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Codice d’onore e codice Da Vinci

Sono molto deluso.
Ho appena finito di vedere l’ultimo tappone dolomitico del Giro d’Italia e l’atteggiamento di Basso mi ha veramente indisposto. Il buon vecchio Gibo Simoni meritava di giocarsi almeno la volata dopo tutto il lavoro che ha fatto, soprattutto in discesa.
Quest’anno la corsa rosa mi è proprio piaciuta, devo ammetterlo. L’ultima settimana ha riservato agli appassionati tappe di notevole livello tecnico e grande spettacolo. Se non fosse per l’eccesso di protagonismo di oggi anche la prestazione di Ivan il terribile sarebbe stata da incorniciare, una netta dimostrazione di superiorità che lo lancia verso una stagione di probabili successi. Nota positiva perfino il finale di corsa di Cunego che negli ultimi due giorni ha fatto un grande lavoro, tanto da superare Savoldelli e portarsi al quarto posto in classifica generale.
Insomma, questo finale amaro non ci voleva proprio.
Per quel che mi riguarda lo sport nell’ultimo periodo è foriero di notevoli delusioni.
Col calcio nella bufera, la partenze di Manuel e, notizia fresca, quella del flauto magico Shevchenko la passione per lo sport nazionale è tenuta viva solo dalla speranza di un campionato senza Juve e dalla solita febbre da calciomercato.
Poca roba, insomma.
Parlando d’altro, ieri sera ho visto finalmente “Il Codice Da Vinci”.
Sono andato al multisala Medusa di Rozzano. L’hanno aperto da poco e volevamo provare a vedere come fosse.
Giudizio lapidario sul cinema: una merda.
Posto brutto, gestito male e, soprattutto, con la fastidiosa abitudine dell’intervallo a metà film.
Premesso questo, il film mi è piaciuto. Per quanto possa piacere un film di cui si è letto il libro e si conosce ogni singolo passaggio, ovviamente. Non credo mi sia mai capitato di vedere una pellicola dopo aver letto il libro da cui è stata tratta, anche perchè non leggo molto. In questo caso tuttavia il romanzo l’avevo letto all’uscita, nel 2004, e mi era veramente molto piaciuto. Di conseguenza ero molto incuriosito dall’opera di Ron Howard. Credo che il lavoro fatto sia decisamente di buon livello anche se non posso dire quanto avrei apprezzato e capito il tutto senza essere già a conoscenza della storia e delle trame. Il finale soprattutto è stato girato in tempi troppo stretti, rendendolo a mio parere piuttosto confuso. In conclusione il prodotto è buono, ma il consiglio che darei a chiunque voglia avvicinarsi a questa storia è ovviamente di leggere il libro. In giro c’è una versione illustrata che deve essere splendida.
Il template contest intanto annovera la terza vincitrice, Bri, che ha stanato un po’ di errorini di battitura che avevo sparso in giro. Anche lei avrà così diritto ad un premio, ma prima ho bisogno che Max ritiri il suo, per giustizia e correttezza. La lista dei vincitori, intanto, si allunga.
Inizia a fare caldo.
Inizio ad avere sonno.
Stacco.

8 commenti su “Codice d’onore e codice Da Vinci”

  1. anche il ciclismo…dio…tecnicamente il film non era un granchè, ma il cinema è ancora peggio, se becco l’architetto che l’ha progettato è morto…cmq sono contenta della mia grandiosa vittoria…

  2. ho avuto la (s)fortuna di vedere il film in questione pochi giorni fa. mi ha lasciato molto molto deluso. intendiamoci, non è un brutto film e valeva tutti e tre gli euro che ho speso per andarlo a vedere, ma non di più. trama e regia mediocre, forse un film troppo classico nel suo genere. resto dell’idea che certi romanzi dovrebbero restare alla carta stampata.

  3. si io ci vado in bici, basso se ha detto quello parole ha ragione simoni , ma se io vado in bici e al mio passo quello dietro non ce la fa io non ci posso fare nulla perchè devo pedalare male per far vincere simoni…..di sicuro si poteva risparmiare la napoletanata della foto del bambino!!!!
    Ivan sei forte, ma evita di fare lo spocchioso, in quel mondo chi è spocchioso paga guarda pantani!!!

  4. io non ho letto il libro, non mi ispirava, ho visto il film ed ero talmente predisposta al peggio che alla fine mi è piaciuto dai… ti piace il nuovo degli afi?!

  5. Pantani, ti assicuro da fonti certe che se in quel Giro d’Italia invece di fare il cannibale avesse fatto vincere gli altri non sarebbe successo tutto questo putiferio, perchè ti assicuro che tutti i ciclisti si dopano!!!!

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