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Once upon a time #4

Ci sono cose la cui grandezza è determinata dal fatto di essere spartiacque.
Ci pensi e puoi immediatamente definire un prima e un dopo che in condizioni “normali” sarebbero separati da un lungo percorso di evoluzione e che invece hanno in mezzo solo una scintilla, un piccolo evento capace da solo di stravolgere lo stato delle cose e innescare un cambiamento radicale.
Il cambiamento può non essere duraturo, la svolta può venire riassorbita negli anni, ma non sarà mai possibile dimenticare quando c’è stata e cosa ha comportato.
I Video Music Awards di MTV sono stati lo show musicale più rilevante nel mondo per almeno dieci anni. La musica come spettacolo celebrata attraverso la massima espressione del concetto, ovvero i premi ai videoclip.
Fino a quando è durata (non ho idea se esistano ancora, per dire, ma scommetterei sul no) sono stati un costante tentativo di fare le cose in modo sempre più grosso e spettacolare, senza omettere quella voglia tutta americana di “dare scandalo” con provocazioni all’acqua di rose che però infilate nel gigantesco megafono dell’evento riuscivano a far parlare i giornali per giorni.
Da Madonna che “bacia” Britney Spears e Christina Aguilera (ref.) fino a Miley Cyrus e Robin Thicke (ref.) tutta roba abbastanza innocua, buona giusto a far venire il prurito ai ragazzini e a far parlare l’america conservatrice.
Nel 2009 un artista riuscì a ribaltarne i paradigmi e simultaneamente mettere un punto fermo alla questione, arrivando dove nessuno prima di lei e ponendo l’asticella ad un’altezza irraggiungibile per tutto quello che sarebbe stato dopo, compresa se stessa (ref.).

Once upon a time nasce come rubrica di manq.it che racconta momenti che hanno fatto la storia della musica. O forse la storia in generale.
L’uscita di Once upon a time #5 è da considerarsi una missione, perchè lo scopo di questa rubrica ormai è proseguire fino a quando finalmente troverò il video di Madaski al Roxy Bar.

4 commenti su “Once upon a time #4”

  1. ricordo pure una miley cyrus che si fumava una cannetta mentre ballava e bulleggiava dei nani.
    Era sempre sensazionalismo di marzapane però mi divertì

  2. Più che altro non capisco il senso, dato che MTV non si occupa più di video musicali da un tot. Anzi, potrei continuare il teatrino dicendoti che non ho idea se esista ancora MTV.
    Questo direi che è la misura della questione, se nemmeno noi che abbiamo vissuto l’era MTV ne abbiamo più notizie, direi che è un fenomeno morto, uno di quei cento galà all’anno in cui sfilano star a ritirare premi di cui a nessuno frega.

  3. “uno di quei cento galà all’anno in cui sfilano star a ritirare premi di cui a nessuno frega.”
    Esatto, è la stessa cosa che ho pensato io.

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