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Pigmeo

[…]
A scopo cronaca: ancora no legale adottato così che diventa pieno membro di famiglia ospite Cedar. Obbligo di fa tutto sforzo così che resiste assorbimento dentro culto americano di individuo, metodo tradizionale di arroccata oligarchia a scopo mantiene proprio potere. Frattura cittadino isolato dentro differente religione, differente razza, differente famiglia. Etichetta come ricca cultura di diversità. Scinde come unico finchè ciascuno cittadino solo. Finchè ciascuno voto investito non ha valore. Singolo cittadino celebrato come speciale. In verità, rimane con no potere.
[…]

Nota: aggiornata la sezione “letture”.

5 commenti su “Pigmeo”

  1. in tutta onestà, il buon palahniuk ultimamente ha un po’ rotto il cazzo. e ultimamente è un sinonimo di “da ninna nanna in poi”. :)

  2. Mah, va ovviamente preso a piccole dosi. Un libro ogni tanto, perchè altrimenti diventa ripetitivo e tendenzialmente noioso.
    Però a me “Pigmeo” è piaciuto. Più di “Ninna Nanna” per dire.

  3. boh…io da soffocare in poi ho tollerato, che è diverso da “mi sono piaciuti”, ninna nanna e rabbia. però continuo imperterrito a dargli fiducia ad ogni nuovo libro. metti che senza dire nè a nè b caccia fuori un nuovo “invisible monsters”, come fai a perdertelo? ;)

  4. Invisible Monsters al momento è forse quello che mi è piaciuto meno.
    Secondo me Pigmeno è un buon libro.
    Rabbia mi manca, come Cavie e Gang Bang, ma se ne parlerà più avanti…

  5. se ti è piaciuto meno invisible monsters di pigmeo vuol dire che abbiamo gusti decisamente diversi in fatto di libri. :)
    pigmeo mi piacerebbe leggerlo in inglese, perchè in italiano il gioco del “non so parlare non so scrivere la vostra lingua” mi ha stuccato come pochi…

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