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Lista delle cose da fare

1 – Finire gli esami
2 – Dormire
3 – Guardare la TV
4 – Dormire
5 – Comprare Ronaldinho alla Masterleague
6 – Dormire
7 – Tagliarmi i capelli
8 – Dormire
9 – Dormire
10 – Dormire

Not a happy ending

Questo vuole essere un saluto ad un uomo che ha sofferto molto e, purtoppo, senza che questo suo sacrificio sia stato utile alla causa che perorava.
Piergiorgio Welby se n’è andato nella notte, alleviato dalla tortura di doversi svegliare nuovamente.
Se n’è andato senza che il diritto di smetterla di soffrire gli fosse concesso.
Addio, Piergiorgio.
Quanta sofferenza
* hai vinto, anche se non nella maniera che avresti voluto.

Niente panico

Il mio capo a Marzo è via per quasi tutto il mese a causa di impegni lavorativi importanti.
Tra il 12 ed il 15 Marzo è stato fissato il secondo appello della sessione di laurea invernale.
L’unico giorno di questi in cui Elena potrebbe presenziare alla mia discussione è il 15.
Niente panico.
Oltre ad informarci sulla possibilità di discutere quel giorno e non in uno degli altri, abbiamo deciso di valutare l’ipotesi di anticipare il tutto al primo appello invernale.
Le date fissate per questo appello sono tra il 7 ed il 9 Febbraio.
Niente panico.
Per poter discutere in quei giorni è necessario che io consegni la tesi in microfiches per il 19 gennaio.
La percentuale di tesi scritta al momento è grossomodo intorno al 10%.
Niente panico.
Alla conclusione del lavoro mancano due esperimenti cruciali che stanno dando non pochi problemi.
Niente panico.
Entro l’8 di Gennaio devo consegnare in segreteria, oltre a scartoffie e soldi, il titolo della tesi ed il libretto.
Il mio capo parte Venerdì e torna proprio l’8 e senza le sue firme non posso consegnare nulla.
Niente panico.
Il limite ultimo per finire gli esami è Venerdì 22 Dicembre.
La mattina di quello stesso giorno ho l’orale di Tecnologie e Legislazione.
Ok, panico.

Un’idea

E’ balenata lì per caso alle 4.00 della mattina.
Faceva freddo, tanto freddo da non sentire quasi più i piedi e le mani.
Eppure l’idea si è fatta strada nelle nostre menti, prendendo sempre maggior corpo e peso.
A quel punto il freddo non era più un problema, perchè il cuore si stava scaldando del fuoco che l’idea portava con se.
Amici, macchine cabrio, camicie a fiori, grattacieli e passaporti elettronici.
New York, Miami e Cancun.
Solo un’idea.
Troppe cose ad impedire che sia di più, per il momento.
Tuttavia è lì.
E’ bello.
Tanto bello da non poter aspettare domani per scriverlo.

Cd da viaggio

Sono a casa.
A causa del presunto sciopero selvaggio lavorerò domani mattina.
Oggi si studia.
Una pausa qua e la però non guasta, così in uno di questi frangenti ho prodotto la prima versione di quello che sarà il mio CD di capodanno.
Non è il caso di dare anticipazioni sulla composizione, tuttavia credo ne sia uscita una compilation abbastanza eterogenea. Dura ottanta minuti scarsi in cui si susseguono diciotto tracce pescate all’interno di quello che più mi piace e suddividibili grossolanamente in tre macrocategorie: 6 pezzi molli, 6 pezzi medi e 6 pezzi duri. Non mi sono concesso divagazioni all’infuori dei miei ascolti canonici, cosa che solitamente faccio quando realizzo una compilation, perchè durante il viaggio ci sarà spazio per altri tre CD realizzati da altrettanti passeggeri e quindi mi è sembrato giusto sfruttare tutti i minuti a disposizione per pezzi che realmente ho voglia di ascoltare.
Attualmente ho selezionato i brani, preparato la scaletta ed effettuato un primo mixaggio per eliminare le imperfezioni e le disomogeneità tra le diverse canzoni.
Questa versione dovrà essere masterizzata ed ascoltata in macchina con calma, per vedere se ancora qualcosa da sistemare c’è e, soprattutto, se la scaletta risulta efficace.
Ultimato il lavoro sui pezzi, dovrò occuparmi della veste grafica.

Cambio

Questo è uno degli ultimi post che scriverò dal PC di casa.
Mi sto infatti apprestando ad una piccola rivoluzione domestica che porterà il sopra citato PC ad essere abbandonato ed affidato in gestione ai miei. Continuerò ad utilizzarlo unicamente per scaricare e guardare la TV, operazioni che non posso fare con il portatile.
Non mi va di intasare il PC con cui lavoro.
Continuare a passare file da l’uno all’altro mi sta facendo impazzire, nonchè accresce le possibilità di perdere roba importante.
Perchè il mio piano prenda forma sono necessarie solo poche operazioni preliminari.
La prima consta nel procurarmi un router aDSL wireless, perchè condividere la connessione sui due PC utilizzando il cavo di rete è scomodo. Max in questo mi è stato prontamente d’aiuto segnalandomi una vantagiosa offerta.
La seconda cosa da fare è trasferire definitivamente tutte le mie cose sul portatile, operazione che ha già avuto inizio ieri. Ho già spostato documenti e musica, ovvero il grosso della roba.
La terza ed ultima operazione sarà la formattazione del PC di casa e la successiva installazione di tutto ciò che può servire ai miei genitori per utilizzarlo.
Fatto questo, la mia rete senza fili domestica dovrebbe essere a posto.
Ho anche trovato un modo facile ed indolore per collegare il portatile allo stereo, in modo da non dover rinunciare alla qualità audio senza privare mia madre della possibilità di vedere ed ascoltare “Friends”.
Vedremo come verrà il lavoro una volta concluso.
Tutto questo fermento tecnologico ha fatto anche sì che installassi Miranda, una piattaforma facile e veloce capace di gestire contemporaneamente i contatti di MSN e ICQ. A questo punto non potevo esimermi dal crearmi un contatto MSN, così sono diventato reperibile a chiunque cerchi manq@hotmail.it.
Vado a farmi una doccia.
Poi esco.

Sosta

Mi voglio prendere qualche giorno di assoluto relax e questo lungo week-end festivo fa proprio al caso mio. Dopo settimane di stress ed insonnia sentivo di dovermi regalare uno stop anche se Lunedì nulla è andato come avrebbe dovuto. L’università a quanto pare vuole darmi gli ultimi colpi prima di lasciarsi sconfiggere ed io ho deciso di porgere l’altra guancia, sperando di assaporare così una rivincita ancora più dolce e tuttavia rischiando di compromettere tutto quanto.
Il primo giorno di riposo è stato ieri e credo proprio di averlo affrontato come si dovrebbe, dismettendo il pigiama alle 19.00 e solo perchè la sera sarei dovuto uscire. Per tutto il giorno non ho fatto che stare a letto a guardare episodi della prima serie del dottor House, prima con la Bri e poi da solo. Come serial non è male, gli episodi sono un po’ tutti uguali però è riuscito là dove avevano fallito illustri suoi simili come Lost, ovvero mi ha appassionato. Molto credo sia dovuto all’adorazione che provo per il protagonista e la sua personalità urticante. Come dicevo prima, la sera sono poi uscito. Era la fatidica serata della sfida di Mafalda, ristorante il cui menù ci era stato presentato come “impossibile da finire”. Come ovvio non ci sono stati problemi nello sconfiggere le tanto temute porzioni e gli unici problemi ci sono stati non tanto per la quantità, quanto per la qualità di alcune portate non proprio prelibate. La serata è trascorsa piacevolmente ed è stata conclusa dalla maggior parte del gruppo al Libra, mentre io e Simo abbiamo preferito tornarcene a casa. Anche la giornata di oggi è stata spesa in assoluto relax tra qualche partita alla playstation e il tentativo di organizzare una visita al Motorshow per domani (Sabato). Purtoppo il proposito di gita è stato presto soppresso per mancanza di adesioni, ma è normale quando si cerca di organizzare qualcosa in una compagnia che passa il 50% del suo tempo a lamentarsi di non fare mai nulla di nuovo e il restante 50% a declinare qualunque proposta si discosti dai programmi standard settimanali. Peccato, ci sarei andato volentieri, tuttavia non è certo una di quelle iniziative che sono disposto a gestirmi da solo pur di portare a termine. Ormai è abbastanza chiaro a tutti che per poter prendere una boccata d’ossigeno dalla routine inarrestabile che ci governa si debba volgere lo sguardo fuori dalla compagnia. C’è chi si affitta una casa in montagna, chi va al cinema con la morosa, chi esce con altra gente, chi va a concerti e chi semplicemente se ne sta a casa sua pur di non dover sopportare la combo venerdì+sabato al pub di turno.
Comunque sia domani ho una giornata da riempire. Dovrò sicuramente preparare qualcosa per la sessione di Lunedì e altrettanto sicuramente vorrò concedermi qualche altra puntata di House. La restante parte della giornata magari la impiegherò nelle prime ricerche dei regali di natale.
Magari.
Più probabilmente dormirò.
A chiudere la sosta quindi sarà il turno della Domenica, dedicata al torneo di Palazzo delle Stelline. Non nutro particolari speranze nell’organizzazione, ma passare un pomeriggio con Sturm, Ace, Darius e Porn ha rappresentato un buon motivo per aderire senza porre questioni.
E’ stato bello tornare a scrivere sul blog e anche l’averlo fatto come una volta era abitudine: in tarda notte.
In sottofondo passano leggere le note di “Twelve Small Steps, One Giant Disappointment” dei Bad Astronaut, colonna sonora quanto mai indicata per questo post e per questi quattro giorni. Il disco sta volgendo alla conclusione e con lui questa pagina e la mia giornata.
Manca un quarto d’ora alle tre e sono sveglio.
Per una volta, tuttavia, sono sereno.

Google Hit List [Novembre 2006]

E’ vero che non ho assolutamente tempo di aggiornare il blog, ultimamente, ma questo non mi autorizza a privarlo dell’immancabile classifica di fine mese.
Volendo come al solito fare un breve commento sulle ricerche che conducono qui devo dire che questa volta sono rimasto abbastanza agghiacciato da alcune di queste.
Oltre alle foto di persone menomate, che ho inserito in classifica ritenendola ironica, qualcuno ha cercato “diapositive di malati terminali”. Non voglio sapere perchè qualcuno dovrebbe mai cercare diapositive di malati terminali, la cosa mi raccapriccia, tuttavia questo mi da modo di fare una veloce riflessione su quello che è internet.
Internet è lo specchio della malattia dell’uomo.
L’altro giorno ho avuto la brillante idea di cercare su yahoo immagini “Suicide Girls”.
Quello che cercavo erano semplicemente le nuove pin-up, quelle ragazze ipertatuate e pirsate (nell’80% dei casi orribili) che giocano a fare le dive e sono tanto di moda ultimamente.
Non è quello che ho trovato, con mio sommo disgusto.
Vorrei realmente sapere chi e perchè mette certe cose su internet.
Ecco la classifica.

1 – brugherio comunità gesù vivo
2 – volti da fotografia con poser
3 – “capodanno estremo”
4 – foto persone molto menomate
5 – adesivi animali cinghiale
6 – come fare una buon concerto
7 – lavoro litigare con “la figlia del capo”
8 – gamba ingessata pesante
9 – taizee
10 – probabile

Nel tunnel

Ebbene sì, sono entrato nel tunnel di Myspace.
Non mi è mai interessato avere un “miospazio” oltre a questo blog, tuttavia ci sono eventi per cui vale la pena mettere in discussione anche i principi più saldi e ferrei.
Tornano i Murder, We Wrote.
Per quella che è sicuramente la reunion dell’anno vale la pena di abbassarsi all’utilizzo di uno spazio web che non ha mai destato in me particolari simpatie.
Lo trovo utile solo perchè permette di ascoltare un sacco di musica, tuttavia questo non compenserà mai il fatto che abbia una grafica realmente ripugnante.
Ora però ci sono pure io e quindi tanto vale cercare di utilizzarlo nel modo più poser possibile.
Nel piano di battaglia c’è come prima cosa l’aggiungere alla lista degli amici tutti i gruppi musicali che conosco e che hanno uno spazio lì.
Come seconda, procurarmi la maglietta “Tom is not my friend” tanto in voga negli states.
Chiudo saltando di palo in frasca e regalando una personale standing ovation ad Alex Zanardi, a mio parere uno degli uomini più grandi della storia dello sport.