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Diario dall’isolamento 2: day 7

La roba più eccitante di questo secondo lockdown è che stiamo facendo la cameretta ai bambini.
Oggi c’è stato forse il picco di adrenalina, quando il tipo che doveva consegnarmi i materassi mi ha chiamato perché hanno tentato di fottergli il furgone e, fallendo clamorosamente, gliel’hanno devastato.
Morale: consegna saltata a meno di andare personalmente a prendermeli. Che va bene, non fossimo appunto in lockdown. Così ho chiamato i vigili per sapere se fosse possibile andare a ritirare ‘sti benedetti materassi fino a Ornago (credo ampiamente sotto i 10km di distanza da casa mia). La risposta è stata uno spiegone di mezz’ora sulla terminologia esatta da usare in caso di fermo (dimenticata tipo il secondo dopo aver riattaccato) e il suggerimento di stampare una dichiarazione del negoziante con i dettagli sulla storia del furgone, possibilmente con il riferimento alla denuncia depositata in questura. Tutto per chiudere con: “In ogni caso è a discrezione di chi la ferma darle la multa, quindi provi a pietire perché se vogliono sanzionarla possono farlo”. Davvero eh.
Fortunatamente tutto è andato bene.
Probabilmente c’è in giro chiunque, armato delle scuse più varie, e non fare eccezioni è l’unica per arginare la creatività del made in Italy.
Non lo so.
Ma anche chissenefrega.
Per oggi direi che la chiudiamo qui.

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