Oggi mi è capitata una roba strana.
Accendendo il PC, sta mattina, e facendo il classico rituale giornali/mail/social network mi sono imbattuto in un twitt di Selvaggia Lucarelli (@Stanzaselvaggia) riguardo un presunto ricovero di Morgan in una clinica di Monza a causa di una overdose da farmaci. Dico presunto perchè il twitt era pieno di “pare” e io non ho comunque verificato la notizia, ma il mio punto in questo post non è dubitare dell’attendibilità degli scoop della Lucarelli perciò andiamo avanti. Insomma vedo questo twitt e mi viene da rispondere che, tutto sommato, se Morgan viene ricoverato in overdose sono anche un po’ fatti di Morgan. Non mi sono mai sentito particolarmente bacchettone riguardo a questioni di Privacy, ma a titolo personale trovo sempre abbastanza fastidioso l’exploitation estremo della sofferenza altrui.
Ho quindi risposto, credo tra l’altro senza essermi posto in maniera particolarmente maleducata.
Di lì a pochi secondi, scopro che Selvaggia Lucarelli decide di bloccare il mio account. Lì per lì, la cosa mi fa un sacco ridere. Non che adesso ci stia male, intendiamoci, però diciamo che sul momento non avrei mai scritto un post sul blog per parlare della cosa. Poi, col tempo, ho effettivamente iniziato a rimuginarci un po’ sopra e la cosa ha iniziato a farmi girare abbastanza il cazzo. In fin dei conti, non ho che espresso un parere penso legittimo. Nella foto qui affianco si vedono altre risposte, date da altri utenti, che immagino siano stati querelati, se il trattamento è proporzionale. La cosa bella di twitter è che mette in connessione tutti senza tener conto di qualsivoglia gerarchia. Se vuoi far sapere a qualcuno cosa pensi di lui o di quel che fa, twitter è un mezzo che funziona. Il destinatario può non ascoltare, ignorarti, ma tu dovresti essere libero di poter dire la tua.
Tempo fa, per gioco, mi ero messo a trollare Daniela Santanché (@DSantanchè). Era la prima volta che facevo qualcosa del genere, voglio precisarlo, e non sarò durato più di un paio di settimane, però mi ci ero messo per davvero. Avevo iniziato a seguirla ed ogni volta che twittava qualcosa, solitamente cazzate, io rispondevo pesante. In tema eh, mai con meri insulti alla persona, però duro. Viene da se che dopo un po’ si capisce da soli che è una roba inutile, tanto non è che dall’altra parte ci sia attenzione, però come sfogo funziona. Fai sapere che non condividi. Dici la tua e se non ti ascoltano pace, ma almeno hai espresso un’opinione.
Ad ogni modo per quelle due o tre settimane che son state, Daniela Santanché non s’è mai disturbata a bloccarmi.
Che debba farlo Selvaggia Lucarelli in risposta ad un “pare siano cazzi suoi” mi sembra oggettivamente eccessivo. Tanto più che come me, probabilmente anche altri e ben più quotati follower devono averle risposto in maniera simile. Però non credo loro li abbia bloccati. Anzi. A qualcuno ha pure risposto snocciolando il suo legittimo punto di vista sull’etica dell’informazione e della privacy. E allora questo mi puzza un po’ di snobbismo 2.0 ed è una cosa che, onestamente, dal personaggio non mi sarei aspettato. Altre volte le avevo risposto e credo ci siano almeno un paio di miei twitt tra i suoi preferiti, ma è bastato un mezzo dissenso per finire trattato come uno stalker qualsiasi.
Vabbè Selvaggia, che devo dirti, pazienza.
“è una cosa che, onestamente, dal personaggio non mi sarei aspettato”. A dir la verità a me pare invece una cosa perfettamente in linea col personaggio.
A me pare siano anche un po’ cazzi suoi, no? ;-) :-D