Vai al contenuto

Web

Il dannato jet lag mi perseguita

Mi sono svegliato.
Non riesco più a dormire.
Tanto vale sfruttare questo momento per scrivere due righe.
Grazie all’aiuto di Max e di Beo, ho iniziato a lavorare alla sezione foto di questo sito. Ho creato la pagina delle foto di New York, per iniziare a familiarizzare col mezzo. E’ stata un’operazione lunga, ma tutto sommato decisamente semplice. Il problema più grosso è stato scremare le foto per non doverne “uploadare” troppe. Ho deciso che non ritoccherò le foto che pubblicherò in queste sezioni per due essenziali motivi: non ne sono capace e non amo le manipolazioni. A questo punto il difficile sarà creare una pagina in cui ci siano link a tutte le sezioni fotografiche che genererò. L’idea che ho in mente è tutt’ora ampiamente oltre le mie conoscenze informatiche, tuttavia fino a questa mattina lo era anche creare la pagina che ho linkato poc’anzi e quindi è poco logico non essere ottimisti.
Oggi ho ripreso a lavorare e devo ammettere che la vacanza, per quanto fisicamente stancante, ha non poco disteso la mia mente.
Ho ripreso con nuove energie, approcciando un esperimento che fino ad ora non mi è mai venuto. Non so se questa volta le cose andranno diversamente, non credo, però lo spirito è quello dei tempi migliori e questo è già un bel risultato.
Sono quasi alla fine de “Il grande inverno”, secondo libro della saga di R.R. Martin. La faccenda inizia a farsi molto appassionante. Se dovessi esprimere un commento su due piedi direi pollice alto per Tyrion Lannister e pollice verso per Sansa Stark, ma è decisamente presto per formulare delle simpatie. Inoltre vista la facilità con cui i protagonisti muoiono da un momento all’altro, preferirei non affezionarmi a nessuno.
La Bri sul suo blog ha postato una sorta di classifica riassuntiva del viaggio a NY. L’idea mi è piaciuta molto e non è detto che faccia anche io una cosa del genere prossimamente.
La Betta sul suo blog ha postato un link ad un test che ha generato per vedere quanto la gente la conosca veramente. L’idea mi è piaciuta molto e non è detto che faccia anche io una cosa del genere prossimamente.
I post che scrivo di notte sono sempre drasticamente frammentati e sconclusionati.

Potevo forse esimermi?

E’ abbastanza curioso come tutti gli imput che mi arrivino per scrivere qualcosa qui sopra ultimamente riguardino soprattutto la politica in tutte le sue forme.
In realtà mi piacerebbe scrivere anche di altro, ma sono sincero se dico di non avere molto di interessante da comunicare.
Forse una cosa di cui scrivere prima di darmi alla “res publica” c’è.
Da Lunedì a Mercoledì sarò a Salsomaggiore Terme per una convencion Telethon. Dovrò presentare un poster con i miei dati insieme ad Elena. La stesura del manifesto è stata compiuta un po’ di corsa, ma il risultato finale a mio parere è buono nonostante qualche leggero inestetismo. Speriamo vada bene, sono un po’ agitato all’idea di spiegare il mio lavoro alla comunità scientifica, mi rilassa unicamente sapere che il mio poster probabilmente non se lo filerà nessuno.
La cosa più bella è però poter dire la frase “dal 12 al 14 sono via per lavoro”.
Tra poco arriverà la Bri ed insieme andremo al Magnolia di Milano per il “Nerd Party” quindi è bene non perdere altro tempo e andare al cuore del motivo per cui, uscito dalla doccia, mi sono messo a scrivere sul blog.
Oggi, in giro per la rete, ho visto molti diari tra quelli che sono solito leggere linkare o copiare le “10 ragioni per dire NO al matrimonio omosessuale”. La fonte originale è Craigslist, ma il documento è stato tradotto in italiano da Queerblog. Le ho trovate drammaticamente divertenti, un po’ come il filmatino in Flash che ho linkato Lunedì scorso.
E pensare che l’omofobia nella sua scempiaggine non è nemmeno la peggiore delle nefandezze con cui mi tocca quotidianamente convivere, se vogliamo è addirittura una di quelle che meno mi tange.

  1. Essere gay non è naturale. I veri italiani rifiutano ciò che è innaturale, come gli occhiali, le scarpe, il poliestere e l’aria condizionata.

  2. Il matrimonio gay spingerà le persone a essere gay, allo stesso modo in cui far andare in giro persone alte vi fa diventare alti.

  3. Legalizzare il matrimonio gay aprirà la strada a ogni tipo di stile di vita folle. Le persone vorranno sposare i propri animali domestici, perché ovviamente un cane ha una personalità giuridica e i diritti civili per sposarsi.

  4. Il matrimonio eterosessuale esiste da moltissimo tempo e non è mai cambiato minimamente; le donne sono ancora una proprietà del marito, le nozze sono decise dai genitori, il padre ha diritto di vita e di morte sui figli, i neri non posso sposare i bianchi e il divorzio non esiste.

  5. Il matrimonio eterosessuale perderà valore se sarà permesso anche ai gay di sposarsi. La santità dei sette matrimoni di Liz Taylor verrebbe distrutta.

  6. I matrimoni eterosessuali sono validi perché sono fertili e producono figli. Le coppie gay, quelle sterili e le persone anziane non devono potersi sposare, perché i nostri orfanotrofi sono vuoti e il mondo ha bisogno di più bambini.

  7. Ovviamente i genitori gay tirerebbero su figli gay, proprio come da genitori eterosessuali nascono soltanto figli eterosessuali.

  8. Il matrimonio gay è vietato dalla religione. Dunque in una teocrazia come la nostra i valori di una religione devono essere imposti all’intera nazione. Ecco perché in Italia c’è una sola religione e tutti i bambini devono essere battezzati alla nascita.

  9. I bambini non saranno mai sereni ed equilibrati senza un modello maschile uno femminile a casa. Per questo nella nostra società quando un genitore è da solo, o perché è vedovo o perché è stato lasciato, gli vengono tolti anche i figli.

  10. Il matrimonio gay cambierà i fondamenti della nostra società e noi non potremmo mai adattarci alle nuove norme sociali. Proprio come non ci siamo mai adattati alle automobili, al lavoro in fabbrica e all’allungamento della vita media.

Cambio

Questo è uno degli ultimi post che scriverò dal PC di casa.
Mi sto infatti apprestando ad una piccola rivoluzione domestica che porterà il sopra citato PC ad essere abbandonato ed affidato in gestione ai miei. Continuerò ad utilizzarlo unicamente per scaricare e guardare la TV, operazioni che non posso fare con il portatile.
Non mi va di intasare il PC con cui lavoro.
Continuare a passare file da l’uno all’altro mi sta facendo impazzire, nonchè accresce le possibilità di perdere roba importante.
Perchè il mio piano prenda forma sono necessarie solo poche operazioni preliminari.
La prima consta nel procurarmi un router aDSL wireless, perchè condividere la connessione sui due PC utilizzando il cavo di rete è scomodo. Max in questo mi è stato prontamente d’aiuto segnalandomi una vantagiosa offerta.
La seconda cosa da fare è trasferire definitivamente tutte le mie cose sul portatile, operazione che ha già avuto inizio ieri. Ho già spostato documenti e musica, ovvero il grosso della roba.
La terza ed ultima operazione sarà la formattazione del PC di casa e la successiva installazione di tutto ciò che può servire ai miei genitori per utilizzarlo.
Fatto questo, la mia rete senza fili domestica dovrebbe essere a posto.
Ho anche trovato un modo facile ed indolore per collegare il portatile allo stereo, in modo da non dover rinunciare alla qualità audio senza privare mia madre della possibilità di vedere ed ascoltare “Friends”.
Vedremo come verrà il lavoro una volta concluso.
Tutto questo fermento tecnologico ha fatto anche sì che installassi Miranda, una piattaforma facile e veloce capace di gestire contemporaneamente i contatti di MSN e ICQ. A questo punto non potevo esimermi dal crearmi un contatto MSN, così sono diventato reperibile a chiunque cerchi manq@hotmail.it.
Vado a farmi una doccia.
Poi esco.

Nel tunnel

Ebbene sì, sono entrato nel tunnel di Myspace.
Non mi è mai interessato avere un “miospazio” oltre a questo blog, tuttavia ci sono eventi per cui vale la pena mettere in discussione anche i principi più saldi e ferrei.
Tornano i Murder, We Wrote.
Per quella che è sicuramente la reunion dell’anno vale la pena di abbassarsi all’utilizzo di uno spazio web che non ha mai destato in me particolari simpatie.
Lo trovo utile solo perchè permette di ascoltare un sacco di musica, tuttavia questo non compenserà mai il fatto che abbia una grafica realmente ripugnante.
Ora però ci sono pure io e quindi tanto vale cercare di utilizzarlo nel modo più poser possibile.
Nel piano di battaglia c’è come prima cosa l’aggiungere alla lista degli amici tutti i gruppi musicali che conosco e che hanno uno spazio lì.
Come seconda, procurarmi la maglietta “Tom is not my friend” tanto in voga negli states.
Chiudo saltando di palo in frasca e regalando una personale standing ovation ad Alex Zanardi, a mio parere uno degli uomini più grandi della storia dello sport.

Role playing

In questi giorni sto dando ampio sfogo alla mia passione per il gioco di ruolo.
Non che io stia giocando più di tanto, anzi, tuttavia mi sto concentrando su diverse iniziative inerenti a questo mio hobby.
La prima cosa di cui voglio parlare è il blog che sto creando riguardo alla campagna di Dungeons and Dragons che masterizzo ogni due Lunedì ormai da più di un anno.
L’idea è quella di avere uno spazio in cui inserire le cronache delle sessioni (ovvero piccoli riassunti di quanto succede in gioco), le storie dei personaggi, i grafici di avanzamento dell’esperienza e chissà quant’altro.
Non so quanto possa essere utile il sito che ne uscirà, tuttavia scrivere di queste cose mi sta divertendo non poco. Il lavoro non è moltissimo, per la maggior parte è tutta roba che avevo già scritto qua e là durante quest’anno, si tratta solo di riordinare il tutto e metterlo on-line in maniera carina.
Per il momento sono giunto al traguardo delle prime dieci sessioni di gioco, ma spero di riuscire a portarmi alla pari in questo week-end.
Così ad occhio mi sembra ne stia uscendo un lavoro discreto e quindi ho deciso di linkarlo qui affianco.
La seconda notizia riguarda il mio rientro nel mondo dei Live di Vampiri.
E’ circa un anno e mezzo che non gioco più, ma è da molto che mi è tornata la voglia di farlo. Certo, adesso come adesso non potrei concedermi un appuntamento fisso come allora, quando giocavo due volte al mese. Troppi impegni e troppo poco tempo a disposizione sono le principali cause, ma forse anche perchè non avrei voglia di giocare così frequentemente.
Pochi giorni fa tuttavia Dax mi ha proposto di partecipare ad una serata in gioco organizzata dall’Associazione Oscuro Abbraccio ed ho deciso di cogliere la palla al balzo. Dovrebbe trattarsi di serate sporadiche, credo con una frequenza di non più di una volta ogni tre/quattro mesi.
Ho talmente voglia di giocare che ho già un paio di idee per il personaggio.
Vedremo cosa ne esce.
Ora però vado a farmi la doccia.

Blog Day 2006

Ho appreso navigando che oggi è il Blog Day.
In qualità di Bogger ormai discretamente veterano, seppur totalmente avulso da tutto ciò che è il mondo dei blogger e di conseguenza dalle loro iniziative, ho deciso di aderire alla manifestazione.
Per partecipare, a quanto ho capito, non serve fare altro che linkare in un post cinque blog che si frequentano.
L’iniziativa prevederebbe che questi fossero totalmente dissimili dal proprio per arricchire e ampliare lo spettro della manifestazione, tuttavia io conosco pochi blog, tra l’altro tutti assolutamente italiani e per di più quasi tutti simili al mio per argomenti trattati.
D’altra parte se non volessi raccontare la mia quotidianità non avrebbe senso aprire un blog, almeno a mio avviso, quindi non posso che comprendere chi fa esattamente come me.
Bando alle ciance, è il momento di elencare le mie cinque scelte.
Lo farò in ordine sparso e del tutto casuale, senza meritocrazia o premeditazione.
As it comes.

Dietnam. La blogstar. Lo inserisco non tanto perchè sia particolare, ma perchè è continua fonte di soluzioni e spunti su come utilizzare appieno le potenzialità del nostro amico internet. Credo che tra le mie scelte questa sia la più simile al mio blog e quindi forse la meno corretta, ma tant’è.

Primadipartire. Il cinismo. Il primo blog che ho letto dall’inizio alla fine. Forse sono l’unico a vederci più di macabro esibizionismo dietro, ma è per questo che credo che sia spaventosamente coinvolgente.

Dissezione Mentale. L’arte. Questo lo scelgo perchè tratta di una cosa che non potrò mai capire e che quindi non posso che limitarmi a cogliere da chi invece sembra trovarcisi più a suo agio. Alcuni racconti sono realmente fantastici.

Creati_v. Le immagini. Questa scelta non so se sia consentita dal regolamento, trattandosi di un fotolog. Tuttavia trovo le immagini di questo spazio troppo belle per non essere omaggiate.

Bioetica. La quotidianità. Questo lo metto perchè è bene che la gente lo legga e ne discuta. Si può non essere d’accordo solo se si hanno opinioni in merito e per averle l’unica è documentarsi. Almeno a parer mio.

Fatto.
Ora dovrei taggare il tutto.
Spero che sia corretto:
E’ stato divertente.

Test

Grazie a Dietnam ho trovato questo simpatico test. E’ sostanzialmente identico a quelli che girano per mail, se non fosse per il fatto che:
1- Non mi è arrivato per mail
2- Le domande sono realmente diverse dalle classiche “ti sei mai ubriacato?” o “pizza o spaghetti?”.
Ho deciso di farlo, ma senza ammorbare nessuno via mail perchè faccia lo stesso.
Cominciamo.

Parli ancora con la persona a cui hai dato il tuo primo bacio?
No. In realtà non ricordo nemmeno come si chiami. In realtà non era nemmeno stato un vero bacio, trattavasi più di “unione di labbra” da gioco “obbligo o verità” quando ancora era un gioco casto e puro.
Molto tempo fa.
Esperienza discutibile.
Lei però non era male.

Che musica sentivi quando facevi le elementari?
Queen e Vasco soprattutto. Direi che “Alba Chiara” è stata la mia canzone delle elementari, con un lieve distacco su “One Vision”.

Sei contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso?
Assolutamente no, anzi finchè matrimonio rimarrà sinonimo di diritti sociali direi che sono schifato che non venga data questa possibilità. Se ci si decidesse ad approvare le coppie di fatto potremmo finalmente fregarcene di cerimonie inutili e anche il Vaticano potrebbe smetterla di ammorbarci con la sacralità del matrimonio.

Sei triste in questo momento?
Non più del solito, il che non vuol dire no.

La maggior parte degli amici che hai ora sono vecchi o nuovi?
Credo di avere amici sia nuovi che vecchi. Certo, non sono tutti amici allo stesso modo, ma sono comunque includibili nella categoria.

Possiedi mobili di Ikea?
Il cestino e credo il letto.

Hai mai fatto qualcosa di vendicativo nei confronti di qualche collega?
No, non sono vendicativo e, soprattutto, adoro i miei colleghi.

Sei mai stato in terapia?
Purtoppo no, ma credo sia noto a tutti quanto mi piacerebbe andarci e quanto io ne abbia bisogno.

Hai mai giocato al gioco della bottiglia?
Si, ma non in maniera professionistica.
Diciamo che è capitato.

Ti è mai piaciuto qualcuno senza che tu glielo abbia detto?
Ovvio. Non sono certo il tipo che ci prova. Non sono nemmeno quello che muore dietro alle persone però, non ne ho voglia. Solo una volta sono stato cotto di una persona senza che questa ne sia venuta credo mai a conoscenza, ma erano altri tempi.
Terza media forse. Ricordo che mi ero fatto in bicicletta da casa alla Madonna del bosco con l’oratorio per vedere questa povera ragazza.
Un cretino.

Sei mai stato in campeggio?
Odio il concetto di tenda. Tuttavia ci sono stato più volte in bungalow. So che per i fedelissimi del campeggio non è la stessa cosa, ma per me lo è.

Hai mai avuto una cotta per un’amica di tuo fratello/sorella?
Sono figlio unico.

Sei mai stato in una spiaggia per nudisti?
Ci sono passato una volta da piccolo, tipo in quarta elementare. Eravamo in colonia in Toscana. Uno di quei campi estivi organizzati dal comune, la colonia più bella della mia vita. Era in un agriturismo toscano e ci avevano portato sulle rive di un torrentello. Non so se fosse una spiaggia per nudisti, ricordo però che c’erano diverse persone nude e che ci hanno portato via imbarazzati.

Hai mai mentito ai tuoi genitori?
Diriei di si, ma mai per nulla di serio.

Hai mai avuto un taglio di capelli così brutto da dover indossare il cappello per un mese di fila?
Si, anche qui alle elementari. Mi avevano tipo rapato a zero lasciandomi il ciuffo lungo da tirare in piedi col gel.
Me ne vergognavo tantissimo.
Da lì in poi ho avuto altri mille tagli imbarazzanti, ma non me ne sono mai vergognato.

Qual è l’ultima volta che hai dormito per più di 12 ore?
Dodici ore? Mah, forse quando andavo in vacanza al mare con gli amici.

Dov’eri il Capodanno del 2006?
A S. Piero in Bagno, un locus amenus nei pressi del Monte Fumaiolo.
A casa della Kla e dell’Ali.
Capodanno Estremo.

Da dove hai preso l’idea per il tuo nickname?
Dal fatto che tutti mi hanno sempre chiamato “Màncu”. Ho solo trovato un modo idiota per scriverlo.

Hai mai pianto per la morte di una celebrità?
Copiosamente alla morte dei Blink 182.

Di che colore è la biancheria che hai addosso?
Righe. Alla faccia della Bri e del suo odio per queste mutande.

Indossi sempre il reggiseno?
Non lo metto, mi stanno ancora su bene anche senza.

Cos’hai fatto stamattina?
Lavorato e studiato.

Cosa ha posto fine alle tue ultime amicizie?
Non averle curate e aver constato che anche dall’altra parte non ci fosse voglia di fare questo sforzo.

Hai mai spiato qualcuno per cui avevi una cotta?
Direi di no.
Però ho spiato tanta gente per cui non provo nulla.

Qual è stato l’ultimo concerto a cui sei andato?
BoySetsFire al Transilvania.
Bello.

Qual è stato l’ultimo programma che hai visto in televisione?
Il Tour de France che sto seguendo adesso.
Vai Gibo!

Cosa ti ferisce?
Mi feriscono un sacco di cose anche se non credo di darlo molto a vedere.

Prendi medicine?
Ormai non tantissime. Antistaminici più che altro.
Una volta ero dipendente da Aulin.

Che maglietta hai addosso?
Sono a petto nudo per via del caldo.

Qual è il tuo negozio preferito?
Assolutamente il Virgin Megastore di Piccadilly Circus. Tuttavia amo molto anche i negozi di vestiti dove abitualmente compro.
Adoro comprare vestiti.

Qualcuno che non vedi da un po’ e che ti manca?
Bazzu, più che altro perchè non è stata mia scelta non vederlo più. Tutti le altre persone uscite dalla mia vita non le vedo più perchè non ho interesse a vederle, quindi in realtà non mi mancano.
Certamente capita che abbia voglia di rivederle, ma credo che sia solo per sguazzare un po’ nella malinconia.

Ti importa cosa pensano le persone di te?
Dipende da chi sono le persone.
Sono sconosciuti? No.
E’ gente a cui tengo? Allora si.

Usi un PC o un Mac?
Ho un PC a casa e, tra poco, un PC portatile.
Odio i Mac.
In laboratorio ci sono solo Mac.

Usi il mouse o la tavoletta grafica?
Mouse. Non ho motivo di utilizzare tavolette grafiche.

Qualche sito dove vai ogni giorno?
Diversi Blog, qualche forum in cui però non posta più nessuno, Repubblica, Libero e un paio di webzine di musica.

Sei un esperto di computer?
No.
Diciamo che sono un utilizzatore consapevole.

Che tipo di carne preferisci mangiare?
Quella cotta alla brace e senza sale.

Che scarpa infili per prima?
Essendo una procedura mattutina, non ho ricordi a riguardo.
Lo faccio mentre ancora dormo.

Parlando di scarpe, ne hai mai tirato una a qualcuno?
Si, ma non era mia.

Quali gioielli indossi 24 ore su 24?
Gioielli è una parola grossa. Diciamo che, finche non l’ho perso durante la vacanza più brutta della mia vita il primo anno di università, portavo al collo un pipistrello di plastica regalatomi in ospedale quando mi hanno aperto.
Era un portafortuna.
Ora ho sempre addosso i miei braccialetti a sferette metalliche, riminiscenza di una gioventù punk.

Hai dei cereali in casa?
Non più, rubavano minuti di sonno.

Hai mai molestato sessualmente qualcuno?
Credo di aver molestato la Bri.

Sei mai stato molestato?
Sì.
Dalla Bri.
Più volte.

Hai mai visto la/il tua/o migliore amica/o nuda/o?
Amiche, manco a dirlo, no.
Per gli amici è diverso.
E’ un avvenimento epocale vederli vestiti.

Cosa ami fare nel tempo libero se rimani a casa?
Navigare in internet e ascoltare musica.
Quando non dormo.

Si riaprono i contatti con l’esterno

Back on the net.
Dopo una settimana esatta, l’Infostrada ha riallacciato la mia linea telefonica e con lei è tornato il tanto atteso accesso ad internet. Senza poter accedere al blog mi sentivo a disagio. Non ho mai così tanta voglia di scrivere come quando non ne sono in possibilità.
In questa settimana sono successe molte cose, ognuna delle quali forse avrebbe ottenuto una paginetta propria su questo sito se ne avessi avuto le possibilità. Così non è stato ed ora sono nelle condizioni di dedicare a questi argomenti solo poche parole.
Ora il problema è scegliere quali e credo che per certe questioni sarà tutt’altro che facile. Come spiegare tutto ciò che mi è passato per la testa riguardo l’immediato dopo cena di Venerdì scorso?
Pensieri contrastanti, riflessioni, paure.
Speriamo vada tutto a finire per il meglio.
Per non parlare del fatto che ha chiuso uno dei locali chiave della mia vita: le Grotte di Realdino. E’ strano ricordare come ai tempi del liceo andarci fosse l’evento, mentre ultimamente passarci la serata era più assimilabile ad una tortura. Eppure il locale è sempre rimasto uguale a se stesso.
Noi no, evidentemente.
Sebbene uno dei sogni ricorrenti fosse vincere abbastanza soldi per comprare quel pub e raderlo al suolo, ora che ha chiuso sono dispiaciuto.
Sono schiavo della malinconia.
Più faccio mente locale più mi vengono alla mente cose accadute in questi giorni di cui vorrei parlare, come il live dei BoySetsFire di Lunedì, senza dubbio il concerto più HC che io abbia mai visto. Mai stato al cospetto di cotanta attitudine, mai visto un gruppo dare così tanto per un pubblico di sì e no cinquanta persone. Stima a profusione per loro.
Fa caldo.
Stare al computer ancora mi diventerebbe un peso.
Per questo dovrò esimermi dal parlare di Pessotto, se non facendogli un “in bocca al lupo” carico di stima, della nazionale che senza sapere bene come si ritrova ai quarti di finale, del “NO” che vince, ma non convince al referendum pur guadagnandosi il mio voto e del lavoro che assieme ai primi risultati porta un carico ancor più gravoso di impegno.
Non è detto che non torni magari nei prossimi giorni su questi temi, ma anche così non fosse non mi spiacerebbe più di tanto.
Non amo scrivere a freddo.

Foto del giorno n°10 – Last but not least
Maledetta Sterla
*In un’immagine, il meglio ed il peggio di Londra.

Febbre mondiale

Ci siamo.
Sta per iniziare il Campionato del Mondo di Calcio.
Questo significa prevalentemente due cose: partite e scommesse. Per non trovarmi impreparato ai blocchi di partenza sono già stati investiti i 15 euro guadagnati dalla vittoria del Barcellona in Champion. Quattro le scommesse fino ad ora effettuate, le rivelerò solo dopo che sarà noto il loro destino.
Oggi sono tornato ad essere scaramantico.
Leggendo il blog dell’amico e anonimo Dietnam ho appreso che è possibile guardare le partite dei mondiali in rete, senza l’ausilio di Sky, utilizzando questo programma e scegliendo uno di questi canali.
Tentare non nuoce.
Tutto è pronto.
Si comincia.
Solo alla fine di questa partita potrò iniziare a pensare all’imminente partenza.
Ora devo pensare a Wanchope.

Sublime

Ieri sera io e la Bri siamo andati alla serata Chuck Norris organizzata al Goganga di Milano.
Sebbene io abbia perso quasi totalmente la voglia di leggere uno dei blog più chiacchierati della rete dopo i primi 5 o 6 giorni dall’esserne venuto a conoscenza, ho deciso di andare al party per conoscere Dietnam, co-autore di Roundhouse Kicks, ma soprattutto blogger da me linkato per la sua pagina personale.
Il posto non è niente male, un po’ troppo fighetto forse, ma nulla di eccessivo.
Menzione assolutamente d’onore per il Basito, cocktail pestato simile al mojito da cui si discosta solo per la vodka al posto del ruhm ed il basilico al posto della menta. Me l’hanno servito con tanto di pomodorino pugliese.
Sublime.
Anche la musica non era male. Tutto indie ben selezionato che per le due orette che ho passato nel locale non ha pesato troppo e si è lasciato ascoltare, regalando perfino qualche chicca ignota che mi piacerebbe risentire.
Conoscere Dietnam mi ha fatto piacere. E’ bello parlare con qualcuno di cui quotidianamente ti ritrovi a leggere la vita.
L’incontro rende i blog entità meno astratte.
In conclusione non aver visto “Il codice Da Vinci” mi è pesato meno passando la serata in questo modo. La voglia di vedere questo film resta alta e l’ultimatum lanciato alla Bri è per domani sera.
No way out.
Resta solo una cosa da fare prima di chiudere: parlare di “We Don’t Need to Wishper”.
Non è facile.
Non lo è per nulla.
L’attesa per questo lavoro è stata spasmodica e l’adorazione che provo per Tom Delonge non è quantificabile. Con questi presupposti restare delusi non è affatto improbabile.
Solo che deluso non è il termine adatto.
Deluso è quando ti aspetti qualcosa di bello ed ottieni una cosa che non ti piace.
In questo caso non mi aspettavo nulla, ero solo terribilmente curioso. L’anteprima datami da “The Adventure” mi aveva colpito in positivo: singolone finto, lento, plasticoso, ipermelodico e terribilmente orecchiabile.
Tamarro.
Molto tamarro.
Come piace a me.
Purtoppo o per fortuna, il disco è tutto così. Letteralmente. Effetti e riff di chitarra si trascinano identici per tutte dieci le tracce dando al tutto uno scorrimento quasi cinematografico. Facendo un paragone azzardato è come sentire un CD di musica classica. In quest’ottica diventa vitale ascoltare il tutto dall’inizio alla fine, senza interruzioni. Devo ammettere che la cosa non è facile perchè la traccia numero due, “Distraction” è decisamente la più brutta del disco e compromette pesantemente le possibilità di proseguire nell’ascolto. Se si ha la forza di superarla però si può essere oltremodo sicuri del fatto che da lì in avanti sia tutta discesa.
Ora sono curioso di vedere cosa mai potranno propormi dal vivo. Con soli dieci pezzi all’attivo mi aspetto qualche sorpresa.
Vedremo.
Concludo scrivendo l’unico fact su Chuck Norris che ho pensato ieri sera. Non fa ridere, non è immediato, ma a me piace molto e lo trovo piuttosto azzeccato alla serata.
Ne vado discretamente fiero.

“Chuck Norris non ascolta Indie perchè sa già dov’è l’Arca perduta.”