrazione parlassero tutti solo ed esclusivamente tedesco. E’ stato divertente. Uscito di lì vittorioso ho deciso di provare a sfidare anche l’ufficio trasporti, dove ho comprato un abbonamento mensile alla modica cifra di 72 euri. In questo ha giocato un ruolo determinante la presenza della Polly, visto che qui in Germania i controllori non esistono e che l’Italiano, si sa, tende a non pagare. Anche ai trasporti trovare uno sportellista che parlasse inglese non è stata roba da poco, ma alla fine lì una signora che almeno lo capiva e lo parlucchiava c’era e quindi tutto si è risolto con estrema facilità. Ora resta da aprire un conto in banca, cosa per cui ho preso appuntamento Venerdì mattina. Anche in banca però nessuno (!) parla inglese e ci dovrò andare con Casi, uno dei ragazzi tedeschi che conosco, da usare come traduttore. Non so come la prenderà il garante della privacy tedesco, se ne hanno uno. A questo punto mi chiedo perchè quando mi è capitato di chiedere informazioni in giro da queste parti tutti sapessero sempre almeno capire l’inglese, mentre dietro ad uno sportello non ci sia mai nessuno in grado di fare altrettanto. Forse non sapere l’inglese da punti in più per l’assunzione in posti a contatto con il prossimo. Mi documenterò.
Forte di questa mia prima esperienza e dei miei innumerevoli e, credo, inevitabili parallelismi “Italia-Germania” ho deciso di creare due nuove categorie per questo Blog. Trattasi de “L’Italia è una merda.”, che si spiega da sola, e de “L’Italia è una merda, ma…” che in fin dei conti fa altrettanto.
In questi due giorni ho già fatto alcune scoperte sugli usi e costumi locali. So, ad esempio, che in qualunque panino imbottito i tedeschi mettono burro spalmato e maionese a meno che tu li convinca che le tue coronarie ne farebbero volentieri a meno, operazione per altro non facile. Ho scoperto che lo stipendio viene pagato in anticipo ad inizio mese e non alla fine, come logico se si pensa che il lavoratore l’affitto, il mutuo o anche semplicemente il pranzo non se lo può pagare il 27. Ho imparato che anche in Germania l’ufficio tecnico di un istituto di ricerca pubblico tende, se lasciato agire indisturbato, a fare le cose un po’ a cazzo di cane, ma va riconosciuto che qui almeno c’è chi prova a non lasciarlo agire indisturbato. Insomma, in soli due giorni ho già colto diversi aspetti di quella che sarà la mia vita futura e questo è un bene visto che, fino a prova contraria, mi toccherà integrarmi.
L’ultima cosa di cui voglio scrivere è la mia prontissima capacità di costruire progetti e situazioni anche disinserito dal mio abituale territorio d’azione.
Essere a Köln potrebbe risultare ottimo alla luce di quanto segue:

– In poco più di tre ore e con circa 29 euro posso recarmi a Parigi in treno. Con 19 euro e meno di 2 ore a Bruxelles. In un’ora soltanto a Bruges. Opportunità queste, che intendo sfruttare al 100% fin da Marzo quando credo/spero farò un paio di giorni nella capitale francese.
– Da Giovedì prossimo per 6 giorni interi tutta la città sarà in preda al carnevale più chiassoso, etilico e promisquo della terra. Sì, della terra, che se ne facciano una ragione i brasiliani.
– Il 18 Febbraio, appena finito il carnevale, potrò avere il mio primo contatto con la musica live locale andando a sentire il set acustico di Joey Cape e Tony Sly.
– L’11 Marzo potrei coronare il sogno di una vita andando a sentire Scooter. Harder, Faster, Scooter. Delirio.
Il 17 Aprile, se troverò i biglietti (cosa che mi dicono non facile), alle 15.30 potrò assistere alla sfida tra F.C. Köln e la mia squadra del cuore tedesca, ovvero il VFL Bochum. Ideale sarebbe farlo nel settore ospiti, tra i ragazzi, ma sarà dura.

A conti fatti ce la sto mettendo tutta per trarre il meglio da questa esperienza.
Certo i momenti duri devono ancora venire.
Venerdì ad esempio non sarà facile accettare di non poter sorseggiare un’ottima Bulldog al Tirna.

*Si prega di non tenere ricevimenti o feste da ballo.

16 commenti su “Der Anfang – l’inizio”

  1. Herzlichen Glückwunsch zum gemütlichen Nest. Ich sah die TV: jetzt hast du Drogen nehmen können
    mit Nachbildungen von Derrick in der Muttersprache.
    :-)

  2. Tradotto: geniale. :D
    Per quel che riguarda l’integrazione, direi che procede. Pomeriggio vado alla ricerca di un costume per Carnevale, che qui è più sacro del Natale…

  3. In effetti io una festicciuola la darei!
    Un piccolo appunto, ma quel figlio di xxxxxxx di Mel… possibile che non muore mai!!!

    Domandina, ma… nel letto come fate a starci?!?

  4. sembra tutto molto accogliente…
    vi manca solo uno spaghetto pronto uso, tonnno, grissini per tagliarlo e vino cartonato!

  5. Non capisco tutto questo problema nella comunicazione con gli uffici pubblici: impara il tedesco, è così semplice!La grammatica è un po’ più easy di quella latina, hanno quasi più eccezioni di noi, il ch, la s e la r si pronunciano in modo completamente diverso e hanno delle lettere in più..ma non ti preoccupare tanto neanche loro sanno com’è fatta la loro grammatica…
    Per quanto riguarda le banche ho appreso una cosa che da noi nn c’è: per loro non esistono le filiali, ma solo le banche..un po’ semplifica le cose, devi solo ricordarti la banca.
    giusto un po’ di cose a muzzo: neanche loro pagano i trasporti, prova il panino nutella e burro sembra essere imperdibile per loro, Scooter è un genio, Ramstein sembrano essere i promotori della loro cultura all’estero(a nessuno piacciono i Tokio Hotel), non mettono le calze coi sandali, alcuni lavano i piatti all’italiana(non tutti), sono lentissimi e mai in orario, sono le persone più polite della terra(pensa se ti toccava andare in francia!!!) e sembra che in realtà non sia così comune che lo stipendio sia pagato in anticipo.
    Ich habe einen Apfel…und ich moechte ihn verspeisen.
    Tschuess

  6. Per incoraggiare il tuo processo di integrazione…
    i sostantivi si scrivono tutti maiuscoli in tedesco, quindi der Anfang!
    In bocca al lupo ragazzi!

  7. @ Missa: Mel sta bene, alla facciazza vostra. :P
    @ Bazzu: va che a me sta casa piace dibbrutto. Almeno per il momento.
    @ Simo: comprato tutto. Taaac.
    @ Bri: ma non eri andata a Dublino? Sembra che tu abbia vissuto da ste parti una vita. Sai pure il tedesco? Magie dell’erasmus. ;)
    @ Zadrow: correggo subito. E crepi il lupo!

  8. Bhè!chi scegleresti di frequentare se fossi attorniato da spagnoli francesi e tedeschi?
    Sapere il tedesco…paroloni..ogni tanto capisco qualche cosa quando parlano tra di loro..

  9. Eh eh, nel commento mancavano solo i “taac”!
    Ma mi sbaglio o non c’è un angolo birra?

    Comunque W le erbe provenzali!!

  10. Sì, sono quelle. Anche perchè Robi, quand’è stato in provenza, me ne ha portata un’altra baslotta. Quindi ora ne ho mille chili, suddivisi in italia e germania.
    Mai senza erbe provenzali!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.