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L’italia è una merda.

In diretta dalla Camera

Tramite il sempre puntuale blog Piovono Rane apprendo che un deputato del PD, Andrea Sarubbi, è solito pubblicare via Facebook e Twitter dirette da ciò che avviene alla Camera. Iniziativa lodevolissima che merita molta della mia stima.
Ad ogni modo, non me ne voglia il buon Gilioli, ma il resoconto di quanto Sarubbi ha riportato oggi voglio postarlo anche io perchè per dirla alla Scilipoti “la gente devono sapere”.

  • Apertura di seduta tutta dedicata alle alluvioni in #Liguria. Ora in teoria ci sarebbe l’art. 41 Cost., ma faranno retromarcia.
  • Piazzata di Reguzzoni contro la partecipazione di #Fini a #Ballarò. Urlano: dimissioni, dimissioni. Applausi anche dal Pdl.
  • Dopo 2” Reguzzoni svela il vero motivo dell’indignazione: @gianfranco_fini ha attaccato la moglie di Bossi.
  • Granata urla contro i leghisti, si sfiora la rissa. Seduta sospesa, commessi in azione per separare Fli e Lega. C’è un leghista rimasto quasi senza giacca. Tutto questo davanti agli occhi di una scolaresca.
  • @rosy_bindi chiede scusa e sospende di nuovo la seduta fino alle 12.30.
  • Commessi ancora in assetto da combattimento, fanno il cordone tra Lega e Fli. Granata ora più calmo, ma continuano a litigare il leghista bloccato (e quasi spogliato) dai commessi era Rainieri. Il picchiatore di Fli credo fosse Barbaro.
  • Nonostante la seduta sospesa, si continua a gridare. Barbaro (Fli) urla a un leghista (mi pare D’Amico) di uscire fuori.
  • Ci sono 11 commessi (maschi, ma poco palestrati) a separare Fli e Lega. Situazione più calma, Bocchino smanetta sul palmare.
  • Arriva @gianfranco_fini e riprende la seduta. La Lega urla: dimissioni. Lui fa finta di niente. Ora parla Bocchino.
  • Mentre parla Bocchino, dalla Lega gli urlano: Ape Regina! (la Began, naturalmente).
  • I commessi sempre lì. Bocchino continua a minimizzare.
  • Er sor Cicchitto: “Eravamo sicuri che si sarebbe arrivati a questi incidenti, @gianfranco_fini rifletta”.
  • Er sor Cicchitto richiama l’art. 8 del regolamento: “Il pres. della Camera rappresenta la Camera nel suo complesso
  • Cicchitto: a questo punto andremo da #Napolitano . Applausi da Pdl e Lega.
  • Parla Donadi (Idv) e confonde Reguzzoni con Cota. La Lega si arrabbia.
  • Donadi (Idv): parlate di decoro delle istituzioni, poi fate il dito medio e il bunga bunga. Parlate voi di stile?
  • Pierferdinando: mai visto neppure un presidente del Consiglio che espelle un presidente della Camera dal suo partito
  • L’ex finiano Moffa attacca @gianfranco_fini. Per lui, però, la colpa è di aver partecipato a una trasmissione di sinistra
  • Si stanno riscaldando di nuovo gli animi. Reguzzoni cerca di tenere calmo il finiano Raisi.
  • Moffa rimpiange la presidenza di Nilde Otti. Ha detto Otti
  • Ora parla @gianfranco_fini: avete fatto osservazioni di carattere politico, ma qui non posso rispondere politicamente.
  • Ancora @gianfranco_fini : risponderò in altra sede. Urla dalla Lega: a Montecarlo!
  • Seduta sospesa. Ci hanno tenuto una mattina ad occuparci di @gianfranco_fini , mentre l’Italia affonda. Basta!
  • Nonostante la seduta sospesa, Barbaro sta ancora lì dalle parti dei leghisti. Ecco, ora si menano.
  • Il leghista Rainieri urla come un ossesso, scappa pure una povera commessa.
  • Concia: fatela finita! Montagnoli (Lega): vai a cagare! In tutto questo, è ancora sospesa la seduta.
  • Ora la Camera si è svuotata e la rissa si è placata. Là dove non poté l’educazione, poté il digiuno.

Da tutto questo, non so voi, ma io ho tratto un grosso insegnamento: il mio lavoro ideale è fare il commesso alla camera per un giorno. Nella confusione, sai le sberle soddisfazioni…

Improbabiles

Inizio questo post con una citazione da un articolo del Washington Post:

“Linking up with the Occupy Wall Street protests that began in New York, tens of thousands of people around the world took to the streets Saturday to reiterate their anger at the global financial system, corporate greed and government cutbacks.
Rallies were held in more than 900 cities in Europe, Africa and Asia, as well as in the United States, with some of the largest taking place in Europe. The demonstration in Rome turned violent, but crowds elsewhere were largely peaceful.”

Mi chiedo: solo a me la casistica riportata da un po’ da pensare?
Novecento città. No-ve-cen-to. Un solo episodio di violenza e scontri. Un singolo caso che porta la statistica delle manifestazioni violente su scala mondiale in questo 15 Ottobre all’incredibile soglia dello 0,11%. Io non sto nemmeno ad entrare nella discussione su quanti fossero i facinorosi in confronto alla totalità dei manifestanti oggi pervenuti nella capitale. Non mi interessa. Fossero uno su dieci, uno su cento o uno su mille.
La domanda è: perchè si son trovati tutti a Roma con altre 899 città a disposizione? Perchè se c’è una cosa su cui tutti più o meno concordano, stando a Repubblica.it, è che i violenti venissero da fuori.
A nessuno sembra quantomeno strana questa cosa?
E queste domande io vorrei che qualcuno se le ponesse, ma soprattutto che chi di dovere desse delle risposte. Perchè nella migliore delle ipotesi da questi ennesimi disordini si trae la conclusione di come sia noto ai violenti di tutta Europa il nostro essere meta ideale per le scorribande. Il che pone una seria questione sulla capacità del bel Paese di gestire eventi di questo tipo. Di conseguenza nella continua solidarietà che viene manifestata in maniera bipartisan alle forze dell’odine bisognerebbe iniziare a fare dei distinguo. Ok al solidarizzare con i giovani in divisa che almeno in gran parte non credo disegnino come loro giornata ideale questo 15 Ottobre, ma chi le forze dell’ordine le organizza, chi dovrebbe preventivamente occuparsi di gestire la sicurezza dei cittadini tutti, ma anche degli uomini in servizio, ancora una volta ha fallito in maniera eclatante.
I numeri parlano e quel che dicono apertamente ed in maniera inconfutabile è che siamo stati l’unico paese in cui si sono verificati disordini. Peggio, questi disordini sono stati causati da persone che, dall’estero, sono venute apposta a quello scopo evidenziando non solo la scarsa capacità da parte di chi di dovere nell’arginare queste situazioni, ma soprattutto una nomea Internazionale del nostro paese come “luogo in cui si può fare guerriglia”.
Anche solo a leggerla così, attenendosi esclusivamente ai fatti, ce ne sarebbe abbastanza per mettere sotto esame chi a tutto questo avrebbe potuto e dovuto porre un freno.
Poi c’è chi come il sottoscritto, all’analisi oggettiva aggiunge una valutazione più soggettiva, malevola e priva di prove documentabili che vede invece i vertici di sicurezza nazionale non incapaci di gestire situazioni del genere, ma impegnati se non a costruirle, quantomeno a lasciarle avvenire.
Pazzo? Cospirazionista? Può essere, ma mi ci ha fatto diventare Cossiga.
A proposito, forse sarebbe il caso di diramare un ANSA in cui si ricorda che è morto prima delle prossime manifestazioni. Così, nel dubbio.
Ad ogni modo chiudo questo post con un’idea che mi è balzata in testa mentre scrivevo.
Perchè la prossima volta noi italiani non andiamo a manifestare pacificamente altrove? Organiziamo la manifestazione, facciamo i pulman ed in corteo andiamo a Parigi, Londra o Berlino.
Vediamo come vanno le cose a quel punto. Vediamo se ci saranno ancora scontri o dove ci saranno.
Non mi pare infattibile, io ci farei un pensiero.

Italy vs. Wikipedia vs. Freedom

Dear reader,

at this time, the ITALIAN LANGUAGE WIKIPEDIA may be no longer able to continue providing the service that over the years was useful to you, and that you expected to have right now. As things stand, the page you want still exists and is only hidden, but the risk is that soon we will be forced to actually delete it.

Over the past ten years, Wikipedia has become part of the daily habits of millions of web users looking for a neutral, free-content, and – above all – independent source of Knowledge. A new, huge multi-lingual encyclopedia, freely available to all, at any time, and free of charge.

Today, unfortunately, the very pillars on which Wikipedia has been built – neutrality, freedom, and verifiability of its contents – are likely to be heavily compromised by paragraph 29 of a law proposal, also known as “DDL intercettazioni” (Wiretapping Act).

This proposal, which the Italian Parliament is currently debating, provides, among other things, a requirement to all websites to publish, within 48 hours of the request and without any comment, a correction of any content that the applicant deems detrimental to his/her image.

Unfortunately, the law does not require an evaluation of the claim by an impartial third judge – the opinion of the person allegedly injured is all that is required, in order to impose such correction to any website.

Hence, anyone who feels offended by any content published on a blog, an online newspaper and, most likely, even on Wikipedia can directly request the removal of such contents and its permanent replacement with a “corrected” version, aimed to contradict and disprove the allegedly harmful contents, regardless of the truthfulness of the information deemed as offensive, and its sources.

During all these years, the users of Wikipedia (and we want, once more, to point out that Wikipedia does not have an editorial staff) have always been available to review – and modify, if needed – any content deemed to be detrimental to anyone, without harm to the Project’s neutrality and independence. In the very rare instances it was not possible to reach a mutually satisfactory solution, the entire page has been removed.

The obligation to publish on our site the correction as is, provided by the named paragraph 29, without even the right to discuss and verify the claim, is an unacceptable restriction of the freedom and independence of Wikipedia, to the point of distorting the principles on which the Free Encyclopedia is based and this would bring to a paralysis of the “horizontal” method of access and editing, putting – in fact – an end to its existence as we have known until today.

It should be made more than clear that none of us wants to question safeguarding and protection of the reputation, honor and image of any party – but we also note that every Italian citizen is already protected in this respect by Article 595 of the Criminal Code, which punishes the crime of defamation.

With this announcement, we want to warn our readers against the risks arising from leaving to the arbitrary will of any party to enforce the alleged protection of its image and its reputation. Under such provisions, web users would be most probably led to cease dealing with certain topics or people, just to “avoid troubles”.

We want to be able to keep a free and open-to-all encyclopaedia, because our articles are also your articles – Wikipedia is already neutral, why neutralize it?

The users of Wikipedia

Testo tratto da qui, grazie al post che trovate qui. Mi pareva doveroso divulgare.

L’Italia peggiore (cit.)

Facendo colloqui ti convinci di essere uno stronzo.
A furia di parlare con gente che ti fa sentire inappropriato, che ti tratta come se stesse facendoti un favore anche solo a starti a sentire, alla fine sei portato a pensare che quella sia la realtà. Così quasi quasi ti senti in colpa se non trovi giusto lavorare gratis. Li guardi e annuisci quando ti dicono che, in fin dei conti, fino ad oggi non hai mai lavorato DAVVERO. Sorridi. Parli con gente che non ha idea di che lavoro andrai a fare, ma le credi quando ti dice che non sei abbastanza qualificato per farlo. E, soprattutto, entri nell’ottica che la concorrenza serrata per quel posto sarà sbaragliata non con le credenziali e le capacità che dimostrerai di avere, ma solo con la disponibilità a volare più basso degli altri.
Nessuno sta cercando il migliore.
Questo è un bene, pensi, perchè tu certo non lo sei. Però magari hai qualcosina in più degli altri, qualcosa che ti qualifica sopra un certo standard. Sopra la mediocrità. E allora devi liberartene, pregarli di non tenerlo in considerazione, di non discriminarti per via di quell’handicap che può essere un titolo di studio più prestigioso o un salario di partenza meno prossimo allo zero..
Se ci riesci. Se dimostri di essere uguale agli altri, ma di avere meno pretese degli altri, sei l’uomo giusto. E cazzo se ci provi, ad esserlo, perchè hai trent’anni e in futuro vorresti avere una famiglia. Dei figli. Una stabilità economica minima che possa garantirti di essere semplicemente sereno. Non aneli ricchezza, gloria o una carriera gratificante.
Elemosini un briciolo di serenità.
Applichi per centinaia di posizioni, le più svariate, per lavori potenzialmente interessanti come per lavori che sai fare schifo. Invii CV a pioggia perchè sai in partenza che nella gran parte dei casi nessuno ti richiamerà.
Ed è così che pian piano ti convinci di essere il gradino più basso della società. L’italia peggiore.
Poi però arriva il giorno in cui, quasi per sbaglio e solo per tenere aperto anche l’ultimo spiraglio, decidi di applicare per fare il TUO lavoro. Per fare ricerca in Università.
Mandi due curriculum e ti richiamano per entrambe le posizioni.
Fai un colloquio di venti minuti e ti senti apprezzato per le tue capacità. Ti vengono riconosciuti i tuoi meriti. Realizzi che l’interesse che hanno nei tuoi confronti è unicamente correlato al lavoro che dovrai andare a fare e alle tue possibilità di successo.
E allora smetti di sentirti stronzo.
Ovviamente pensi ancora alla famiglia, al futuro, al fatto che il TUO lavoro nel TUO paese non abbia futuro. E a quel punto devi decidere cosa fare conscio che la scelta non sarà semplice.
In ogni caso però, almeno per qualche giorno, capirai che l’italia peggiore è un’altra.

Questo blog non è morto

Però anche sto giro non riesco a scrivere un post.
Volevo parlare della situazione Moratti/Pisapia, ma non c’è nulla da dire oltre a quanto faccia schifo quanto sta accadendo e a quanto faccia schifo un Paese in cui la sfida per un comune diventi una lotta senza esclusione di colpi per stabilire a quanti ancora vada a genio Berlusconi.
E la cosa drammatica è che Berlusconi, perchè di lui si parla, potrebbe vincere, scavando ulteriormente il fondo di quello che all’inizio era un barile ed ora è un pozzo apparentemente senza fondo. Spostando ancora un po’ più in la il limite per la decenza, la soglia di quanto sia consentito pur di vincere.
In tutta onestà, credo ce la farà. Non ho più fiducia nel mio Paese.
Però per una volta sarebbe bello se non succedesse. Se il peggio, per una volta, non arrivasse.
Non per la Moratti, nè per Pisapia, nè per Berlusconi, nè per Milano, di tutto questo mi interessa relativamente. Ad essere importante sarebbe la risposta della gente, il segnale che si è passata la soglia e che lo schifo, oltre a fare schifo, non paga. E perde.
Sarebbe bello creare un precedente positivo, per una cazzo di volta.

Perchè Berlusconi può esistere in Italia?

La risposta a questa domanda io non ce l’ho, ma posso fornire tre dati:
1- Il fatto che Berlusconi organizzi feste private con prostitute, indipendentemente dall’età delle stesse, fa più notizia del fatto che abbia corrotto un avvocato per non risultare coinvolto in alcuni processi.
2- Con Berlusconi avviluppato in un turbine di scandali senza precedenti, letteralmente, l’opposizione non guadagna consenso.
3- Il film più visto della storia di questo Paese l’ha realizzato Checco Zalone.

Roba su cui riflettere, direi, ma a questi tre dati aggiungo tre domande:
1- In quanti/quali paesi il Presidente del Consiglio potrebbe far passare le mignotte con cui si sollazza per ritorsioni della Mafia (o agenti del Mossad)?
2- In quali/quanti paesi se il Presidente del Consiglio risultasse coinvolto in uno scandalo di prostituzione minorile, si lavorerebbe per abbassare la soglia della maggiore età?
3- In quali/quanti paesi la popolazione tollererebbe cose come la compravendita di voti di fiducia alla luce del sole, l’avere come Ministro alle Pari Opportunità una che per più di metà della sua vita è stata donna-oggetto o ancora un Ministro dell’Istruzione che utilizza uno dei problemi che dovrebbe risolvere per superare l’esame di Stato? Quanti e quali paesi tollererebbero queste e altre mille porcherie cui noi italiani siamo continuamente sottoposti?
Ce.Lo.Meritiamo.

Identificati i Black Block presenti oggi a Roma: erano 314.

Prima di addolorare tutti con la sua dipartita, Cossiga ebbe il tempo di rilasciare un’intervista il cui testo è tutt’ora presente negli archivi del Governo Italiano.
L’intervista, datata 23 Ottobre 2008, era a cura di Andrea Cangini e di seguito ne riporto uno stralcio.

AC: Cossiga, pensa che minacciando l`uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
FC: Dipende, se ritiene d`essere il presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l`Italia è uno Stato debole, e all`opposizione non c`è il granitico Pci ma l`evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà una figuraccia.
AC: Quali fatti dovrebbero seguire?
FC: Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand`ero ministro dell`Interno.
AC: Ossia?
FC: In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…
AC: Gli universitari, invece?
FC: Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
AC: Dopo di che?
FC: Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.
AC: Nel senso che…
FC: Nel senso che le forze dell`ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
AC: Anche i docenti?
FC: Soprattutto i docenti.

Queste parole mi sono venute in mente oggi vedendo quanto stava accadendo a Roma. Poi ho pensato a quanto successe a Genova, ma non quando Ivan il Serbo ed i suoi amici hanno demolito una città ed uno stadio imperterriti, bensì a qualche anno prima. Per qanto mi sforzassi a riflettere non riuscivo proprio a comprendere il perchè quell’intervista mi fosse tornata alla memoria. Poi ho visto questo video e tutto è stato più chiaro.