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Il mio amico Tim

Ieri sera sono stato a cena da Tim, un ragazzo canadese di origini cinesi che sta facendo il suo post-doc qui in università. E’ una delle persone con cui ho subito legato, quindi ho accettato il sui invito molto volentieri.
Appena arrivati Tim decide di farci vedere casa sua e, giunti in salotto, noto nella sua libreria un volume che subito attira la mia attenzione.
Si tratta di “Judaism for dummies“. Decido di chiedere come mai abbia quel libro in casa e lui mi risponde che è una storia buffa, così me la racconta.
Scopro così che in nord america, se sei ebreo e hai meno di ventisei anni, hai la possibilità di visitare Israele totalmente gratis. Devi solo fare richiesta alla comunità ebraica e dimostrare di essere ebreo, anche solo da parte di madre. Tim ha scoperto questa cosa da due suoi amici ebrei che hanno deciso di aiutarlo a sembrare tale per avere diritto a questo viaggio, regalandogli il libro in questione.
Effettivamente è una storia buffa, gli dico.
Lui mi risponde che è ancora più buffa quella di quando a diciannove anni si è fatto battezzare dalla chiesa cattolica perchè in Quebec se sei battezzato paghi la metà delle tasse universitarie.
Ovviamente il buon Tim non è riuscito in nessuna delle due imprese. Per quel che riguarda il battesimo doveva essere stato effettuato prima del 1984 per dare diritto allo sconto, mentre riguardo al viaggio in Israele, se ho ben capito, si è accorto del tutto quando stava per compiere ventisei anni e non è riuscito ad organizzarsi per tempo.
La cosa realmente divertente è che quando qui ha chiesto il domicilio ed ha dovuto dichiarare la sua religione, per quella storia dei cinquanta euro mensili che i credenti devono versare alla chiesa, lui ha risposto “I do not belive in God”, ma la tipa dell’amministrazione, non si sa bene come mai, l’ha inserito sia come cattolico che come protestante richiedendo che pagasse cento euro al mese invece che cinquanta.
Insomma, il mio amico Tim con le religioni ha un rapporto tutto particolare che, se devo essere onesto, mi ispira non poca simpatia.
A fine serata mi ha anche raccontato le origini del culto mormone, sempre più popolare negli States. Riporto quanto da lui detto senza controllarne la veridicità:
“Un tipo, in galera per truffa negli Stati Uniti, esce di prigione e si mette un cappello nero in testa. Da quel momento dice di avere un link diretto con Dio che gli racconta come Gesù, dopo essere risorto, sia partito con una barca destinazione New York per sotterrare le sacre scritture. Quest’uomo dice poi di aver recuperato le scritture in questione: il libro di Mormon.”
L’immagine di Gesù su una barca a remi che voga destinazione nuovo mondo la trovo geniale.

Nota: aggiornata la sezione “letture”.

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