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Il naufragar m’è dolce in questo mare

C’è una cosa che mi da abbastanza fastidio: stare a letto senza dormire.
Le lenzuola ed il cuscino si scaldano e l’aumento della loro temperatura risulta inversamente proporzionale alla voglia del sottoscritto di rimanere a loro stretto contatto.
Il primo approccio alla questione è tentare di costringersi a dormire, ma per quanto si possa essere stanchi, cedere al mondo dei sogni quando lo si vuole è cosa assai difficile. Al fastidio per le lenzuola roventi quindi si aggiunge anche il nervoso di chi non riesce nel proprio intento e così, in un attimo, la situazione precipita.
Solitamente, giunto a questo stadio, cerco aiuto nel palinsesto televisivo.
Solitamente questo tentativo si rivela controproducente.
In seconda serata infatti basta nulla per trovare programmi interessanti, capaci di tenere viva l’attenzione a discapito del sonno che nei propositi iniziali si sarebbe invece voluto coltivare.
Mi sono quindi guardato “Boondocks”, il nuovo cartone di MTV. Dai tre episodi che mi è capitato di vedere fino ad ora lo trovo semplicemente geniale.
Non contento, subito dopo, mi sono regalato anche “Mai Dire Grande Fratello” mettendomi nelle condizioni di dire definitivamente addio all’ipotesi di dormire entro breve. Come da copione infatti, a fine trasmissione ero sveglio ed arzillo come nemmeno dopo 12 ore di sonno. A nulla è valso il tentativo estremo di guardare “Porta a Porta”, tanto meno quello di cercare un sano programma porno su qualche emittente locale: ero sveglio e tutto lasciava pensare lo sarei stato per molto ancora.
A questo punto tanto valeva alzarsi e fare due chiacchiere col diario on-line.
Mi piace pensare che tornerò ad utilizzarlo in maniera decisa tra qualche giorno, che riprenderò a scriverci con costanza e con l’impegno di un tempo.
Percepisco in lui un legittimo senso di abbandono, o peggio, di mero utilizzo [auto]biografico.
Devo rimettermi in carreggiata se non voglio che la sua bellezza appassisca.
Intanto ad appassire credo di essere io, soprattutto a giudicare da quanto mi piace il singolo dei 30 Seconds to Mars. Tanto. Troppo.
D’altra parte il pezzo è poser all’ennesima potenza, forse sarebbe stato strano non mi fosse piaciuto.
Forse allora è segno che sto bene.
Se sto bene perchè non sto dormendo?
Per una volta credo sia per pura eccitazione.
La discussione della tesi, l’abbigliamento abbinato alle slides, New York, il concerto dei TBS oltre oceano, il tatuaggio da ideare, Baldur’s Gate II da finire, i libri da provare a leggere, il futuro.
Tutto sommato ne ho di cose a cui pensare e forse dormire sarebbe tempo perso.
So di farla facile, ma so anche che domattina la sveglia non suonerà prima delle 10 e quindi so di poterla, per una volta, fare facile.
Scrivere intanto è riuscito dove Vespa ha miseramente fallito.
Ho di nuovo sonno.
Prima di andare a dormire, magari ascoltandomi “The Opposite of December” per darmi un tono meno MTV-Like visto quanto detto in precedenza, resta da trovare un titolo a questo post.
Trovato.

2 commenti su “Il naufragar m’è dolce in questo mare”

  1. Basta stare tranquilli per venti minuti ed è fatta.
    Io non ricordo nulla del prima e del dopo, ma della discussione mi ricordo ogni attimo! ;)
    The Opposite Of December è proprio l’ideale prima di dormire! :D

    Ps. pure io sarò al concerto dei Rise Against, a Bologna.

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