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Last man standing

Ieri sera un piccolo gruppo di temerari composto da me, la Bri, Aui e Zetter ha deciso di approcciare la sfida alla trilogia del Signore degli Anelli.
Tre film, purtroppo solo il primo ed il terzo in versione extended, visti in rapida successione per avere un quadro completo e definitivo sull’opera cinematografica intenta a riproporre a suo modo l’opera di Tolkien.
La proiezione ha avuto inizio alle 19.00 di Sabato sera e si è conclusa poco dopo le 6.00 di questa mattina, interrotta solo dal cambio dei DVD, momenti in cui ci sì è concessa la possibilità di andare in bagno e di bere qualcosa.
Per reggere fino alla fine mi sono servite tre Redbull ed un caffè, ma in questo modo a tenermi sveglio per la parte finale de “Il Ritorno del Re” è stato il mal di pancia. La vittoria della competizione interna è andata alla Bri, che ha superato l’intero ostacolo somministrandosi unicamente due tazze di te. L’unico ad essersi concesso qualche pisolino è stato Aui, dormiente per la prima metà del secondo e del terzo capitolo della saga.
Devo ammettere che l’opera vista tutta di un fiato acquista un senso che nella visione a puntate non ero riuscito a darle. Prima di ieri infatti, avevo visto i tre episodi singolarmente al cinema, ognuno ad un anno dal precedente. In quella modalità non odiare il film è decisamente impossibile. Stare 3 ore in una sala per vedere “Le Due Torri” non è facile, visto che non succede nulla, il ritmo è lentissimo ed il tutto non ha ne capo ne coda. La visione complessiva invece riesce a coinvolgere abbastanza, anche nei momenti più lenti ed irritanti dei tre episodi. Tutto infatti risulta ben proporzionato all’insieme, cosa che nelle visioni singole non trapela. Cerco di spiegarmi meglio con un esempio. La scalata di Frodo al monte Fato, il calvario su cui è incentrato il terzo episodio, vista al cinema esule dall’intero contesto sembra esasperata nei tempi e nella lentezza, come “tirata per le lunghe”. Ieri invece questa impressione non c’è stata poichè tutto nel film è ben proporzionato. Per concludere quindi devo ammettere di aver rivalutato non poco il Signore degli Anelli, da me sempre considerato un filmaccio. Certamente è assurdo dover utilizzare 11 ore per vedere un film, ma è un’esperienza che vorrei rifare, magari tra un annetto. Per questo motivo credo mi procurerò il maxi cofanetto finale con le tre versioni extended.
Chiudo dicendo che il personaggio migliore della saga è senza dubbio Boromir, l’unico non eccessivamente stereotipato. Il peggiore è senza dubbio Frodo Baggins (aka Frocio Bei Jeans) sempre pronto ad innervosire lo spettatore.
Non posso valutare gli elfi per l’odio raziale che provo nei loro confronti.
Resta l’idea che se l’avessi girato io, in tre ore massimo avrei fatto stare tutto il romanzo.
E frodo sarebbe stato Bruce Willis.

1 commento su “Last man standing”

  1. mi spiace di non averti potuto procurare l’extended de “le due torri”, sfiga ha voluto che ti servisse proprio nell’unico giorno in cui mi era impossibile recuperarlo…

    comunque se ti è sembrata pallosa la versione normale, pensa a come ti sarebbe sembrata quella estesa! Ti dico solo che anche nel tempo in più, non succede praticamente nulla… Se non ricordo male l’aggiunta è una digressione sulle vicende familiari di boromir e faramir…..

    E’ vero che visto a pezzi perde molto… a me era piaciuto anche al cinema un po’ perchè avevo da poco letto il libro e un po’ perchè prima di andare a vedere il nuovo episodio mi riguardavo il vecchio.

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