La mia risposta definitiva
Sono seriamente convinto che nessuno possa dirsi felice della propria vita.
Ciò nonostante alcune cose la rendono meritevole d’essere vissuta.
Sono poche cose, in rapporto alla totalità di ciò che la compone, ma ne sono il sale e costituiscono l’unica ragione per cui si va avanti.
Se la vita fosse una lavagnetta in cui è possibile cancellare quanto non ci piace di quel che si è scritto, probabilmente io potrei dare un colpo di straccio a gran parte, se non a tutto quello che in questi 24 anni abbondanti avrei tracciato su di essa. Soffermandomi a riflettere non c’è nulla di quanto ho vissuto che non presti il fianco a una possibile valutazione negativa e quindi associato ad un “magari non fosse andata così…”.
Tuttavia questo giudizio è profondamente ingiusto, poichè si sofferma su quanto di negativo accaduto, ma mai su quanto di bello e positivo ho tratto dalle esperienze del mio quarto di secolo scarso.
Per questo credo di poter affermare di non essere soddisfatto della mia vita solo in virtù del fatto che sono incapace di essere soddisfatto di qualunque cosa.
Quanto appena scritto però non può negare il malessere dato dall’insoddisfazione.
La coscienza non aiuta a superare il problema.
Che schifo.