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Politica

E poi dicono che in Italia non c’è un problema di informazione

Ieri c’è stata la prima puntata di Annozero.
A me Santoro non è mai piaciuto perchè lo trovo la copia “sinistroide” di Ferrara e chi mi conosce sa bene che non è un complimento.
Ieri sera però è andata in onda la prima puntata e c’era curiosità per via della questione Travaglio, ancora senza contratto Rai non si capisce bene per quale motivo.
L’intervento di Travaglio è stato il seguente:

La parte sulla “Bicamerale ad ore” mi ha spaccato.
A parte le battute però, non credo di essere lontano anni luce dalla comprensione dell’intervento riassumendolo in questa frase: “Mignotte e cocaina sono un lasciapassare per il potere perchè fanno gola sia a destra che a sinistra.”.
Si può essere d’accordo o meno, ma il senso mi pare sia quello.
Questa mattina ho scelto di leggere le notizie che i giornali davano in merito.
Come consuetudine, sono partito da Repubblica.

Al via l’Annozero delle polemiche – “Diversi per una democrazia più forte”
[…]
Marco Travaglio legge il suo editoriale come faceva nelle edizione dello scorso anno, ma questa volta ancora senza un contratto che lo lega a Rai2. E cita i verbali di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore barese che portava le escort a casa di Berlusconi: “Ho capito che con la cocaina e le ragazze mi sarei fatto largo nella società”, disse l’industriale al pm. Travaglio legge nel dettaglio degli incontri di Berlusconi con le ragazze, compreso quel 17 dicembre in cui il premier non andò al Quirinale adducendo uno “strappo muscolare”. Poi ricevette due ragazze, “forse erano fisioterapiste”, ironizza Travaglio.
[…]

Dopo aver letto l’articolo, mi è parso evidente che mancasse almeno una parte del concetto espresso da Travaglio.
Ho quindi optato per provare ad informarmi ulteriormente ed ho aperto il Corriere della Sera.

L’incipit di Santoro contro Berlusconi – “Non ci sto a sentirmi in nomination”
[…]
Marco Travaglio, nel corso del suo editoriale a metà puntata, ha ripercorso le vicende di Giampaolo Tarantini che «ha messo su una bicamerale a ore». Il giornalista ha letto i verbali delle deposizioni di Tarantini, «della sua voglia di conoscere il premier» e delle spese che Tarantini ha sostenuto. E conclude: «Berlusconi ha detto durante la conferenza stampa con Zapatero di non aver mai pagato una donna – aggiunge -. Si sentiva con lui (Tarantini) dieci volte al giorno, e poi Berlusconi dice di non conoscerlo, ‘Tarantini o Tarantino”?. Forse si riferiva a Quentin Tarantino. Il film è infatti “Pulp Fiction” ed è molto Pulp».
[…]

Da quanto scritto, anche in questo caso, non mi pare venga fuori il concetto espresso dal giornalista ieri sera nel suo intervento. La descrizione è vaga, le citazioni decontestualizzate e buttate lì senza spiegarne il significato (si veda appunto la bicamerale ad ore).
Non pago, decido di completare la mia rassegna stampa andando sul sito del Giornale.

Annozero mette alla gogna Il Giornale – Per Santoro abuso di Servizio Pubblico
[…]
Quindi MarcoTravaglio. Mescola frasette su ragazze e festini, Silvio e Massimo, infine il favoloso gioco di parole su «pulp»e«palp». Bravissimo,un genio bollito, con la maionese sarebbe anche gradevole.
[…]

Ora, senza voler entrare nel merito del fatto che tutto l’articolo è scritto con toni e modi che col giornalismo non hanno nulla a che vedere, mi pare incontestabile che anche qui l’intervento di Travaglio venga citato e descritto in maniera che non faccia minimamente intendere al lettore quello che in realtà è stato detto.
Com’è possibile che dopo aver letto i tre principali quotidiani del paese e aver constatato che tutti e tre riportano la notizia, mi è stato impossibile apprendere il concetto che Travaglio ha voluto comunicare?
E’ normale che le tre testate giornalistiche di maggior rilievo non facciano cronaca, ma opinione travestita più o meno bene da cronaca?
Come diavolo può fare un cittadino che non abbia voglia di buttare una mattinata di lavoro (come ha fatto oggi il sottoscritto) per farsi un quadro generale di quel che avviene nel suo Paese?
E, ripeto, si parla di una notizia che tutti e tre i giornali hanno riportato. Figuriamoci il delirio sui fatti che da molte testate vengono omessi.
E poi dicono che in Italia non c’è un problema di informazione.

Pallone vs. Palle

Volevo scrivere qualche parola, diverse in realtà, sulla cancellazione della puntata di Ballarò prevista per questa sera, rea di poter intaccare l’audience della Tv di Stato.
Penso tuttavia che desisterò, per due principali motivi:
1- So che Feltri ha pronto un editoriale in cui sviscera il Manq Sexy Gate, con tanto di documenti top secret. Non posso permettermi uno scandalo del genere a pochi mesi dall’inizio della mia convivenza con la Polly e oltretutto per me querelare il Giornale sarebbe economicamente infattibile, quindi è meglio che la smetta di parlar male del nostro Presidente.
2- La scelta di Rai Tre di proiettare “La Caduta – Gli ultimi giorni di Hitler” al posto della trasmissione di Floris ed in seguito “Correva l’anno – Le donne e la guerra” dice più di quanto avrei mai potuto scrivere io. E lo dice meglio, con più ironia. Tanto di cappello quindi a quella cha da domani, per editto presidenziale, sarà rinominata Rai Radio Londra.
Una cosa però devo proprio dirla, perchè non me ne capacito.
Perchè è stato montato tutto sto polverone inutile?
E’ Martedì.
C’è la Champions.
Chi potrebbe preferire Vespa al calcio?
E poi questa sera ci sono troppe partite imperdibili: il ritorno in champions del Milan, la Juve, il nuovo Real dei fenomeni, il nuovo Chelsea del maiale, il nuovo Manchester senza C. Ronaldo, il Bayern e via dicendo.
Anche il fatto che sia stata cancellata la puntata di Matrix prevista per la seconda serata è assurdo.
Ci stiamo forse dimenticando che a quell’ora vengono trasmessi i gol e, soprattutto, che ci sono da ascoltare le mirabolanti disquisizioni degli esperti di QSVS?
Naa, sono seriamente convinto che tutto questo polverone sia inutile.
Anzi, per avvalorare la mia tesi torno davanti al televisore, perchè dopo essere passati in vantaggio con un gol in fuorigioco, essere stati schiacciati per novanta minuti e aver preso un gol da polli, pare che i ragazzi si siano ricordati di saper giocare a pallone e che Seedorf e  Pippo abbiano costruito un gol della Madonna.

Ah, sì, prima o poi tornerò a scrivere d’altro. Ho in previsione di parlare di qualche disco nei prossimi giorni. Però la politica è troppo scoppiettante attualmente per essere ignorata. E poi, finchè posso, ne approfitto…

Non ci sono più parole

Il Presidente del Consiglio, invece di andare dal Presidente della Repubblica, va a puttane.
Oltretutto simula una malattia per poterlo fare.
Qualunque persona con una dignità propria si sarebbe dimessa.
Lui ovviamente no.
Però, cazzo, esigo almeno l’intervento di Brunetta.

Due paroline, ma prorpio due, su questi giorni.

Diventa difficile non parlare di politica in questo fine Agosto.
Ci ho provato, davvero, forte della filosofia adottata dopo aver visitato gli States: ci si lamenta tanto del nostro paese, ma alla fine non è poi così malaccio.
Vero.
Anzi, vero in parte.
Vero sarebbe dire che il nostro paese è meglio di tanti altri, ma dire che non è malaccio proprio non me la sento.
E credo di avere per questo i miei buoni motivi.
Uno di questi è la diatriba politica di queste ore tra il vaticano ed il governo [NdM: tutte le minuscole sono esattamente dove devono essere da qui alla fine del post.]. Contro ogni più rosea previsione del sottoscritto infatti, pare che la chiesa abbia deciso di dire qualcosa a chi da anni si spaccia per “supporter” degli ideali cattolici e poi, ai fatti, non fa altro che infangarli sotto ogni prospettiva, dall’etica alla morale alla caritatevole/solidale. Preciso di essere sempre dell’idea che la chiesa debba stare al suo posto e non curarsi delle questioni politiche del paese, tuttavia non nego che vederla attaccare chi da anni la strumentalizza un po’ mi ha dato gusto.
Quello che la CEI ignora, tuttavia, è che da queste parti i politici sono assai abili nello sputare nel piatto dove si è mangiato fino ad un attimo prima. E così via libera a Feltri, uno che in un paese normale non scriverebbe nemmeno per i rotocalchi scandalistici con cui gli imbianchini proteggono il parquet dalla vernice, ma che se scoprisse di amare il riso da domani potrebbe benissimo dirigere la stampa di stato Cinese. Uno che è talmente idiota/privo di dignità da farsi dire cosa scrivere la mattina e poi guardare in TV lo stesso suggeritore che ne prende le distanze con un velo di disprezzo.
Preciso che, vista la legge vigente, Feltri è libero di venire qui e dire la sua in merito.
Questo però è solo l’ultimo atto della controffensiva. Già da giorni infatti ci sta pensando la lega a dire che la chiesa dovrebbe farsi i cazzi suoi.
Sì, la lega.
Sì, gli stessi che “cacciano gli imam a calci nel culo per difendere le tradizioni e la cultura cattolica dell’italia”.
Sì, gli stessi che sostengono che “torturare i clandestini sia legittima difesa”.
Sì, gli stessi che vorrebbero “garrottare i gay”.
Sì, insomma, quelli lì.
E anche con loro il tema è lo stesso di Feltri: rispondete voi in malo modo, che io non posso, però ditegliene quattro a quei pretacci maledetti.
Berlusconi è furbo, questo gli va riconosciuto.
Ed infatti dal canto suo si sta limitando a non avere fretta nel legiferare sul testamento biologico, tenendo il vaticano sulle spine per non dire in scacco, ma al contempo scatenando quell’altra faina di Gasparri contro il suo ex padrone Fini, reo di aver detto quello che la sinistra dovrebbe dire da anni.
La sinistra?
Errore mio, l’opposizione.
Lo so, sono un po’ acidello, ma dev’essere l’aria del meeting di Rimini che mi rende così.
Ne sento quasi l’odore… ops… no è che ho dimenticato al sole il secchiello dell’umido.
Dalla sagra nazionale di Cl infatti nessuno pare intenzionato a prendere le distanze dalla classe politica in auge e la cosa non sorprende poichè lì di sicuro la tutela dell’ideale cristiano non frega a nessuno.
Se questo è il panorama a dire che le cose nel paese vanno bene non riesco proprio.
Non posso dire bene di una nazione nella cui capitale ormai qualunque violenza sui “diversi” è diventata quotidianità.
Pensare che all’estero ci sia la possibilità di stare ancora peggio è, di conseguenza, decisamente scoraggiante.
Io, dal canto mio, mi limiterò a vedere come vanno le cose in Germania.
Se scoprissi che siamo diventati più “nazi” di loro però non la prenderei bene.
Non vorrei mai che tra dieci, venti o cinquant’anni qualcuno ambientasse a Roma “Inglorious Besterds 2”.

Aggiornamento

In Luglio non ho ancora scritto nulla su questo diario.
E’ una vergogna, effettivamente.
Di robe di cui parlare ce ne sarebbero anche tante, ma nessuna di queste al momento è riuscita a distogliermi dagli altri interessi che sto coltivando.
Di che interessi parlo?
Nulla di trascendentale, ad essere onesti, però tante piccole cose che occupano una marea di tempo.
Devo leggere altre 450 pagine di “Harry Potter e l’Ordine della Fenice” prima di partire per la Florida, dove dovrò leggere “HP e il Principe Mezzosangue” in modo da giungere preparato al cinema al mio rientro in Italia. Ce la farò? Al momento l’impresa appare titanica, ma non ho ancora smesso di crederci del tutto.
Oltre a questo, sto realmente dedicando del tempo alla costruzione di una nuova sezione per questo sito.
E’ una cosa a cui pensavo da tempo e che solo recentemente ho deciso di fare per davvero, sobbarcandomi di una certa qual mole di lavoro di programmazione, disciplina in cui ero abbastanza arrugginito. Nel fare questa cosa mi sono per altro reso conto che la grafica di questo blog inizia a stancarmi. Cambiarla, tuttavia, risulta un impresa titanica che non credo affronterò mai.
Come ultimo impegno, infine, cito la mia “nuova” e brillante idea di trasformarmi in giornalista musicale. Per questo ho deciso di riprovare ad intervistare una band via e-mail, dopo il fallimentare tentativo ottenuto anni fa coi Relient-k. Allora avevo richiesto l’intervista (per altro commissionatami, non avendo io particolare stima per i suddetti) e mi era stata concessa, ma alle domande non era mai pervenuta risposta. Questa volta ho quantomeno scelto io la band, optando per i meno famosi e per questo spero più disponibili My Own Private Alaska. Il risultato però ,al momento è il medesimo: intervista concessa, domande inviate e risposta mai pervenuta. Non è passato molto tempo in ogni caso, quindi non ho ancora del tutto perso le speranze.
Oltre a tutte queste iniziative, poi, ci sarebbero state un sacco di altre cose da raccontare.
Il matrimonio di Robi, a cui vanno i miei migliori auguri.
L’exploit canora di Salvini che meriterebbe ampia riflessione (accenno: ma possibile che quest’uomo dica una marea di stronzate razziste da anni e ci si debba scandalizzare per l’unica volta in cui, ubriaco, probabilmente stava solo facendo il pirla con gli amici senza pensare di essere parlamentare?).
Il mirabolante calciomercato del Milan.
La visione in semi anteprima del film “Outlander – L’ultimo vikingo” e conseguente disturbo della digestione.
Insomma, ci sarebbero come sempre moltissime cose di cui scrivere.
Io però, devo tornare a leggere Harry Potter.

E’ suonata la sveglia? Naaa, tornate pure a dormire…

La Repubblica – Famiglia Cristiana contro il premier: “Indifendibile, ora parli la Chiesa”

A sto punto le ho viste tutte.
Qualche mini considerazione:
1- Famiglia cristiana oggi sostiene quello che Manq sostiene da anni. Come fa la chiesa a lasciare che uno come il Premier si faccia portavoce dei suoi valori durante ogni campagna elettorale?
2- Famiglia cristiana, come Manq da anni, resterà molto delusa dall’atteggiamento della Chiesa che, come al solito, farà spallucce. D’altro canto, se non si ha la forza di condannare i preti pedofili non si ha la forza di condannare nulla.
3- Famiglia cristiana, come l’Avvenire, come la stampa estera in toto sono tutti giornali controllati da Franceschini (non ho detto Rambo nè tantomeno Carlo Magno). Non mi capacito di come mai un uomo che controlla la stampa mondiale si impegni tanto ad essere il leader del movimento politico più perdente della storia invece di esercitare il suo immenso potere di controllo sulle masse e le opinioni.
Vabbè va, tornaimo a lavorare che è meglio…

Nota: per la prima volta ho condiviso un post di questo blog su Facebook. Il motivo è che l’argomento mi irrita a tal punto che vorrei tutti sapessero quanto mi girano i maroni.

L’Esame delle Uri… ehm… Urne

Spenderò due righe riguardo i risultati elettorali.
Lo faccio perchè per una volta, non mi sento partecipe di quanto sta succedendo.
In europa si respira aria di xenofobia e avanguardie neonazi? In italia la Lega fa il 10%? La sinistra radicale è sotto lo sbarramento? Sempre nel nostro paese attualmente il 30% della popolazione votante (votante, elemento da non sottovalutare) risulterebbe non rappresentata dal tanto propagandato bipolarismo?
Io, a sto giro, non c’entro.
Anzi, io a sto giro me ne sbatto proprio.
Sono andato, ho votato per quello che vorrei fosse il mio sindaco, e ho invalidato in maniera poco elegante sia la scheda per le Europee che quella per le provinciali.
Per il sindaco ho votato perchè nel comune posso farmi davvero sentire e so con chi posso relazionarmi se le cose non vanno come “promesso”.
Per il resto, dal cuore, che si fottano.
Lo so, fino a non molto tempo fa avrei attaccato un ragionamento come questo. Ho capito che sbagliavo, però, quando MTV si è messa a propagandare la mia filosofia su come fosse importante “far sentire la propria voce”.
Ok, scherzo.
Però per una volta ho pensato che fosse importante far sentire la mia voce in modo dissonante.
Volevo non ritirare le due schede incriminate, in realtà, invece di annullarle, ma il presidente del mio seggio mi ha detto che non era possibile, credo sbagliando o forse tentando di fottermi.
Nella seconda ipotesi, l’invito a recarsi affanculo espresso dal mio voto è anche dedicato a lui.
Volevo per una volta inserire il mio nome tra coloro che non si sentono rappresentati e quello che ho fatto è credo l’unico modo che un cittadino ha per fare una cosa del genere.
Non andare a votare non sarebbe stata la stessa cosa, perchè sarei invece entrato nel gruppo dei menefreghisti, cosa che ovviamente non è.
Sono soddisfatto.
Vedendo come si mettono le cose, tra l’altro, credo che questa resterà la mia strategia per molto tempo.
Oggi, da uomo pulito e fiero di sè come mai accaduto dopo nessuno dei miei N “voti contro”, mi sono guardato commenti e interviste ai risultati elettorali ed è stato emblematico.
Ovviamente non ha perso nessuno.
Berlusconi puntava a salire con le preferenze, è sceso. Però ha vinto perchè è il primo partito d’Italia.
Il PD perde diversi punti. Però ha vinto perchè Berlusconi ha perso e perchè probabilmente pensava di perdere molto di più.
Casini ha preso il 6,6% in un paese dove il cattolicesimo e l’idea di centro sono capisaldi. Però ha vinto perchè può vendere l’ago della bilancia.
Le sinistre radicali son tutte sotto lo sbarramento. Però han vinto perchè oh, se fossero state unite, avrebbero preso un monte di voti.
Resta da parlare di chi ha vinto sul serio, ovvero la Lega e L’Italia dei Valori. Dei primi non dico nulla, perchè inizio quasi a stimarli. In questo periodo di “crisi” vanno avanti con quelli che sono i loro principi di sempre ed i risultati arrivano perchè, quando si ha fame, quel tipo di ideologia vince sempre.
Non sono saliti sul carro del vincitore, erano già lì quando il vincitore è arrivato.
Il vero e proprio boom dell’Italia dei Valori è invece identificabile come “voto di protesta”. Nessuno dei votanti del partito di Di Pietro infatti credo vorrebbe Di Pietro stesso come leader del primo partito del paese. Però l’Italia dei Valori, col suo mix di destra e sinistra, è oggi come oggi il simbolo politico dell’antipolitica. Ovvero è perfetto per quelli che vorrebbero dare un segno come ho fatto io, ma lo fanno nel modo “sbagliato”, ovvero puntando sull’ennesimo partito politico.
De La Destra e le Autonomie neanche parlo, perchè solo i babbi pensano che possa servire un partito del genere con una Lega forte del 10%.
Questo è il quadro del mio paese ed è meglio fermarsi qui, che poi si degenera.
Parlando di cose serie, Kakà è del Real.
Ripensandoci, la Polly dopo aver fatto il turno ai seggi ed effettuato lo spoglio delle schede, mi ha rivelato che uno ha votato meglio addirittura di me.
Lui, sulle schede, ha scritto: “NON SI VENDE KAKA'”.

Déjà vu

Ecco la divisa delle ronde volute da Maroni.
Mi dice qualcosa, ma non riesco a capire cosa mi ricordi.
Piacciono molto la faccia sveglia e lo sguardo intelligente dell’indossatore.
Su Panorama si può trovare anche una scoppiettante intervista all’ispiratore della GNI, la “Guardia Nazionale Italiana”.

*revival?

Adesso parlo io

L’ho detto.
Ora aspetto che Vespa mi chiami per una puntata di tre ore di “Porta a Porta” senza contraddittorio alcuno.
Non credo accadrà.
Allora mi prendo questo spazio perchè, pur non essendo parte dei “blog alla moda” citati da Ferrara nè della “stampa controllata dalla sinistra” descritta dal premier, ho bisogno di dire la mia ai quattro venti e senza filtro.
Il mach Silvio vs. Veronica mi ha ampiamente rotto il cazzo.
I deliri di un vecchio che cerca di ostentare mascolinità per mascherare i probabili effetti dell’intervento alla prostata che ha subito pochi anni orsono e gli sfoghi di una moglie che ha deciso di smetterla di fare la figura della stordita e, soprattutto, di farsi pagare un bel tot di alimenti non sono e non saranno mai ciò che io ritengo “importante” riguardo la politica del paese in cui vivo.
Eppure pare che io sia il solo a pensarla così, visti gli ascolti da record che la puntata sopracitata dello show di Vespa ha realizzato.
Lasciando stare il tema trattato però, la cosa sconcertante è il modo in cui tutto questo è stato messo in piedi.
E’ sembrato di vedere uno degli show televisivi di Castro a Cuba, o di Chavez in Venezuela.
Una cosa che in un paese civile, moderno e democratico dovrebbe far rabbrividire la popolazione tutta.
Il Premier, proprietario di un colosso mediatico incalcolabile tra televisioni e carta stampa, si costruisce uno spazio di ore sulla televisione nazionale e parla alla nazione senza che nessuno gli faccia domande, senza un contraddittorio, senza nulla che non fosse la sua parola.
Già questo dovrebbe dare molto da pensare.
In più durante questa trasmissione parla, anzi vaneggia, di stampa controllata dalla sinistra e di un’operazione svolta da quest’ultima sulla povera Veronica da leggere come circonvenzione di incapace.
Ora, se parli di tua moglie come di un essere incapace di intendere e di volere, privo di raziocinio e raggirabile da chiunque come cazzo puoi pensare che lei non venga colta dal desiderio di lasciarti?
Indipendentemente dalla questione veline, come può una donna stare con te se dimostri di continuo di non avere per lei il benchè minimo rispetto? Ok, hai i miliardi, ma credo che anche con gli alimenti lei non faccia fatica a campare e quindi una lieve perdita economica vale bene il potersi guardare allo specchio senza provare pena per se stessi, no?
Ma il rispetto per il prossimo proprio non è parte della cultura del premier che parlando delle sue foto alla festa di Noemi dice di essere solto al concedersi foto con le persone umili.
Persone umili?
Io non pretendo non esista il classismo in Italia, per carità, ma non lo accetto dal Presidente del Consiglio.
Decisamente non lo accetto.
E non dovrebbero accettarlo nemmeno le “persone umili” che lo hanno votato.
Di tutta questa faccenda mi resterà solo la gioia di aver aderito all’iniziativa molto simpatica creata da Dietnam e ormai celebre.
L’idea di essere finito con la mia faccia su Repubblica e sul Corriere della Sera in un operazione di ludibrio nei confronti di Silvio Berlusconi mi da abbastanza soddisfazione.

*Ecco il mio capolavoro.