Vai al contenuto

Artwork in presa diretta.

Voglio tentare un esperimento.
Commenterò il nuovo disco degli Used mentre lo ascolto per la prima volta.
Canzone per canzone.
E pubblicherò il post via via ogni traccia che passa.
Vediamo cosa ne esce.
Ok, inziamo.
01 – Blood on my hands
Ok, è il singolo del video che ho già commentato. Il pezzo non è certo il massimo, ma si stampa abbastanza in testa. andiamo oltre.
02 – Empty with you
Pezzo bruttino, questo. Anzi brutto forte. Il feeling sul disco, a questo punto, peggiora. Mah, vedremo…
03 – Born to quit
Si continua maluccio. Sulla strofa cadono un bel po’ le palle e il ritornello suona vecchissimo già al primo ascolto.
04 – Kissing you goodbye
Dio mio. Non c’è limite al peggio. Ballatona piano e voce così, dopo tre pezzi molli che più molli non si può, è oggettivamente troppo. Vado avanti giusto per dovere di cronaca. C’è pure un’assolo che ricorda i peggiori G’n’R e qui parte la nomination a peggior disco dell’anno. Ma che fine hanno fatto gli Used di “Pieces Mended” e “Poetic Tragedy”?
05 – Sold my soul
Intro degno dei peggiori AVA. E’ il pezzo del promo che ho pubblicato nei giorni scorsi. Niente di trascendentale, per carità, però almeno sveglia fuori un po’. Il ritornello è l’emblema della mouriniana “prostituction intelectuale”, ma ribadisco che al momento è forse il miglior pezzo del disco. Carina la chiusa di piano.
06 – Watered down
Oh cazzo. Ma è il nuovo disco Used o il nuovo Jonas Brothers? Dio santissimo che merda… Quasi quasi do forfait e mi ascolto il nuovo “Death before dishonor”. Ma non finisce più sto pezzo?
07 – On the cross
L’inizio mi lascia un po’ interdetto. Il ritornello spazza via i dubbi. Spazzatura. La speranza di aver scaricato un fake cade sulla voce inconfondibile di Berth, temo non ci siano scusanti. In confronto “Lies for the liars” è un capolavoro della musica.
08 – Come undone
Mezze grida fintissime, ma quasi le apprezzo sul piattume precedente. Credo questo debba essere il pezzo “cattivo” del disco, ma a me pare solo noioso oltre ogni previsione.
09 – Meant to die
Questo, quantomeno, sembra un pezzo degli Used. Un pezzo brutto, ma almeno un pezzo loro. A questo punto, con sole due tracce ancora da sentire, direi che la debacle è totale. Cos’è st’intermezzo pseudoelettronico con le grida in sottofondo? Dio, pare una seconda versione, decisamente più brutta, di “Hospital”. E io che volevo comprare il disco al buio. Fortuna che la copertina mi faceva cagare ed ho desistito…
10 – Best of me
L’intro è d’ambiente, il pezzo attacca forte, ma all’ingresso della voce tutto si ammoscia di nuovo. Buone premesse però, crediamoci ad un pezzo decente. Ok, siamo alla caricatura del genere, però è quel trash che a me piace anche. Sta traccia quasi quasi la salvo. Roba da “In love and death” comunque, nulla più.

Ok, mancherebbe una traccia, ma è arrivato Aui. Continuo dopo.
Stay tuned!
[…]

Bene, dopo una sana partita a PES eccomi pronto a continuare.
Sono le 0.55 e mi manca un’unica traccia.
Andiamo di play e finiamo fuori sto lavoro.
11 – Men are all the same
Nu Metal? Ma di quello pacco forte, però. Tipo i peggiori Linkin Park. Lento, moscio, con anche le mani che battono che tanto vanno di moda oggigiorno. Sì, questo è un disco che potrebbe essere stato scritto dai Linkin Park. Che peccato però, a me piacevano gli Used. E nell’incrocio di voci finale si sente ancora qualcosa di quel che mi piaceva. Di quelle melodie struggenti che nel primo disco mi avevano tanto emozionato.

Vabbè, l’ascolto è finito e, come forse sarà trapelato, non mi ha per nulla soddisfatto.
Di dischi quest’anno ne sono venuti fuori un bel po’ e devo ammettere di aver provato a star dietro alle uscite. Mi manca ancora qualche recupero, ma in generale non sono molto soddisfatto di come butta l’annata.
Mi sa che per qualcosa di buono bisogna aspettare il 22 Settembre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.