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2011

Questo blog non è morto

Però anche sto giro non riesco a scrivere un post.
Volevo parlare della situazione Moratti/Pisapia, ma non c’è nulla da dire oltre a quanto faccia schifo quanto sta accadendo e a quanto faccia schifo un Paese in cui la sfida per un comune diventi una lotta senza esclusione di colpi per stabilire a quanti ancora vada a genio Berlusconi.
E la cosa drammatica è che Berlusconi, perchè di lui si parla, potrebbe vincere, scavando ulteriormente il fondo di quello che all’inizio era un barile ed ora è un pozzo apparentemente senza fondo. Spostando ancora un po’ più in la il limite per la decenza, la soglia di quanto sia consentito pur di vincere.
In tutta onestà, credo ce la farà. Non ho più fiducia nel mio Paese.
Però per una volta sarebbe bello se non succedesse. Se il peggio, per una volta, non arrivasse.
Non per la Moratti, nè per Pisapia, nè per Berlusconi, nè per Milano, di tutto questo mi interessa relativamente. Ad essere importante sarebbe la risposta della gente, il segnale che si è passata la soglia e che lo schifo, oltre a fare schifo, non paga. E perde.
Sarebbe bello creare un precedente positivo, per una cazzo di volta.

La scienza

Alla fine, la scienza è semplicemente questo.
Curiosità e gusto per le sfide.
La faccia del bambino alla fine del filmato dice tutto.

Grazie a Bazzu per la segnalazione (ah, se vuoi provarci io ci sto).

La festa per un omicidio è una cosa che non riesco a digerire.

Mi son preso del tempo per scrivere qualcosa in merito all’assassinio di Osama Bin Laden.
Mi è servito del tempo perchè per una volta non volevo scrivere di getto, ma riflettendo su cosa, davvero, della questione mi abbia colpito. Ed il risultato è che tutto ciò che mi resta e mi resterà per sempre di tutto questo è che ancora una volta la razza umana ha saputo dimostrare il motivo per cui le cose vadano spesso così male.
Siamo e saremo sempre animali.
Finchè ci saranno feste in piazza per l’uccisione di una persona, per quanto colpevole dei peggiori delitti, il futuro non potrà mai apparire roseo. Dall’occidente democratico, da coloro che con la loro politica decidono le sorti dell’intero pianeta è lecito aspettarsi di più, di meglio, rispetto alla danza della vittoria sul cadavere del nemico.
Quando cose come questa accadono tendo davvero a sentirmi fuori posto nella nostra società.
E la pianto qui, perchè il tutto mi mette una tristezza immensa anche senza voler pensare che ci sia una possibilità tutt’altro che remota che molto di tutto questo sia stato inculcato nella testa della gente a forza.
Senza quindi voler pensare ad un funerale in mare, ad un popolo che ha imparato ad odiare chi gli hanno detto di odiare, a situazioni tutt’altro che chiare che hanno scatenato guerre e morti per motivi che posso solo immaginare.

Camera Mask


Il primo film realizzato con la fantastica Camera Mask.
E’ ovviamente un film muto, perchè la Camera Mask non ha microfono, ma come prima prova direi che sono soddisfattissimo.
Alla faccia di chi sosteneva fosse una cagata!

Google Hit List [Aprile 2011]

A cavallo tra i due eventi mondiali più chiacchierati del momento ecco arrivare la consueta classifica di fine mese. Prima di stenderla però, voglio dire anche io due parole due sui due avvenimenti di cui sopra.
Le nozze reali di William e Kate: partendo dal presupposto che chissenefrega, non nego di aver ovviamente sviluppato un senso di competizione nei loro confronti dovendo io sposarmi tra cinque giorni. Voglio anche io il live streaming della cerimonia. Necessito aiuto per realizzare la cosa.
La beatificazione di Wojtyla: il presupposto è più o meno quello di prima. Non mi piace che la chiesa cattolica metta becco nelle questioni della mia vita quindi dovrei riservarle lo stesso trattamento non mettendo becco nelle sue questioni. Questo intento sarebbe facilitato se non vedessi ovunque gente che osanna la figura di un tale che, secondo i miei criteri, tirando due somme forse in paradiso neanche entrerebbe. Ad ogni modo, partendo da una lucida analisi fatta da un mio amico anni fa, non capisco perchè Vanna Marchi debba essere arrestata se vende sale grosso che allontana i fantasmi, mentre sia lecito chiedere 1000 euro per una stanza vista beatificazione.
La classifica di questo mese a me piace. Ci sono tante domande a cui mi farebbe piacere rispondere, ma non è forse il caso.
In settimana, come detto, mi sposo.
Forse, finito tutto, riprenderò anche ad aggiornare con più frequenza.

1 – il marsupio è da sfigati
2 – canzone eeehhh ooohhh radio virgin 2011
3 – cosa facevano i saosin prima di formare la band?
4 – uomo moviola è un uomo moscio?
5 – tom delonge dita su per il naso
6 – fa più schifo berlusconi o il duce?
7 – streaming illegale, siamo davvero alla fine?
8 – perche’ zucchero non gradisce testimoni di geova ai suoi concerti?
9 – e se gesù fosse venuto dal futuro?
10 – atticus black perche l’uccello?

Comprare dischi


Da due o tre giorni volevo scrivere del Record Store Day 2011 perchè la ritengo una bellissima iniziativa. Non l’ho fatto fino ad ora perchè, essenzialmente, per me è difficile ricordare IL negozio di dischi. Quello che ha caratterizzato la tua adolescenza musicale. Quello dove andavi dopo scuola (o invece che a scuola) a comprare i primi album scelti da te e non per te.
Io sono cresciuto a Brugherio (MB) e a Brugherio c’era un solo negozio di dischi: il Pick-Up. Era uno stanzino piccolo e aveva pochissima scelta, ma il gestore era in simpatico e provava sempre a darmi una mano. Facevo le medie e da lui ho acquistato la serie completa delle compilation “Alba” più non so quante altre porcate dance. Ci ho anche preso “Nord-sud-ovest-est” degli 883, giusto per dare un quadro temporale alla cosa.
Poi è arrivato il liceo e la mia vita è cambiata, in tutto, ma anche e soprattutto musicalmente parlando. Il grande salto l’ho fatto comunque da Pick-up, entrando e comprando “Ixnay on the Hombre“. Qualche mese dopo tornai da lui a chiedere “Heavy Petting Zoo“. Ci misie due settimane a procurarmelo. Lì capii che forse, per le esigenze che stavo maturando, quel negozio non avrebbe più fatto al caso mio. Qualche mese dopo, in ogni caso, a Brugherio aprono un Bennet e Pick-Up ci si trasferisce dentro col proprio negozietto. Dura forse sei mesi. Poi chiude. Ora al suo posto c’è un Gamestop.
Dicevamo i tempi del liceo. Io andavo a Monza e tutte le mattine passavo davanti ad un negozio enorme, proprio di fianco alla Rinascente, chiamato “Ricordi Megastore”. Abituato ad uno stanzino di 4 metri per due, all’inizio pensavo si trattasse di un immenso passo in avanti, ma sbagliavo. E’ vero, c’era più scelta, ma alla fine per quanto concernesse i miei nuovi gusti non c’era tutta questa differenza in quanto a fornitura. Peggio ancora, non c’era servizio nè rapporto col cliente. Nessuno ci avrebbe messo due settimane a procurarmi un disco lì. Se non lo trovavo erano puramente cazzi miei. E poi i prezzi iniziavano a farsi proibitivi.
Monza non è Milano, però, e a trovare un negozietto di dischi che facesse al caso mio ci ho messo un po’ di tempo. C’erano infatti i negozi per i metallari, ma erano appunto pieni di metallari e a quei tempi io in posti con dentro i metallari non ci entravo a prescindere.
Però, girando e girando, un posticino l’avevo trovato. Inculatissimo in una vietta senza marciapiedi nell’intrigo dei sensi unici del centro c’era il Musicland, quello che definirei il reale punto di riferimento del me teenager in fatto di dischi. Ci ho preso robe che nemmeno ho più, tipo “90-93” o “Gli Amici di Roland“. Ai tempi io non avevo internet e per me l’informazione musicale arrivava unicamente dalle persone che conoscevo a scuola. Quindi andavo al Musicland e passavo gli espositori, chiedendo consigli e pareri. Era divertente.
A fine liceo però è arrivato internet e con lui il mail order di siti tipo “Negative” e roba del genere. Il Musicland ha chiuso e dio solo sa cosa c’è oggi al suo posto. Quella via io non la percorro dai primi anni zero.
La storia si conclude negli ultimi dieci anni, un periodo privo di riferimenti in cui i CD dapprima venivano comprati ai banchetti dei live show e poi, quando anche lì hanno smesso di venderli, on-line su siti tipo “Interpunk”. Se può contare qualcosa a mia parziale discolpa, mai su Amazon. Per un brevissimo lasso di tempo mi sono persino trovato a comprare CD in un negozio di abbigliamento, il Quarter, tanto ero perso e privo di riferimenti. Che poi io sono il primo ad avere delle colpe. Ho girato mezza New York per trovare “Generation records” e non ho mai provato a prendere la metro ed andare a Milano a comprare un disco dove è giusto farlo.
Anyway, a me la musica piace.
Mi piace anche comprare i dischi, schiavo più che altro della necessità di possedere oggetti (e farmici a mia volta possedere, citando il buon Tyler Durden).
Questo post quindi promuove un’iniziativa sacrosanta in favore dei negozi di dischi. Quelli veri.
Quelli che mi sarebbe piaciuto frequentare di più in gioventù.
Quelli che, se domani vinco al superenalotto, ne apro uno esattamente uguale e vivo la mia vita facendo la cosa che amo più fare: ascoltando e parlando di muscia.

Google Hit List [Marzo 2011]

Ogni mese penso di eliminarla, ma poi continuo imperterrito a dare spazio a questa rubrica. Non so perchè. Ad ogni modo giusto per restare in tema blog, segnalo con piacere un incremento delle visite dovuto più che altro al fatto che ho iniziato a pubblicare alcune delle pagine che scrivo via Facebook, superando quel mix di pudore e diplomazia che non vorrebbe la divulgazione ad ampio spettro del mio pensiero per salvaguardare rapporti interpersonali o magari lavorativi con chi non condivide. Tutto questo è molto immaturo, da un lato, perchè non condividere non implica certo incrinare rapporti, ma è altresì vero che molto spesso si paga per le proprie idee e che di conseguenza non sempre sia “furbo” metterle in piazza. E, per quanto avere un blog di per se vada contro quest’idea di riservatezza, è anche chiaro come una cosa sia pubblicare un blog nella vastità della rete e lasciare che la gente ci si imbatta per caso, senza necessariamente sapere di chi sia, e un altro paio di maniche sia metterci la faccia.
Non che la cosa importi a qualcuno, probabilmente.
Anyway, ecco la classifica di questo mese, che per una volta premia la precisione a scanso di equivoci:

1 – foto di spagnole( cazzo tra le tette)
2 – alchimista anonimi bresso
3 – negozi a milano dove si possono comprare le erbe provenzali
4 – costruire scolapiatti
5 – come ci vedono all’ estero
6 – il mio vicino di casa e’ un serial killer
7 – un uomo venuto da lontano spartito
8 – sostituire porta asciugamani incastrati con cemento
9 – microfiche gazzetta
10 – Roberto De Mattei