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Diario dall’isolamento: day 30

Ultimamente non dormo benissimo.
Da anni le situazioni di stress hanno come primo effetto su di me quello di levarmi il sonno. Non sono ai livelli di insonnia vera che ho toccato in passato (e che spero di non rivivere mai), però faccio piuttosto fatica a prendere sonno.
Ieri notte quindi, diciamo in un momento non meglio definito tra le 3:00 e le 4:00, ho finito The Big Bang Theory.
Avevo mollato tutto alla fine della decima stagione. L’avvento dei servizi streaming a pagamento mi ha tolto completamente la voglia di cercare roba pirata in giro per il web e calcolando che ormai TBBT lo guardavo unicamente per abitudine, mollare il colpo fu una delle prime conseguenze. In questo periodo di lockdown però Infinity TV offre due mesi di servizio gratuito, così mi sono abbonato e ho soddisfatto la mia piccola ricerca ossessiva di completezza guardandomi gli ultimi 48 episodi.
Non mi ero perso niente.
Nelle due stagioni recuperate si ride giusto una volta, nell’episodio con Mark Hamill, e pure tutto il finale è veramente un polpettone anonimo e buttato via. Oltretutto l’ultima stagione (ma forse la serie in generale, non ricordo e di certo non voglio verificare) è un bel po’ reazionaria quando si mette ad affrontare argomenti come la maternità o le questioni di genere. Non che la cosa mi interessi più di tanto, mi fa sorridere che ci sia tutta una letteratura in rete (ref.) che accusi Friends di non avere la sensibilità richiesta oggi ai prodotti televisivi (una serie chiusa nel 2004 e iniziata nel 1994, quindi parliamo di roba pensata e trasmessa tra i SEDICI e i VENTISEI anni fa), ma non abbia mai sentito nessuno lamentarsi di TBBT, che pure è uno degli show più visti di sempre, ma è decisamente più recente e quindi “colpevole”.
Va beh, sta polemichetta ha annoiato me che la scrivevo, figuriamoci chi legge.

Anche se ormai abbiamo preso il ritmo della convivenza forzata i Lunedì restano un giorno complicato da gestire perchè i bambini, soprattutto Olivia, non riescono bene a comprendere perchè io e Paola si debba lavorare, con tutte le lamentele e i pianti che ne conseguono.
Nel cercare un pezzo per oggi mi sono reso conto che quasi tutte le canzoni che mi vengono in mente sui Lunedì ne parlano grossomodo bene. Per una frazione di secondo ho addirittura valutato di postare Vasco (Giuro [e comunque da piccolo sono stato in fissa per Fronte del Palco, facevo le elementari. Poi sono passato ai Queen. Poi sono guarito.]), ma alla fine metto questo video dei Crummy Stuff perchè non ho idea di cosa dica il testo.
E va bene così.
(Senza parole).

2 commenti su “Diario dall’isolamento: day 30”

  1. Compagno Manq, non leggevo “reazionario” dal 2003, su un forum.

    p.s. 10 punti per la citazione in chiusura

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