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Ho dato via un disco di Kevin Devine

Giorni fa mi sono messo a “ripulire” la mia collezione di dischi, un po’ per questioni di spazio, un po’ perchè tra i diversi CD che ho sul mobile ce n’erano alcuni che non avevano motivo di esserci. Certa roba vecchissima ereditata da mia moglie, ma che lei in primis non sa dire cosa ci facesse sullo scaffale e altra roba che mi è arrivata nei pochi anni in cui ho recensito dischi. 
Di quest’ultima categoria fa parte anche un disco piuttosto carino di Kevin Devine, che però ho comunque deciso di dare via.
Il motivo è che ho un problema etico con Kevin Devine e adesso provo a spiegarvelo.

KD è stato per tantissimo tempo legato ai Brand New, giravano insieme, erano amici. Soprattutto con Jesse. Wikipedia dice anche che al cantautore ha giovato questo legame, per costruire la propria fanbase e la propria carriera. 
Riporto integralmente (fonte): “Devine was able to gather a strong fan base as a result of his exposure through touring with Brand New (who were also formerly signed to Triple Crown Records). First appearing as their opening act on their 2004 spring tour, Devine made a small splash among their fan base; however, opening for them again in April 2006 and joining their 2007 Spring tour with Manchester Orchestra greatly increased his fan base and affected his career. Devine also toured solo with Jesse Lacey of Brand New.
Nulla di male eh, anzi. 
Sono le cose belle del far parte di una scena: supportarsi, tirarsi fuori, fare gruppo.
Nel novembre 2017 però sono venute fuori le accuse a Jesse da parte di alcune fan, accuse di cui ho parlato qui ai tempi e su cui non voglio tornare. I Brand New avrebbero dovuto suonare a Londra poco dopo, con Kevin Devine come sempre al seguito.
Fu lui primo a comunicare, tramite Facebook, di non voler più prendere parte a quel tour. 

Ognuno sulla questione ha la propria visione. Quello che Jesse ha fatto non lo so, quello che si dice abbia fatto è terribile. A differenza di altri non ci sono state ripercussioni concrete e io tendo ad essere garantista, ma è ampiamente difficile ipotizzare che una storia del genere emerga senza fondamenta reali.
Quando è uscita, tantissimi all’interno della scena hanno iniziato a parlare di Jesse e della sua condotta, come fosse un gigantesco non detto di cui tutti erano a conoscenza da tempo e di cui nessuno aveva mai trovato la forza di parlare.
Lo sapevano tutti quindi, tranne chi ha passato con Jesse tantissimo tempo in tour e in studio, definendolo in più riprese “un amico”.
Questa cosa a me fa un po’ schifo.
Quando uscirono le accuse verso Kevin Spacey, Netflix cancellò immediatamente House of Cards ed uscirono tantissime accuse di comportamenti tossici dell’attore sul set dello show. Per me, che sono persona eccessivamente netta, delle due, l’una: le accuse sono vere e Netlfix ha sempre saputo chi avesse in casa, ma non ha mai voluto mettere mano al problema fino a che è stato inevitabile, oppure le accuse sono false e Netflix ha preso decisioni unicamente sulla base del moto popolare, negando qualsiasi supporto al proprio attore per non avere contraccolpi di immagine ulteriori.
In entrambi i casi è un comportamento orribile, ma Netflix è un azienda e Spacey un dipendente, posso capire le cose vadano in quel modo in un rapporto di lavoro.
Non in una scena, non tra amici.
Se non hai i coglioni per rivendicare un’amicizia quando è dura, sei un uomo da poco e mi fai un po’ schifo.
Quindi il tuo disco lo do volentieri via, senza rimpianti.

La mia testa funziona così.
Per quanto rivendichi ogni cosa che ho scritto fin qui, sarei ipocrita a tenere altre considerazioni fuori dalla fotografia. 
Con ogni probabilità, c’è da tener presente che la brutta fine dei Brand New io l’ho vissuta malissimo e forse un bersaglio su cui convogliare il mio livore mi serve più che altro per gestire la perdita. Scegliere Kevin Devine per lo scopo è più semplice che scegliere Jesse, perchè alla fine della fiera le canzoni dei Brand New per me sono ancora oggi una cosa indiscutibile, mentre di quelle di KD posso fare a meno. Razionalmente è uno stronzo, quindi funziona bene anche inconsciamente come valvola di sfogo, e pazienza se togliendo lui dall’orribile equazione che dà come risultato la morte dei Brand New, il risultato non cambierebbe, basta non pensarci troppo.
Mille anni fa ero preso bene per il secondo disco dei Lostprophets, poi come il resto del mondo ho scoperto che Ian Watkins è un uomo di merda che deve marcire in galera (dove effettivamente è stato rinchiuso, nota non marginale).
Da allora non ho più avuto la forza di mettere il disco e quando passo in rassegna i CD per ripescare qualcosa che non ascolto da anni, il loro lo salto sempre di proposito. Anche se mi andrebbe, magari, mi forzo a lasciarlo stare.
Il disco però è ancora sul mobile, non l’ho dato via.
Come dicevo, la mia testa funziona così.
Male, probabilmente.

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