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2010

Se ci sei, batti un colpo.

Non avevo riflettuto sul fatto che stare lontani da casa e lasciare per [troppi] giorni il post precedente come ultimo segnale di se stessi potesse dare spazio a domande di molte persone.
Non mi hanno arrestato, deportato ne messo in uno di quei posti che da queste parti furono tremendamente in voga anni fa.
Sto bene.
Se non sto più scrivendo è essenzialmente perchè lavoro tanto. Troppo. La dimostrazione è che oggi, primo giorno di pseudo relax da tempo immemore, sto aggiornando questa pagina.
Non avendo tuttavia troppi minuti a disposizione, sarò breve e mi limeterò ad uno di quegli elenchi che tanto non piacciono all’internauta medio.
– La trasmissione di Saviano e Fazio a me personalmente piace. La trovo originale, ben pensata, utile, culturalmente valida, ma non per questo inaccessibile. Ha i suoi momenti buoni e quelli meno buoni, può apparire retorica, ma è bello veder parlare in televisione di certi temi senza che lo facciano le bestie che comunemente si spacciano per nostri rappresentanti.
– Dopo due mesi e finita la speranza di riceverlo, il pacco contenente gli ultimi CD che ho comprato è finalmente giunto a destinazione. Chicche a piovere su cui non mi dilungherò, ma una roba la voglio scrivere. Una [seconda] band al mondo che nel CD d’esordio si concede il lusso di piazzare un capolavoro come questo non esiste.
– NBA2K11 è una figata stellare.
L’elenco finisce qui, perchè adesso accendo la play.

I’m a time bomb

Gli avvenimenti:
Sono solito tenere le chiavi del laboratorio insieme alle chiavi di casa, per evitare di avere diversi mazzi e quindi ridurre la possibilità di perderle. Ero altresì solito tenere il tutto legato ai pantaloni tramite un moschettone. Quest’estate, al momento di andare in ferie, ho dimenticato di rimuovere le chiavi del lab dal portachiavi. Sfiga vuole, proprio quest’anno, qualcuno ha deciso di rubarmi le chiavi.

Cosa ho fatto:
Rientrato dalle ferie ho denunciato l’avvenuto furto all’università, spiegando esattamente la dinamica dei fatti. Oggi, a quasi due mesi dalla denuncia, mi arriva una lettera in tedesco scritta dall’ufficio legale dell’Università di Colonia in cui, stando a quanto mi si traduce, servono “ulteriori accertamenti” sul motivo che mi ha indotto a portare con me le chiavi durante le vacanze. Da quel che ho capito pare vogliano accusarmi di negligenza, cosa che potrebbe portare a complicazioni anche di carattere economico.

Cosa avrei dovuto fare:
Mentire, ovviamente. Tornare dalle ferie e denunciare il furto come avvenuto fuori dall’Università, mentre rientravo a casa.

Cosa farò:
Beh, questo è presto per dirlo. Bisogna innanzi tutto verificare l’allarmismo che mi circonda, lavorando io in mezzo a paranoici di ogni sorta e non potendo comprendere di persona la questione essendo tutto formulato in una lingua a me ostile. Di sicuro se le cose dovessero mettersi male la reazione sarà proporzionale, come vogliono le care e vecchie leggi della fisica.

Remember, remeber the 5th of November

Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell’oblio, sottraendo un po’ di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della verità. E la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò. Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c’è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l’avete fatto. So che avevate paura. E chi non ne avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C’era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, ed il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all’attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l’equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.

USA-hole

Avrei passato volentieri la serata a veder perdere il Milan, ma non posso farlo perchè anche lo streaming mi ha abbandonato. Di conseguenza chiudo questa giornata non felicissima dando libero sfogo a qualche riflessione.
In tutto il mondo ridono dell’Italia perchè il nostro presidente sembra un personaggio dei film di Vanzina. Ci sta. Se si considera che il cinepanettone tutti gli anni sbanca al botteghino non c’è da stupirsi che Berlusconi stia al governo, le persone che fomentano i due fenomeni sono le stesse. Sono gli italiani, o quantomeno una larga parte di questa categoria, gli artefici di questa situazione e ci sarebbe da incazzarsi con questi ultimi più che con chi cerca di fornir loro il prodotto che richiedono. Il prolema è che non si ha il coraggio di prendere le distanze da una popolazione che esige a gran voce elementi come Berlusconi dietro cui nascondersi. Il popolo non è mai colpevole, è colpa della televisione che non lo informa o che lo indottrina. Al sottoscritto, in sincerità, questo alibi inizia ad andare un po’ stretto.
In realtà chi ci governa è chi vogliamo ci governi. Punto. Perchè se la gente non volesse farsi indottrinare farebbe come me, si informerebbe altrove. Invece alla gente sta bene che le cose vadano così quindi smettiamola con tutte queste stronzate dello scoop del presidente che va a troie o che fa i festini con la droga, come se si fosse tirata fuori chissà quale verità scomoda e malcelata con incredibile abilità giornalistica. Son cose che sanno tutti, che son già uscite due anni fa con interpreti diversi e che comunque non smuoveranno un’opinione pubblica che, per questo o nonostante questo non fa differenza, continuerà a dare fiducia a gente come Berlusconi.
E se anche è vero che non siamo messi bene, noi del bel Paese, ne ho pieni i coglioni di farmi fare la morale da tutto il mondo. Me ne fotto di cosa scrive la stampa estera di Berlusconi.
Se il New York Times non si capacita di come in Italia Berlusconi continui a governare nonostante tutte le stronzate che combina, mi chiedo come possa capacitarsi di un popolo, quello americano perlappunto, che sfiducia pesantemente un Presidente reo solo di aver provato a garantire a tutti il diritto dell’assistenza sanitaria. Una roba che qui da noi c’è da sempre.
Da estraneo ai fatti l’idea che ho è che per una volta gli Stati Uniti abbiano un uomo vero come presidente. Uno che pur di perseguire gli ideali in cui crede accetta di perdere consenso. Uno che dopo aver perso le elezioni dichiara non solo di essere conscio della sconfitta, ma se ne prende pure la colpa. Echi l’ha mai visto uno così in Italia? Negli USA però mica l’hanno votato per quello. L’hanno votato perchè era di colore, per lanciare al mondo il messaggio di quanto siano evoluti. Però nonappena si sono accorti che le cose che diceva di voler fare non erano le classiche storielle da campagna elettorale, bensì un programma VERO, si son subito preoccupati di tirare il freno a mano.
Il problema è che le classi dirigenti rispecchiano il popolo ed il popolo, nella maggior parte dei casi, fa schifo.

Chiedo venia

Oggi, a caldo, come reazione alla nuova, ennesima, esternazione imbecille del mio Presidente del Consiglio ho scritto uno status di Facebook che recita così: “Essere omosessuale è meglio che essere Berlusconi.”.
Dopo qualche ora, credo di dovermi scusare perchè rileggendo la frase non posso non trovarla offensiva nei confronti della categoria degli omosessuali. Già perchè, per come è scritta, pare si vogliano equiparare due disgrazie di cui una gode di una leggera preferenza rispetto all’altra.
Ovviamente non è quello che intendevo, quindi adesso elencherò dieci cose che sono realmente meglio di essere Silvio Berlusconi.
1- Essere calvo o avere dei capelli palesemente finti incollati in testa è meglio che essere Berlusconi.
2- Essere dominato dalla necessità di apparire giovane, bello, forte, ariano e terribilmente uomo è meglio che essere Berlusconi.
3- Essere ignorante è meglio che essere Berlusconi.
4- Essere idiota è meglio che essere Berlusconi.
5- Essere anziano, probabilmente impotente e sviluppare un atteggiamento ossessivo compulsivo nei riguardi della figa, magari giovane, è meglio che essere Sivlio Berlusconi.
6- Essere una persona dal dubbio passato, che ha costruito il suo impero sull’illegalità come solo le grandi associazioni criminali sanno fare, è meglio che essere Berlusconi.
7- Essere un arrogante liberticida con il pallino per la dittatura è meglio che essere Berlusconi.
8- Essere il principale responsabile del declino sociale e culturale di una nazione è meglio che essere Berlusconi.
9- Essere un amico intimo di persone che si dilettano col genocidio è meglio che essere Berlusconi.
10 – Essere basso, incredibilmente basso, è meglio che essere Berlusconi.
Una bella lista, direi. Tra l’altro essere anche più di queste cose insieme è meglio che essere il Premier. Avere nove dei dieci difetti elencati sarebbe comuqne da preferirsi all’essere il nostro Presidente del Consiglio. Solo nel caso ci si ritrovi in tutte e dieci le definizioni non si potrebbe dire di essere meglio di lui, ma è una cosa che può succedere solo ad una persona.
A Silvio Berlusconi.
Pare impossibile? Faccio un esempio: Mussolini si ferma a 9/10.
Lui, almeno, non era incredibilmente basso.

Google Hit List [Ottobre 2010]

Ho un account twitter. Non me ne faccio nulla, almeno al momento, e non ho intenzione di utilizzarlo. I miei unici tweet sono impostati in automatico e pubblicizzano i post del blog.
Non so neanche come funzioni, di preciso. Mi pare una sorta di “facebook” dove si possono pubblicare solo gli status. Almeno questa è l’impressione che ne ho tratto.
Restando in tema di modi inutili per utilizzare la rete, ecco la classifica di questo mese.
Ah, in una città in cui il carnevale va dall’11 Novembre fino a Marzo, Halloween è una roba realmente inutile.

1 – pasticcio di yorkshire
2 – comprare porta carta igienica a forma di armatura
3 – trasformare la casa privata in osteria
4 – frasi simpatiche sulle infermiere
5 – sti cazzi canzone
6 – frasi con groviglio
7 – canzone che iniziava con il conto alla rovescia e una sveglia anni 90
8 – wc e bidet insieme foto
9 – nicola gallo
10 – treno da colonia a schleiden

Nota: aggiornata la sezione “musica”.

A men’s evening

Take three men.
Take six steaks.
Take wine, bourbon and cognac.
Then, take “The Expandables”.
Fuck yeah.
I can only say that I crossed the city to reach home by feet and that I tried several times to steal a bike without success.
Movie of the year.
Remember: no one cares about how much you tyrannize a country, but don’t ever touch a woman. Expecially if she is the Sly’s one.

Uno che se lo mandi “a fare in culo” rischi di farlo contento.

Questo post parte dalle conclusioni, che sono le seguenti.
Essere Rocco Buttiglione è eticamente e moralmente sbagliato.
Votare o aver mai votato Rocco Buttiglione dovrebbe essere civilmente e penalmente perseguibile.
Il motivo per cui affermo tutto questo lo si può capire in pochi secondi leggendo questo articolo.
Il pezzo tratto dal Corriere offre tuttavia al sottoscritto non uno, ma tre spunti di riflessione.
Il primo, ovviamente, riguarda l’equazione omosessualità=pratica moralmente sbagliata. Anzi, citando il presidente dell’UDC, “pratica oggettivamente sbagliata”. Per quello che mi riguarda certe affermazioni, nel 2010, si commentano da sole. Passiamo le giornate a condannare i talebani, i palestinesi e tutti gli integralisti religiosi con cui viene quotidianamente riempito il TgN (mettete un numero a caso) e ci teniamo in parlamento gente che non si fa esplodere solo perchè troppo attaccata al proprio culone nonchè alla poltrona su cui si poggia. Bene così, perchè gli integralisti son sempre gli altri quando uno ha “oggettivamente” ragione. Che poi, detto tra noi, non sono mica sicuro che il buon Rocco non paghi profumatamente qualche trans clandestino per farsi profanare dalle parti dell’osso sacro (a quelli come lui piace dire così, ano è volgare e la volgarità offende il Signore), ma si sa che i politici che lo prendono dai trans non sono gay, ma semplicemente troppo tempo lontani da casa, chiesa e famiglia, quindi va bene anche questo. Da queste dichiarazioni ad ogni modo è subito nato un polverone mediatico di quelli tipici all’italiana: sfdegno sui social network, sui blog, sui giornali. L’affermazione è senz’altro grave, ma leggendo lo sbobinato messo a disposizione dai giornalisti Rai la cosa che mi colpisce è un’altra e a questa offro il secondo spunto di riflessione.
Butt-iglione (cit. da Accento Svedese. Genio.) ascrive l’omosessualità alla categoria di cose “moralmente sbagliate, ma che la legge non deve perseguire” e fa degli esempi: adulterio, mancata carità verso i poveri, evasione fiscale, … ehhhhh? Fatemi rileggere. EVASIONE FISCALE? L’evasione fiscale è un atto moralmente sbagliato che la legge NON DOVREBBE PERSEGUIRE????? Ma stiamo dando i numeri?
Eppure su questa cosa nessuno commenta, tutti sorvolano. Io capisco lo schierarsi a favore dei gay quando una persona fa un’uscita che definire infelice è niente, ma questo non deve distogliere l’attenzione dal resto.
E’ un po’ come se Hitler avesse detto “Arresterò gli omosessuali e sterminerò gli ebrei” e la gente avesse replicato solo alla prima metà dell’affermazione. A mio avviso che un cattolico integralista bacchettone e intellettualmente prossimo alle mosche giudichi “morlamente sbagliata” l’omosessualità non è che ci sia da stupirsi o scandalizzarsi più di tanto. Ma se una persona che ripetutamente ha rivestito e forse riveste ruoli istituzionali sostiene che evadere il fisco, ovvero rubare i soldi di tutti, non debba essere legalmente perseguibile è decisamente più grave.
Cazzo è immensamente grave, puttana bastarda la miseria.
Il terzo ed ultimo spunto di riflessione investe il tenore della risposta dei giornalisti RAI. Non ho molto da dire se non che li ho trovati geniali.
Vabbè, vado a gustarmi cotechino e lenticchie.
Se Buttiglione nel contempo dovesse farsi saltare in una chiesa Valdese qualcuno me lo faccia sapere.

Folgorato sulla via di Bresso.

E’ possibile che, il giorno dopo la diffusione di una mia riflessione in prima serata per bocca nientepopò di meno che di Roberto Saviano*, io trovi altro di cui scrivere?.
Sì, perchè alla fine io sono modesto ed umile e a certe cose neanche ci bado.
Oltretutto in questo post ho deciso di occuparmi di argomenti più alti, già perchè dopo aver discorso a lungo Domenica sera con Mauro, Miriam, Elena, il Po’, Aui e la Polly ho deciso di abbracciare la teoria di Mauro ed iniziare a credere.
Da Domenica io credo in Gesù Cristo, l’uomo del futuro che è tornato indietro nel tempo.
Prima di allertare le autorità e far partire le operazioni di scomunica nei miei confronti attendente almeno che illustri la riflessione che mi ha portato a dare credito a questa teoria. A farmi scomunicare fate sempre in tempo (e giuro che non mi opporrò).
Che la figura di Gesù sia realmente esistita è storicamente provato, fin qui quindi niente per cui necessiti avere fede.
Quello che è arrivato sino a noi è che fosse una persona speciale, in grado di compiere miracoli, nonchè portatore di un messaggio di pace ed uguaglianza rivoluzionario per quel tempo. Da qui c’è chi ha dedotto fosse figlio di Dio (più degli altri uomini, intendo).
Interpretazione forse un po’ ardita e coraggiosa, ma incontrovertibile.
La tesi che Mauro mi ha proposto, invece, è decisamente più affascinante, meno teologica ed altrettanto indiscutibile: e se Gesù fosse semplicemente un uomo venuto dal futuro? Uno che, magari volontariamente e magari no, si è trovato catapultato nell’anno zero e che una volta lì ha pensato che la cosa più giusta da fare fosse quella di far passare un messaggio che poteva, come effettivamente ha fatto, rivoluzionare il corso della storia?
Perchè se un uomo del futuro si ritrovasse catapultato nel passato, parecchio nel passato, non è così vero che avrebbe la possibilità di diventare signore e padrone di tutto sfruttando le sue conoscenze, come molti pensano.
Con tutta la teoria di fondo che si vuole, mancherebbero comunque gli strumenti per creare realmente qualcosa capace di far dominare i popoli. L’unica cosa che si potrebbe sfruttare è il pensiero e far quindi passare concetti etici e morali che realmente possono cambiare la società in meglio.
Sì, io parto dal presupposto che Gesù fosse/sarà una brava persona.
Ed infatti, pensandoci, il messaggio dato era realmente rivoluzionario per quel periodo e sicuramente ha segnato un grosso passo nell’evoluzione etica e morale che l’umanità ha compiuto fino ai giorni nostri. Tanto precorreva i tempi e tanto era difficile per allora capirne il concetto, che una volta lasciato il tutto ai posteri, ovvero alla Chiesa di Roma, questi sono stati capaci di buttare tutto in merda fino ad arrivare a mortificarne la memoria più di quanto possa fare io, chessò, guardando il derby. Parlare di uguaglianza e amore del prossimo non è facile oggi, figuriamoci…
Tornando a Gesù, per farsi ascoltare aveva bisogno di riscuotere credito nei confronti del popolo e quale miglior modo se non sfruttare qualche conoscenza per compiere gesti che agli occhi di persone N mila anni indietro possano apparire come miracoli? Perchè arrivare nell’anno zero e costruirsi una pistola, per esempio, capace di soggiogare chiunque non è cosa semplice. Anzi, è quasi impossibile per un uomo solo anche dotato della più grande conoscenza. Però è già più semplice mettere insieme qualche piccolo trucchetto da alchimista o piazzare qualche cura miracolosa. Distillare del disinfettante è decisamente più easy, sempre per fare un esempio. E così la voce si spande e Gesù diventa quello che cura i malati. Poi è ovvio che in duemila anni i miracoli siano diventati cose enormi. Se un aneddoto lo racconto in compagnia e lo richiedo dopo un mese agli stessi, già è diventata una storia epica. E nella mia compagnia non succede mai un cazzo di straordinario, quindi siamo capacissimi di ingigantire il niente. Figuriamoci se c’è davvero qualcosa di pazzesco da raccontare.
Ecco, la storia dei miracoli dev’essere nata più o meno così.
Credo quindi che il buon Gesù sia uno che è tornato indietro nel tempo e che ha deciso di usare questa esperienza per fare del bene.
Probabilmente non è stato l’unico a fare una roba del genere, magari ce ne sono stati anche altri il cui impatto è stato minore, o semplicemente diverso.
Ora non mi addentrerò nella spinosa questione del viaggio nel tempo, con paradossi e quant’altro, perchè ancora non saprei scegliere tra le due teorie scientificamente più gettonate (“Back to the future” vs. “Terminator”), il succo è che trovo questa ipotesi come la più attendibile.
Giuro che non sto facendo del sarcasmo. Lo credo davvero.
Ed è un messaggio di speranza, perchè significherebbe che un domani la gente sarà più libera e moralmente integra di oggi. Mica facile crederlo, leggendo i giornali.

Ah, dimenticavo. Come parte della blogosphera credo non mi sia concesso continuare a tenere aperto questo spazio seza esprimere il mio pensiero sul nuovo disco di Vasco Brondi aka “Le luci della centrale elettrica”. Non l’ho sentito nè intendo farlo. Non è roba per me. Spero nessuno se la prenda a male, ma se tu lettore non volessi più leggere questo blog, beh, potrei capirlo.

* il riferimento è alla questione dei volumi, Saviano ha preferito non citare i Nofx.

Io sono il Tenebroso

[…]
– Quella donna, – riprese Marc dopo alcuni minuti, – Julie Lacaize. E’ stata deliziosa con me. Ma mi sembra abbastanza normale, dato che le ho salvato la pelle.
– E allora?
– Allora niente. A essere sinceri, non ho avuto la sensazione che la cosa potesse aprirmi a grandi prospettive.
– Bello mio, – disse Lucien senza interrompersi, – non puoi pretendere di fare atto di intelligenza e di coraggio e in più portarti a casa la ragazza.
– E perchè no?
– Perchè allora non sarebbe più un gesto eroico, sarebbe una farsa.
– Ah, ecco, – disse Marc a bassa voce. – Potendo scegliere, cedo avrei preferito la farsa.
[…]

Nota: aggiornata la sezione “letture”.