Vai al contenuto

Una cosa bella che non c’è più

C’è un album che, ogni volta che mi chiedono di dire i 10 dischi della mia vita, metto sempre dentro. Ce ne saranno forse altri due o tre con lui, più di metà della lista varia a seconda del giorno, dell’anno o di come sto in quel momento. A differenza di tutti gli altri però, inamovibili o meno, di questo non ho mai scritto. Non lo so perchè.
Non mi ricordo come mi fosse passato per le mani, ma lo avevo acquistato appena uscito ed infatti ho la prima ristampa, che è poco più di un demo avvolto in un cartoncino.
La copertina è così bella che ce l’ho appesa in casa a mo’ di quadro.
Il disco si chiama Pneuma ed è il primo lavoro dei Moving Mountains.
Ce n’è un secondo, che ho atteso con un’impazienza incalcolabile e che mi ha ovviamente deluso a mille, tanto da non farmelo ascoltare praticamente mai negli anni successivi, e poi ce n’è un terzo che non è piaciuto praticamente a nessuno e che invece per me è stupendo, tanto che basterebbe da solo a mettere i Moving Mountains tra i miei gruppi preferiti di sempre.
Sono riuscito anche a sentirli suonare al Lo-Fi di Milano e c’erano forse 30 persone. Io avevo l’accredito, di conseguenza dubito qualcuno avesse pagato per esserci. Non fu un concerto indimenticabile, i suoni facevano schifo. Comprai comunque la maglietta, probabilmente perchè mi sentivo in colpa per non aver pagato il biglietto di un evento semideserto, ma la presi troppo grande. Per qualche anno è stata un pigiama, poi non è stata più.

Dei Moving Mountains non è uscito nulla per un lasso di tempo che a scriverlo adesso, facendoci caso, è enorme, ma che prima di ora non percepivo tale. Quasi otto anni. In cuor mio avevo smesso di credere esistessero ancora, ma in qualche modo forse covavo la speranza di venire sorpreso un giorno da un disco nuovo.
Su twitter ho scritto che ormai erano come la nonna malata da tanto tempo. Tu sai che è malata, ma ormai la malattia è diventata una condizione che per te andrà avanti per sempre, immutabile, e se anche non credi sul serio un giorno possa guarire come per magia, non sei mai davvero preparato al momento in cui andrai a trovarla e scoprirai che non c’è più.

Circa un’ora fa, non so bene perchè, sono andato sul sito dei Moving Mountians e ci ho trovato un blog con sette post a tema Herpes (?), prova che probabilmente nonna ci ha lasciati per non tornare e in questo momento sto decisamente peggio di come stavo prima di scoprirlo.
Qui sotto metto la playlist della sessione live che avevano registrato per presentare l’ultimo disco, perchè mi piacerebbe qualcuno riascoltasse quei pezzi oggi e provasse a dirmi in faccia che non sono meravigliosi.
Avrei potuto mettere Pneuma, ma avrei dovuto scriverne e probabilmente non è una cosa che voglio fare.
Penso di sapere perchè non ne ho mai scritto: non credo di esserne capace.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.