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A(nother) Twitter story

Esatto, è ancora quel momento dell’anno in cui mi lamento di una roba capitatami su twitter, ma a questo giro di giostra il finale è più triste del solito quindi mi scuso da subito per eventuali derive lagna che il post potrebbe prendere.

Partiamo dai fatti.
In serata ricevo un messaggio privato (DM) da un account che non conosco. Twitter mi chiede se voglio accettarlo, così verifico di chi si tratta e noto che ha follower in comune alla mia bolla. La cosa mi è sufficiente a dare luce verde.
È una tipa (ipotizzo dal contesto) che mi chiede se posso girarle la risposta ad un suo stesso tweet, perché lei non riesce a visualizzarla. Dice di aver chiesto il mio aiuto perché quella risposta misteriosa dovrebbe arrivare da un account che io seguo e che quindi dovrei poter vedere.
Mi pare una roba innocua, così vado a controllare il tweet e, notando fosse palesemente formulato per arrivare a destinazione, lo inoltro alla tizia (sempre via DM).
Per aiutarmi nella cronaca, inizio ad allegare gli screen della discussione, ovviamente tutelando l’identità di tutti i coinvolti.

A posto, penso.
Invece la tipa mi butta lì un commento che io fraintendo. Mi dice: “una roba da denuncia” e io penso si riferisca al fatto che le ho girato un contenuto che forse l’autore non voleva le arrivasse, quindi smorzo. Le spiego che secondo me è tutto ok, anche se effettivamente inizio a pensare che avrei dovuto evitare e a come scusarmi con l’altro utente coinvolto per questa ingenuità che sarebbe meglio definire minchiata.

A questo punto mi ringrazia, ma attacca a dirmi robe nel merito della faccenda a cui quei due tweet fanno riferimento. Lo fa alzando i toni, facendo accuse anche gravi. Non sono il più smaliziato tra gli esseri umani e anzi tendo ad essere naive nel mio approccio: “ma sì aiutiamo una sconosciuta, che può mai andare storto?”, eppure a questo punto mi è chiaro si stia scivolando in questioni che non solo non mi riguardano, ma in cui non voglio proprio finire. Di conseguenza cerco di sganciarmi.
La tipa però decide che sono automaticamente un complice di non so bene cosa, perché sono un maschio.
Pare superfluo dirlo, ma non sto omettendo nulla eh, la sequenza dei messaggi è integrale.

Qui è dove mi incazzo. Non sto a giustificarmi, è evidente che ho over reagito, ma sono attacchi per cui tendo ad avere il nervo scoperto. Quindi bestemmio e le faccio presente che il mio unico ruolo nella vicenda, al massimo, è aver aiutato lei (donna) e che quindi quell’insinuazione sul cameratismo maschile se la sarebbe potuta tranquillamente risparmiare.
Lei insiste.
Io recupero la calma e con un secondo gruppo di messaggi, questa volta educatamente, le spiego meglio perché mi sono incazzato.

A questo punto lei mi blocca.
Ci sta (nel senso, me lo aspetto) e faccio altrettanto, per quella legge non scritta secondo cui non blocco mai nessuno per primo, ma trovo legittimo tutelarmi quando qualcuno blocca me impedendogli da lì in poi di farsi i fatti miei.
Tutto finito, pensavo.
Nulla di che.

#Einvece.
Qui comincia la parte davvero noiosa e brutta della faccenda.
Oltre a bloccarmi la tipa chiude il suo account rendendolo visibile solo ai suoi follower e inizia a postare roba su di me. Mi accorgo che qualcosa non va perché vedo che un mio tweet inizia a fare numeri di interazioni fuori scala per i miei (bassi) standard. Vedo che qualcuno sta retwittando roba mia, ma senza che io possa leggere i commenti che mi vengono tirati addosso.
Capito la magia?
Twitter tutela la privacy di chi mi sta insultando, non fosse che lo sta facendo per una platea di quasi sette mila utenti e senza che io possa non dico intervenire, ma anche solo esserne consapevole. Lo scopro perché fortunatamente nella mia bolla ci sono persone che hanno il buon cuore di mettermi a conoscenza della situazione.
Ti starai chiedendo: scusa, non l’avevi bloccata?
Esatto, ma a differenza sua il mio account è (ormai era) pubblico. Di conseguenza gli utenti che ho bloccato possono vedere i miei tweet, se accedono con un altro account o senza fare login, e una volta copiati gli url possono usarli per darmi addosso senza vincoli di sorta e, ribadisco, senza che io abbia modo di saperlo se non in via ultra indiretta e per intercessione di qualche buon’anima.
Ed è quello che ha fatto ‘sta tipa.
Di tutta la conversazione avuta ha postato il solo messaggio in cui bestemmio e mi incazzo, con a corredo un mio tweet che non la cita, ma che viene usato strumentalmente per costruire una narrazione e darmi in pasto ai suoi.
Che figata, vero?

Veniamo all’epilogo. Per fermare quest’onda di merda sono stato costretto a rendere privato il mio account Twitter. Ora, non ho mai avuto la pretesa di twittare roba che avesse rilevanza, ma lo scopo principale che mi teneva su quel social era poter interagire potenzialmente con chiunque, cosa che ora non posso più fare perché chi non mi segue non può leggere ciò che scrivo. Di fatto, per me è una perdita grossa, mi è stato tolto un pezzetto di vita a cui tengo e per questo sono parecchio incazzato.
Ho segnalato la cosa a chi di competenza, ma non ho grosse speranze di ottenere qualcosa.
Il nervoso mi porterebbe ad allungare questo post di altre mille battute tra cose che non penso davvero e argomenti che non sarei in grado di esporre lucidamente, ritrovandomi a spostare un focus che mai come questa volta vorrei fosse chiaro.
Possiamo discutere su quanto grave sia quello che mi è successo, non ho la pretesa che la percezione da fuori possa collimare con la mia, ma credo non ci sia da discutere sul fatto che sia un abuso.

EDIT: dopo dodici ore di delirio, i tweet che mi hanno portato a chiudere il profilo sono spariti. Non so se per via della mia segnalazione o per decisione dell’autrice, ma preferisco pensare sia il secondo scenario. L’importante è che credo di poter riaprire il profilo, che è l’unica roba che mi interessi davvero fare.

6 commenti su “A(nother) Twitter story”

  1. Hai praticamente scritto un post vittimistico perché la persona che stai “esponendo” e che state prendendo in giro con altri utenti ha spiegato la storia. La perosna di cui ti ha chiesto fa catfishing. Non è rubare le tessere, è un feticcio quello. È una cosa che fa da anni qui fornendo nome falso e mandando foto false per ricevere cose (è anche fidanzato). Continua a averlo con altra gente, perché il giorno prima una ragazza ne ha parlato e si è cancellata il profilo. Il tweet sulle tessere rubate era un’esca a cui il tipo è cascato. Avendo il lucchetto a chiesto a te. Se difendete certa gente ha fatto bene lei a sbroccare. L’hai chiamata anche ritardata senza sapere niente. Hai una figlia, se capitasse una roba simile a lei sarebbe ritardata? Ma che gentaglia siete boh?

  2. lo riscrivo senza errori grammaticali perché mi si è chiusa la vena
    Hai praticamente scritto un post vittimistico perché la persona che stai “esponendo” e che state prendendo in giro con altri utenti ha spiegato la storia. La persona di cui ti ha chiesto fa catfishing. Non è rubare le tessere, è un feticcio quello. È una cosa che fa da anni qui fornendo nome falso e mandando foto false per ricevere cose (è anche fidanzato). Continua a farlo con altra gente, non solo con scopi sessuali ma proprio serialmente, perché il giorno prima una ragazza ne ha parlato e si è cancellata il profilo perché le è venuta l’ansia. Il tweet sulle tessere rubate era un’esca a cui il tipo è cascato. Avendo il lucchetto ha chiesto a te. Se difendete certa gente ha fatto bene lei a sbroccare. Ma poi non vuoi farti coinvolgere? Tira fuori una frase di circostanza. Hai detto diocane ti ho dato una mano E SEI DONNA. Ce la fai? L’hai chiamata anche ritardata senza sapere niente, ma almeno con la schwa. Hai una figlia, se capitasse una roba simile a lei sarebbe ritardata? Ma che gentaglia siete boh? Ma soprattutto mi sorprendono le donne, per modo di dire è un complimento, che hanno commentato te offendendola.

  3. Ciao.
    La vena si chiude a tutti, ci sta, se ti interessa davvero parlarne ti rispondo nel merito delle accuse che mi fai perchè credo serva qualche precisazione.
    1) Io non sto esponendo nessuno, non ho fatto mezzo nome nè ho divulgato informazioni di alcun account. Oggi mi è stato chiesto di chi parlasse il post, diverse volte, e non l’ho mai riportato proprio perchè non è una cosa che faccio. Ho mille difetti, ma non quello. E’ un metodo che mi disgusta. Quindi ti stai già ponendo male, accusandomi di cose che non sto facendo. Quello esposto sono stato io, fortunatamente per poco e apparentemente senza conseguenze. Come scrivo nell’edit, spero tutto sia rientrato perchè la ragazza in questione, in prima persona, si sia resa conto di aver esagerato. Capita, andiamo oltre, ma non mistifichiamo. Quello che è successo è scritto sopra e nessuno oggi nella mia bolla ha preso in giro account o persone specifiche. Si è parlato della situazione, non dei protagonisti.
    2) Cosa ci sia dietro la storia dei tweet non mi compete. Non ho difeso nessuno, non ho coperto nessuno. La frase di circostanza per uscirne l’ho tirata fuori, è tutto sopra ben leggibile, ma non è bastata e anzi sono stato attaccato. A quel punto la vena si è chiusa a me.
    3) stai parlando di offese e situazioni che, semplicemente, non esistono. Nessuno ha offeso questa ragazza, il mio tweet con la schwa è generalissimo e non ha riferimenti a lei.

    Mi fa piacere tu sia venuta qui a confrontarti, sul serio, perchè posso comprendere la tua percezione da fuori (se capisco bene) non può essere quella che ho io da dentro. Ci sta pure tu possa pensare io sia la peggio persona, ma quello che scrivi non corrisponde a quello che è successo, per quanto ne posso sapere io.

  4. L’hai detto in dm perché ovviamente dal tono delle conversazioni sotto i tuoi tweet si capisce che il nome l’hai fatto. non credo che alla ragazza protagonista freghi un cazzo comunque di perdere gente del tuo giro.
    E comunque no, te ne sei uscito prima dicendo “diocane e sei una donna ti ho anche dato una mano” frase già discutibile di per sé e le donne che ti danno ragione stanno fuori, e poi hai aggiunto frase di circostanza. Questo post dalle mie parti si chiama vittimismo.
    Il problema è che ci cono persone che si comportano in una maniera del cazzo, facendo catfishing e semplicemente a te non importa perché non ti tocca. Entri in gioco nel momento in cui la persona coinvolta è un tuo mutuals. Ora nessuno ti chiede di fare il paladino della giustizia ma se non hai chiesto la motivazione (e si capisce quando rispondi forse voleva che la risposta ti arrivasse, di grazia come lo leggeva se ha il lucchetto? grazie ar cazzo che ha chiesto a te?) e ti inalberi a cazzo credo abbia fatto bene a rendere visibile la tua risposta.
    Si parla di gente che richiede contenuti di un certo tipo facendo credere di essere una persona diversa da quello che è; siamo nel 2021 i nomi si fanno, non ci si nasconde dietro un dito. Leggevo anche, sempre sotto i tuoi tweet, che lo fa anche a livello di “amicizia social” dicendo ad altri sempre che è una persona x rispetto alla realtà ed è stato sgamato ANCHE da utenti maschi.
    Ora scrivere un post e segnalare una persona che è stata vittima a suo tempo e che ieri per l’ennesimo caso reso pubblico sbrocca (e giustamente pure) mi sembra prendere proprio parte di una dinamica di tossicità altissima. Ti ripeto spero non succeda mai a tua figlia. e comunque scrivere ritardati e fare abilismo è da scemi. Saluti.

  5. Non ho molto da risponderti se mi dai dello scemo mentre mi accusi di fare abilismo.
    Insisto a puntualizzare quel che posso dimostrare siano cazzate:
    – frase di circostanza: 9:23 PM
    – bestemmia e risposta incazzata: 9:32 PM
    Mi accusi di aver fatto i nomi in DM senza uno straccio di prova, ribadisco di non averlo fatto. Alcune persone della mia bolla sanno di chi si parla perché la seguono e hanno visto i tweet, non perché io ho fatto i nomi. E cmq anche a loro ho chiesto di non esplicitare niente.
    L’unico mio ruolo nella vicenda è stato rispondere e dare una mano a una ragazza, il resto me lo stai buttando addosso tu (come me lo ha buttato addosso lei ieri). Prendo atto, è evidente la tua idea di me non dipenda da quanto ho fatto o possa fare.
    Piantala di tirare in mezzo mia figlia, quantomeno.

  6. È inutile discutere con gente di merda. Il tono dei tuoi amici e anche peggio del tuo, quindi niente. Vi auguro tanto karma che vi torni indietro!

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